La Segretaria - capitolo 1
di
Koss
genere
dominazione
“AAA segretaria particolare cercasi. Devi essere brava, efficiente ed autonoma nel tuo lavoro. Per questo sarai ricompensata per quello che vali. Dovrai essere sottomessa e disponibile. Non importa se sei bella, ma sicuramente devi essere sempre in ordine, ben truccata, calda e sensuale. Non importa se sei libera o sposata, l’importante è che tu sia disponibile in orario di lavoro e che per lavoro e piacere tu sia in grado di tanto in tanto a viaggiare. Non cerco una puttana. Cerco una segretaria ed una schiava. Il tuo Master è un cinquantenne autoritario ed esperto. Non scrivere se non hai i requisiti richiesti e non sei decisa. Se invece ti ritieni all’altezza del compito rispondi a xxxxx@hotmail.it ”
L’inserzione fu pubblicata, su un paio di siti SM su Internet, da Gianni. Il Master era un vero porco ed anche un bastardo. Ma tutto sommato era corretto. L’inserzione era veritiera. Lui stava davvero cercando una segretaria per una nuova attività. Aveva affittato uno studio in una zona semicentrale di Milano e stava cercando di metterlo in piedi lavorando come un matto. Gli impegni erano tali che per tutto il giorno successivo alla sua inserzione, nonostante la fretta che aveva di trovare una segretaria, non riuscì a leggere le mail di risposta.
Aprì la mail solo la sera tardi. E vide che c’erano ben cinque risposte. Ormai era esperto e sapeva che spesso quei contatti non portavano a nulla.
Infatti la prima mail era di una travestita, allegava un sacco di foto e diceva che sarebbe stata perfetta per quel lavoro. Passò alla successiva.
La seconda era palesemente di una minorenne. In verità lei diceva di avere diciannove anni, ma probabilmente non ne aveva ancora diciassette, non era la prima volta che gli succedeva di ricevere mail di ragazzine. Diede una risposta secca e breve: “ripassa tra tre o quattro anni”.
La terza era finalmente una mail accettabile. “Signora quarantenne formosa ed appetitosa, segretaria esperta, sposata, e con una brevissima esperienza SM alle spalle, sarebbe interessata alla sua proposta. Non mando foto, ma potrei incontrarla in un luogo pubblico se ci sono le condizioni per farlo. Sua Anna“.
Se era vera, sapeva che in questo genere di contatti si raccontano spesso un sacco di balle, era almeno promettente.
Non rispose, voleva vedere le altre mail.
La quarta era ancora di una trav. Fece la fine della prima.
La quinta era ancora più promettente della terza. “Sono una giovane trentenne, diplomata, con molte esperienze di lavoro alle spalle. Non ho però mai fatto la segretaria, ma penso di esserne capace, vorrei valutare meglio la Sua proposta e se mi permette, visto il particolare rapporto che richiede, anche la Sua persona. Mi dica qualcosa in più di Lei e di come intenderebbe instaurare questo particolare ménage. Non mi scandalizza, anzi ne sono attratta, ma per me sarebbe la prima volta e quindi vorrei capirne di più. Grazie, Carolina.” C’era una foto allegata che ritraeva una ragazza seminuda sdraiata su un divano e ripresa di spalle. Sembrava ben fatta, snella, ma con belle curve, mora con capelli ricci e alta.
Stava per rispondere alle due mail che potevano interessargli quando ne arrivò un’altra. Aprì e lesse “Buonasera Padrone, sono esperta in tutti e due i lavori che richiede. Ma non sono una schiava facile. Mi dovrà piacere e mi dovrà domare. Ho 47 anni, sposata e sono come da foto. Non sto cercando lavoro, in quanto già felicemente occupata. Decida Lei come proseguire. Maria” Nella foto, in primo piano, un bel paio di tette, e un bel caschetto biondo, mentre il viso era parzialmente cancellato.
Gianni era abbastanza soddisfatto di come si erano messe le cose. Decise che avrebbe risposto a tutte e tre allo stesso modo. “Schiava, non ho tempo per approfondire la conoscenza per mail, ho fretta di trovare la mia segretaria e la mia schiava. Il mio numero è xxxxxxxx, chiamami e fissiamo un appuntamento in centro e dove meglio credi, ma al più tardi dopodomani mattina. Master Gianni.”
La prima telefonata arrivò un’ora dopo quando ormai stava per andare a letto. Si presentava con un “no numero”. Prevedibile e promettente. Era Carolina ed aveva una voce fresca e spigliata, per niente timida.
