Le amiche di mia sorella 2° Parte

di
genere
dominazione

Io incominciai a dimenarmi vedendole arrivare con delle candele, ghiaccio, mollette... Giorgia mi si avvicinò con una benda, io mugolai chiedendole di non farlo, ma non si scompose, e mi bendò.

Mi misero sul mio sesso la borsa del ghiaccio, io urlai ma quello che uscì dal bavaglio fu un suono basso e distorto. Mi lasciarono lì per circa 5 minuti, furono pieni di dolore per il mio cazzo, che si ritirò in forma ‘’tascabile’’. Quando mi tolsero la borsa oramai piena d’acqua, non sentivo più il mio membro ero come addormentato. Ne furono sicure anche loro quando incominciarono a schiaffeggiarmelo, dove io sentivo come rumori gli schiaffi ma in realtà non sentivo male. Allora incominciarono a riempirlo di mollette anche i miei testicoli.

Mano a mano che riprendevo la padronanza del mio sesso, aumentava il dolore e incominciai a mugolare e poi a urlare e infine a dimenarmi. Loro nel vedermi così sofferente, si eccitavano ma non a tal punto da raggiungere l’orgasmo. Così con rammarico loro, dovettero scegliere tra: torturarmi e masturbarsi o raggiungere l’orgasmo da me e quindi non torturarmi. Scelsero la 2° opzione.

Jessica si avvicinò al mio orecchio e mi disse: ‘’Piccolo leone ascolta, vuoi farci eccitare ancora facendoti torturare o vuoi farci godere??’’ finita la frase mi tolse il bavaglio e gridai con sofferenza: ‘’Vi faccio godere!! Basta che non mi...’’ e mi ricacciò il bavaglio in bocca dicendomi: ‘’Leoncino non gridare stai calmo.’’ Incominciarono a togliermi le mollette e al posto di queste mi misero la borsa del ghiaccio ma questa volta non mi fece male anzi mi alleviò il dolore.


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scritto il
2011-04-17
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