Sara ed altro 1

di
genere
incesti

Premessa: non sono uno scrittore, quindi non fate molto caso alla punteggiatura. Ciò che sto per raccontarvi è realmente accaduto tra fine anni 90 ed i primi anni 2000. Mi chiamo Michele oggi ho quasi 40 anni è all’epoca dei fatti ne avevo 20 ( alto 185 castano fisico normale)
In un giorno di maggio mia zia Marisa (55 anni sposata tipica donna del sud, capelli nera alta 160 robusta non grassa, con curve pronunciate ) sorella di mia madre , mi telefono a casa, invitandomi a pranzo da loro per la domenica successiva. La domenica alle 12 puntuale, con in mano dei pasticcini ero a casa loro( in un paesino che dista dal mio all’incirca 90 km, una villetta singola con un bel giardino su i lati e dietro ).ad aprirmi ci fu mia cugina Sara ( 21 anni capelli neri ma nulla a che vedere con la mamma, alta 170 fisico asciutto per i miei gusti troppo magra, del seno neanche l’ombra ma con un culetto ammirevole )ci accomodammo subito a tavola, durante il pranzo parlammo di argomenti in generale , giunti al dolce accompagnati da un buon caffè mio zio Paolo( 63 anni alto 180 brizzolato un piccolo baffetto fisico nella norma ) mi spiego il motivo di quel invito. Il suo autista ed uomo di fiducia era andato in pensione e quindi mi propose di andare a lavorare nella loro attività ( mio zio figlio unico, con mia zia, aveva continuato a gestire l’azienda di famiglia lasciatagli dal padre. Azienda che si occupava della lavorazione di prodotti tipici del posto ). Gli dissi che mi servivono un paio di giorni per pensarci su. La sua era un ottima offerta in più per non viaggiare tutti i giorni , all’ inizio potevo stare in casa loro è successivamente dopo il piccolo restauro mi avrebbe messo a disposizione il piccolo appartamento ricavato al piano terra della villa due piccole stanze un bagno ed una cucina ) dove prima abitava il precedente autista con la moglie che faceva da tata a mia cugina fin quando non fini le scuole. Dopo un paio di giorni comunicai a mio zio che dal Lunedi successivo ero pronto per questa nuova avventura.
Arrivato in azienda mi fu subito chiaro il mio lavoro, dovevo occuparmi dell’imballaggio, carico, scarico e consegna merce. Notai subito che oltre me e mio zio non vi lavoravano altri uomini ,ma sette donne compresa mia zia e mia cucina ( che si occupava della parte economica dell’azienda), tutte oltre ho vicino i 50 anni. La prima settimana volo via subito, al sabato pomeriggio facevo ritorno al mio paese per poi rientrare a lavoro direttamente il Lunedi mattina. I giorni passarono e l’affiatamento cresceva sia a lavoro che in casa, la sera se non si usciva con mia cugina ed il suo ragazzo , dopo cena mi ritiravo in camera a guardare la tv , ma una sera tutto cambio. Ero sul balcone retro casa al quale si poteva accedere dalla mia camera e da camera di mia cugina, a dividere le nostre stanze cera il bagno , a dividere il balcone tra le due uscite sotto la finestra del bagno cera stata ricavata un aiuola, mentre fumavo una sigaretta , scorsi in strada Sara scendere dall’auto del ragazzo sbattendo con brutale forza lo sportello, lei Sali in casa e lui riparti per la sua strada. Poco dopo vidi la luce in camera di Sara accendersi ,spegnersi ed accendersi quella del bagno. Incuriosito mi avvicinai, poggiai una mano sulla aiuola è sporgendomi verso la finestra la trovai aperta di pochissimo ma da quello spiraglio potevo vedere al suo interno. Seduta sul bidet cera Sara nuda intenda a lavarsi. Da quella posizione potevo vederla bene , vedere il suo corpo nudo, bianco, e quelle piccole tettine poco pronunciate che forse non arrivavano neanche ad una prima misura, ma che in compenso avevano un areola grande e scura ed un capezzolo grande più di un chicco d’uva. A quella visione Mi stavo eccitando da matti la lunga astinenza si faceva sentire,il mio cazzo iniziava a spingere e voleva il suo spazio, ma dovevo stare attendo a non fare rumori e non farmi notare ad un tratto vidi Sara poggiare una mano al muro e con l’altra iniziare un su e giù tra le gambe, si stava masturbando fin quando non si infilo dentro il dito medio ed anulare. La cosa duro poco ,inarco la schiena e subito dopo poggio la testa al muro, aveva raggiunto l’orgasmo e con le mani si accarezzava i capezzoli. Me ne andai in camera disteso sul letto ripensando a ciò che avevo visto, beandomi di quel bianco corpo nudo mi tirai una delle seghe più belle della mia vita, usando un calzino come contenitore per lo sperma.
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scritto il
2018-09-19
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