Cuckold in Calabria
di
ANNUSA PIEDI DONNE
genere
corna
Una calda giornata di estate di Luglio io e mia moglie decidemmo finalmente di prenotare una vacanza.
Ho sempre amato la nostra Italia e così anche lei perciò decidemmo di organizzare una vacanza in Calabria piuttosto che andare all'estero.
La Calabria per il suo mare e paese, per i suoi sapori e tradizioni, penso sia una delle regioni più particolari che io consideri tale.
Quel giorno finalmente dopo un anno speso a lavorare duramente, mia moglie come commercialista io come agente immobiliare, riuscimmo ad avere uno spazio di tempo tutto per noi e per poter decidere albergo e località. Dopo varie offerte rifiutate, mia moglie era sempre determinata come a lavoro, sempre stressata e mai soddisfatta purtroppo ultimamente lo era anche sessualmente ma su questo ci soffermeremo dopo. Come dicevo dopo varie offerte, video, foto finalmente si convinse a prenotare un albergo vicino mare a Pizzo Calabro, il proprietario era molto cordiale e ci prenotò una stanza per due settimane.
Inizialmente fui entusiasta senza neanche rendermi conto di cosa potesse accadermi, un'esperienza che veramente mi cambiò la vita e anche il rapporto che ho tutt'ora con mia moglie. Sono sempre stato il suo leccapiedi che sia chiaro, lei amava il bdsm e come a lavoro amava comandare, spesso io sessualmente finivo solo per leccarle i piedi, essere frustato e calpestato da lei e non mi eccitava molto l'idea del sesso tradizionale, lo facevo più per accontentarla.
O meglio, il sesso mi piaceva ma non era così entusiasmante come essere il suo schiavo personale. Mi chiamava sempre o a lavoro, o a casa o in qualsiasi altro posto. Marco dove sei? Vieni subito qui, mi serve la tua macchina, mi serve il tuo computer, mi serve la tua carta di credito, mi serve questo e quant'altro insomma penso di essere stato chiaro.
Lei era esattamente così, PADRONA VERA.
Mia moglie è una bellissima donna mora, capelli lunghi occhi marroni neri che quando ti fissavano non potevi non caderle ai piedi sia per la loro bellezza che per la loro severità. Alta 1:80 carnagione poco scura quando si abbronza, è una donna del sud, fisico perfetto poiché va spesso in palestra e piedi 40 di taglia con una bella pianta larga e dita grandi sempre tinte di nero.
Si chiama Marta.
Prenotammo per Agosto, la settimana di ferragosto e intanto nei giorni prima della partenza notavo come mia moglie cominciava a sentirsi meglio, io pensai fosse l'effetto della vacanza prenotata ma sembrava esageratamente felice non era da lei. Almeno non in quel periodo che come dicevo era stressata dal lavoro e dalla sua vita sessuale.
Ricordo una sera quasi piansi ad una sua frase in cui mi disse:
-Marco io sinceramente non ce la faccio più ad andare avanti così, mi piace dominare però mi piacerebbe anche essere montata, sentire un maschio che mi scopa veramente ma veramente bene.
-Marta ma io... io...
Non sapevo cosa aggiungere, sinceramente mi sentivo da schifo, sapevo che dentro di se voleva dirmi che non potevo soddisfarla, ero sempre preso dai suoi piedi e dall'idea di farmi dominare da lei ma cercavo anche di vivere il sesso tradizionale con lei.
Evidentemente come si sa, quando una cosa non ti affascina realmente ciò si nota e le conseguenze si ripercuotono.
Forse sarei dovuto essere sincero fin dall'inizio in cui ho conosciuto mia moglie, forse avrei dovuto dirle che in realtà io amo più essere suo schiavo che farci sesso.
-Dai Marco ora non ti rattristire, stiamo insieme da 5 anni non voglio rompere proprio ora ma pretendo da te che tu mi dia più attenzione durante il sesso.
-Si padrona, risposi.
Questo succedette ovviamente prima della prenotazione della vacanza poi le parlai riguardo tutta questa sua gioia incontrollata, quasi infantile e mi rispose:
-Ma certo che sono felice Marco, finalmente in vacanza anche tu sarai meno stressato e sono convinta che diventerai uno stallone, oltre a divertirci a mare, agli spettacoli e in città, ci divertiremo anche a letto ahah.
Io sorrisi, dentro di me sentii finalmente anche io una scossa di gioia dietro la schiena, ma subito dopo mi agitai.
Avevo paura di non saper dare a Marta questa gioia che si aspettava da me, di non saperla soddisfare, insomma di non saperla scopare come si deve. Come un buon marito dovrebbe saper fare.
I giorni passavano, provai a farci sesso ma non riuscii neanche a venire, forse era l'ansia, io sono molto ansioso come persona ma lei fu paziente. Mi diceva non ti preoccupare Marco io aspetterò la vacanza e li ti voglio tosto però eh mi raccomando.
Al sentire queste parole la mia ansia da prestazione salì alle stelle ma cercai di calmarmi con le tecniche che ci insegnarono a lavoro. Poco servirono ma riuscii ad andare avanti.
Finalmente dopo tanta attesa arrivò il giorno della partenza. Partimmo in macchina ma prima Marta che è molto affezionata ai genitori, mi portò da loro a salutarli e ci fermammo un po da loro.
Ripreso il viaggio ci dirigemmo sull'autostrada fino in Calabria.
-Cos'hai Marco? Perché guidi così male? Cos'è tutta quest'agitazione? Stiamo andando in vacanza mamma mia Marco, te lo dico subito se dobbiamo andarci così lasciamo stare.
-No no Marta, sto bene è solo che non sono più abituato a guidare nei viaggi lunghi.
