Tina e Dora - 1

di
genere
incesti

Abito con i miei nello stessa casa da trent'anni e da altrettanto tempo nell'altro appartamento del pianerottolo abita una famiglia i cui componenti dopo tutto questo tempo, sono diventati degli zii e dei cugini acquisiti.

Mia madre Tina e "zia" Dora sono amiche da sempre, casalinghe devote vivono per le cura dei loro cari e delle loro case.
Sono attaccatissime l'una a l'altra tanto che per un periodo, considerando che i mariti lavorano sino a tardi, mi ero convinto che lesbicassero tra di loro, ma tutto nasceva dal mio costante arrapamento che vedeva storie pruriginose ovunque.

Le mie sorelle e i miei cugini acquisiti vivono tutti da soli, soltanto io a trentacinque anni non lascio il nido perche' essendo un pigro patentato trovo assai comoda questa situazione.
Sono un porco impenitente e mi farai tutte le donne che mi capitano a tiro, comprese le consanguinee pero' nel tempo sono riuscito a limitarmi solo a qualche pensieraccio dato che la possibilita' di scopare non mi e' mai mancata.

Oggetto di molti pensieracci sono state e sono tuttora ovviamente mia madre e Dora, non sono mai state belle ma sicuramente carine, mia madre tette piccole, pancia leggermente pronunciata e culo enorme, Dora tette abbondanti ma non esagerate e gambe splendide, potrei dire 57 e 55 anni portati dignitosamente.

Come ogni pomeriggio da quasi trent'anni prendono il caffe' insieme chiaccherando a voce non dico alta ma sicuramente udibile anche a 500 km di distanza!!!
Ultimamente invece bisbigliavano ed incuriosito ero riuscito a capire che parlavano del fatto che non facevano sesso da molto, si scambiavano consigli che pero' dal corridoio non sentivo bene.
Facendomi un po' pena per essere arrivato ad origliare le conversazioni di mia madre ma soprattutto perche' non sentivo nulla smisi di farlo.

Qualche tempo dopo le nostre famiglie furono invitate ad una festa, i 40 anni di matrimonio di una conoscenza comune, ed io fui costretto a fare da autista ai miei ed a Dora ed il marito.

Mia madre indossava una gonna lunga (troppo lunga!!!) stile anni venti ed aveva un decolte' generoso ma siccome non c'era la materia prima da mettere in mostra non suscitava la cupidigia di nessuno, quella gonna poi enfatizzava ma non in modo positivo la forma a clessidra del suo corpo.
Dora indossava un pantalone scuro, dei tacchi che la rendevano incantevole ed una camicia accollatissima, ma dico!!! Hai quei seni bellissimi e li nascondi??!?
Ah se so solo si fossero scambiate il sopra e il sotto!! Il culone di mamma in pantaloni avrebbe fatto rizzare tanti cazzi e le bocce di Dora sarebbero state il sogno dei segaioli.

La serata scorreva noiosa fino a quando mia madre da lontano mi fece segno di avvicinarmi a lei, un chiodo sporgente dal legno del pergolato le aveva strappato la gonna (che sia benedetto quel chiodo!!!), Dora le aveva procurato ago e filo ma entrambe avevano dimenticato gli occhiali a casa quindi toccava a me ricucirla alla meno peggio per poi andare a casa.

Lo strappo partiva dall'anca ed arrivava al ginocchio, le dissi che dovevamo farne uno uguale dall'altro lato cosi' almeno sarebbe stata segsi, mi rispose che non era il momento di scherzare e mi porto' in un bagno del ristorante.

Lo spazio c'era ma non per due persone, io mi sedetti sul cesso e lei per agevolare il mio lavoro di sartina mi faceva luce con il cellulare, si tolse la gonna e me la porse, tra me e' lei c'erano al massimo 10 cm ed avevo la sua fica poco piu' in basso della mia bocca.
Io: "Che belle mutandine, sara' contento papa' stasera quando te le togliera'
T: "Ma che porcherie dici, sbrigati"
Era il mio momento e volevo approfittarne.

Le palpai il culo e la baciai sulle mutandine avvolte dai collant.
Comincio' a dimenarsi chiedendomi se ero impazzito e intimandomi di smetterla altrimenti avrebbe urlato, io continuai tenendola ben salda, mi dava pugni, schiaffi, non c'era verso che si calmasse ma ormai non potevo tornare indietro, con una psicologia spicciola o piu' appropriatamente "del cazzo" provai a farla sentire soggetto e non oggetto delle mie voglie.

