100 euro con 12 centimetri
di
Anonima
genere
etero
Ero studentessa fuori sede, ormai al mio ultimo anno di università, nonostante i miei 23 anni, posso ben dire di aver bruciato le tappe...
Mi preparai per andare ad una festa in un noto locale del centro e mi avviai verso la stazione centrale delle F.S., punto di ritrovo con le mie amiche. Per l'occasione mi ero messa in tiro: minigonna bianca, stivale nero, top nero e giacca nera, immaginate questo abbigliamento su di me, una ragazza di un metro e settanta, la 5' di seno e la 46 di taglia, bionda ben truccata...
Mentre mi accingevo a raggiungere la stazione mi si accosta un giovane con una Fiesta nera che mi fa "A bella, quanto vuoi pè nu pompino?" Mi girai di scatto, lo guadai negli occhi e rimasi a fissarlo, era un gran bel ragazzo, mi aveva scambiata per una prostituta, in effetti ero proprio vestita come una troia...
I pompini li adoro, ci potevo guadagnare qualcosa e in fondo ho sempre desiderato sapere cosa si prova ad essere puttana... Risposi con un secco "100!", lui mi disse "ok, sali, sbrigati!".
Non ci potevo credere, io che facevo sesso a pagamento!
Andammo dietro una villetta alle spalle della stazione, si fermò, si abbassò i pantaloni e tirò fuori l'uccello: mai visto prima di allora un uccello così piccolo! saranno stati si e no una dozzina di centimetri, pelle bianca e cappella viola, aveva pochissimi peli, sembrava che fossi tornata indietro di una decina d'anni, quando facevo i miei primi pompini a mio cugino di un anno più grande di me.
Capii come mai un ragazzo ancora giovane andasse a puttane...
Tolsi la giacca, sbottonai il top e mi feci accarezzare i seni nella speranza che il suo uccello non fosse al massimo della forma, ma mi sbagliavo...
Presi quel piccolo cazzo tutto in bocca, lo leccai con cura, ne annusai l'odore, succhiai con forza mentre le mie dita frugavano nel suo sedere, infilai il mio dito indice nel suo orifizio e lui godeva come un porco.
Succhiare un cazzo di 12 centimetri era un'esperienza particolare, dava un senso si superiorità sessuale, nella mia testa cominciò a ronzare l'idea assurda che fare puttana di strada potesse essere molto divertente...
I suoi mugolii mi riportarono alla realtà, stavo giocherellando con la mia lingua il suo cazzetto di 12cm...
Lo avevo in pugno, era mio e mi stava pagando per questo!
Quella situazione mi eccitava da morire, ero tutta begnata, tolsi le mutandine sperando di essere leccata ma lui si limitò a toccarmi dicendo che non avrebbe certo leccato la mia fica che aveva visto chissà quanti cazzi quella sera...
Mi sentii offesa, quindi ripresi in bocca quel cazzetto e nel giro di un minuto lo feci arrivare, mi rivestii, incassai i miei 100 euro e tornai a casa a fare una super-doccia per togliermi di dosso la sporcizia che sentivo...eppure in quei momenti ero maledettamente eccitata...
Uscii in fretta per non tardare troppo all'appuntamento.
Mi preparai per andare ad una festa in un noto locale del centro e mi avviai verso la stazione centrale delle F.S., punto di ritrovo con le mie amiche. Per l'occasione mi ero messa in tiro: minigonna bianca, stivale nero, top nero e giacca nera, immaginate questo abbigliamento su di me, una ragazza di un metro e settanta, la 5' di seno e la 46 di taglia, bionda ben truccata...
Mentre mi accingevo a raggiungere la stazione mi si accosta un giovane con una Fiesta nera che mi fa "A bella, quanto vuoi pè nu pompino?" Mi girai di scatto, lo guadai negli occhi e rimasi a fissarlo, era un gran bel ragazzo, mi aveva scambiata per una prostituta, in effetti ero proprio vestita come una troia...
I pompini li adoro, ci potevo guadagnare qualcosa e in fondo ho sempre desiderato sapere cosa si prova ad essere puttana... Risposi con un secco "100!", lui mi disse "ok, sali, sbrigati!".
Non ci potevo credere, io che facevo sesso a pagamento!
Andammo dietro una villetta alle spalle della stazione, si fermò, si abbassò i pantaloni e tirò fuori l'uccello: mai visto prima di allora un uccello così piccolo! saranno stati si e no una dozzina di centimetri, pelle bianca e cappella viola, aveva pochissimi peli, sembrava che fossi tornata indietro di una decina d'anni, quando facevo i miei primi pompini a mio cugino di un anno più grande di me.
Capii come mai un ragazzo ancora giovane andasse a puttane...
Tolsi la giacca, sbottonai il top e mi feci accarezzare i seni nella speranza che il suo uccello non fosse al massimo della forma, ma mi sbagliavo...
Presi quel piccolo cazzo tutto in bocca, lo leccai con cura, ne annusai l'odore, succhiai con forza mentre le mie dita frugavano nel suo sedere, infilai il mio dito indice nel suo orifizio e lui godeva come un porco.
Succhiare un cazzo di 12 centimetri era un'esperienza particolare, dava un senso si superiorità sessuale, nella mia testa cominciò a ronzare l'idea assurda che fare puttana di strada potesse essere molto divertente...
I suoi mugolii mi riportarono alla realtà, stavo giocherellando con la mia lingua il suo cazzetto di 12cm...
Lo avevo in pugno, era mio e mi stava pagando per questo!
Quella situazione mi eccitava da morire, ero tutta begnata, tolsi le mutandine sperando di essere leccata ma lui si limitò a toccarmi dicendo che non avrebbe certo leccato la mia fica che aveva visto chissà quanti cazzi quella sera...
Mi sentii offesa, quindi ripresi in bocca quel cazzetto e nel giro di un minuto lo feci arrivare, mi rivestii, incassai i miei 100 euro e tornai a casa a fare una super-doccia per togliermi di dosso la sporcizia che sentivo...eppure in quei momenti ero maledettamente eccitata...
Uscii in fretta per non tardare troppo all'appuntamento.
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Commenti dei lettori al racconto erotico