Un lunedì tutto speciale
di
Radioporta
genere
bisex
lunedì mattina, ore 10:30 circa, dovrei lavorare da casa ma ho poca voglia, avrei voglia di fare un po' di sano sesso, qualcosa di eccitante, peccato che la mia lei sia al lavoro. Quasi quasi scrivo a lui.
Lui lavora in ospedale, anche lui é sposato, anche lui ha orari flessibili, anche a lui piace distrarsi con qualche maschietto, ci siamo incontrati qualche anno fa in una squallida chat e ci siamo trovati bene, siamo persone rispettose, eleganti ma sopratutto insospettabili. E quando sei bsx e segretamente incontri altri uomini, l'essere insospettabili diventa un plus importantissimo.
"ciao sono paolo come stai? che fai oggi?"
"ciao paolo, qui tutto bene, qualche rogna ma nella norma, e tu?"
"io sono a casa, ho poco da fare, che ne diresti di fare un giretto qui da me?"
"molto volentieri, alle 1430 ti andrebbe"
"perfetto, allora ti aspetto"
i nostri scambi mail sono sempre stati ridotti all'osso, cordiali e insospettabili, scarni quasi ad ignorare l'oggetto del nostro scrivere, quindi erotici, e io ho già un'erezione.
sono le 14:00, mi lavo per bene, procedo con la doccia anale, cosa che odio ma necessaria in quanto la mia bisessualità si esprime da passivo, ho già chi mi pratica del meraviglioso sesso orale, godo giá a sufficienza negli orifizi di mia moglie, non ho bisogno di un suo surrogato perché la sua femminilità mi soddisfa più che a sufficienza. quindi mi diverto ad essere io la donna di qualcun altro e so che questo sarà un bel pomeriggio. la mia erezione cresce.
Paolo finalmente é arrivato, entra, ci scambiamo i soliti convenevoli, caffé compreso e partono i lavaggi di rito, una volta ultimati mi raggiunge in camera, dove sto attendendo a letto.
"avevo proprio bisogno di rinfrescarmi, e vedo con piacere che ti stai dando già da fare"
"eh si, ti ho aspettato a lungo e avevo voglia di masturbarmi, ti dispiace?"
"certo che no, fammi però vedere da vicino quel bel cazzo"
cosi Paolo si avvicina a me, rivolgendo una carezza al mio scroto e salendo fino alla cappella, io mi lascio scappare un gemito, sono già eccitato e adoro essere toccato. con una mano continua ad accarezzare il mio sesso mentre con l'atra si occupa del mio capezzolo, a me non piace da morire ma a Paolo sì, e non sarà l'unica occasione in cui lo dovrò assecondare. mentre rivolgo la testa all'indietro in preda ai fremiti sento le sue labbra avvolgere la mia cappella, la mano scende verso il buchetto e, con il piatto delle dita, comincia un massaggio superficiale, senza entrare, un meraviglioso movimento circolare che unito al lento pompino mi fa letteralmente abbandonare. dopo qualche minuto mi fa girare, come fa sempre, e rivolge la sua lingua al mio buchetto: sono oscenamente piegato a pecorina e lui utilizza la sua lingua per ammorbidirmi... so già cosa succederà ma non adesso, adesso voglio divertirmi io.
"aspetta, tocca a me, siediti"
Paolo é seduto, gambe larghe, la mia testa affonda tra di essere e lui, accarezzandomi la testa, decide il ritmo. il su cazzo non é medio piccolo, ma ben proporzionato e soprattutto profuma di pulito, adoro tenerlo in bocca, adoro sentire come gli piace, adoro quelle gocce di sperma che escono durate il rapporto orale.
" no, fermati, basta, se no vengo, vieni qui che ci divertiamo"
sapevo che sarebbe successo, gli piace troppo il mio culo, potrei dire che viene solo per quello, gli piace che sia stretto e a me piace che il suo cazzo non sia troppo grosso, cosí posso godere senza sentire troppo dolore.
mi mette quindi nuovamente a pecora, una ultima slinguazzata al mio buchino e finalmente sento la cappella appoggiarsi, premere, cercare il pertugio e lentamente entrare. fa male, cazzo se non fa male.