Scuse su scuse continuai a ripeterle, niente ormai il dover fare in modo di accontentarla era diventata una mia fissazione.
Inutile dire che il viaggio fu un ulteriore fonte di stress per me ma riuscimmo ad arrivare. Appena arrivati come in qualunque posto passammo alla reception e ci registrammo. Come prendemmo la chiave subito eravamo stesi a letto stanchi, per fortuna in quel momento non dovevo preoccuparmi di soddisfarla, certamente sarebbe avvenuto dopo qualche giorno, eravamo troppo stanchi per farlo.
-Dai Marco, fai quello che sai fare, massaggia i miei piedi stanchi e se vuoi annusali, so che ti eccita il mio odore forza schiavo.
-Si padrona.
Finalmente avevo l'occasione per godere io, lei oramai con il fetish notavo ci godeva davvero poco, anche lei aveva altre sue voglie.
Levai i suoi bellissimi tacchi e iniziai a massaggiarle i piedi in calze collant che emanavano un profumo che pervase tutta la stanza.
Il suo odore divino era tutto nelle mie narici e oltre a massaggiarle i piedi, avvicinai il mio viso per annusarli con l'aroma di calze e scarpe e li baciai.
Subito dopo le tolsi le calze e cominciai a leccarle i piedi. Lei si era addormentata, doveva essere proprio stanca ma almeno a qualcosa le ero servito, ero riuscito a farla rilassare.
Il giorno seguente ci svegliammo abbastanza tardi, erano le 11 se non ricordo male e perciò saltammo la colazione, decidemmo di andare subito a tastare il mare del posto. Cosa lo racconto a fare, la spiaggia era meravigliosa appena arrivammo lì ma non sapevamo a chi rivolgerci per le sdraie ed ombrelloni e per il posto.
Cercavamo lo stand del bagnino ma alla fine ci accorgemmo che c'era una casetta con la scritta bagnino e bussammo alla porta.
Nessuno rispondeva così ci rassegnammo e cominciammo ad andare da soli a mare.
Poi udimmo una voce in lontananza.
-Scusate signori, ero occupato con la documentazione. Vi serve aiuto?
Noi ovviamente rispondemmo di si e appena voltati impazzii di invidia a vedere il bagnino.
Un ragazzo alto e palestrato che faceva gola a Marta, notai subito mia moglie leccarsi le labbra e fissarlo.
-Piacere Fabrizio.
-Piacere Marta.
-Marco.
Fabrizio era il suo nome, si presentò e ci spiegò dove alloggiavamo al mare, subito Marta le chiese quanti anni avesse e rispose 28.
-Ahh sei giovane, complimenti sei un bel ragazzo va bene grazie.
La rabbia in quel momento prese il sopravvento su di me, è vero sono lo schiavo di mia moglie ma a tutto c'è un limite.
Appena arrivammo alle sdraie di cui non vedevo l'ora per sfogarmi con lei, le chiesi come mai le interessava così tanto l'età del ragazzo, e perché le aveva fatto quel complimento. Marta rispose.
-Su Marco adesso non ti ingelosire, ho solo chiesto perché notavo fosse un ragazzo giovane, poi se guardo un altro ragazzo cosa c'è di male, anche tu guardi le altre finché si guarda cosa c'è di male? Non ci farei mica niente e lo sai.
Io le risposi che finché si guarda è vero non c'è niente di male ma perché quel complimento? E poi le dissi che notai che si leccava le labbra fissandolo e credo che fissava per un po anche il suo pacco.
Lei rispose:
-Smettila Marco, quando fai così sei un ragazzino. Sei mio marito e devi fidarti di me.
Non sapevo cosa risponderle, di certo non ero venuto in vacanza per litigare così feci finta di niente, in fondo cos'era mai uno sguardo e un complimento, tanto neanche l'avremmo mai più visto quel bagnino.
Ahhh che bel mare Marco andiamoci a fare un bagno dai.
A questa proposta pensai solo a godermi la vacanza, ci schizzammo come ragazzini, baciammo in mare.
Sembravamo di nuovo ventenni.
Tornammo poi sulla spiaggia e decisi di prendere il sole rilassandomi anche io finalmente e pian piano mi addormentai.
Al mio risveglio ero un po disorientato, saranno state le due e avevo anche fame. Mi voltai e non trovai Marta, dove era ora?
La chiamai ad alta voce e dove la trovai? Di nuovo a parlare con il bagnino, dentro di me torno quel sentimento di rabbia e frustrazione, poi Marta torno e mi disse, Marco vieni, Fabrizio ha detto che qui vicino c'è un ristorante dai.
Chissà da quanto ci stava parlando, avevo l'impressione che aveva iniziato a flirtale con lui. Ma non avevo nessuna prova, poteva benissimo essere una mia paranoia e così andai tranquillamente a mangiare al ristorante con lei.
Un posto davvero eccezionale con vista su mare e con piatti tipici calabresi.
Alla fine la nostra giornata si svolse tutta a mare fino alle 18 ora in cui cominciammo a risalire.
Salutammo Fabrizio e lo ringraziammo.
Tornati in albergo dopo esserci lavati avevamo ancora altro da fare, passare una bellissima serata nel ristorante dell'albergo, con il cabaret che devo dire fu davvero divertente e poi una breve uscita in città.
Tornati in Hotel ero energico forse come effetto del sole e finalmente mi feci coraggio. Presi Marta e la sbattei a letto, con tanta foga e anche rabbia per quel Fabrizio.
-Oh si Marco così, ahh finalmente bravo scopami dai scopami.
