Schiavo
di
James D. Morgan
genere
dominazione
La mia Regina mi guarda con il sopracciglio inarcato, mentre fuma la sua sigaretta. Si passa la lingua sulle labbra e con aria distratta e distaccata mi intima di seguirla. Io sono il suo schiavo. Lei vuole che io indossi solo dei calzoncini e basta. Non posso parlare se non interpellato, non posso muovermi se lei non me lo ordina. Io eseguo. Non c’è volontà in quello che faccio. C’è solo desiderio. La mia Regina è ora seduta nel bagno, pioggia di champagne esce dalla sua pesca, e lei, Sovrana, elargisce la sua ambrosia con le gambe accavallate, mi intima di strisciare. Il pavimento freddo corrode il mio addome, mentre privo di volontà striscio fino ad arrivare a lei che mi blocca con un piede in faccia e senza anima mi ordina di leccarle i piedi mentre fa la pipì. Bisogna essere accorti nel farlo, passare bene la lingua tra le dita, succhiarne il pollice, la parte sopra del piede fino alla caviglia. Bisogna essere accorti, ma non intraprendenti, o la mia Regina mi punirà per questo. Quando finisce la mia Regina vuole che io la pulisca con la lingua. Scavalla le gambe, spinge il fianco in avanti, mi prende la faccia e la usa come fosse carta igienica. Mi sussurra “puliscimi tutta schiavo”. La mia Regina non emette un gemito, ne la sua espressione in viso cambia, ma questo non lo posso sapere perché non mi è concesso alzare lo sguardo. Posso solo passare la lingua sulla sua fica, per pulire non per eccitarla. Quando si sente soddisfatta si alza spingendomi all’indietro. Maestosa mi sovrasta in piedi sopra di me. Mette un piede sul mio cazzo spingendo. I suoi occhi senza anima mi dicono” vorresti scoparmi?! Non so se ti darò questo privilegio”. Si avvicina verso la mia faccia, e si abbassa piano, mentre io sono sdraiato a pancia in su nel bagno. Rimane sospesa davanti la mia faccia con la sua fica divina. Ne sento l’odore, il profumo e vorrei mangiarla ma devo aspettare il suo comando. Ora si sporge in avanti. Quasi a cavalcioni sulla mia faccia. Sento le sue dita passarmi sulle labbra e la sua voce ordinarmi “apri la bocca”. Le sue dita frugano nella mia bocca, e svelte passano su di lei che si accarezza e fa sparire le sue dita dentro di se, quasi in un unico solo movimento. Dalla mia bocca alla sua fica. La mia Regina continua a toccarsi così, sulla mia faccia, senza permettermi di partecipare se non leccandole le dita. E’ cedendo al piacere che si lascia andare e struscia il suo sapore sulla mia faccia. “sono venuta...e sono tanto bagnata, puliscimi schiavo...fallo bene o ti punirò”. Detto fatto la lingua affonda nella sacralità della mia Dea, calda e bagnata. Dentro di lei il movimento della lingua è lento ma profondo. E’ il suo movimento che mi dice cosa devo fare. Quando si mette tutta in avanti vuole che la penetro con la lingua. Quando si sporge tutta indietro vuol dire che vuole che mi prenda cura del clitoride. Ora la mia Padrona si stacca da me. E’ carponi poco distante la mia testa. “girati, guarda il mio culo, e leccalo. Leccalo bene, a fondo, e fallo bene....o ti punirò”Mi giro, la pancia tocca di nuovo il pavimento. Mi metto anche io carponi, mani ben piantate al suolo e mi avvicino piano al suo culo. La lingua percorre dal clitoride all’ano, piano e delicata. E’ quando arriva sul culetto il movimento è accurato. Con un po’ di resistenza la lingua riesce a penetrare la mia Dea, che stavolta emette un gemito di piacere. “continua a leccarmi così, leccami tutta” . E io eseguo. La lingua si muove passando attraverso le sue labbra, scostandone i lembi, soffermandosi sul clitoride, succhiandolo un po’, sfiorandoci la bocca appena appena e poi riprendendo a succhiare. Risalendo arrivo alla fonte del suo piacere, la sento bagnata e calda, e il suo sapore è irresistibile. Con distacco la lingua si fa dura e spinge per
