Fine ed inizio

di
genere
saffico

Rientrate dalla vacanza al mare il rapporto tra io la cinquantenne Anna e la giovane Luisa finì. Lei lasciò il mio appartamento per andarsene con la negretta conosciuta al mare. Io rimasi sola,la mia nuova amica Francesca viveva in un altro luogo,non molto distante ma comunque non era agevole avere incontri molto spesso.Ripresi possesso della mia vita e della mia casa. Non essendoci più Luisa,tralasciai anche di avere un aspetto secondo i dittami delle ragazze giovani.E così con il passare delle settimane lasciai ricrescere i peli naturalmente con l'eccezione delle gambe.Una sera mi soffermai davanti allo specchio a guardarmi. In piedi,con le braccia lungo i fianchi vedevo i peli delle ascelle spuntare,alzai le braccia.Erano tutte ricoperte da una folta peluria nera. Guardando in basso,avevo una riga di pelo che partiva dall'ombelico e scendeva giù a congiungersi con il vello pubico. Era un triangolo nero la cui base iniziava nella parte superiore dell'inguine.Peli lunghi e molto folti,che coprivano anche parte dell'interno delle cosce.Avvicinatami allo specchio notai,mamma mia, anche qualche pelo attorno ai capezzoli,una novità. Mi girai di schiena e mi piegai in avanti,con una mano scostai una natica.Avevo peli anche sulle natiche,nel solco di queste ed il buco del culo ricoperto di pelo.Rimasi impressionata,non ero più abituata dopo mesi ad avere un corpo glabro,ma la cosa non mi dispiaceva,anzi. Un giorno mi chiamò Francesca e combinammo di vederci da lei nel fine settimana. Arrivata da lei, ero eccitatissima.Mi venne a prendere alla stazione.Era sempre molto piacente, ben truccata e vestita. Eccomi a casa sua,un appartamento accogliente. Appena entrate lei non perse tempo,mi abbracciò forte e mi sbattè la lingua in bocca.Oh maria vergine, che bello, mi ero scordata della sua bocca e di come baciava bene. -" Vieni,andiamo di là" - disse. In camera, ci togliemmo le giacche, rimasi in maglia, gonna e stivali. Lei invece si spogliò completamente.L'abbronzatura era calata ma aveva sempre un fisico che mi faceva impazzire.Le tette abbondanti, anche lei con la riga di peluria fino all'ombelico ed il pube nascosto in una foresta."-Siediti,Anna"- Seduta sul letto matrimoniale,lei in ginocchio mi sfilava gli stivali. Prese il mio piede ricoperto dal collant e lo portò alla bocca succhiandomi le dita,poi l'altro,ero in estasi.Le sue mani risalirono lungo le mie gambe fino alle cosce,la sua mano appoggiata al mio pube ancora celato dai collant e mutandine.Mi stavo bagnando, aprii la zip della gonna che lei prontamente sfilò.Si gettò con la faccia tra le mie gambe,la sua lingua leccava il nylon, prese il bordo dei collant e lentamente inizio ad abbassarli,arrivata alle caviglie ne sfilò prima uno e leccò il piede nudo poi lo fece anche con l'altro. Da sola mi tolsi la maglia rimanendo in reggiseno. -" Wow Anna, che tettone hai, non ricordavo le avessi così grandi" - " Ma come toglio il reggiseno,mi scendono fino alla pancia" - replicai. -" Tocca a chi è prosperosa,tesoro.A me piaci così" - Penso lei a far uscire allo scoperto il mio seno,lo prese tra le mani a stringerlo,per tuffarsi con faccia tra le tette.Mi leccava e mordeva i capezzoli in modo eccelso.Credo che le mutandine che ancora indossavo ormai erano umide dei miei umori. Dalle tette la sua lingua scese in basso.Ecco l'ombelico,seguì la striscia di pelo bagnandolo di saliva e si fermò all'elastico delle mie mutandine.Erano bianco