Il club del film
di
Il Porconauta
genere
incesti
Anni fa i miei genitori con i loro amici hanno cominciato ad andare al cinema insieme, un modo per ritrovarsi e per avere qualcosa da commentare dopo, a cena.
Nel tempo i mariti si sono defilati da questo impegno ed al loro posto sono subentrate le figlie e le fidanzate dei figli purche' auto munite.
Mentre gli anni passavano, questo club perdeva le figlie e le fidanzate e le socie fondatrici insistevano che era il momento che nel club tornasse anche qualche uomo.
Mia madre insisteva che fossi io quell'uomo ma il vero motivo era che non c'era nessun altro candidato e serviva qualcuno che guidava per accompagnare tutte loro sbronze dopo le cene.
Non volevo ma poi mi sono arreso e tutto sommato non mi dispiaceva, a parte i film tutti uguali ed insulsi, le cene spesso erano in locali dove si mangiava molto, bene e soprattutto a spese delle socie.
Ultimamente avevano trovato un cinema che proiettava una rassegna a tema "la sensualita'", era un'accozzaglia di pellicole che passava da "Malizia" a "La Chiave".
Queste proiezioni un po' piu' piccanti avevano un effetto euforico sulle tre tardone che a cena mai come prima bevevano, sbizzarrendosi in doppi sensi e risatine.
Marta era la piu' silenziosa, rideva molto, partecipava poco alle discussioni ma le sue osservazioni erano le piu' pungenti.
Clelia era un vulcano, sempre con la risposta pronta, era provocatoria e le piaceva mettere in imbarazzo.
Simona, mia madre era la piu' remissiva, le andava bene sempre tutto, ma rideva e sapeva divertirsi e le piaceva il vino.
Io ero il bersaglio preferito di Clelia che mi faceva domande basate su alcune scene dei film con la speranza di mettermi in difficolta'
- ma tu hai mai guardato le gambe di tua mamma mentre era sulle scale?
- certo sempre ma poi ha cominciato ad indossare solo i pantaloni!!
- ihihihihi, e bravo il porcellino ma quindi non sai che tipo di calze indossa?
- conosco bene i suoi cassetti, purtroppo mamma non ha mai indossato autoreggenti o reggicalze quindi solo collant e mutandine bianche.
Mamma fingeva imbarazzo e stupore mentre le sue amiche si sganasciavano dalle risate
- e ti piacciono le gambe di mamma?
- E chi le conosce! Mai che indossi una bella gonna al ginocchio magari con delle parigine
- Ma sentilo! Pure le parigine conosce! Simona fallo contento qualche volta!
E via matte risate…
La settimana successiva altro appuntamento, il film che era in programma era Savage Grace con la splendida Julianne Moore.
Visto il tema del film immaginavo una cena parecchio friccicarella ma invece erano stranamente calme anche se la seconda bottiglia di vino ci aveva appena detto addio.
Fu Clelia ad animare la serata:
- ma ti piacerebbe che tua mamma ti facesse una sega come la protagonista del film?
Un boccone mi ando' di traverso e cominciai a tossire, ammetto che quella domanda era troppo anche per me, le tre cominciarono a ridere
- Per sfortuna mia io non ho tutti i problemi di quello del film
Con mia sorpresa fu mia madre a chiedermi
- in che senso per sfortuna tua?
- Proprio come la Moore tu faresti tutto per i tuoi figli, ma io non ho problemi e tu sei troppo bacchettona per farlo solo perche' ti piace, lo faresti solo per "dovere"
Hai capito il ragazzo!?! Simona tuo figlio dice che non ti piace scopare!
- No dico che qualcosa di meccanico alla "lo faccio per te" e' capace di farlo ma per godere lei stessa no!
- Farebbe qualcosa di deprimente proprio come la scopata nel film, se io avessi una tardona come mamma tra le gambe sarei un po' piu' partecipativo di quel pirla
Le amiche di mamma scoppiarono a ridere mentre lei abbozzo' un sorriso ma si vedeva che era contrariata
- E lo vedi che sei bacchettona? Dai ridi che stiamo scherzando!!
- Tesoro mio, io sono una tardona come tua mamma ma non sono bacchettona, vienimi a trovare che ti insegno l'educazione
L'invito di Clelia era tutt'altro che scherzoso e se avessi potuto avrei accettato subito…
Ancora risate isteriche che ci portarono a fine serata, in macchina mamma seduta accanto a me era silenziosa, chiaramente incazzata nera.