"per favore paolo fai piano, non lo prendo da troppo tempo"
finalmente si ammorbidisce e comincia la cavalcata, il movimento é ritmico, sento le sue palle sbattere su di me, mi prende per i fianchi e mi fa sentire la sua autorità, io comincio a masturbarmi mentre godo sempre di più e mi pregusto il finale. lui mi fa sentire la cagna che evidentemente sono, la sua mano scivola sulle mie palle stringendole in una morsa da cui non mi posso liberare se non con dolore immenso.
so gia cosa succederà, il copione é ottimo e ben collaudato, ora i colpi aumenteranno di ritmo, lo sentiro ansimare, mi dará una sculacciata, l'ultimo colpo sarà piú profondo e si fermerà, inondando le mie viscere del suo caldo sperma, tremando dentro di me mentre mi masturbo, l'idea di lui che mi suora dentro come ad una donna mi eccetera a tal punto di farmi venire subito e lui godrà della pressione e dello spasmo dal mio retto a seguito dell'orgasmo.
"aspetta, ho una nuova idea, seguimi in bagno". non succederà nulla di tutto ciò, sono un poco deluso.
"vieni qui, mettiti in doccia, sí abbassati, voglio un bel pompino ma chiudi gli occhi"
sono seduto sul piatto della doccia che lecco quel bel caso, fortunatamente lavato dopo avermelo messo nel culetto, lecco la cappella stimolandolo ma lui si scosta.
dopo pochi secondi sento un genio caldo e prolungato sulle mie cosce.
"ma cosa fai Paolo?"
"tranquillo, goditela"
"ma non so se...."
"troppo tardi caro mio"
"non....."
non finisco la frase perché il getto sale veloce sul petto e mi si riversa in faccia, é disgustoso, é caldo e puzza, mi copro il viso ma comunque mi arriva ovunque, capisco che sta orientando il getto per prendermi in faccia, non riesco ad evitarlo e una volta finito mi ritrovo lí, a terra, sporco, sporco sia dentro che fuori, umiliato e sorpreso perché mi rendo conto che la mia erezione é vistosa. e lui se ne accorge.
"allora? sembra che non ti sia dispiaciuto"
"non saprei, non male come avrei immaginato"
"beh, sono contendo, adesso peró vieni qui perché non abbiamo ancora finito'
Paolo si masturba, io lecco le sue palle depilate, adoro sentirle in bocca. una maso si appoggia sulla mia nuca e finalmente sento una crema calda che si riversa sulla mia fronte, sulla guancia, é calda e arriva anche sulle mie labbra. gli pulisco la cappella con la lingua, so che gli piace e piace anche a me. il sapore é ottimo, come al solito.
eccomi qui, davanti allo specchio, son fradicio di piscio, la mia faccia é sporca di sperma, tanto sperma, il mio culo brucia.
un ottimo lunedì insomma.
Lui lavora in ospedale, anche lui é sposato, anche lui ha orari flessibili, anche a lui piace distrarsi con qualche maschietto, ci siamo incontrati qualche anno fa in una squallida chat e ci siamo trovati bene, siamo persone rispettose, eleganti ma sopratutto insospettabili. E quando sei bsx e segretamente incontri altri uomini, l'essere insospettabili diventa un plus importantissimo.
"ciao sono paolo come stai? che fai oggi?"
"ciao paolo, qui tutto bene, qualche rogna ma nella norma, e tu?"
"io sono a casa, ho poco da fare, che ne diresti di fare un giretto qui da me?"
"molto volentieri, alle 1430 ti andrebbe"
"perfetto, allora ti aspetto"
i nostri scambi mail sono sempre stati ridotti all'osso, cordiali e insospettabili, scarni quasi ad ignorare l'oggetto del nostro scrivere, quindi erotici, e io ho già un'erezione.
sono le 14:00, mi lavo per bene, procedo con la doccia anale, cosa che odio ma necessaria in quanto la mia bisessualità si esprime da passivo, ho già chi mi pratica del meraviglioso sesso orale, godo giá a sufficienza negli orifizi di mia moglie, non ho bisogno di un suo surrogato perché la sua femminilità mi soddisfa più che a sufficienza. quindi mi diverto ad essere io la donna di qualcun altro e so che questo sarà un bel pomeriggio. la mia erezione cresce.
Paolo finalmente é arrivato, entra, ci scambiamo i soliti convenevoli, caffé compreso e partono i lavaggi di rito, una volta ultimati mi raggiunge in camera, dove sto attendendo a letto.
"avevo proprio bisogno di rinfrescarmi, e vedo con piacere che ti stai dando già da fare"
"eh si, ti ho aspettato a lungo e avevo voglia di masturbarmi, ti dispiace?"
