Ritorno dal lavoro
di
Foxtrot
genere
masturbazione
Si sono stanca, veramente sfinita, giornata di lavoro stressante, entro in casa, la porta si richiude dietro me, butto le mie cose sul tavolo, chiavi cellulare ormai morto di batteria, vado verso la camera, , mi ci tuffo, resto lì ferma per un attimo, cerco di riprendermi, come un robot mi alzo, mi sfilo la gonna, camicetta, e l’intimo, così tutta nuda vado verso il bagno, apro l’acqua della vasca, riempio, butto il bagnoschiuma, forse un poco di troppo, ormai è piena, allungo le gambe e mi lascio andare, resto ferma, la mia mente vaga, penso al collega incontrato oggi, e mi stupisco pensando a cosa ha sotto i pantaloni, Mire, mi dico, che hai? e mi rispondo, mi ritrovo con la mano che esplora, ciò che ben conosco, la mia vagina, rilassata allargo le gambe, la schiuma mi avvolge tutta, con due dita inizio a giocherellare con il mio clitoride, chiudo gli occhi, e vedo lui, ho voglia di farmi un ditalino, di godere pensando al suo pene, e continuo a menare sul clit, poi scendo più giù e mi infilo le dita in vagina, sono rilassata, si voglio godere, continuo a masturbarmi, fino che sento tutto un fremito nel mio corpo e si sto per venire, haaaaa vengoooo, avverto che dalla vagina esce tutto il mio umore, ma non mi fermo, voglio venire ancora, e ancora e ancora, finisco che non mi rendo conto, bo forse tre forse quattro, esco dalla vasca, mi asciugo, indosso l’accappatoio e mi butto sul letto .
Mi sveglio, Mire, mi dico, quanto tempo hai dormito? guardo la sveglia, le tre del mattino, ora ricordo tutto, ora ho smaltito un poco dello stress, mi ritrovo nuovamente con la mano che accarezza la mia intimità, ho ancora voglia di masturbarmi, allargo le gambe iniziando a farmi un ulteriore ditalino, fino a che ho un sussulto, e nella stanza in penombra echeggia il mio grido, un poco strozzato,.
Mi ritrovo in un lago, ma non ho più la forza di andarmi a lavare, mi addormento pensando al c.........
Mi sveglio, Mire, mi dico, quanto tempo hai dormito? guardo la sveglia, le tre del mattino, ora ricordo tutto, ora ho smaltito un poco dello stress, mi ritrovo nuovamente con la mano che accarezza la mia intimità, ho ancora voglia di masturbarmi, allargo le gambe iniziando a farmi un ulteriore ditalino, fino a che ho un sussulto, e nella stanza in penombra echeggia il mio grido, un poco strozzato,.
Mi ritrovo in un lago, ma non ho più la forza di andarmi a lavare, mi addormento pensando al c.........
2
voti
voti
valutazione
3.5
3.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Ritrovarsi dopo tanto
Commenti dei lettori al racconto erotico