semitrasparente si intravedeva il mio vello. In ginocchio,mi guardò -" Finalmente una bella donna al naturale" -esclamò Franci,-"Fammi vedere" - Con due dita sull'elastico mi abbassò le mutande fino ai piedi, lei guardava rapita la foresta che avevo tra le gambe. Con la punta delle dita incominciò a tirare i peli -" Ma sono anche lunghi oltre che tantissimi.Come mi piacciono" - Con una leggera spinta mi fece distendere sul letto,avendo sempre i piedi a terra. Mi allargò le cosce andando in cerca con la mano la mia fessura. Il suo dito si infilava tra le grandi labbra,trovando l'apertura e ne introdusse una metà.-" E' già bagnata,Anna" - " Certo, è colpa tua" - Da esperta, si interessò al mio clitoride,lo toccava e stimolava,mi stava facendo venire.No, al dito sostituì la lingua,la faceva correre lungo la fessa,poi un poco dentro,leccate e succhiate al grilletto,mentre la mano sua si portò sul culo,il dito che massaggiava il mio ano.Entrò anche lì per qualche centimetro.Basta, non ce la facevo più, il primo orgasmo stava per arrivare. -"Così mi fai godere,Franci, fermati" - Lo fece,si alzo in piedi,-" Facciamo un gioco" - " E sarebbe?" - domandai - "Alzati" - Eravamo in piedi, -" Vediamo chi tra noi riesce ad farsi entrare prima i pomelli del letto" - Mi girai a guardare. Alla sommità delle gambe c'erano due pomelli di legno ovali,grossi come un arancia.-" Ma tu lo fai sempre" - protestai - "Ti giuro di no, l'idea mi è venuta adesso,vedendoli" - "Proviamo" - Posizionate in piedi,schiena verso il letto gambe divaricate-" Pronta? " " Sì" -" Allora via!" - La sommità del coso appoggiata sulle grandi labbra,provai ad abbassarmi,era molto grosso,ma non volevo rinunciare.Sentivo la fica che si stava allargando come non mai, continuavo ad abbassarmi,stava entrando.La guardai, lei era al mio stesso punto, una parte di esso era scomparso tra il folto pelo,anche Francesca faceva fatica. Guardai in basso, ormai era completamente avvolto dalla peluria e mi sentivo piena, ecco è tutto dentro.-" E' mio, e tutto dentro" - le dissi - Mi girai,anche lei mi guardava,-"Anche il mio,siamo arrivate alla pari" - disse. E facendo leva sulle ginocchia iniziò a muoversi sù e giù, lo stava cavalcando. Feci lo stesso,allungai il braccio verso di lei,le presi la mano per muoverci in sincrono in questo esercizio da depravate.-" Chi viene prima ha perso" - disse Francesca. Avevo la fica che mi bruciava,ma allo stesso tempo sentivo anche piacere.-" Come va con la passerina?" - chiesi a Franci - " Bene, è aperta come una galleria" - " La mia non la sento più" - Non sò quanto andammo avanti, ero al limite, sentivo che stavo per godere.-" Franci,sto per venire,ho perso" - " No,aspetta che vieniamo assieme" - Strinsi i denti, la sentii mugolare e gridare -" Dai Anna,vieni come me, guarda come godo" - Mi lasciai andare, l'orgasmo mi travolse subito -" Franci,tesoro,guardami come vengo, oh cazzo sto sbrodolando come una vacca" - Ci guardavamo a vicenda,godendo della vista dei rispettivi orgasmi,lei aveva un espressione angelica.Siamo ferme,le fiche ancora piene del coso, mi avvicino a lei con la faccia,le bacio tutto il viso poi la mia lingua entra tra le sue labbra,limoniamo come due lesbichette adolescenti, mi manca il fiato. Fine, lentamente facciamo uscire il letto dalle vagine mature,sono un pò dolenti. Ma non finisce qui,.
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scritto il
2018-10-03
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