La disobbedie za
di
Maria la O
genere
dominazione
La bacia, le succhia il labbro inferiore...e poi ci affonda i denti piano, ma quella sensazione gli provoca un'erezione violenta. Il frutto di un'intera giornata di incazzature. Eccolo lì che torreggia sfrontato ad esigere quanto dovuto. Bucowsky scriveva che un uomo doveva andare dal capufficio a chiedere l'aumento così, con il cazzo dritto.
Via la maglietta gli shorts, gli slip. La vuole nuda da strofinarsela addosso. Le fa indovinare il proprio desiderio sigillato nei pantaloni. Ahhh questa femmina che in casa non porta mai il reggiseno, con quelle tette enormi da afferrare senza difficoltà. Ogni tanto, quando la trova assorta al pc, si mette alle sue spalle, le infila le mani dalla scollatura slabbrata e comincia a giocare con i seni liberi e pesanti. Palpa, strofina, tira, pizzica, finché i capezzoli diventano duri e Giulia ansima. Allora smette, e come se nulla fosse, torna a leggere il giornale. Non ci sarà altro. Non nell'immediato.
Ora, le chiede imperiosamente di inginocchiarsi di fronte a lui e di liberargli il cazzo. Conosce la sua femmina e quindi la afferra per i capelli per impedirle di infilarsi in bocca tutta la sua eccitazione, come fa di solito. Oggi no. Oggi non sarà facile per nessuno. "Apri le cosce"
La contemplera' quel tanto che servirà a farla arrossire e le affondera' solo la cappella, ordinandole di non muovere i fianchi. Per obbedirgli Giulia di finge in un altro luogo, in spiaggia al sole e mon con la fica fradicia colma per un terzo, di cazzo immobile. Ora le chiede di girarsi sulla pancia, senza perdere la cappella. Nella complicata manovra condotta senza aiuto alcuno, perde il contatto per pochi secondi. Ma alla fine si trova carponi, tette schiacciate avanti, culo ben sollevato, cappella di nuovo al suo posto. Ora la penetra nel culo con il dito medio. Piano piano..."non muoverti, stai ferma, adesso ti affondo tutto il cazzo che ho e lo massaggero' dal tuo culo. Non muoverti...non godere..."
Giulia non resisterà, anzi sarà proprio l'ultimo ordine a rompere l'argine che stava tenendo faticosamente in piedi.
Quindi godrà di un orgasmo violento, figlio di doppi stimoli. Un orgasmo crudelmente represso, ma alla fine, reo di disobbedienza. È per questo che sarà scandito per tutta la durata, da sonori schiaffi sul culo...
Via la maglietta gli shorts, gli slip. La vuole nuda da strofinarsela addosso. Le fa indovinare il proprio desiderio sigillato nei pantaloni. Ahhh questa femmina che in casa non porta mai il reggiseno, con quelle tette enormi da afferrare senza difficoltà. Ogni tanto, quando la trova assorta al pc, si mette alle sue spalle, le infila le mani dalla scollatura slabbrata e comincia a giocare con i seni liberi e pesanti. Palpa, strofina, tira, pizzica, finché i capezzoli diventano duri e Giulia ansima. Allora smette, e come se nulla fosse, torna a leggere il giornale. Non ci sarà altro. Non nell'immediato.
Ora, le chiede imperiosamente di inginocchiarsi di fronte a lui e di liberargli il cazzo. Conosce la sua femmina e quindi la afferra per i capelli per impedirle di infilarsi in bocca tutta la sua eccitazione, come fa di solito. Oggi no. Oggi non sarà facile per nessuno. "Apri le cosce"
La contemplera' quel tanto che servirà a farla arrossire e le affondera' solo la cappella, ordinandole di non muovere i fianchi. Per obbedirgli Giulia di finge in un altro luogo, in spiaggia al sole e mon con la fica fradicia colma per un terzo, di cazzo immobile. Ora le chiede di girarsi sulla pancia, senza perdere la cappella. Nella complicata manovra condotta senza aiuto alcuno, perde il contatto per pochi secondi. Ma alla fine si trova carponi, tette schiacciate avanti, culo ben sollevato, cappella di nuovo al suo posto. Ora la penetra nel culo con il dito medio. Piano piano..."non muoverti, stai ferma, adesso ti affondo tutto il cazzo che ho e lo massaggero' dal tuo culo. Non muoverti...non godere..."
Giulia non resisterà, anzi sarà proprio l'ultimo ordine a rompere l'argine che stava tenendo faticosamente in piedi.
Quindi godrà di un orgasmo violento, figlio di doppi stimoli. Un orgasmo crudelmente represso, ma alla fine, reo di disobbedienza. È per questo che sarà scandito per tutta la durata, da sonori schiaffi sul culo...
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