- Buonasera Signore, vorrei chiederLe, se posso, che aspetto ha e cosa mi dovrei aspettare se mi piacerà fisicamente. Non cerco un uomo necessariamente bello, ma piacevole ed interessante. –
- Non solo puoi, ma devi chiedere Carolina. E poi mi dovrai vedere. Quello che ho visto di te in foto mi è piaciuto, ma anch’io dovrò vedere. –
- Certo Padrone – l’interruppe Carolina.
- Hai fatto delle domande schiava, quindi ascolta – rispose sogghignando Gianni, - allora, sono una persona normale, alto 1,74 per circa 73 -74 kg, porto gli occhiali, capelli sale e pepe. Ahimè più sale che pepe. Non sono sicuramente bello, ma spero di risultare interessante. Questo è comunque un aspetto che potrai facilmente verificare se ci incontreremo. –
- Capisco Signore – interloquì Carolina.
- Per l’altra questione…, non è semplice parlarne al telefono con una che non ha avuto nessuna esperienza e quindi senza termini di paragone. Ma posso dirti che mi aspetto da te tutto, qualunque cosa ti chiederò. Devozione assoluta. Sapendo che non sono violento e sapendo che la tua vita privata e sentimentale, se ne hai una, non verrà in nessun modo scalfita da quanto ti chiederò. Ovviamente, se lo vuoi, tu diventerai una donna diversa da come sei attualmente. –
Il Master tacque e dall’altra parte non si sentiva un fiato, tanto che Gianni pensò di averla persa. Il silenzio si protrasse per diversi secondi, ma che sembrarono lunghissimi. Poi Carolina rispose – Padrone ci devo pensare, forse sono stata leggera nel rispondere al suo annuncio. –
- Pensaci e ripensaci – fu la risposta, - hai il mio numero e puoi richiamarmi quando vuoi. Però io non ti posso garantire che il posto rimarrà disponibile a lungo. –
Si salutarono e Gianni andò a letto.
Le altre due telefonate arrivarono il mattino dopo. Anche quella di Anna con un “no numero”, mentre quella dell’esperta Maria con il numero in chiaro. Gli argomenti trattati furono più o meno gli stessi, con la differenza che questa volta Gianni fissò ad entrambe l’appuntamento. Uno per le undici del giorno dopo e l’altro per le quindici. In due diversi bar, scelti dalle candidate, in centro.
La sera esaminando la mail trovò altre quattro risposte. Una giovane, anche se probabilmente maggiorenne, a cui non rispose. Una logorroica quarantenne, che poteva essere anche interessante, a cui rispose con una balla rimandandola più in là visto che già aveva il suo da fare con altre tre. E due richieste di donne che avrebbero fatto di tutto pur di avere uno stipendio. Anche a queste ultime non rispose.
koss99@hotmail.it
https://www.amazon.it/Koss/e/B06WVH29MD
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L’inserzione fu pubblicata, su un paio di siti SM su Internet, da Gianni. Il Master era un vero porco ed anche un bastardo. Ma tutto sommato era corretto. L’inserzione era veritiera. Lui stava davvero cercando una segretaria per una nuova attività. Aveva affittato uno studio in una zona semicentrale di Milano e stava cercando di metterlo in piedi lavorando come un matto. Gli impegni erano tali che per tutto il giorno successivo alla sua inserzione, nonostante la fretta che aveva di trovare una segretaria, non riuscì a leggere le mail di risposta.
Aprì la mail solo la sera tardi. E vide che c’erano ben cinque risposte. Ormai era esperto e sapeva che spesso quei contatti non portavano a nulla.
Infatti la prima mail era di una travestita, allegava un sacco di foto e diceva che sarebbe stata perfetta per quel lavoro. Passò alla successiva.
La seconda era palesemente di una minorenne. In verità lei diceva di avere diciannove anni, ma probabilmente non ne aveva ancora diciassette, non era la prima volta che gli succedeva di ricevere mail di ragazzine. Diede una risposta secca e breve: “ripassa tra tre o quattro anni”.
La terza era finalmente una mail accettabile. “Signora quarantenne formosa ed appetitosa, segretaria esperta, sposata, e con una brevissima esperienza SM alle spalle, sarebbe interessata alla sua proposta. Non mando foto, ma potrei incontrarla in un luogo pubblico se ci sono le condizioni per farlo. Sua Anna“.
Se era vera, sapeva che in questo genere di contatti si raccontano spesso un sacco di balle, era almeno promettente.
Non rispose, voleva vedere le altre mail.
La quarta era ancora di una trav. Fece la fine della prima.
