E pensare che la avevo sempre sottovalutata...
di
Radioporta
genere
trio
Lei è Martina, 25 anni, quando passa te ne rendi conto, sarà alta circa 170cm, magra, forse troppo e con una quarta di seno che quasi stona su un fischino del genere, degli occhi incredibilmente azzurri su un viso dalla carnagione pallida e capelli neri come la pece. quando scopri che la mamma é argentina ti spieghi tante cose. sa di essere bella, se ne rende conto e mette in evidenza il meraviglioso sedere con dei pantaloni che alla maggior parte delle ragazze starebbero male, il seno.... beh, con certe misure c'e poco da nascondere, non usa scollature ma é impossibile parlarle senza buttare l'occhio. lei é M.
Alessandro é il suo fidanzato, bel ragazzo, ciuffo ribelle, fisico costruito in palestra, sicuramente avrà ottimi addominali, occhi azzurri come M cosí da giocare alla doppietta perfetta, non un gran genio ma papá é ricco e i soldi non mancano mai, comunque e bel brillantone, quel genere di ragazzo che in ogni caso si fa invidiare. lui é A.
io sono Luca, ero molto sportivo, poi un infortunio mi ha messo a riposo e sono arrivati i kg di troppo, per fortuna sono molto alto, il carisma non mi manca e per fortuna direi... visto che nel tempo é diventato la mia arma principale. io sono L.
io ed M lavoriamo insieme, in una agenzia pubblicitaria, scherziamo e ci divertiamo, le guardo il culo e sospiro, siamo buoni colleghi e ogni tanto usciamo a bere qualcosa dopo il lavoro.
fu in quel venerdì di merda che, chiuso un progetto a dir poco complicato ce ne andammo nel bar sotto l'ufficio a festeggiare e sciacquare lo stress con del buon gin tonic. ci raggiunse il buon A, ci conoscevamo già ma il nostro parlare si era sempre fermato ai convenevoli e le chiacchiere sociali imposte da qualche evento mondano. i gin tonic si susseguivano, le pacche sulle spalle pure, l'ora di cena era ormai passata e nei nostri stomaci stagnava molto alcool e qualche patatina. ed ecco che il buon A propose di trasferirci a casa sua, non abitava lontano, dove avremmo continuato a bere e, magari messa su una spaghettata.
eccomi quindi entrare nel suo stiloso appartamento, piccolo ma di effetto. M se ne va in camera e torna scalza e con una canotta nera al posto del maglioncino verde che aveva quel giorno, caspita che seni. come potrò mai evitare di guardarli ora che sono brillo... e quei piedini curati...
A: "ma quindi L, dov'e la fidanzata?"
L: "fidanzata? e chi mi vuole ormai, sono vecchio e grasso, mi devo prendere ad una vita di stenti"
M: "ma smettila, sei bello, certo dovresti perdere qualche chilo ma le ragazze di guardano, io le vedo"
L:"potrá anche essere ma mai quelle che vorrei io, mi sento troppo vecchio per accontentarmi!"
A:"ma dai! non dirmi che fai cosí tanto lo schizzinoso! alla fine si sa.... meglio una colata sufficiente piuttosto che andare a casa da solo!"
A:"no no, ho già fatto anche troppa beneficienza... io ormai voglio scomodarmi solo se ne vale la pena". i miei occhi indugiano sulla canotta di M, ha veramente dei seni spropositati per quei fianchi stretti, vedo la spallina del reggiseno uscire, cavolo che voglia... oddio mi sta guardando, i suoi meravigliosi occhi incrociano i miei, non mostra reazioni ma é chiaro che ha notato il mio fissarla.
M:"e come dovrebbe essere questa ragazza?"
L:"beh dovrebbe essere...... insomma un bella rag..."
A:"bella come martina?" eccolo l'intelligentone che non tace quando dovrebbe.
L:"si certo M é bellissima, e pensare che non mi vuole presentare sua sorella!"
A:"ah si... ma sua sorella é troppo noiosa, magari se un giorno ci lasceremo te la lascerò!"
ottimo commento per farci cadere nell'imbarazzo.
L: "scusate posso usare il bagno?". il bagno, scusa eccezionale per togliersi dai piedi. entro, mi slaccio i pantaloni e tiro fuori il mio pisello quando la porta si apre ed entra M, lo rimetto nelle mutande.
M:" volevo vederti fare la pipí, te lo posso tenere?"
cosa?come? ho sentito bene? non so come reagire e l'imbarazzo é totale, lei mi afferra il pacco e mi infila ma lingua in bocca. ho sognato di baciarla e mi sono anche masturbato al suo pensiero ma mai avrei immaginato che potesse succedere qualcosa del genere.