Una volta in casa mi disse -aspettami in camera tua, controllo che tuo padre dorma e vengo a chiarire un concetto-
E che palle, la ramanzina alle due di notte no!
Entro' nella stanza, chiuse la porta e comincio' a sbottonarmi i pantaloni -mamma ma che fai?-
Si inginocchio' e mi prese il cazzo in bocca, era ancora moscio ma leccava le palle risalendo lungo il pene con una lentezza tale che l'erezione arrivo' immediata.
- Oh mamma che brava che sei! Oh mamma prendilo in bocca
Avevo il cuore a mille, non riuscivo a controllarmi e sarei venuto presto ma volevo tanto godermi il piu' a lungo possibile quel pompino cosi' inaspettato.
Lo teneva in bocca e con la lingua spostava la pelle del prepuzio, il calore della sua bocca mi faceva sentire una strana sensazione di rilassatezza ed al tempo stesso di eccitazione.
Aveva iniziato a fare avanti ed indietro con la testa e questo entrare ed uscire era una tortura, lo portava sino in fondo alla gola e poi di nuovo, mi tremavano le ginocchia…
Non riuscivo a credere che mia madre fosse una pompinara e cosi' esperta.
- Mamma sto per venire, esci!
Mi guardo' come per dire non ti preoccupare, un fiotto le e' entrato in gola, non si e' minimamente scomposta anzi ha piantato le mani sulle mie natiche ed ha spinto ancora piu' a fondo, un secondo fiotto anche piu' abbondante del primo e' arrivato, ha mollato la presa e si e' liberata del cazzo, la sborra le colava dagli angoli della bocca, con la lingua lo ha leccato ed inghiottito, poi ha leccato le ultime gocce dal cazzo che si andava ammosciando, con i pantaloni alle caviglie ho indietreggiato per sprofondare sul letto, lei camminando in ginocchio mi e' mossa verso di me, ha finito di pulire il cazzo, si e' alzata e asciungandosi un rivolo di sperma sulla camicetta andando via mi ha detto.
- Questo e' per avermi dato della bacchettona! E comunque non mi sei sembrato molto "partecipativo"!
Per quanto riguarda la "tardona" non pensare di cavartela facilmente, sogni d'oro amore di mamma!
Nel tempo i mariti si sono defilati da questo impegno ed al loro posto sono subentrate le figlie e le fidanzate dei figli purche' auto munite.
Mentre gli anni passavano, questo club perdeva le figlie e le fidanzate e le socie fondatrici insistevano che era il momento che nel club tornasse anche qualche uomo.
Mia madre insisteva che fossi io quell'uomo ma il vero motivo era che non c'era nessun altro candidato e serviva qualcuno che guidava per accompagnare tutte loro sbronze dopo le cene.
Non volevo ma poi mi sono arreso e tutto sommato non mi dispiaceva, a parte i film tutti uguali ed insulsi, le cene spesso erano in locali dove si mangiava molto, bene e soprattutto a spese delle socie.
Ultimamente avevano trovato un cinema che proiettava una rassegna a tema "la sensualita'", era un'accozzaglia di pellicole che passava da "Malizia" a "La Chiave".
Queste proiezioni un po' piu' piccanti avevano un effetto euforico sulle tre tardone che a cena mai come prima bevevano, sbizzarrendosi in doppi sensi e risatine.
Marta era la piu' silenziosa, rideva molto, partecipava poco alle discussioni ma le sue osservazioni erano le piu' pungenti.
Clelia era un vulcano, sempre con la risposta pronta, era provocatoria e le piaceva mettere in imbarazzo.
Simona, mia madre era la piu' remissiva, le andava bene sempre tutto, ma rideva e sapeva divertirsi e le piaceva il vino.
Io ero il bersaglio preferito di Clelia che mi faceva domande basate su alcune scene dei film con la speranza di mettermi in difficolta'
- ma tu hai mai guardato le gambe di tua mamma mentre era sulle scale?
- certo sempre ma poi ha cominciato ad indossare solo i pantaloni!!
- ihihihihi, e bravo il porcellino ma quindi non sai che tipo di calze indossa?
- conosco bene i suoi cassetti, purtroppo mamma non ha mai indossato autoreggenti o reggicalze quindi solo collant e mutandine bianche.