Ero in estasi finalmente avevo il mio pene duro e stavo penetrando Marta come non mai negli ultimi tempi ma d'un tratto successe qualcosa d'inaspettato. Il mio pene si ammosciò e non ne avevo più voglia, dentro di me nonostante la rabbia e la mia totale avversione al sol pensiero di un tradimento di mia moglie, mi venivano delle fitte allo stomaco di eccitazione al pensiero che mi tradisse facendosi sbattere da Fabrizio e anche alle mie solite fantasie con Marta ma ovviamente non se ne parlava neanche minimamente.
Marta disse:
-Che delusione che sei Marco. Abbiamo deciso di venite in vacanza, siamo stati molto bene oggi e nonostante tutto non sai ancora scopare una donna.
Queste parole mi spezzarono il cuore. Le pregai di aspettare ancora in fondo era solo il primo giorno ma lei mi disse:
-Non lo so Marco, non so che dirti, per ora godiamoci la vacanza però così è difficile andare avanti te lo dico.
Disse queste parole mentre fumava la sua sigaretta e smuoveva le sue dita dei piedi. Con il suo sguardo da donna dominante.
Poi decise di addormentarsi e non pensarci mentre io mi sentivo uno schifo e non chiusi occhio.
La mattina seguente provammo anche la colazione che fu deliziosa.
Il resto della giornata si svolse come al solito, ristorante, spettacolo teatrale e uscita in città. Sinceramente non riuscivo più a godermi queste cose come la giornata precedente, il mio pensiero era tornare in albergo con Marta e soddisfarla sessualmente e stavolta pretendeva eccome.
Non c'erano sconti. Così tornati nella stanza stavolta Marta si spogliò lentamente, mi mostrò anche i suoi piedi per farmi eccitare e me li mise sul petto poi sul viso. Devo dire che funzionò ed ebbi un'erezione.
Appena arrivò il momento della penetrazione stavolta tolsi tutti i pensieri e finalmente riuscii a durare per due minuti, lei godeva alle stelle ma subito dopo di nuovo mi successe lo stesso problema.
-Tranquillo Marco, fai una cosa leccami i piedi mentre mi trombi dai.
Provammo così ma dopo poco di nuovo niente.
Marta arrabbiata si alzò andò a prendere la sua sigaretta e si rattristi frustrata.
Io le chiesi tante volte scusa ma non bastò.
Il giorno dopo? Devo proprio dirlo? Alcunché di originale a parte la sera.
Marta si fece venire un'idea, disse:
-Marco per stasera non ti fare problemi amore, sai che io ti amo e voglio risolvere al più presto questa cosa perciò ho deciso di farti una sorpresa.
Io le chiesi cosa.
-Sai quando andai a cercare Fabrizio il primo giorno girai parecchio la spiaggia e mi accorsi che li c'è un sexy shop voglio che mi accompagni a mare alla spiaggia ma non venire con me, voglio farti una sorpresa, troverò qualcosa che ti stimola non ti preoccupare.
Accettai e dentro di me mi dissi che forse poteva essere l'unica speranza o almeno sperai. Così la accompagnai e mi disse:
-Adesso vai in albergo ti chiamo io quando ho fatto, calcola però che è molto lontano mi ci vorrà per arrivarci a piedi e anche per scegliere ahah voglio scegliere qualcosa che ti vada proprio bene e poi quando ho fatto ti faccio sapere.
-Va bene amore ti amo.
-Ti amo anche io.
Tornato in albergo mi misi a leggere un libro aspettando impaziente questa sorpresa e anche con ansia che potesse essere un nuovo fallimento immediato.
Passati alcuni minuti però non ricevei nessuna chiamata da Marta, erano passati 20 minuti e cominciai a preoccuparmi, mi dissi di essere un coglione, perché ho accettato di lasciarla da sola di notte in una spiaggia, mi sbrigai ad arrivare alla macchina preoccupato per lei.
Ragazzi tenetevi forte per ciò che starò per raccontarvi.
Appena arrivato entrai subito di corsa e passai anche davanti la casa del bagnino in cui udii degli strani rumori o meglio delle urla di donna.
Cazzo, porca puttana pensai, potrebbe essere Marta anzi si è lei cosa le stanno facendo?
ma appena mi avvicinai rallentai poiché quel suono mi cominciò a sembrare un tantino particolare così prima di entrare mi misi alla porta ad udire bene e ciò che udii era tutt'altro ciò che aspettavo. Dentro di me le parolacce che dissi erano poche per dire con ironia.
ah ah si si si, oddio oddiooooo Madonna che bel ragazzo che sei, altro che quel cornuto leccapiedi di mio marito, vai sbattimi sbattimi forza daiii ahhh oddio si sei stupendo Fa... Fa.. Fabrizio siiiii ahhhh fffffffffffff sei stupendo bravo, sei bravissimo a fare l'amore vai continua spaccami spaccami tutta sono tutta tuaaa.
Ahhhh siii puttanaaaa ti spacco troiaaaaa
Siii sono la tua troia su sfondami dai ah che bello facciamolo per tutta la notte, oddio quanto mi mancava mammamia ahhhh
Andarono avanti così per un bel po, io mi misi a piangere ma notai nei miei pantaloni un'erezione e oltre al dolore sentivo un certo piacere. Anzi che cazzo dico, un fortissimo piacere, sembrava quasi che godevo più di loro.
Purtroppo il mio orgoglio però si fece forte ed irrompei nella stanza gridando puttana a mia moglie, era a pecorina con Fabrizio che si alzò subito di scatto, io gli diedi due pugni in faccia ma non si fece niente, a lui basto uno schiaffo per rivoltarmi e caddi a terra quasi inconscio sotto le loro risatine.
Poi Fabrizio con la sua forza mi legò con delle corde che erano la e mi mise ai piedi del letto.
Ahahaha ma dove volevi andare che Fabrizio oltre ad essere un grande scopatore è anche più forte di te, puoi solo che chinarti di fronte ai nostri piedi.