Io: "Mamma ascolta, lo so che papa' non ti tocca piu', ho sentito che tu e' Dora ne parlavate, so che ti dai la colpa ma sei una donna bellissima e voglio dimostrartelo"
Si era calmata ma quando provai a baciarla mi respinse nuovamente.
T: "Tesoro e' molto bello che vuoi prenderti cura di me, ma non in questo modo e' una cosa sbagliata.
Io:"Ti desidero troppo, ne ho bisogno anche io, solo una volta, facciamolo solo una volta"
T: "Mi chiedi troppo, sei mio figlio"
Ovviamente la situazione eccitava pure lei, con chiunque altro avrebbe gia' ceduto, per quanto mi era possibile scorrevo con le mani il suo corpo, aveva il culo appiccicato al muro quindi potevo accarezzare solo la parte terminale dei glutei.
Lei continuava a togliere le mie mani dal suo corpo ed io continuavo a spostarle altrove, lei continuava a ripetere "smettila" ed io continuavo a cercare di baciarla, lei spostava la testa ed io le mordicchiavo l'orecchio ma almeno aveva smesso con schiaffi e pugni.
Avrei potuto bloccarle le mani ma il gioco mi piaceva e poi gia' la stavo costringendo a subire le mie molestie, aspettavo solo che fosse lei ad arrendersi e cosi' fu.

A voce bassa disse "OK solo una volta"

Inginocchiato cominciai lentamente ad abbassarle i collant sino a sotto il ginocchio, mentre lo facevo le leccavo l'interno delle cosce, poi le abbassai le mutandine, l'odore forte mi piaceva, il pelo era folto e nascondeva due labbra grosse a cui avrei voluto dedicare piu' tempo con la lingua ma ero troppo infoiato e dovevo scoparla.

Mi alzai e la penetrai di botto, ad occhi chiusi emise un suono lungo di piacere, mentre la stantuffavo la baciavo ma non ricambiava, le chiesi di guardarmi e di baciarmi, finalmente apri' gli occhi ed anche la bocca.
La penetrazione non era agevole per via dei collant che non le permettevano di allargare le gambe, quindi le tolsi le scarpe e le sfilai solo la calza destra mentre l'altra era rimasta a meta' gamba.
Era uno spettacolo, palmi delle mani appiccicati al muro, testa all'insu, ansimante dall'eccitazione, una gamba nuda e l'altra parzialmente avvolta dal collant, con indosso ancora il top.
Mi venne l'idea di farle un breve video, protesto' ma senza troppa convinzione.
Anche io mi tolsi pantaloni e slip e ripresi a scoparla, adesso riusciva a muoversi meglio ed allargo' le gambe, ormai stavo per venire e quando mi sfilai e le dissi che stavo venendo mi fermo' abbracciandomi forte e dicendo soltanto "non preoccuparti resta dentro".
Non ero mai venuto dentro una donna senza preservativo e quelle parole dette poi da mia madre si trasformarono in adrenalina pura.
Fu un'esplosione, sentivo gli umori che colavano sulle mie, sulle nostre gambe, lei sembrava in estasi, restammo cosi' per qualche secondo poi fu lei a dire che dovevamo sbrigarci ad uscire.
Fece una cosa che mi eccito' da morire, si tolse le calze e le uso' per pulirsi la fica e le gambe, con le dita allargava la vagina e la tamponava con le calze appallottolate, mi ordino' di dare quattro punti alla gonna e che dovevo rimanere sempre al suo fianco per evitare che si vedessero sia lo strappo che il fatto che non indossasse calze.
T: "Sono costate 35 euro questa calze, mi sa che le posso buttare!!"
Io: "Beh sono cadute in battaglia con onore"
Sorrise e mi chiese se avevo finito di riparare la gonna ma io non avevo nemmeno iniziato.
Erano passati quasi 40 minuti quando tornammo in sala, Dora ci raggiunse preoccupata, mia madre le disse che c'era stato un imprevisto e che era meglio se andavamo via.
In macchina sicuramente si sentiva la puzza del nostro orgasmo ma mio padre si addormento' subito e cosi' fece anche il marito di Dora.
Mamma e Dora bisbigliarono animatamente per poco e poi cominciarono a messaggirsi via whatsapp, sicuramente Dora gia' sapeva tutto...
scritto il
2018-09-23
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