entrare dentro di lei. Fuori e dentro. A simulare il mio cazzo. A desiderare di poterlo infilare li dentro. Continuo a salire, trascinando saliva e il sapore della mia Regina. Inumidendo con fare rotatorio e per spingerla dentro tutta penetrando quel culetto stupendo. La mia Dea ora è impaziente di venire. Si passa una mano tra le cosce e mi ordina di leccarle le dita. Vuole venire mentre si tocca anche. E vuole che io le continui a leccare il culo. E io obbedisco. E continuo a leccarle il culo. E lei viene. Si struscia sulla mia faccia bagnandomi il viso. Si strofina forte e mi ordina di pulirla tutta. Prima le mani. Poi tira la mia testa su di lei spingendola forte e mi urla di scoparla con la lingua. Dice” scopami con la lingua Schiavo, pulisci tutto per bene e forse ti farò scopare”Mi stacca con forza e disprezzo. E’ fuoriosa con me perché non l’ho fatta venire. Si alza ed esce dal bagno. Io resto in ginocchio. Palmi rivolti a terra e testa bassa. Non mi è concesso muovermi. O parlare. Resto immobile ad aspettarla. Lei ritarda, le ginocchia si fanno fragili, e le mani anche. E’ quando sento che sto per cedere, che la voce della mia Domina si fa sentire. Dice” Alzati mio Schiavo. Alzati e vieni qui in soggiorno.”La mia Domina è sul divano, maestosa e nuda. Sta fumando una sigaretta e si accarezza davanti a me. Ha il sopracciglio alzato e mi guarda dubbiosa. “tu vorresti scoparmi vero?”. Non rispondo. Non mi è dato il permesso. “ puoi rispondere”. Dico “ si Domina”. Si mette in ginocchio sul divano. Mi ordina di avvicinarmi. Dice “ ora tira fuori il cazzo e scopami. Fallo bene, scopami con forza....ma non ti azzardare a venire. Non puoi assolutamente venirmi dentro hai capito? Rispondi! “. “ si Domina”. Afferro il mio cazzo, e lo passo tra la sua divina fica, ne bagno la punta, lo strofino sopra, e il mio cazzo diventa duro e pronto per scoparla. Il primo colpo è secco e deciso. Entra tutto subito e di botto. La mia Regina cede ed emette un gemito. La prendo per i fianchi e comincio a pompare dentro di lei facendo scorrere tutto il mio sangue per irrigidire i muscoli. In questo momento sono solo un pezzo di carne che sta scopando una Dea. Sono solo il mezzo per soddisfare i suoi desideri. Sono uno strumento, un oggetto. Ogni tanto rallento, la faccio sospirare. Lo tolgo, lo ristruscio su di lei, e poi lo rispingo dentro con forza. Ogni colpo è affondato con potenza e precisione. Esce, aspetto qualche secondo e affondo. E quando è dentro mi preoccupo che entri tutto fino in fondo, che la mia Dea possa sentirlo tutto, che possa goderne e che senta quanto sono eccitato. Devo stare attento, non posso venire, alterno per questo motivo spinte forti a momenti in cui la martello da dietro cercando di farla impazzire, scopandola con piu foga possibile. “ Fermati” mi ordina. “leccami ora”. Questa volta il sapore è diverso, è mischiato anche con il mio. La sua pesca è bagnata e di seta, pura e sudicia della voglia. La mangio. La divoro. “ora lo voglio nel culo...entra piano dentro di me, e poi scopami. Ma non venire. “Ora la punta del mio cazzo spinge per entrare. E’ duro e la mia Dea freme al desiderio di sentirlo entrare tutto. Affondo così, piano piano, mentre vedo sparmire a poco a poco il mio cazzo dentro di lei. La sento gemere, provare dolore e piacere, mentre le scorro dentro , piano, fino ad infilarlo tutto. Comincio a muovermi, e sento stringermi e avvolgermi dalla sua voglia e dal suo piacere. “ti ordino di fermarti. Di restarmi dentro. Sarò io a scoparmi il tuo cazzo. Tu non dovrai muoverti. Non dovrai emettere un suono. Dovrai solo rimanere in piedi rigido mentre io mi scopo il tuo cazzo.”.