Io scoppiai a piangere e Fabrizio disse: ahahah che femminuccia ma chi cazzo hai sposato?
Ahah l'ho sposato perché inizialmente lo amavo ma non sa scopare.
Ah sii mi avevi raccontato che era solo che un leccapiedi.
Io: Che cosa? Marta ma come ti sei permessa
Zitto tu o ti arrivano altre sberle, ora l'unica cosa che farai sarà proprio leccare i piedi puzzolenti di tua moglie mentre ti frusta e subito dopo guarderai come mi spompina e come me la scopo.
Va... Va bene. Cominciai ad accettare il mio ruolo di passivo era l'unica cosa che mi rimaneva. D'altronde mi eccitai.
Bene vieni qui schiavo, ancora non mi ero tolta le scarpe perché pensavo dopo di farti annusare i miei piedi quando sarei tornata in albergo ma visto che ci sei toglimi le scarpe e annusa. Ti piacciono queste calze eh? Risposi: si padrona, sono stupende. Bravo rispondi così disse Fabrizio mentre sculacciò mia moglie. Sai io sarò... annusa intanto verme... bene, io sarò solo la troia di Fabrizio, solo lui può sculacciarmi e trattarmi male, scoparmi e chiamarmi troia tu devi solo stare ai miei piedi. Bravo così annusa tutta la mia puzza di piedi che ti piace tanto così. Senti che puzza di piedi mamma mia solo a te possono piacere queste cose.
Coglione che non sa soddisfare una donna, buono a nulla, puh. Marta addirittura mi sputò in faccia.
Sei una merda, una lurida merda, femminuccia, sei una checca lecca piedi che sarebbe brava anche a succhiare un cazzo ma Fabrizio mi spiace per te non è come te, a lui piace scopare.
Adesso baciami i piedi e chiedimi perdono.
Dentro di me mi dissi, pure perdono dovrei dirle per quello che mi ha fatto? Ma la paura di essere picchiato da Fabrizio e l'eccitazione erano troppo forti, l'eccitazione sicuramente di più della paura.
Così le baciai i piedi e le dissi scusa.
Scusa? Scusa? Dovrai scusarti come lo dico io, finalmente mi sfogo di tutta la merda che sei.
Devi dirmi scusa mia padrona per il marito di merda che sono dai forza. Fabrizio mi diede uno schiaffo, più piano stavolta solo per farmi sbrigare a dirle scusa e così ripetei le sue parole.
AHAHAHAH sei tutto rosso, deve essere molto umiliante per te. Adesso dimmi scusa di essere solo un umile leccapiedi e di averti fatto perdere tempo. Scusa anche della mia gelosia per Fabrizio e per non averti mai concesso di scopare con un altro uomo.
Fabrizio mi diede un altro schiaffo. Ah si? Come cazzo ti sei permesso di essere geloso brutta merda. Mi disse.
Scusa Fabrizio non volevo, sei migliore di me d'altronde e scoppiai di nuovo a piangere mentre mia moglie rise con Fabrizio e si baciarono davanti a me.
Va bene adesso levami le calze mentre ti frusto e comincia a succhiarmi le dita dei piedi che io ho altro da fare.
Mentre iniziai a succhiare le dita dei piedi di Marta, notai che avvicinò la sua bocca al pacco di Fabrizio che aveva dimensioni da porno attore, altra cosa ancora più umiliante. Ogni tanto lei mi frustava e osservavo come mentre le leccavo le dita e succhiavo lei ripeteva questi movimenti sul cazzo di Fabrizio, forse perché sentiva la soddisfazione ai suoi piedi e capiva che poteva essere piacevole anche su di un pene.
Rumori forti di risucchio si sentivano, ma veramente forti e anche mugolii di mia moglie che con me non era mai stata così, non l'avevo mai vista così sottomessa. Fabrizio la continuava a chiamare troia e puttana e la incitava a succhiare più forte e più in fondo, lei cominciava ad alternare succhiate lente e succhiate veloci e profonde soffocandosi anche con il cazzone di Fabrizio. Ricordo che le lacrimavano anche gli occhi. Ma tutto questo si vedeva che le piaceva, le piaceva finalmente sentirsi anche lei sottomessa e puttana per un uomo.
Poi ad un certo punto Fabrizio esclamo: leccami il culo puttana. Lei rispose: si padrone. Io risposi che questo era troppo e pensai che con me non le aveva mai fatte queste cose ma Fabrizio mi minacciò e stavolta mia moglie mi tirò due calci molto forti rigirandomi, così capii che non potevo fare niente, potevo solo guardare e sentire ciò che facevano.
Leccava quel culo di maschio superiore che notavo essere anche un po sporco e sudato ma a lei tutto questo piaceva. Continuava a gemere e anche Fabrizio emetteva dei gemiti da maschio alpha soddisfatto di dominare una donna. Di avere la sua puttana e un altro uomo al di sotto.
Poi mi ordinò di baciargli i piedi mentre mia moglie gli leccava il culo, io non volevo farlo non mi piacciono gli uomini ovviamente ma ero costretto e devo dire che in quel momento non è che ero diventato omosessuale ma mi piaceva solo il senso di umiliazione che tutta quella situazione mi generava così obbedii e baciai i piedi a Fabrizio da essere inferiore.
Poi mia moglie decise di fare il contrario. Già fu proprio lei a decidere e per Fabrizio non c'erano problemi così leccai anche il culo a Fabrizio mentre mia moglie oltre a baciare i piedi di Fabrizio cominciò anche a leccarli e succhiarne le dita, fissandolo negli occhi e guardandolo con uno sguardo impaurito come fanno le donne mentre spompinano come se fingono di avere paura della forza di quel maschio ma in realtà godono ad essere sottomesse. Insomma non conoscevo questo lato di mia moglie e tutto questo mi eccitava, ero schiavo di una schiava ed era tutto ancora più eccitante.
