Giulia si scopre: A cena da mamma e papà

di
genere
dominazione

II Capitolo

Giulia si scopre: A cena da mamma e papà

In quella tiepida sera d'estate la luce notturna si rifletteva sulle gocce di seme che scendevano dal volto sui seni di Giulia che, barcollando, raggiungeva casa seminuda.
-Dovrò entrare dalla finestra, se il papà mi vede mi fa la festa, questa volta mi riempie di botte, è meglio non fargli vedere come sono conciata- pensava tremante. Accostatasi alla finestra sul retro della casa uno spettacolo inatteso la fa fremere: la mamma, una donna ancora giovane, dalla pelle chiara ed in carne era sdraiata a pancia sopra e gridava al marito che la scopava con foga di fotterla con più energia. In Giulia esplodevano gli ormoni, l'eccitazione dovuta a quella situazione la faceva straboccare dalla voglia ed il fatto era reso più intenso dalla sua condizione di nudità; portandosi immediatamente la mano sulla passerina ancora lubrificata dallo sperma dei predecessori si masturba vivacemente e guardando la mamma farsi pompare dal padre esplodeva quasi subito in uno squirt violento da cui sfuggiva un urlo di piacere che nella notte si disperdeva con un eco spaventoso -cazzo. mi hanno sentita!- pensava Giulia tappandosi con entrambe le mani la bocca.
Il pene madido di umori del padre si muoveva piano nella vagina della madre, ma entrambi erano girati verso la finestra e guardavano il corpicino di Giulia nascosto nel buio. -Portala dentro Arturo! questa volta l'ha combinata grossa- ordinava la moglie al marito, che ancora nudo andava a prendere di forza in braccio la figliola per portarla al cospetto della mamma. -Giulia amore, che stavi facendo lì fuori e perchè sei in questo stato pietoso? Avvicinati, da brava- Arturo la prendeva da dietro e la madre per la nuca avvicinandola a se. La nostra protagonista era in uno stato di completa remissione ed impotenza, guardava la mamma con la testa bassa -Scusa mammina, è stato un incidente!- -Rispondi Giulia!- le grida Sara mollandole uno schiaffo. La madre di Giulia, è una bellissima donna ed in quel momento era molto raggiante, le tettone cadevano sull'addome sudato e la vagina irrorata di umori era coperta sopra il clitoride da un leggero pelo riccio. Era ancora seduta sul tavolo con le gambe aperte, guardava sua figlia quasi irosa tenendola dalla nuca per i capelli; era divertita dalla sua sommessione ed eccitata la guardava così com'era: nuda ed intrisa di un liquido viscoso - è che vi ho visto li dentro - diceva Giulia sospirando - e mi sono eccitata.. Il cazzo di papà è così grosso, e tu mamma sei così sexy. Scusa mammina, perdonami, ma il mio fiorellino era così bagnato- Con le pupille infiammate Sara leggeva in quelle della figlia -Vedo che ti sei divertita venendo qui amore, ti hanno scopato a dovere eh? e cos'hai in faccia puttanella?- La tirò verso di se e le leccò la guancia, saggiando le poche gocce di sperma rimasta sul volto della figlia.
-Te l'ho detto mille volte che non devi interromperci mentre scopiamo- il padre annuiva serio- ora dobbiamo punirti. Arturo, cosa ne facciamo di questa troietta?- Così dicendo la tirò verso di se e le avvolse la testa fra le gambe bloccandola al solo movimento della lingua che si muoveva tra la rosella dell'ano e la vagina. Giulia sentiva ancora il sapore del cazzo del padre, e l'eccitazione mista alla paura di una punzione si faceva strada in un rivo di piacere che colava tra le sue gambe nude. -Questa volta l'ha fatta davvero grossa cara, guarda, ha la vagina piena sborra - Diceva arturo dopo aver infilato la mano dentro la passerina della figlia e mostrandola alla madre - sei proprio una puttanella Giulia, ah, si, continua