Sverginata in campeggio

di
genere
etero

Come sempre cari lettori, anche questo racconto è un misto tra verità e fantasia, per ovvi motivi e per renderlo un po' più interessante. Buona lettura.



Era piena estate, un caldo da spaccare le pietre, voglia di birra, di figa, e di qualcosa di divertente da fare che non sia morire in casa asfissiati dal caldo. Con dei miei amici decidiamo di fare una tendata a 1300 metri di altezza, giusta per stare più freschi. Così sabato mattina saliamo in macchina (eravamo in 8), scendiamo, facciamo il sentiero per trovare la postazione giusta, e finalmente piantiamo la tenda. Tra gli amici c'erano 3 ragazze, di cui 2 non le conoscevo,una di 16 e l'altra di 17 anni. Devo ammettere che all'inizio un po' le snobbavo perché più piccole, non le ho guardate tanto, anche se più tardi mi avranno sorpreso. La più piccola si chiamava Marzia, alta 1.80, robusta, tettona e culona, capelli castani lunghi e lisci. Una ragazza non particolarmente bella ma comunque carina; l'altra si chiamava Clara, alta 1.75, magra, 3a di tette e un bellissimo culetto che all'inizio non avevo notato. Occhi verdi, guance rosse, capelli lunghi fino alle spalle un po' mossi, tra il castano chiaro e il biondo,decisamente una bella ragazza.
Le 2 giornate le avevamo organizzate tra beach volley, cibo, alcol e erba, giusto per rallegrare la compagnia. Passa la prima giornata tra risate e scottature, per poi finire con un collasso di gruppo dovuto ai blunt che ci siamo fumati. La mattina di domenica dovevamo passarla più tranquilla, con una passeggiata nel bosco e qualche cannetta, ma 6 degli 8 stronzi hanno preso e se ne sono andati tra una scusa e l'altra, dunque rimango da solo con Clara. In quelle ore ho scoperto di essere stato un coglione ad averla snobbata, che nonostante fosse più piccola di me di 3 anni era comunque più matura e intelligente delle sue coetanee. Ho iniziato a guardarla sotto un'altra luce e ho scoperto essere una gran fica, gentile, sorridente, intelligente, scherzosa e, ciliegina sulla torta, SINGLE. Durante la mattinata abbiamo parlato molto, poi sono arrivati i 30 e passa gradi e siamo andati alla fontana a rinfrescarci. Quando si piega per bere noto quel suo bel culetto così giovane e invitante, avrei voluto metterci la faccia in mezzo a quelle chiappe così perfette.
Andiamo a pranzo, mangiamo e torniamo in tenda. Tra uno scherzo e l'altro finiamo per fare una lotta di solletico e, come fossimo in un film, finiamo per baciarci. È stato tanto bello quanto strano, la conoscevo solo da un giorno... Il bacio diventa prima un limone, poi siamo passati a spogliarci. Era di una bellezza unica, e quando sto per avvicinarmi alla sua fica mi dice che è vergine. Rimango sorpreso ma da buon gentiluomo quale sono la rassicuro e torno a concentrarmi sulla sua fica ancora inviolata. Era fradicia, si sentiva che era tanto nervosa quanto eccitata, lo si vedeva da come pulsava la sua fighetta depilata, gonfia e vogliosa. Le do una prima leccata e sento un suo gridolino di piacere, quasi un sospiro liberatorio di tutti quegli anni a reprimere la sua voglia di sesso. Le do un'altra leccata, e un'altra ancora, ogni leccata sempre più golosa e profonda a cercare di gustarmi ogni centimetro esterno e interno della sua figa. Lei sembra essere in trance, presa da un piacere fino ad allora sconosciuto. Quando salgo con la testa per concentrarmi sul suo clitoride inizio a guardarla mentre gode. Era di una bellezza mozzafiato, a metà tra l'innocente e la sconvolta, e mentre mi godevo quella bellezza sento tutti i suoi gemiti come musica e quel sapore dolce e delizioso dei suoi umori in bocca. Esplode in un orgasmo travolgente, tra tremore e spasmi. Quella scena da sola ha rischiato di farmi sborrare nei boxer. Ho il cazzo di pietra e approfitto di quel suo orgasmo per penetrarla tutto d'un colpo. Era stretta e i suoi spasmi di stritolavano il cazzo, ma visto quanto era bagnata entravo perfettamente. Non le do un secondo di tregua e inizio il su e giù, piano, per non farla del male, ma ogni colpo sempre più profondo finché sento toccare la cervice con la cappella. Le godeva, mi baciava e mi ansimava sul collo. Io pure stavo godendo come non mai, la sua figa era perfetta, sembrava fatta su misura per il mio cazzo.
Dopo una prima parte un po' timida da parte sua, Clara inizia a prendere un po' più di confidenza e a seguire i miei movimenti accompagnandoli con il bacino. Per essere una verginella devo dire che ci sapeva fare, è la prima volta in assoluto che mi sento perfettamente a mio agio a letto con una quasi sconosciuta. Avevamo un feeling perfetto, ogni movimento, ogni spinta era sincronizzata e appagante, tanto che dopo una mezz'oretta siamo venuti insieme, lei bagnandomi coi suoi umori e io inondandole il pancino con tutto il mio abbondante sperma. Subito mi preoccupo perché non ci avevo pensato di uscire per non lasciarla incinta, ma lei mi da una pacca sul culo e mi dice che prendeva la pillola (per regolarizzare il ciclo, a detta sua).



Continua...
scritto il
2018-08-06
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