Fabrizio mi piace l'odore dei tuoi piedi così forte, così maschile rispose lei, però preferisco l'odore del tuo cazzo.
Chiamami padrone d'ora in poi capito troia? Disse lui e Marta rispose: si mio padrone.
Poi dopo che soffrii abbastanza a leccare quel culo da un odore forte che non sapevo come mia moglie poteva provarci piacere Fabrizio prese mia moglie e la sbattè sul letto, prima se la scopo di davanti in fica.
Ahhhh si mio Dio si mio padrone scopami tutta dai sono tutta tua mmmmmm che bravo ragazzo che sei. Fabrizio la schiaffeggiò sempre più forte per vedere una mia reazione ma io ormai lasciai fare, avevo capito chi comanda.
Dai si si bravo, ti ho succhiato per bene quel cazzo da troia ora scopami.
Poi la girò e la mise a pecorina e la scopo così forte che i colpi sembravano colpi di machete. Delle botte incredibili, vedevo quel pene entrare ed uscire sempre più rapidamente e più fortemente.
Dopo Fabrizio girò ancora mia moglie e si masturbò, mia moglie gli chiese se poteva venirle sui piedi e lui disse di si. così poi fui costretto a ripulire tutto lo sperma dai piedi di mia moglie che si baciò Fabrizio mentre mi fece il segno di cornuto con una mano e con l'altra puntò il dito ai suoi piedi in segno di ordine di ripulirli. Io mi abbandonai completamente a lei.
Dopo quella serata cambiò tutto, mia moglie fu ormai PADRONA di me completa, mi derideva, offendeva ero ormai il suo schiavo e sapeva che dipendevo da lei perché era lei che guadagnava di più perciò senza di lei non potevo stare.
Tutte le sere in vacanza si svolsero similmente come questa, alcune volte mia moglie leccò per più tempo il culo o i piedi di Fabrizio, altre si fece scopare più a lungo mentre io le leccavo i piedi e alla fine ogni volta dovevo ripulire tutto dai suoi piedi.
Tornati dalla vacanza Fabrizio si trasferì con noi perché era ormai innamorato di mia moglie e voleva avere una vita con lei.
OGGI SONO LO SCHIAVO DI MARTA E DI FABRIZIO, MARTA è COME SE NON FOSSE PIù MIA MOGLIE E IO STO BENISSIMO, VIVO QUESTA MIA STUPENDA SESSUALITà, GRAZIE PADRONE FABRIZIO E GRAZIE PADRONA MARTA.
Ho sempre amato la nostra Italia e così anche lei perciò decidemmo di organizzare una vacanza in Calabria piuttosto che andare all'estero.
La Calabria per il suo mare e paese, per i suoi sapori e tradizioni, penso sia una delle regioni più particolari che io consideri tale.
Quel giorno finalmente dopo un anno speso a lavorare duramente, mia moglie come commercialista io come agente immobiliare, riuscimmo ad avere uno spazio di tempo tutto per noi e per poter decidere albergo e località. Dopo varie offerte rifiutate, mia moglie era sempre determinata come a lavoro, sempre stressata e mai soddisfatta purtroppo ultimamente lo era anche sessualmente ma su questo ci soffermeremo dopo. Come dicevo dopo varie offerte, video, foto finalmente si convinse a prenotare un albergo vicino mare a Pizzo Calabro, il proprietario era molto cordiale e ci prenotò una stanza per due settimane.
Inizialmente fui entusiasta senza neanche rendermi conto di cosa potesse accadermi, un'esperienza che veramente mi cambiò la vita e anche il rapporto che ho tutt'ora con mia moglie. Sono sempre stato il suo leccapiedi che sia chiaro, lei amava il bdsm e come a lavoro amava comandare, spesso io sessualmente finivo solo per leccarle i piedi, essere frustato e calpestato da lei e non mi eccitava molto l'idea del sesso tradizionale, lo facevo più per accontentarla.
O meglio, il sesso mi piaceva ma non era così entusiasmante come essere il suo schiavo personale. Mi chiamava sempre o a lavoro, o a casa o in qualsiasi altro posto. Marco dove sei? Vieni subito qui, mi serve la tua macchina, mi serve il tuo computer, mi serve la tua carta di credito, mi serve questo e quant'altro insomma penso di essere stato chiaro.
Lei era esattamente così, PADRONA VERA.
Mia moglie è una bellissima donna mora, capelli lunghi occhi marroni neri che quando ti fissavano non potevi non caderle ai piedi sia per la loro bellezza che per la loro severità. Alta 1:80 carnagione poco scura quando si abbronza, è una donna del sud, fisico perfetto poiché va spesso in palestra e piedi 40 di taglia con una bella pianta larga e dita grandi sempre tinte di nero.
Si chiama Marta.
Prenotammo per Agosto, la settimana di ferragosto e intanto nei giorni prima della partenza notavo come mia moglie cominciava a sentirsi meglio, io pensai fosse l'effetto della vacanza prenotata ma sembrava esageratamente felice non era da lei. Almeno non in quel periodo che come dicevo era stressata dal lavoro e dalla sua vita sessuale.
Ricordo una sera quasi piansi ad una sua frase in cui mi disse:
-Marco io sinceramente non ce la faccio più ad andare avanti così, mi piace dominare però mi piacerebbe anche essere montata, sentire un maschio che mi scopa veramente ma veramente bene.
-Marta ma io... io...