Mamma fingeva imbarazzo e stupore mentre le sue amiche si sganasciavano dalle risate
- e ti piacciono le gambe di mamma?
- E chi le conosce! Mai che indossi una bella gonna al ginocchio magari con delle parigine
- Ma sentilo! Pure le parigine conosce! Simona fallo contento qualche volta!
E via matte risate…
La settimana successiva altro appuntamento, il film che era in programma era Savage Grace con la splendida Julianne Moore.
Visto il tema del film immaginavo una cena parecchio friccicarella ma invece erano stranamente calme anche se la seconda bottiglia di vino ci aveva appena detto addio.
Fu Clelia ad animare la serata:
- ma ti piacerebbe che tua mamma ti facesse una sega come la protagonista del film?
Un boccone mi ando' di traverso e cominciai a tossire, ammetto che quella domanda era troppo anche per me, le tre cominciarono a ridere
- Per sfortuna mia io non ho tutti i problemi di quello del film
Con mia sorpresa fu mia madre a chiedermi
- in che senso per sfortuna tua?
- Proprio come la Moore tu faresti tutto per i tuoi figli, ma io non ho problemi e tu sei troppo bacchettona per farlo solo perche' ti piace, lo faresti solo per "dovere"
Hai capito il ragazzo!?! Simona tuo figlio dice che non ti piace scopare!
- No dico che qualcosa di meccanico alla "lo faccio per te" e' capace di farlo ma per godere lei stessa no!
- Farebbe qualcosa di deprimente proprio come la scopata nel film, se io avessi una tardona come mamma tra le gambe sarei un po' piu' partecipativo di quel pirla
Le amiche di mamma scoppiarono a ridere mentre lei abbozzo' un sorriso ma si vedeva che era contrariata
- E lo vedi che sei bacchettona? Dai ridi che stiamo scherzando!!
- Tesoro mio, io sono una tardona come tua mamma ma non sono bacchettona, vienimi a trovare che ti insegno l'educazione
L'invito di Clelia era tutt'altro che scherzoso e se avessi potuto avrei accettato subito…
Ancora risate isteriche che ci portarono a fine serata, in macchina mamma seduta accanto a me era silenziosa, chiaramente incazzata nera.
Una volta in casa mi disse -aspettami in camera tua, controllo che tuo padre dorma e vengo a chiarire un concetto-
E che palle, la ramanzina alle due di notte no!
Entro' nella stanza, chiuse la porta e comincio' a sbottonarmi i pantaloni -mamma ma che fai?-
Si inginocchio' e mi prese il cazzo in bocca, era ancora moscio ma leccava le palle risalendo lungo il pene con una lentezza tale che l'erezione arrivo' immediata.
- Oh mamma che brava che sei! Oh mamma prendilo in bocca
Avevo il cuore a mille, non riuscivo a controllarmi e sarei venuto presto ma volevo tanto godermi il piu' a lungo possibile quel pompino cosi' inaspettato.
Lo teneva in bocca e con la lingua spostava la pelle del prepuzio, il calore della sua bocca mi faceva sentire una strana sensazione di rilassatezza ed al tempo stesso di eccitazione.
Aveva iniziato a fare avanti ed indietro con la testa e questo entrare ed uscire era una tortura, lo portava sino in fondo alla gola e poi di nuovo, mi tremavano le ginocchia…
Non riuscivo a credere che mia madre fosse una pompinara e cosi' esperta.
- Mamma sto per venire, esci!
Mi guardo' come per dire non ti preoccupare, un fiotto le e' entrato in gola, non si e' minimamente scomposta anzi ha piantato le mani sulle mie natiche ed ha spinto ancora piu' a fondo, un secondo fiotto anche piu' abbondante del primo e' arrivato, ha mollato la presa e si e' liberata del cazzo, la sborra le colava dagli angoli della bocca, con la lingua lo ha leccato ed inghiottito, poi ha leccato le ultime gocce dal cazzo che si andava ammosciando, con i pantaloni alle caviglie ho indietreggiato per sprofondare sul letto, lei camminando in ginocchio mi e' mossa verso di me, ha finito di pulire il cazzo, si e' alzata e asciungandosi un rivolo di sperma sulla camicetta andando via mi ha detto.
- Questo e' per avermi dato della bacchettona! E comunque non mi sei sembrato molto "partecipativo"!
Per quanto riguarda la "tardona" non pensare di cavartela facilmente, sogni d'oro amore di mamma!
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