Lo cornifico con quello del piano di sotto
di
Elena di Castelbuono
genere
tradimenti
Appena sposati andammo a vivere in un bel condominio e prendemmo casa al quinto piano. Ben presto feci amicizia con tutti gli uomini sopratutto del palazzo. Sono di carattere molto socievole e il fatto di essere una bella donna e di mettermi sempre in mostra con un abbigliamento particolare mi ha sempre aiutata nelle relazioni. Ovviamente le donne del posto mi sparlavano dietro e spesso neppure mi salutavano ma in compenso i loro uomini erano gentilissimi con me e , quando erano da soli, si fermavano volentieri a parlare con me. Al piano di sotto ci stava un separato con cui legai subito e , anche se non era il mio tipo, mi piaceva parlare con lui e anche provocarlo , per cui spesso mi presentavo a casa sua con la scusa di chiedere qualcosa, vestita in modo a dir poco scandaloso e lui mi faceva entrare e , magari mezza nuda restavo da lui a parlare e a farmi fare tanti complimenti. Poi un giorno mi chiese se volevo uscire con lui per una passeggiata, gli risposi che non sapevo se era il caso e poi ne parlai con mio marito. Mio marito da gran porco mi disse che se volevo lo potevo fare , si poteva creare qualcosa di eccitante e mi disse che l'unica sua richiesta era che dovevo raccontargli tutto , anche i dettagli. Mentre me lo diceva se lo faceva in mano eccitandosi come non mai e alla fine decisi di accontentarlo. Mi misi una minigonna cortissima e sotto le calze autoreggenti e il reggicalze e un perizoma bianco di pizzo con il filo nel culetto. Sopra una camicetta bianca semisbottonata e reggiseno trasparente . Mio marito quando mi vide mi disse "ma devi andare a fare una passeggiata oppure a battere?". Gli risposi che se una cosa la devo fare mi piace farla bene e gli toccai la fronte dicendogli che le corna gli stavano per crescere ancora una volta. Scesi alle 18 piu o meno e bussai a Silvano al piano di sotto. Mi vide e gli uscirono gli occhi di fuori; prese le chiavi della macchina e andammo in garage, passando per il portiere che quando ci vide sgranò anche lui gli occhi. Avevo anche dei tacchi altissimi e Silvano mi cingeva da dietro come se fosse mio marito. in macchina appena seduta , essendo la gonna troppo corta, mi si vedeva la balza delle autoreggenti e pure la mutandina e Silvano mi guardava con lussuria; ed io misi la borsetta per coprirmi. Lui me la scostò e disse che le cose belle si facevano vedere e mi mise la mano sulla coscia. Io dissi che era troppo osè ma niente lui si avvicinò mi sfiorò le labbra e disse che ero troppo bella cosi, e mi sbottonò ancora di piu la camicetta dicendomi "ecco cosi devi stare, sei la mia zoccola". In pratica ero con il reggiseno di fuori che essendo trasparente faceva intravedere i capezzoli e tutta scosciata e inziavo a bagnarmi tra le gambe. Ci fermammo dal benzinaio e io cercai di coprirmi ma ancora una volta lui fu deciso e disse che dovevo farmi vedere in tutto il mio splendore (anzi disse in tutta la mia zoccolaggine). Mi portò in un parco e passeggiammo mano nella mano e ogni tanto lui mi metteva la mano sul culo. Ci fermammo su una panchina ma davvero non potevo sedermi che uscivo nuda e allora continuavamo a passeggiare; incontrammo piu di un amico di Silvano che mi presentava come la moglie di un suo vicino. Poi mi mise in un angolo di strada e mi baciò in bocca e mi mise la mano tra le cosce e intravidi uno dei suoi amici che ci guardava e capìì che voleva far vedere come si teneva una donna sposata ma mi piaceva come situazione e lo feci fare. Tornammo in auto e mi prese la mano portandosela sul cazzo e mi fece sentire quanto fosse duro e inizia a masturbarlo ma lui disse " no niente mani devi farmi un bucchino ora" e glielo feci ingoiando tutta la sborra mentre lui mi teneva un dito nel culetto e due nella fica e godetti tanto. Tornai a casa e mio marito mi aspettava ansioso di sapere cosa avevamo fatto. Gli raccontai solo della passeggiata e che ci aveva provato con me e che alla fine mi ero fatta fare un ditalino e lo avevo masturbato dai pantaloni ma poi lo avevo scostato. Mio marito se lo fece in mano solo a sentire queste poche cose e mi disse "devi rivederlo assolutamente... te lo devi fare e poi mi devi raccontare tutto" . Cosi lo contattai su facebook e gli dissi che mio marito non aveva detto nulla e anzi era contento della nostra amicizia e lo invitai a cena per il giorno dopo.
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