Eseguo, irrigidisco tutti i muscoli per contrastare le sue spinte. Il movimento della mia Domina è forte e armonioso, sta danzando sul mio cazzo, e lo vedo sparire ed emergere dal suo culo. E mi eccito. Mi eccito da morire e combatto per non venirle dentro. La mia Regina se ne accorge. Lo sente duro dentro di se. Lo sente fremere, pulsare. Sente che sto esplodendo dentro di lei. Si ferma e si stacca piano. Dice voltandosi “rimani in piedi, e comincia a toccarti davanti a me. “Si siede sul divano. Il suo sguardo è algido. Si mette a gambe aperte e si scosta i capelli indietro. Mi guarda dritto negli occhi e si gode lo spettacolo. “Voglio che vieni addosso a me, voglio che mi sporchi tutta.” Dice la mia Dea. E io obbedisco. Comincio a scuoterlo velocemente e con forza perché voglio venire, e la mia Dea è li davanti a me che mi sorride beffarda, e che si accarezza seno e cosce, aspettando il mio sapore. Vengo. Percorso da mille brividi vengo su tutto quel corpo fantastico e bellissimo. Puro e candido, travolgendola e bangandola tutta. La mia Domina è soddisfatta e si spalma la mia crema su tutto il suo corpo, passandola sul seno, sulla pancia e sulla sua fica. Ne assaggia il sapore portandoselo alla bocca. Non dice niente. Io rimango in piedi davanti a lei. Mi ordina di prepararle il bagno e di lavarla. E io eseguo.
entrare dentro di lei. Fuori e dentro. A simulare il mio cazzo. A desiderare di poterlo infilare li dentro. Continuo a salire, trascinando saliva e il sapore della mia Regina. Inumidendo con fare rotatorio e per spingerla dentro tutta penetrando quel culetto stupendo. La mia Dea ora è impaziente di venire. Si passa una mano tra le cosce e mi ordina di leccarle le dita. Vuole venire mentre si tocca anche. E vuole che io le continui a leccare il culo. E io obbedisco. E continuo a leccarle il culo. E lei viene. Si struscia sulla mia faccia bagnandomi il viso. Si strofina forte e mi ordina di pulirla tutta. Prima le mani. Poi tira la mia testa su di lei spingendola forte e mi urla di scoparla con la lingua. Dice” scopami con la lingua Schiavo, pulisci tutto per bene e forse ti farò scopare”Mi stacca con forza e disprezzo. E’ fuoriosa con me perché non l’ho fatta venire. Si alza ed esce dal bagno. Io resto in ginocchio. Palmi rivolti a terra e testa bassa. Non mi è concesso muovermi. O parlare. Resto immobile ad aspettarla. Lei ritarda, le ginocchia si fanno fragili, e le mani anche. E’ quando sento che sto per cedere, che la voce della mia Domina si fa sentire. Dice” Alzati mio Schiavo. Alzati e vieni qui in soggiorno.”La mia Domina è sul divano, maestosa e nuda. Sta fumando una sigaretta e si accarezza davanti a me. Ha il sopracciglio alzato e mi guarda dubbiosa. “tu vorresti scoparmi vero?”