La quinta era ancora più promettente della terza. “Sono una giovane trentenne, diplomata, con molte esperienze di lavoro alle spalle. Non ho però mai fatto la segretaria, ma penso di esserne capace, vorrei valutare meglio la Sua proposta e se mi permette, visto il particolare rapporto che richiede, anche la Sua persona. Mi dica qualcosa in più di Lei e di come intenderebbe instaurare questo particolare ménage. Non mi scandalizza, anzi ne sono attratta, ma per me sarebbe la prima volta e quindi vorrei capirne di più. Grazie, Carolina.” C’era una foto allegata che ritraeva una ragazza seminuda sdraiata su un divano e ripresa di spalle. Sembrava ben fatta, snella, ma con belle curve, mora con capelli ricci e alta.
Stava per rispondere alle due mail che potevano interessargli quando ne arrivò un’altra. Aprì e lesse “Buonasera Padrone, sono esperta in tutti e due i lavori che richiede. Ma non sono una schiava facile. Mi dovrà piacere e mi dovrà domare. Ho 47 anni, sposata e sono come da foto. Non sto cercando lavoro, in quanto già felicemente occupata. Decida Lei come proseguire. Maria” Nella foto, in primo piano, un bel paio di tette, e un bel caschetto biondo, mentre il viso era parzialmente cancellato.
Gianni era abbastanza soddisfatto di come si erano messe le cose. Decise che avrebbe risposto a tutte e tre allo stesso modo. “Schiava, non ho tempo per approfondire la conoscenza per mail, ho fretta di trovare la mia segretaria e la mia schiava. Il mio numero è xxxxxxxx, chiamami e fissiamo un appuntamento in centro e dove meglio credi, ma al più tardi dopodomani mattina. Master Gianni.”
La prima telefonata arrivò un’ora dopo quando ormai stava per andare a letto. Si presentava con un “no numero”. Prevedibile e promettente. Era Carolina ed aveva una voce fresca e spigliata, per niente timida.
- Buonasera Signore, vorrei chiederLe, se posso, che aspetto ha e cosa mi dovrei aspettare se mi piacerà fisicamente. Non cerco un uomo necessariamente bello, ma piacevole ed interessante. –
- Non solo puoi, ma devi chiedere Carolina. E poi mi dovrai vedere. Quello che ho visto di te in foto mi è piaciuto, ma anch’io dovrò vedere. –
- Certo Padrone – l’interruppe Carolina.
- Hai fatto delle domande schiava, quindi ascolta – rispose sogghignando Gianni, - allora, sono una persona normale, alto 1,74 per circa 73 -74 kg, porto gli occhiali, capelli sale e pepe. Ahimè più sale che pepe. Non sono sicuramente bello, ma spero di risultare interessante. Questo è comunque un aspetto che potrai facilmente verificare se ci incontreremo. –
- Capisco Signore – interloquì Carolina.
- Per l’altra questione…, non è semplice parlarne al telefono con una che non ha avuto nessuna esperienza e quindi senza termini di paragone. Ma posso dirti che mi aspetto da te tutto, qualunque cosa ti chiederò. Devozione assoluta. Sapendo che non sono violento e sapendo che la tua vita privata e sentimentale, se ne hai una, non verrà in nessun modo scalfita da quanto ti chiederò. Ovviamente, se lo vuoi, tu diventerai una donna diversa da come sei attualmente. –
Il Master tacque e dall’altra parte non si sentiva un fiato, tanto che Gianni pensò di averla persa. Il silenzio si protrasse per diversi secondi, ma che sembrarono lunghissimi. Poi Carolina rispose – Padrone ci devo pensare, forse sono stata leggera nel rispondere al suo annuncio. –
- Pensaci e ripensaci – fu la risposta, - hai il mio numero e puoi richiamarmi quando vuoi. Però io non ti posso garantire che il posto rimarrà disponibile a lungo. –
Si salutarono e Gianni andò a letto.
Le altre due telefonate arrivarono il mattino dopo. Anche quella di Anna con un “no numero”, mentre quella dell’esperta Maria con il numero in chiaro. Gli argomenti trattati furono più o meno gli stessi, con la differenza che questa volta Gianni fissò ad entrambe l’appuntamento. Uno per le undici del giorno dopo e l’altro per le quindici. In due diversi bar, scelti dalle candidate, in centro.
La sera esaminando la mail trovò altre quattro risposte. Una giovane, anche se probabilmente maggiorenne, a cui non rispose. Una logorroica quarantenne, che poteva essere anche interessante, a cui rispose con una balla rimandandola più in là visto che già aveva il suo da fare con altre tre. E due richieste di donne che avrebbero fatto di tutto pur di avere uno stipendio. Anche a queste ultime non rispose.
koss99@hotmail.it
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