M:"dai torniamo in salotto"
torniamo in salotto, mi siedo sul divano, A. mi guarda fisso con un sorriso stampato in faccia, M, si appoggia al tavolo e si abbassa le bretelline, slaccia il reggiseno e ci guarda entrambi reggendo quei grossi seni tra le mani.
M:"e allora? io vi faccio questo spettacolo e voi niente? non mostrate un minimo di apprezzamento?"
A. apre la zip, abbassa i pantaloni e sfodera un cazzo ben più grosso del mio, io lo seguo e cominciano degli interminabili minuti in cui M. non sembra più la ragazzina sprovveduta dell'ufficio, continua a giocare con le sue mette, strizzando quei meravigliosi capezzoli mentre noi ci masturbiamo lentamente, i nostri piselli sono al massimo dell'erezione e le cappelle svettano sopra i nostri pugni, nessuno parla, solo mugolii.
M"posso sedermi tra di voi?
A " ma certo amore"
M" ma che bei cazzi, finalmente mi fate sentire apprezzata, fate fare a me adesso, voglio toccarvi io".e cosi si siede tra di noi e, prendendo i nostri cazzi in mano, comincia a masturbarci e a turno concede dei bei con la lingua, io non resisto e metto la mano sul suo morbido seno, A. si dedica ad aprire la zip dei suoi pantaloni e comincia ad accarezzarle la figa depilata, sono momenti che sembrano ore in cui il mio sguardo indugia tra il venoso cazzone di L e il corpo peccaminoso di M.
il tempo si ferma quando M si alza, si pone di fronte a me, i suoi occhi dentro ai mie, la sua mano sulle mie palle che si chiude in una morsa senza scampo, mi tira verso di lei, mi fa alzare, avvicina la sua bocca alla mia, le nostre lingue si uniscono in un bacio appassionato mentre i mei occhi si chiudono, lei porta il mio cazzo verso la sua figa già ben bagnata, il bacio si interrompe solo per un gemito causato dal mio cazzo che si fa strada nel suo corpo, cominciamo a fare sesso sul tavolo. é meraviglioso e ci siamo solo noi, le profuma e ansima sotto di me, le sue mani mi stringono a lei e io affondo dei colpi che fanno sussultare i suoi seni.
ma non ci siamo solo noi. me ne accordo quando qualcosa sfiora il mio sedere, é un dito che si fa largo tra le mie chiappe fino a raggiungere il buchetto proibito. le sto scopando la ragazza, come posso fare il difficile e rifiutarmi?
A. controlla le mie spente verso M. con la sia mano sul mio sedere, nel frattempo continua a menare il cazzone che si ritrova e M é sdraiata sul tavolo e gode senza freni.
quando riapre i suoi occhioni blu guarda verso A. e gli sorride, lui ricambia. a quel punto si ferma, si alza seduta, prende la mia testa e la affonda tra i suoi seni, come godo.
sento che qualcosa di diverso sta accadendo tra le mie chiappe.... oh no, stavolta é il suo cazzo!
alzo la tesa ma M mi guarda e porta un dito alle labbra in segno di silenzio
M. "dai L. divertiamoci, é una cosa che volevamo a tempo, lascia fare e vedrai che te ne sarò riconoscente".
la cappella di A. spinge dentro di me, il dolore é soffocante, brucia, mi contorco dal dolore e la morbidezza dei seni di M solo in parte mi distrae, il suo palo scava dentro di me e si sente il rumore dei suoi coglioni sbattere sul mio culo.
M si sfila dal mio abbraccio e si accovaccia prendendo in bocca il mio cazzo, comincia quindi un pompino sconvolgente dove il ritmo lo detta sempre A., i suoi colpi squarciano le mie viscere provocandomi sempre maggior dolore, spingendo il cazzo dentro di me mi fa spingere a mio volta il mio dentro la bocca di M, che succhia e fa notare la lingua in un vortice di azioni da cui non mi so sottrarre. tutto comincia con il dolore ma finisce con il godimento della bocca di M.
non ci metto molto a venire.
lancio un grido e inondo la sua bocca, A. si ferma ma resta dentro di me, M continua il suo lavoretto raccogliendone ogni goccia e strizzando il mio cazzo nella sua bocca, il mio orgasmo crea delle contrazioni al retto e sento L che geme dal piacere. M. si alza, é dii fronte a me, vedo nei suoi occhi un luccichio perverso, dopo 2 secondi avvicina le sua labbra alle mie e mi bacia profondamente, mi accorgo che la sua lingua sta spingendo il mio sperma nella mia bocca, é un bacio lento e perverso, sento la dolcezza del mio sperma e le labbra morbide di M. mentre L dietro di me esplode in un gridolino e scarica il suo prezioso carico dentro il mio intestino. un paio di ultimi colpi mi fanno percepire quanto liquido ci sia dentro di me mentre dello sperma esce dagli angoli delle nostre bocche.
ci separiamo, sento il mio sperma colarmi dal mento e quello di A colarmi tra le cosce.
