Una bocca di donna e una domenica speciale

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Gang, tanti cazzi e finalmente la bocca di una donna!

VENTIDUE.
Da sempre sognavo di fare sesso con una donna. Sentire le sue labbra e le sue mani su di me e per poi ricambiare con la consueta foga
Ora posso affermarlo a ragion veduta : non sono lesbica. Ma bensì bisex.
Non fu facile trovare una donna che mi intrigasse e con cui ci fosse feeling. Ne ospitammo parecchie prima di incontrare Morena, esattamente l’opposto di me e forse fu per quello che trovammo una grande affinità.
Io da sempre una bomba ad esplosione immediata, sono capace di avere un orgasmo anche solo dopo pochi secondi. Lei, al contrario, un diesel che ha bisogno di scaldarsi ma che quando raggiunge apice impazzisce dal piacere. Io sfacciata e intraprendente. Lei timida e insicura.
Morena aveva bisogno di me e io di lei. Le foto ritraggono lei a gambe aperte e il mio viso in mezzo. Intorno al letto si intravedono i porci pronti ad intervenire.
Ma solo al mio comando. Dopo esserci gustate a vicenda!
Quattro diversi in una domenica !

VENTITRE.
Si fa presto a parlare di ninfomania. Anche nei profili di tante coppie si legge lei ninfomane, e ninfomane su e ninfomane giù e ninfomane sopra e ninfomane sotto. Secondo me è un luogo comune.
Io sono una vera ninfomane: non mi basta mai il sesso! E’ una specie di ossessione e lo vedo dappertutto, anche quando sto facendo altro.
Il povero Luca rimase sorpreso quando scoprì che tutte le sante sere in basca mi masturbavo. E lo faccio ancora oggi. Senza ritegno. Mi strofino il clitoride talmente velocemente da rendere udibile il rumore dell’acqua in movimento. L’oggetto dei miei pensieri mentre mi masturbo non è un problema. Non ho che l’imbarazzo della scelta avendo provato di tutto!
Ma torniamo a pochi mesi dall’inizio dalla vita in comune. Quella domenica avrei dovuto scopare con due tori diversi. Uno lo avremmo ospitato nel primo pomeriggio e uno mi voleva tutta per se in motel la sera. Con entrambi era la prima volta.
Come di consueto io e Luca andiamo a fare colazione al bar. Mentre la facevamo giunge un messaggio da un certo “Xmel”. Con Xmel ci inseguivamo da tempo ma per un motivo o l’altro non eravamo mai riusciti a incontrarci.
Una coda di lavoro domenicale però lo porta nella nostra zona e si offre almeno per una conoscenza. Io accetto. Gli diamo indicazioni di dove siamo. Ci raggiunge al bar.
A distanza vedo un tipo molto carino e dico al cornuto che speravo fosse lui.
Ed era lui. Un gran bell’uomo!
Le foto non gli rendevano onore. I modi son garbati. Praticamente dialogano solo lui e Luca. Io sono già eccitata. Sono io a prendere iniziativa chiedendo se avesse tempo durante la mattinata. Lui conferma al che sbotto un e allora andiamo cosa aspettiamo?!
Il rientro a casa nostra in tre. Una domenica mattina nell’orario che tutti escono. Incontriamo il mondo intero ma la presenza di Luca rende tutto più facile.
Entriamo in ascensore e ci buttiamo uno sull’altro. Siamo già lingua con lingua e io gli tasto il cazzo dall’esterno dei pantaloni.
Il tempo di entrare in casa e mentre il Luca cerca la videocamera io e lui limoniamo come porci lingua con lingua. In un attimo siamo entrambi nudi nel letto.
“Xmel” non solo è molto attraente ma è anche bravo. Mi fa godere i modi: di mano, di lingua, scopandomi e inculandomi. Ne facciamo due e arriviamo a mezzogiorno.
Quindi che se ne va.
Un pranzo veloce e arriva il secondo: un certo “Genovese”. Questo è il classico bravo ragazzo che a letto si trasforma. Inoltre è superdotato. Gli piace il culo e me lo fa alla pecorina con molta decisione. Poi ci scateniamo e godiamo entrambi. Intorno alle 16 se ne va pure lui. Esco dalla seconda doccia e sul sito inaspettatamente si propone un terzo toro. Chiedo la foto del viso e me la invia al volo. Non è male, almeno visto così.
Inoltre la mia voglia di cazzo è sempre presente!
Ospitiamo il terzo della giornata. E’ inesperto e anche un poco emozionato. Ormai capisco i maschi con una sola occhiata. Però il suo cazzo è bello duro e allora decido di gustarmelo a cavallo.
Una lunga cavalcata. Lui non cambiò mai posizione anche quando decisi di farlo venire nella mia bocca.
Una cena frugale e mi aspetta il quarto incontro. Stavolta in motel. Mi eccita farmi allacciare il corsetto da Luca per poi salutarlo con un vado a godere amore!
Luca ha come consuetudine quella di chiamarmi durante la monta. Se lo fa quattro volte è statistica che mi becchi almeno una volta durante la pausa tra la prima e la seconda scopata.
Stavolta no. Il ragazzotto è giovane. Niente di particolare o perverso. Anzi non mi chiese nemmeno il culo. Ma non finiva mai di scoparmi la figa. Scopammo per due ore consecutivamente ed ecco il motivo per cui ogni volta che Luca mi chiamava mi sentiva godere!
Tornai a casa alle 23. Quel giorno scopai con quattro maschi diversi senza che uno incrociasse l’altro. E con tutti era una prima volta.
Penso che feci il record degli orgasmi: non meno di una quindicina!
Questo vuol dire essere ninfomani.




scritto il
2018-08-21
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