Non sapevo cosa aggiungere, sinceramente mi sentivo da schifo, sapevo che dentro di se voleva dirmi che non potevo soddisfarla, ero sempre preso dai suoi piedi e dall'idea di farmi dominare da lei ma cercavo anche di vivere il sesso tradizionale con lei.
Evidentemente come si sa, quando una cosa non ti affascina realmente ciò si nota e le conseguenze si ripercuotono.
Forse sarei dovuto essere sincero fin dall'inizio in cui ho conosciuto mia moglie, forse avrei dovuto dirle che in realtà io amo più essere suo schiavo che farci sesso.
-Dai Marco ora non ti rattristire, stiamo insieme da 5 anni non voglio rompere proprio ora ma pretendo da te che tu mi dia più attenzione durante il sesso.
-Si padrona, risposi.
Questo succedette ovviamente prima della prenotazione della vacanza poi le parlai riguardo tutta questa sua gioia incontrollata, quasi infantile e mi rispose:
-Ma certo che sono felice Marco, finalmente in vacanza anche tu sarai meno stressato e sono convinta che diventerai uno stallone, oltre a divertirci a mare, agli spettacoli e in città, ci divertiremo anche a letto ahah.
Io sorrisi, dentro di me sentii finalmente anche io una scossa di gioia dietro la schiena, ma subito dopo mi agitai.
Avevo paura di non saper dare a Marta questa gioia che si aspettava da me, di non saperla soddisfare, insomma di non saperla scopare come si deve. Come un buon marito dovrebbe saper fare.
I giorni passavano, provai a farci sesso ma non riuscii neanche a venire, forse era l'ansia, io sono molto ansioso come persona ma lei fu paziente. Mi diceva non ti preoccupare Marco io aspetterò la vacanza e li ti voglio tosto però eh mi raccomando.
Al sentire queste parole la mia ansia da prestazione salì alle stelle ma cercai di calmarmi con le tecniche che ci insegnarono a lavoro. Poco servirono ma riuscii ad andare avanti.
Finalmente dopo tanta attesa arrivò il giorno della partenza. Partimmo in macchina ma prima Marta che è molto affezionata ai genitori, mi portò da loro a salutarli e ci fermammo un po da loro.
Ripreso il viaggio ci dirigemmo sull'autostrada fino in Calabria.
-Cos'hai Marco? Perché guidi così male? Cos'è tutta quest'agitazione? Stiamo andando in vacanza mamma mia Marco, te lo dico subito se dobbiamo andarci così lasciamo stare.
-No no Marta, sto bene è solo che non sono più abituato a guidare nei viaggi lunghi.
Scuse su scuse continuai a ripeterle, niente ormai il dover fare in modo di accontentarla era diventata una mia fissazione.
Inutile dire che il viaggio fu un ulteriore fonte di stress per me ma riuscimmo ad arrivare. Appena arrivati come in qualunque posto passammo alla reception e ci registrammo. Come prendemmo la chiave subito eravamo stesi a letto stanchi, per fortuna in quel momento non dovevo preoccuparmi di soddisfarla, certamente sarebbe avvenuto dopo qualche giorno, eravamo troppo stanchi per farlo.
-Dai Marco, fai quello che sai fare, massaggia i miei piedi stanchi e se vuoi annusali, so che ti eccita il mio odore forza schiavo.
-Si padrona.
Finalmente avevo l'occasione per godere io, lei oramai con il fetish notavo ci godeva davvero poco, anche lei aveva altre sue voglie.
Levai i suoi bellissimi tacchi e iniziai a massaggiarle i piedi in calze collant che emanavano un profumo che pervase tutta la stanza.
Il suo odore divino era tutto nelle mie narici e oltre a massaggiarle i piedi, avvicinai il mio viso per annusarli con l'aroma di calze e scarpe e li baciai.
Subito dopo le tolsi le calze e cominciai a leccarle i piedi. Lei si era addormentata, doveva essere proprio stanca ma almeno a qualcosa le ero servito, ero riuscito a farla rilassare.
Il giorno seguente ci svegliammo abbastanza tardi, erano le 11 se non ricordo male e perciò saltammo la colazione, decidemmo di andare subito a tastare il mare del posto. Cosa lo racconto a fare, la spiaggia era meravigliosa appena arrivammo lì ma non sapevamo a chi rivolgerci per le sdraie ed ombrelloni e per il posto.
Cercavamo lo stand del bagnino ma alla fine ci accorgemmo che c'era una casetta con la scritta bagnino e bussammo alla porta.
Nessuno rispondeva così ci rassegnammo e cominciammo ad andare da soli a mare.
Poi udimmo una voce in lontananza.
-Scusate signori, ero occupato con la documentazione. Vi serve aiuto?
Noi ovviamente rispondemmo di si e appena voltati impazzii di invidia a vedere il bagnino.
Un ragazzo alto e palestrato che faceva gola a Marta, notai subito mia moglie leccarsi le labbra e fissarlo.
-Piacere Fabrizio.
-Piacere Marta.
-Marco.
Fabrizio era il suo nome, si presentò e ci spiegò dove alloggiavamo al mare, subito Marta le chiese quanti anni avesse e rispose 28.
-Ahh sei giovane, complimenti sei un bel ragazzo va bene grazie.
La rabbia in quel momento prese il sopravvento su di me, è vero sono lo schiavo di mia moglie ma a tutto c'è un limite.
Appena arrivammo alle sdraie di cui non vedevo l'ora per sfogarmi con lei, le chiesi come mai le interessava così tanto l'età del ragazzo, e perché le aveva fatto quel complimento. Marta rispose.
-Su Marco adesso non ti ingelosire, ho solo chiesto perché notavo fosse un ragazzo giovane, poi se guardo un altro ragazzo cosa c'è di male, anche tu guardi le altre finché si guarda cosa c'è di male? Non ci farei mica niente e lo sai.