"certo che no, fammi però vedere da vicino quel bel cazzo"
cosi Paolo si avvicina a me, rivolgendo una carezza al mio scroto e salendo fino alla cappella, io mi lascio scappare un gemito, sono già eccitato e adoro essere toccato. con una mano continua ad accarezzare il mio sesso mentre con l'atra si occupa del mio capezzolo, a me non piace da morire ma a Paolo sì, e non sarà l'unica occasione in cui lo dovrò assecondare. mentre rivolgo la testa all'indietro in preda ai fremiti sento le sue labbra avvolgere la mia cappella, la mano scende verso il buchetto e, con il piatto delle dita, comincia un massaggio superficiale, senza entrare, un meraviglioso movimento circolare che unito al lento pompino mi fa letteralmente abbandonare. dopo qualche minuto mi fa girare, come fa sempre, e rivolge la sua lingua al mio buchetto: sono oscenamente piegato a pecorina e lui utilizza la sua lingua per ammorbidirmi... so già cosa succederà ma non adesso, adesso voglio divertirmi io.
"aspetta, tocca a me, siediti"
Paolo é seduto, gambe larghe, la mia testa affonda tra di essere e lui, accarezzandomi la testa, decide il ritmo. il su cazzo non é medio piccolo, ma ben proporzionato e soprattutto profuma di pulito, adoro tenerlo in bocca, adoro sentire come gli piace, adoro quelle gocce di sperma che escono durate il rapporto orale.
" no, fermati, basta, se no vengo, vieni qui che ci divertiamo"
sapevo che sarebbe successo, gli piace troppo il mio culo, potrei dire che viene solo per quello, gli piace che sia stretto e a me piace che il suo cazzo non sia troppo grosso, cosí posso godere senza sentire troppo dolore.
mi mette quindi nuovamente a pecora, una ultima slinguazzata al mio buchino e finalmente sento la cappella appoggiarsi, premere, cercare il pertugio e lentamente entrare. fa male, cazzo se non fa male.
"per favore paolo fai piano, non lo prendo da troppo tempo"
finalmente si ammorbidisce e comincia la cavalcata, il movimento é ritmico, sento le sue palle sbattere su di me, mi prende per i fianchi e mi fa sentire la sua autorità, io comincio a masturbarmi mentre godo sempre di più e mi pregusto il finale. lui mi fa sentire la cagna che evidentemente sono, la sua mano scivola sulle mie palle stringendole in una morsa da cui non mi posso liberare se non con dolore immenso.
so gia cosa succederà, il copione é ottimo e ben collaudato, ora i colpi aumenteranno di ritmo, lo sentiro ansimare, mi dará una sculacciata, l'ultimo colpo sarà piú profondo e si fermerà, inondando le mie viscere del suo caldo sperma, tremando dentro di me mentre mi masturbo, l'idea di lui che mi suora dentro come ad una donna mi eccetera a tal punto di farmi venire subito e lui godrà della pressione e dello spasmo dal mio retto a seguito dell'orgasmo.
"aspetta, ho una nuova idea, seguimi in bagno". non succederà nulla di tutto ciò, sono un poco deluso.
"vieni qui, mettiti in doccia, sí abbassati, voglio un bel pompino ma chiudi gli occhi"
sono seduto sul piatto della doccia che lecco quel bel caso, fortunatamente lavato dopo avermelo messo nel culetto, lecco la cappella stimolandolo ma lui si scosta.
dopo pochi secondi sento un genio caldo e prolungato sulle mie cosce.
"ma cosa fai Paolo?"
"tranquillo, goditela"
"ma non so se...."
"troppo tardi caro mio"
"non....."
non finisco la frase perché il getto sale veloce sul petto e mi si riversa in faccia, é disgustoso, é caldo e puzza, mi copro il viso ma comunque mi arriva ovunque, capisco che sta orientando il getto per prendermi in faccia, non riesco ad evitarlo e una volta finito mi ritrovo lí, a terra, sporco, sporco sia dentro che fuori, umiliato e sorpreso perché mi rendo conto che la mia erezione é vistosa. e lui se ne accorge.
"allora? sembra che non ti sia dispiaciuto"
"non saprei, non male come avrei immaginato"
"beh, sono contendo, adesso peró vieni qui perché non abbiamo ancora finito'
Paolo si masturba, io lecco le sue palle depilate, adoro sentirle in bocca. una maso si appoggia sulla mia nuca e finalmente sento una crema calda che si riversa sulla mia fronte, sulla guancia, é calda e arriva anche sulle mie labbra. gli pulisco la cappella con la lingua, so che gli piace e piace anche a me. il sapore é ottimo, come al solito.
eccomi qui, davanti allo specchio, son fradicio di piscio, la mia faccia é sporca di sperma, tanto sperma, il mio culo brucia.
un ottimo lunedì insomma.
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E pensare che la avevo sempre sottovalutata...
Commenti dei lettori al racconto erotico