Racconto treno

di
genere
etero

Oh.. che bella giornata… un bel sole, l’aria frizzantina, quasi quasi vado a farmi un giretto sul lago..
Si dai mi piglio un treno e vado.
Tram fino in stazione poi il biglietto, uno sguardo al tabellone. Binario 9..
Salgo e cerco un posto lato finestrino.. Mi è sempre piaciuto vedere scorrere il paesaggio dal treno, mi rilassa.
Mi siedo mi tolgo il giubbotto, mi metto comodo, partiamo.. Bene si esce dalla stazione e si vede scorrere la periferia le case dormitorio, i graffiti, il degrado urbano.. Poi comincia un po’ di verde.. Suolo che resiste alla città.. Dentro di me sorrido.. Sono tranquillo..
Mi giro e vedo seduta una signora, anche lei contempla il paesaggio dal finestrino, è assorta.. Non sembra far caso a niente.. Sembra in trance.. Sussulta con il movimento del treno..
La guardo meglio, gonna sopra il ginocchio.. Calze nere.. Una camicetta grigio perla… ben riempita.. Sono incantato a guardarle il seno che sobbalza a ritmo con lo sferragliare del treno.. Sono rapito da quel movimento.. Lei rimane con lo sguardo fisso.. Non sembra accorgersi di me.. Ma il sesto senso delle donne… tac.. Vengo beccato.. Uno sguardo secco mi fulmina.. Mamma mia che occhi.. Grigi.. Profondi.. Fissi.. Come gli husky.. Perdo un battito mi giro a guardare fuori.. Ma il gioco dei riflessi me la fa vedere.. Mi guarda ancora un pochino.. Poi si alza.. No cazzo cambia posto.. No dai.. Mi ero perso in lei…
Sorpresa stupenda non cambia posto.. Si alza.. Si appoggia al vetro e continua a guardare fuori.. È messa leggermente di 3 quarti.. Una mano lungo i fianchi.. L’altra non si vede ma si intuisce sia sul ventre.. Dallo “specchio” la guardo.. Dalle scarpe con il tacco alto e i cinghietti di pelle che intrecciano la caviglia e il polpaccio.. Le gambe nere.. L’orlo della gonna a tubino.. Il sedere bello tondo un pochino all’insù.. Si vede una parte del seno e si vede il capezzolo puntare sulla stoffa leggera della camicetta.. Il viso.. E le labbra semi aperte in un sorriso… spunta un pochino di lingua che accarezza le labbra rosse pallido.. E le unghie laccate marrone caffè.. Una mano mi parte ad accarezzarmi l’erezione che è scaturita da quella visione..
Nel gioco di sguardi riflesso gli occhi si puntano uno nell’altro.. Mi mancano i battiti ma rimango fisso a perdermi.. Vedo spuntare un sorriso malizioso e vedo le labbra dischiudersi un poco.. La mano che era lungo i fianchi ora si Poggia sulla coscia.. Accarezza e sale lentamente… solleva l’orlo della gonna e sale.. Oh vedo della pelle.. Magia delle autoreggenti… la mano sale ancora.. Si china un pochino scopre due rotondità magnifiche divise da una sottile riga di stoffa.. Non resisto.. Sento sussultare la mia erezione.. È duro e pulsa… slaccio i pantaloni e lo libero… lo scappello e mi accarezzo il glande ormai violaceo tanto si è ingrossato… la sua mano accarezza i glutei.. Si insinua sotto la stoffa e accarezza la sua intimità.. Non resisto.. Mi alzo e mi siedo nel sedile vicino.. Non la tocco… la guardo e mi sego molto lentamente… lei si gira.. Mi fissa e all’improvviso mi schiaffeggia la mano amica… mi fa segno di no con l’indice… si siede di fianco a me… mi prende la mano e la Poggia sul suo interno coscia.. I suoi occhi di ghiaccio ora non sono penetranti ma vogliosi.. Le accarezzo la coscia la massaggio avanti e indietro.. Arrivo alla meta mi infilo sotto la stoffa e accarezzo la sua peluria morbida… allarga un po le gambe.. Mi agevola nei movimenti… scorro il solco con le dita.. Sento i suoi umori e il suo profumo sprigionarsi nell’aria.. IInserisco due dita le muovo lentamente avanti e indietro.. Sento una mano che mi accarezza l’asta.. Le unghie mi sfiorano il frenulo.. Poi si serrano e mi matura lentamente sale scende.. Si ferma risale riscende… dio che bello… mi dedico al suo clitoride roteando due dita pressando senza esagerare… sento gemere e il ritmo della sua mano aumenta di intensità… dio che bello.. Mi stacco mi chino davanti a lei abbasso la testa e bacio la sua vulva… lecco tutto il solco sempre lentamente… è buonissima.. Separo le labbra e con la lingua mi dedico al suo bottoncino.. Si allarga e porta avanti il bacino.. Le sue mani mi prendono la testa e la premono verso il basso… la sento tremare.. Sussulta.. Inserisco un dito e lecco con maggior vigore.. Sento un genitore lungo le gambe mi avvinghiano le mani mi premono gli umori dilagano… dio che bello… ora ci guardiamo occhi negli occhi.. Ci diamo un bacio profondo… intenso.. Trasmette gratitudine e appagamento..
Si stacca… apre la borsetta.. Estrae un tubetto di crema.. Ne versa un po’ sulla mano… mi afferra il pene e comincia a mettere crema sulla cappella e lungo la parte alta del mio cazzo.. Lo tiene scappellato con una mano e con l’altra accarezza è gioca con la mia rotondità.. Con le dita mi massaggia il frenulo.. La crema rende tutto più semplice.. Sente che mi sto eccitando.. Vuole darmi piacere.. Due dita si cingono strette alla base della cappella.. Comincia a muovere su e giù prima lentamente poi sempre più veloce… veloce.. Veloce… sono al limite lo sente.. Si ferma abbassa la testa.. Bacia la punta.. Slinguetta il taglietto un pochino.. Poggia le labbra chiuse e lentamente lo risucchia all’interno della sua bocca.. Lo tiene serrato tra lingua e palato.. E succhia.. Dio che bello.. Che bello.. Che bello.. Esplodo in lei che non smette di succhiare… e mi beve tutto… sono al settimo cielo… era tanto che non godevo così… sono io che la bacio la stringo a me.. Con tanta gratitudine… dio che bello…
scritto il
2018-05-24
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