Io le risposi che finché si guarda è vero non c'è niente di male ma perché quel complimento? E poi le dissi che notai che si leccava le labbra fissandolo e credo che fissava per un po anche il suo pacco.
Lei rispose:
-Smettila Marco, quando fai così sei un ragazzino. Sei mio marito e devi fidarti di me.
Non sapevo cosa risponderle, di certo non ero venuto in vacanza per litigare così feci finta di niente, in fondo cos'era mai uno sguardo e un complimento, tanto neanche l'avremmo mai più visto quel bagnino.
Ahhh che bel mare Marco andiamoci a fare un bagno dai.
A questa proposta pensai solo a godermi la vacanza, ci schizzammo come ragazzini, baciammo in mare.
Sembravamo di nuovo ventenni.
Tornammo poi sulla spiaggia e decisi di prendere il sole rilassandomi anche io finalmente e pian piano mi addormentai.
Al mio risveglio ero un po disorientato, saranno state le due e avevo anche fame. Mi voltai e non trovai Marta, dove era ora?
La chiamai ad alta voce e dove la trovai? Di nuovo a parlare con il bagnino, dentro di me torno quel sentimento di rabbia e frustrazione, poi Marta torno e mi disse, Marco vieni, Fabrizio ha detto che qui vicino c'è un ristorante dai.
Chissà da quanto ci stava parlando, avevo l'impressione che aveva iniziato a flirtale con lui. Ma non avevo nessuna prova, poteva benissimo essere una mia paranoia e così andai tranquillamente a mangiare al ristorante con lei.
Un posto davvero eccezionale con vista su mare e con piatti tipici calabresi.
Alla fine la nostra giornata si svolse tutta a mare fino alle 18 ora in cui cominciammo a risalire.
Salutammo Fabrizio e lo ringraziammo.
Tornati in albergo dopo esserci lavati avevamo ancora altro da fare, passare una bellissima serata nel ristorante dell'albergo, con il cabaret che devo dire fu davvero divertente e poi una breve uscita in città.
Tornati in Hotel ero energico forse come effetto del sole e finalmente mi feci coraggio. Presi Marta e la sbattei a letto, con tanta foga e anche rabbia per quel Fabrizio.
-Oh si Marco così, ahh finalmente bravo scopami dai scopami.
Ero in estasi finalmente avevo il mio pene duro e stavo penetrando Marta come non mai negli ultimi tempi ma d'un tratto successe qualcosa d'inaspettato. Il mio pene si ammosciò e non ne avevo più voglia, dentro di me nonostante la rabbia e la mia totale avversione al sol pensiero di un tradimento di mia moglie, mi venivano delle fitte allo stomaco di eccitazione al pensiero che mi tradisse facendosi sbattere da Fabrizio e anche alle mie solite fantasie con Marta ma ovviamente non se ne parlava neanche minimamente.
Marta disse:
-Che delusione che sei Marco. Abbiamo deciso di venite in vacanza, siamo stati molto bene oggi e nonostante tutto non sai ancora scopare una donna.
Queste parole mi spezzarono il cuore. Le pregai di aspettare ancora in fondo era solo il primo giorno ma lei mi disse:
-Non lo so Marco, non so che dirti, per ora godiamoci la vacanza però così è difficile andare avanti te lo dico.
Disse queste parole mentre fumava la sua sigaretta e smuoveva le sue dita dei piedi. Con il suo sguardo da donna dominante.
Poi decise di addormentarsi e non pensarci mentre io mi sentivo uno schifo e non chiusi occhio.
La mattina seguente provammo anche la colazione che fu deliziosa.
Il resto della giornata si svolse come al solito, ristorante, spettacolo teatrale e uscita in città. Sinceramente non riuscivo più a godermi queste cose come la giornata precedente, il mio pensiero era tornare in albergo con Marta e soddisfarla sessualmente e stavolta pretendeva eccome.
Non c'erano sconti. Così tornati nella stanza stavolta Marta si spogliò lentamente, mi mostrò anche i suoi piedi per farmi eccitare e me li mise sul petto poi sul viso. Devo dire che funzionò ed ebbi un'erezione.
Appena arrivò il momento della penetrazione stavolta tolsi tutti i pensieri e finalmente riuscii a durare per due minuti, lei godeva alle stelle ma subito dopo di nuovo mi successe lo stesso problema.
-Tranquillo Marco, fai una cosa leccami i piedi mentre mi trombi dai.
Provammo così ma dopo poco di nuovo niente.
Marta arrabbiata si alzò andò a prendere la sua sigaretta e si rattristi frustrata.
Io le chiesi tante volte scusa ma non bastò.
Il giorno dopo? Devo proprio dirlo? Alcunché di originale a parte la sera.
Marta si fece venire un'idea, disse:
-Marco per stasera non ti fare problemi amore, sai che io ti amo e voglio risolvere al più presto questa cosa perciò ho deciso di farti una sorpresa.
Io le chiesi cosa.
-Sai quando andai a cercare Fabrizio il primo giorno girai parecchio la spiaggia e mi accorsi che li c'è un sexy shop voglio che mi accompagni a mare alla spiaggia ma non venire con me, voglio farti una sorpresa, troverò qualcosa che ti stimola non ti preoccupare.
Accettai e dentro di me mi dissi che forse poteva essere l'unica speranza o almeno sperai. Così la accompagnai e mi disse:
-Adesso vai in albergo ti chiamo io quando ho fatto, calcola però che è molto lontano mi ci vorrà per arrivarci a piedi e anche per scegliere ahah voglio scegliere qualcosa che ti vada proprio bene e poi quando ho fatto ti faccio sapere.
-Va bene amore ti amo.
-Ti amo anche io.