M sorride, mi accarezza il cazzo.
M" é stato proprio come me lo ero immaginato, adesso diamoci una lavata"
Alessandro é il suo fidanzato, bel ragazzo, ciuffo ribelle, fisico costruito in palestra, sicuramente avrà ottimi addominali, occhi azzurri come M cosí da giocare alla doppietta perfetta, non un gran genio ma papá é ricco e i soldi non mancano mai, comunque e bel brillantone, quel genere di ragazzo che in ogni caso si fa invidiare. lui é A.
io sono Luca, ero molto sportivo, poi un infortunio mi ha messo a riposo e sono arrivati i kg di troppo, per fortuna sono molto alto, il carisma non mi manca e per fortuna direi... visto che nel tempo é diventato la mia arma principale. io sono L.
io ed M lavoriamo insieme, in una agenzia pubblicitaria, scherziamo e ci divertiamo, le guardo il culo e sospiro, siamo buoni colleghi e ogni tanto usciamo a bere qualcosa dopo il lavoro.
fu in quel venerdì di merda che, chiuso un progetto a dir poco complicato ce ne andammo nel bar sotto l'ufficio a festeggiare e sciacquare lo stress con del buon gin tonic. ci raggiunse il buon A, ci conoscevamo già ma il nostro parlare si era sempre fermato ai convenevoli e le chiacchiere sociali imposte da qualche evento mondano. i gin tonic si susseguivano, le pacche sulle spalle pure, l'ora di cena era ormai passata e nei nostri stomaci stagnava molto alcool e qualche patatina. ed ecco che il buon A propose di trasferirci a casa sua, non abitava lontano, dove avremmo continuato a bere e, magari messa su una spaghettata.
eccomi quindi entrare nel suo stiloso appartamento, piccolo ma di effetto. M se ne va in camera e torna scalza e con una canotta nera al posto del maglioncino verde che aveva quel giorno, caspita che seni. come potrò mai evitare di guardarli ora che sono brillo... e quei piedini curati...
A: "ma quindi L, dov'e la fidanzata?"
L: "fidanzata? e chi mi vuole ormai, sono vecchio e grasso, mi devo prendere ad una vita di stenti"
M: "ma smettila, sei bello, certo dovresti perdere qualche chilo ma le ragazze di guardano, io le vedo"
L:"potrá anche essere ma mai quelle che vorrei io, mi sento troppo vecchio per accontentarmi!"
A:"ma dai! non dirmi che fai cosí tanto lo schizzinoso! alla fine si sa.... meglio una colata sufficiente piuttosto che andare a casa da solo!"
A:"no no, ho già fatto anche troppa beneficienza... io ormai voglio scomodarmi solo se ne vale la pena". i miei occhi indugiano sulla canotta di M, ha veramente dei seni spropositati per quei fianchi stretti, vedo la spallina del reggiseno uscire, cavolo che voglia... oddio mi sta guardando, i suoi meravigliosi occhi incrociano i miei, non mostra reazioni ma é chiaro che ha notato il mio fissarla.
M:"e come dovrebbe essere questa ragazza?"
L:"beh dovrebbe essere...... insomma un bella rag..."
A:"bella come martina?" eccolo l'intelligentone che non tace quando dovrebbe.
L:"si certo M é bellissima, e pensare che non mi vuole presentare sua sorella!"
A:"ah si... ma sua sorella é troppo noiosa, magari se un giorno ci lasceremo te la lascerò!"
ottimo commento per farci cadere nell'imbarazzo.
L: "scusate posso usare il bagno?". il bagno, scusa eccezionale per togliersi dai piedi. entro, mi slaccio i pantaloni e tiro fuori il mio pisello quando la porta si apre ed entra M, lo rimetto nelle mutande.
M:" volevo vederti fare la pipí, te lo posso tenere?"
cosa?come? ho sentito bene? non so come reagire e l'imbarazzo é totale, lei mi afferra il pacco e mi infila ma lingua in bocca. ho sognato di baciarla e mi sono anche masturbato al suo pensiero ma mai avrei immaginato che potesse succedere qualcosa del genere.
M:"dai torniamo in salotto"
torniamo in salotto, mi siedo sul divano, A. mi guarda fisso con un sorriso stampato in faccia, M, si appoggia al tavolo e si abbassa le bretelline, slaccia il reggiseno e ci guarda entrambi reggendo quei grossi seni tra le mani.
M:"e allora? io vi faccio questo spettacolo e voi niente? non mostrate un minimo di apprezzamento?"
