Prima volta

di
genere
gay

avevo 16 anni, quando rimanevo solo in casa mi vestivo con autoreggenti, minigonna, mi truccavo, mi eccitavo nel guardarmi allo specchio desiderando di essere posseduta, finivo per inondarmi.
un giorno dalla finestrella della mansarda vidi un ragazzo che ho sempre desiderato, un bel fisico, sui 18 o 20 anni, sapevo che era bisex, era stato con un amico, passava spesso di li, ma quel giorno mi sentivo piu porca del solito e mi son detto "adesso o mai più" avevo troppa voglia di cazzo e non potevo sempre fare autoerotismo. tremando come una foglia scesi le scale,il cuore mi usciva dal petto, il cazzo mi scoppiava, esco una gamba dalla porta, poi la testa, e guardandolo gli faccio cenno di avvicinarsi, cammina verso di me, rientro lasciando la porta aperta e il mio tremore aumenta,penso: se non ci stà? che figura.
entra ed io da dietro lo prendo dei suoi splendidi pettorali, sto un attimo in silenzio, il suo odore mi inebria,lui si gira e mi dice: ma tu stai tremando, ed io: non farci caso ho solo voglia di te. comincia ad accarezzarmi le chiappe, io gli lecco i capezzoli, lui geme allora con la lingua scendo sempre piu giu fino a sfilargli lo slip, ha un bel cazzo, inarcato verso l'alto, me lo infilo subito in bocca, finalmente, da quanto tempo lo desideravo, ha un sapore meraviglioso, lo succhio senza un attimo di respiro, lui è in estasi, con gli occhi chiusi,mi dice: si, ancora, sei bravissima. non ce la faccio più, voglio essere scopata, mi alzo e leccandogli il collo, mi avvicino all'orecchio e sussurro: dammelo, mettimelo dentro.
non se lo fa dire due volte, mi mette sul tavolo con le gambe aperte e me lo infila, il cazzo mi entra immediatamente e senza sforzo, il culo bagnato di sudore per l'eccitazione, lui si muove ed io sento di essere sua, lui è dentro di me, il mio desiderio si avvera.
mi carezza le gambe (a 16 anni non avevo un pelo), io non distolgo lo sguardo dal suo viso, "sei bono,mi fai impazzire" gli sussurro, lui eccitatissimo mi sfila l'autoreggente e comincia a leccarmi il piede (ho le unghie smaltate), l'eccitazione sale, tremo sempre più,il piacere di essere posseduta e desiderata, sono in estasi, le labbra sulle mie dita mi fanno impazzire, la sua lingua sale alla caviglia e il suo ansimare diviene piu rapido, quando me lo sfiora ed io con voce fioca: no, no, sto venendo
sento dentro di me che il suo cazzo si gonfia e comincia a bagnarmi, non rieco a contenermi, vengo copiosamente nella sua mano, lui se la porta alla bocca e leccando il mio seme mi dice: questo è l'orgasmo piu violento che abbia mai avuto, ed io: mettiti con me, ne avrai tanti altri!
scritto il
2011-04-24
1 0 . 7 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.