Il cuscino

di
genere
masturbazione

Ieri sera ero stanca ma avevo pensato cosi tanto al sesso durante la giornata che avrei avuto la sensazione di andare a letto incompleta se non mi fossi dedicata un pochino di tempo di intimità…nonostante lo avessi gia fatto in maniera molto veloce e spicciola sempre nel bagno dell’ufficio in pausa pranzo.
Cosi ho spento tutte le luci e nel silenzio dell’una ho aperto il cassetto. Ieri sera al cellulare ho preferito il mio amico di plastica. Accenderlo non è pensabile nel silenzio della notte con mia mamma che dorme accanto, ma spento è davvero poca cosa…..ho deciso di lavorare un po di immaginazione e una volta sdraiata sul letto ho allargato le gambe, inumidito le dita con la lingua e lubrificato un pochino quello che di solito trovo gia molto umido. Fatto ciò ho preso il vibratore e l’infilato tutto dentro, asciutto e freddo. La sensazione è quella di cominciare a fare sesso senza i preliminari, quando la voglia c’è ma il corpo non ha avuto il tempo di starti dietro. Non è fastidioso ma nemmeno indolore, quello che volevi in una maniera diversa da come lo volevi, quel genere di sensazione che è allo stesso tempo piacere e prepotenza. Sempre a gambe larghe ho preso un asciugamano e me lo sono appoggiata sopra la fica tra le cosce e sopra di esso il cuscino e ho cominciato a muoverlo e a premerlo con le mani. Lo mandavo nello stesso tempo avanti e indietro e su e giù, come le nonne quando impastano…la pressione del cuscino allargava le labbra mentre la ruvidità della spugna stimolava il clitoride e poi il cuscino nuovamente spingeva il vibratore ancora più dentro di quanto non lo avessi messo io. Piano piano ero bagnata ed eccitata. Come ho già detto non mi piace avere fretta, anche se non ho tempo, anche se sono stanca, e sono andata avanti a sentire il vibratore che entrava in fondo scivolando facilmente a ogni pressione delle mani e usciva un po ogni volta che la pressione si allentava…dentro e fuori. Poi mi sono girata. Ho scoperto che il mio letto cigola e se è già imbarazzante quando non sei sola, se sei sola lo è ancora di più, cosi ho portato il cuscino vicino allo spigolo del letto dove le molle si sentono di meno e con le gambe appoggiate a terra, mi ci sono seduta sopra e poi mi sono appoggiata con tutto il resto del corpo sul letto. Dirai tu, perche non sopra e basta? Perche se il ventre è appoggiato al letto per intero, ogni colpo che dai, ogni movimento che fai, riesci a sentire tutta la fica, e tutta intera è coinvolta nel gioco. In quella posizione, con le labbra aperte, il clitoride gonfio e sensibile che si fa grattare dall’asciugamano e il vibratore che riempie tutto, ma proprio tutto lo spazio disponibile, sono venuta in un attimo…..cercando di soffocare un urlo che mi stava salendo in gola, ho steso le gambe fino ad allora piegate per sostenere i movimenti, mi sono appoggiata con tutto il peso del corpo sul vibratore e sono venuta. E poi sono rimasta un attimo li, ad aspettare che i nervi si scaricassero, a sentire che le contrazioni delle pareti che si stringevano intorno a quell’affare di plastica che fa il suo dovere anche in silenzio, a sentire che allagavo l’asciugamano appoggiato sul cuscino e che finalmente avrei potuto addormentarmi.
scritto il
2018-06-14
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