Giovanna evolution
di
Sukkia
genere
trans
-"Ehi,bella figa,che fai.Vuoi farti un giretto con me?"- Mi disse attraverso il finestrino abbassato.Ero impietrita,(sì,parlo di me al femminile), non so neanche io come e perchè lo feci,fatto è che con le dita gli feci il segno dei soldi. Mi stavo offrendo per danaro, ero una prostituta.La mia parte razionale era letteralmente sconvolta e terrorizzata,mi diceva chiudi il finestrino e schizza via a tutto gas.Mi ero tolta le scarpe,non avevo l'abilità di guidare con i tacchi,i pedali mi facevano male sui piedi coperti da calze a rete.Il mio lato "oscuro",invece mi diceva di continuare,l'occasione era unica. In una frazione di secondo decisi di seguire la via oscura. A gesti mi chiese il prezzo, non sapevo cosa rispondere, sempre a gesti gli comunicai che volevo 50 euro per un lavoro di bocca. Il vecchio accettò l'offerta e mi fece segno di seguirlo. Partì ed io dietro al suo suv Alfa Stelvio. Ci fermammo poco distante in una stradina semibuia e deserta, erano anche le tre di notte. Spenti i motori ed i fari, aspettai un attimo le sue mosse. Lui aprii la portiera e con la mano mi ordinò di raggiungerlo. Aperto lo sportello,indossai le mie scarpe rosse e con andatura caracollante andai verso il suo macchinone. In piedi vicino a lui,la luce dell'abitacolo me lo fece vedere meglio. Avrà avuto circa 65 anni, cranio pelato,pancetta prominente sotto la giacca. - " Buonasera" - esordii -" Ho capito subito che sei un frocio travestito,ma a me vanno bene tutti."- Lo immaginavo - " 50 euro per un bocchino sono un po' troppi, te ne dò 30." - Non potevo cedere subito e rimasi ferma sul mio "prezzo". - " Salgo fino 35" - replicò - Non capisco ancora come mi venne l'idea, - " 60 euro senza preservativo con ingoio" - I suoi occhi si illuminarono. -" Va bene,basta che sei brava" - " Pagamento anticipato" - gli intimai. Dal portafoglio prese i soldi e me li porse. Come tutte le puttane,contai le banconote e le infilai nella camicetta. Lui sempre seduto al posto di guida,andai dal lato passeggero,in ginocchio sul sedile, con il culo in alto,l'aria fresca della notte si insinuava sotto la mia gonna ed ero senza mutandine,sentivo un pò di freddo. Gli slacciai la cintura, aperti i pantaloni vidi la punta del suo glande spuntare dalle mutande. Gli passai il dito sulla punta, lui si abbassò le mutande portando alla luce il cazzo. Non era molto lungo ma grosso, attorno una folta peluria mezza nera e mezza bianca.Cominciai con un bacio sulla cappella,poi aperta la bocca lo feci scomparire nel mio cavo orale.Lo ingoiai tutto ed iniziai a muovere la testa sù e giù.Con la mano sinistra appoggiata al suo ventre prominente,la insinuai sotto la camicia.Aveva la pancia ricoperta di peli,l'altra mano invece la portai sui suoi coglioni,muovendola in un massaggio. Non vedevo la sua faccia,-" Però sei abile" - mi disse. Confortata dalle sue parole succhiavo con più intensità,anche perchè il rischio che arrivasse qualcuno era reale,seppur remoto. Cazzo in gola, cazzo sulle labbra, mi fermai un'attimo a riprendere fiato, aveva il cazzo tutto bagnato dalla mia saliva. Mi rituffai nel mio primo pompino a pagamento, forse anche l'ultimo. Succhiavo con foga,la mano che dai coglioni si spostava in basso verso il suo culo. Lui allungò un braccio e sentii la sua mano che mi stringeva le chiappe,il suo dito nel solco a cercare il mio buco.Mi spostai per agevolarlo e la punta del suo dito arrivò al mio ano. Era chiaro che lo voleva infilare dentro, mi mossi quel pò che bastava ed eccolo che il suo dito tozzo entrava nel mio buchetto.-" Ma quando viene sto' vecchio" - pensai. -" Sì, troia, prendila tutta" - gridò. Fermai la mia testa in attesa. Un primo schizzo abbondante pervase la mia bocca seguito da uno molto più misero.Era ovvio che non aveva la sborra di Marzia che era quaranta anni più giovane. Immobile con ancora il suo cazzo in bocca, lui si abbandono sul sedile. Alzata la testa,tenevo la bocca aperta con la sborra sulla lingua, con la mano gli indicai di guardarmi. Sollevata la testa verso di me,gli mostrai la bocca colma della sua sborra,la chiusi ingoiando il suo seme per riaprila a dimostrazione che era vuota. -" Così sei sicuro che ho bevuto tutta la tua sborra,ha un buon sapore." - " Vorrei incontrati ancora" - disse -" Non lo so,vedremo,Se ci rincontriamo possiamo riprendere il discorso." - " Tieni,nel caso hai voglia" - porgendomi un biglietto da visita con nome e numero di telefono.Scoprii così che era un professionista,probabilmente benestante.Un buon cliente,quindi. -" Ora fuori dai coglioni,frocetto" - Mi liquidò così,bruscamente. D'altra parte cosa potevo pretendere se faccio pompini a pagamento a dei sconosciuti in piena notte. Uscii dalla sua macchina,il rombo del motore mi indicò che era partito in velocità. Salito nella mia utilitaria,presi la strada di casa.Chiusa la porta alle mie spalle,andai in bagno allo specchio a guardarmi in faccia. Vedevo un'altra persona,non solo per il travestimento,mi ero trasformato in una mercenaria, è questo quello che sono o voglio esser?.Rimandai il verdetto a posteriori.Mi tolsi i vestiti e parrucca,mi coricai senza struccarmi.Forse era iniziata una nuova fase della mia esistenza.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Giovannaracconto sucessivo
Fine ed inizio
Commenti dei lettori al racconto erotico