A. apre la zip, abbassa i pantaloni e sfodera un cazzo ben più grosso del mio, io lo seguo e cominciano degli interminabili minuti in cui M. non sembra più la ragazzina sprovveduta dell'ufficio, continua a giocare con le sue mette, strizzando quei meravigliosi capezzoli mentre noi ci masturbiamo lentamente, i nostri piselli sono al massimo dell'erezione e le cappelle svettano sopra i nostri pugni, nessuno parla, solo mugolii.
M"posso sedermi tra di voi?
A " ma certo amore"
M" ma che bei cazzi, finalmente mi fate sentire apprezzata, fate fare a me adesso, voglio toccarvi io".e cosi si siede tra di noi e, prendendo i nostri cazzi in mano, comincia a masturbarci e a turno concede dei bei con la lingua, io non resisto e metto la mano sul suo morbido seno, A. si dedica ad aprire la zip dei suoi pantaloni e comincia ad accarezzarle la figa depilata, sono momenti che sembrano ore in cui il mio sguardo indugia tra il venoso cazzone di L e il corpo peccaminoso di M.
il tempo si ferma quando M si alza, si pone di fronte a me, i suoi occhi dentro ai mie, la sua mano sulle mie palle che si chiude in una morsa senza scampo, mi tira verso di lei, mi fa alzare, avvicina la sua bocca alla mia, le nostre lingue si uniscono in un bacio appassionato mentre i mei occhi si chiudono, lei porta il mio cazzo verso la sua figa già ben bagnata, il bacio si interrompe solo per un gemito causato dal mio cazzo che si fa strada nel suo corpo, cominciamo a fare sesso sul tavolo. é meraviglioso e ci siamo solo noi, le profuma e ansima sotto di me, le sue mani mi stringono a lei e io affondo dei colpi che fanno sussultare i suoi seni.
ma non ci siamo solo noi. me ne accordo quando qualcosa sfiora il mio sedere, é un dito che si fa largo tra le mie chiappe fino a raggiungere il buchetto proibito. le sto scopando la ragazza, come posso fare il difficile e rifiutarmi?
A. controlla le mie spente verso M. con la sia mano sul mio sedere, nel frattempo continua a menare il cazzone che si ritrova e M é sdraiata sul tavolo e gode senza freni.
quando riapre i suoi occhioni blu guarda verso A. e gli sorride, lui ricambia. a quel punto si ferma, si alza seduta, prende la mia testa e la affonda tra i suoi seni, come godo.
sento che qualcosa di diverso sta accadendo tra le mie chiappe.... oh no, stavolta é il suo cazzo!
alzo la tesa ma M mi guarda e porta un dito alle labbra in segno di silenzio
M. "dai L. divertiamoci, é una cosa che volevamo a tempo, lascia fare e vedrai che te ne sarò riconoscente".
la cappella di A. spinge dentro di me, il dolore é soffocante, brucia, mi contorco dal dolore e la morbidezza dei seni di M solo in parte mi distrae, il suo palo scava dentro di me e si sente il rumore dei suoi coglioni sbattere sul mio culo.
M si sfila dal mio abbraccio e si accovaccia prendendo in bocca il mio cazzo, comincia quindi un pompino sconvolgente dove il ritmo lo detta sempre A., i suoi colpi squarciano le mie viscere provocandomi sempre maggior dolore, spingendo il cazzo dentro di me mi fa spingere a mio volta il mio dentro la bocca di M, che succhia e fa notare la lingua in un vortice di azioni da cui non mi so sottrarre. tutto comincia con il dolore ma finisce con il godimento della bocca di M.
non ci metto molto a venire.
lancio un grido e inondo la sua bocca, A. si ferma ma resta dentro di me, M continua il suo lavoretto raccogliendone ogni goccia e strizzando il mio cazzo nella sua bocca, il mio orgasmo crea delle contrazioni al retto e sento L che geme dal piacere. M. si alza, é dii fronte a me, vedo nei suoi occhi un luccichio perverso, dopo 2 secondi avvicina le sua labbra alle mie e mi bacia profondamente, mi accorgo che la sua lingua sta spingendo il mio sperma nella mia bocca, é un bacio lento e perverso, sento la dolcezza del mio sperma e le labbra morbide di M. mentre L dietro di me esplode in un gridolino e scarica il suo prezioso carico dentro il mio intestino. un paio di ultimi colpi mi fanno percepire quanto liquido ci sia dentro di me mentre dello sperma esce dagli angoli delle nostre bocche.
ci separiamo, sento il mio sperma colarmi dal mento e quello di A colarmi tra le cosce.
M sorride, mi accarezza il cazzo.
M" é stato proprio come me lo ero immaginato, adesso diamoci una lavata"
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