troietta, entra più a fondo con quella lingua e non ti scordare dell'ano, da brava lecca non ti fermare- Sara era in preda agli orgasmi multipli e spingeva sempre più a fondo la testa di Giulia tra le sue gambe quasi soffocandola. -Giulia amore, sai cosa devi fare adesso vero? Bisogna soddisfare il tuo paparino, datti da fare- -Si mamma- Rispondeva sommessa Giulia tra una leccata e l'altra, con il viso coperto degli umori della madre. La figlia, a conoscenza dei desideri della madre, si alzava la gonna ancora un tanto da rendere accessibile il lato B al papà ed infilatosi le dita nella fica, per raccogliere lo sperma rimasto, se lo spalmava sull'ano per lubrificarlo, allargava un po' le gambe e diceva, non smettendo di leccare,: – Papà ti prego inculami, ti prego papà, sono stata una bambina cattiva- e la madre, incitando il marito: -Arturo, falle male!- Lui quindi eseguiva con zelo l'ordine della moglie senza curarsi della verginità di sua figlia, poggiandole la cappela sull'ano ed entrandovi piano fino in fondo, bloccando ogni movimento della sottomessa con una stretta vigorosa sui fianchi ed in seguito pompando la ragazza come fosse nient'altro che un pezzo di carne. I colpi poderosi del padre alzavano Giulia tanto da non farle toccare terra, la madre la teneva forte per i capelli, ogni tanto schiaffeggiandola e comandandole la testa dalla fica all'ano e viceversa.
Il culo di Giulia veniva sfondato per la prima volta, era piccolino ed il cazzo enorme del genitore vi entrava e usciva vistosamente ad una velocità inumana; lei urlava ma non smetteva di leccare la madre che seguiti gli ultimi colpi del marito le venne forte in faccia ed in bocca cui Giulia, fu costretta ad ingoiare per ordine della mamma. Arturo era al limite, ma non sarebbe venuto se non sotto l'ordine di sua moglie – Sara, ti prego, posso venire? Il culo di questa troietta e così stretto che non riesco a resistere- - vienile nell'intestino amore mio, liberati di tutto lo sperma che hai nelle palle e poi vieni da me- Il marito non se lo lasciò ripetere due volte, spinse forte giulia su di se, spingendole il cazzo fino alle palle così svuotandosi fino all'ultima goccia. -Ora fattelo succhiare un po'.- diceva Sara. - mammina, posso averne un po' anch'io, per favore?- Un rivo di sperma, che lei avrebbe leccato dopo, colava sul pavimento dall'ano dilatato di Giulia ed afferrando l'asta del padre lo ciucciava a turno con la mamma pulendolo dal seme rimasto.
-Giulia dai, dolcezza, fammi assaggiare la torta che il papà ha preparato, non preoccuparti, non la mangerò tutta.- Accostando quindi la rosella anale sulle labbra della madre ancora distesa sul tavolo la figlia spruzzava dall'orifizio una gran quantità di liquido seminale che Sara ingoiò avidamente, condividendone una parte con Giulia sputandole in faccia. -Vatti a lavare adesso e poi vieni nel nostro letto, mi raccomando, quel tuo culetto lo voglio perfetto e profumato, papà non ha finito di fotterlo- Giulia zoppicante e con le lacrime agli occhi si dirigeva al bagno dove eseguiva gli ordini della mamma, ritrovandosi dopo un po' tra loro due nel letto matrimoniale, dove la mamma era presa a succhiare e segare il cazzo dell'uomo preparandolo per il culo di Giulia. La figliola immediatamente si abbassava appena i pantaloni e infilandosi la verga nel retto si accovacciava sul padre muovendo piano il culo. -Tu dormirai così stasera figliola, domani sarà un gran giorno e devi essere pronta per i tuoi compagni.- e baciando la figlia, Sara spegneva la luce.

CONTINUA... (forse)


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scritto il
2018-09-19
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