. Non rispondo. Non mi è dato il permesso. “ puoi rispondere”. Dico “ si Domina”. Si mette in ginocchio sul divano. Mi ordina di avvicinarmi. Dice “ ora tira fuori il cazzo e scopami. Fallo bene, scopami con forza....ma non ti azzardare a venire. Non puoi assolutamente venirmi dentro hai capito? Rispondi! “. “ si Domina”. Afferro il mio cazzo, e lo passo tra la sua divina fica, ne bagno la punta, lo strofino sopra, e il mio cazzo diventa duro e pronto per scoparla. Il primo colpo è secco e deciso. Entra tutto subito e di botto. La mia Regina cede ed emette un gemito. La prendo per i fianchi e comincio a pompare dentro di lei facendo scorrere tutto il mio sangue per irrigidire i muscoli. In questo momento sono solo un pezzo di carne che sta scopando una Dea. Sono solo il mezzo per soddisfare i suoi desideri. Sono uno strumento, un oggetto. Ogni tanto rallento, la faccio sospirare. Lo tolgo, lo ristruscio su di lei, e poi lo rispingo dentro con forza. Ogni colpo è affondato con potenza e precisione. Esce, aspetto qualche secondo e affondo. E quando è dentro mi preoccupo che entri tutto fino in fondo, che la mia Dea possa sentirlo tutto, che possa goderne e che senta quanto sono eccitato. Devo stare attento, non posso venire, alterno per questo motivo spinte forti a momenti in cui la martello da dietro cercando di farla impazzire, scopandola con piu foga possibile. “ Fermati” mi ordina. “leccami ora”. Questa volta il sapore è diverso, è mischiato anche con il mio. La sua pesca è bagnata e di seta, pura e sudicia della voglia. La mangio. La divoro. “ora lo voglio nel culo...entra piano dentro di me, e poi scopami. Ma non venire. “Ora la punta del mio cazzo spinge per entrare. E’ duro e la mia Dea freme al desiderio di sentirlo entrare tutto. Affondo così, piano piano, mentre vedo sparmire a poco a poco il mio cazzo dentro di lei. La sento gemere, provare dolore e piacere, mentre le scorro dentro , piano, fino ad infilarlo tutto. Comincio a muovermi, e sento stringermi e avvolgermi dalla sua voglia e dal suo piacere. “ti ordino di fermarti. Di restarmi dentro. Sarò io a scoparmi il tuo cazzo. Tu non dovrai muoverti. Non dovrai emettere un suono. Dovrai solo rimanere in piedi rigido mentre io mi scopo il tuo cazzo.”.
Eseguo, irrigidisco tutti i muscoli per contrastare le sue spinte. Il movimento della mia Domina è forte e armonioso, sta danzando sul mio cazzo, e lo vedo sparire ed emergere dal suo culo. E mi eccito. Mi eccito da morire e combatto per non venirle dentro. La mia Regina se ne accorge. Lo sente duro dentro di se. Lo sente fremere, pulsare. Sente che sto esplodendo dentro di lei. Si ferma e si stacca piano. Dice voltandosi “rimani in piedi, e comincia a toccarti davanti a me. “Si siede sul divano. Il suo sguardo è algido. Si mette a gambe aperte e si scosta i capelli indietro. Mi guarda dritto negli occhi e si gode lo spettacolo. “Voglio che vieni addosso a me, voglio che mi sporchi tutta.” Dice la mia Dea. E io obbedisco. Comincio a scuoterlo velocemente e con forza perché voglio venire, e la mia Dea è li davanti a me che mi sorride beffarda, e che si accarezza seno e cosce, aspettando il mio sapore. Vengo. Percorso da mille brividi vengo su tutto quel corpo fantastico e bellissimo. Puro e candido, travolgendola e bangandola tutta. La mia Domina è soddisfatta e si spalma la mia crema su tutto il suo corpo, passandola sul seno, sulla pancia e sulla sua fica. Ne assaggia il sapore portandoselo alla bocca. Non dice niente. Io rimango in piedi davanti a lei. Mi ordina di prepararle il bagno e di lavarla. E io eseguo.
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