Tornato in albergo mi misi a leggere un libro aspettando impaziente questa sorpresa e anche con ansia che potesse essere un nuovo fallimento immediato.
Passati alcuni minuti però non ricevei nessuna chiamata da Marta, erano passati 20 minuti e cominciai a preoccuparmi, mi dissi di essere un coglione, perché ho accettato di lasciarla da sola di notte in una spiaggia, mi sbrigai ad arrivare alla macchina preoccupato per lei.
Ragazzi tenetevi forte per ciò che starò per raccontarvi.
Appena arrivato entrai subito di corsa e passai anche davanti la casa del bagnino in cui udii degli strani rumori o meglio delle urla di donna.
Cazzo, porca puttana pensai, potrebbe essere Marta anzi si è lei cosa le stanno facendo?
ma appena mi avvicinai rallentai poiché quel suono mi cominciò a sembrare un tantino particolare così prima di entrare mi misi alla porta ad udire bene e ciò che udii era tutt'altro ciò che aspettavo. Dentro di me le parolacce che dissi erano poche per dire con ironia.
ah ah si si si, oddio oddiooooo Madonna che bel ragazzo che sei, altro che quel cornuto leccapiedi di mio marito, vai sbattimi sbattimi forza daiii ahhh oddio si sei stupendo Fa... Fa.. Fabrizio siiiii ahhhh fffffffffffff sei stupendo bravo, sei bravissimo a fare l'amore vai continua spaccami spaccami tutta sono tutta tuaaa.
Ahhhh siii puttanaaaa ti spacco troiaaaaa
Siii sono la tua troia su sfondami dai ah che bello facciamolo per tutta la notte, oddio quanto mi mancava mammamia ahhhh
Andarono avanti così per un bel po, io mi misi a piangere ma notai nei miei pantaloni un'erezione e oltre al dolore sentivo un certo piacere. Anzi che cazzo dico, un fortissimo piacere, sembrava quasi che godevo più di loro.
Purtroppo il mio orgoglio però si fece forte ed irrompei nella stanza gridando puttana a mia moglie, era a pecorina con Fabrizio che si alzò subito di scatto, io gli diedi due pugni in faccia ma non si fece niente, a lui basto uno schiaffo per rivoltarmi e caddi a terra quasi inconscio sotto le loro risatine.
Poi Fabrizio con la sua forza mi legò con delle corde che erano la e mi mise ai piedi del letto.
Ahahaha ma dove volevi andare che Fabrizio oltre ad essere un grande scopatore è anche più forte di te, puoi solo che chinarti di fronte ai nostri piedi.
Io scoppiai a piangere e Fabrizio disse: ahahah che femminuccia ma chi cazzo hai sposato?
Ahah l'ho sposato perché inizialmente lo amavo ma non sa scopare.
Ah sii mi avevi raccontato che era solo che un leccapiedi.
Io: Che cosa? Marta ma come ti sei permessa
Zitto tu o ti arrivano altre sberle, ora l'unica cosa che farai sarà proprio leccare i piedi puzzolenti di tua moglie mentre ti frusta e subito dopo guarderai come mi spompina e come me la scopo.
Va... Va bene. Cominciai ad accettare il mio ruolo di passivo era l'unica cosa che mi rimaneva. D'altronde mi eccitai.
Bene vieni qui schiavo, ancora non mi ero tolta le scarpe perché pensavo dopo di farti annusare i miei piedi quando sarei tornata in albergo ma visto che ci sei toglimi le scarpe e annusa. Ti piacciono queste calze eh? Risposi: si padrona, sono stupende. Bravo rispondi così disse Fabrizio mentre sculacciò mia moglie. Sai io sarò... annusa intanto verme... bene, io sarò solo la troia di Fabrizio, solo lui può sculacciarmi e trattarmi male, scoparmi e chiamarmi troia tu devi solo stare ai miei piedi. Bravo così annusa tutta la mia puzza di piedi che ti piace tanto così. Senti che puzza di piedi mamma mia solo a te possono piacere queste cose.
Coglione che non sa soddisfare una donna, buono a nulla, puh. Marta addirittura mi sputò in faccia.
Sei una merda, una lurida merda, femminuccia, sei una checca lecca piedi che sarebbe brava anche a succhiare un cazzo ma Fabrizio mi spiace per te non è come te, a lui piace scopare.
Adesso baciami i piedi e chiedimi perdono.
Dentro di me mi dissi, pure perdono dovrei dirle per quello che mi ha fatto? Ma la paura di essere picchiato da Fabrizio e l'eccitazione erano troppo forti, l'eccitazione sicuramente di più della paura.
Così le baciai i piedi e le dissi scusa.
Scusa? Scusa? Dovrai scusarti come lo dico io, finalmente mi sfogo di tutta la merda che sei.
Devi dirmi scusa mia padrona per il marito di merda che sono dai forza. Fabrizio mi diede uno schiaffo, più piano stavolta solo per farmi sbrigare a dirle scusa e così ripetei le sue parole.
AHAHAHAH sei tutto rosso, deve essere molto umiliante per te. Adesso dimmi scusa di essere solo un umile leccapiedi e di averti fatto perdere tempo. Scusa anche della mia gelosia per Fabrizio e per non averti mai concesso di scopare con un altro uomo.
Fabrizio mi diede un altro schiaffo. Ah si? Come cazzo ti sei permesso di essere geloso brutta merda. Mi disse.
Scusa Fabrizio non volevo, sei migliore di me d'altronde e scoppiai di nuovo a piangere mentre mia moglie rise con Fabrizio e si baciarono davanti a me.
Va bene adesso levami le calze mentre ti frusto e comincia a succhiarmi le dita dei piedi che io ho altro da fare.
Mentre iniziai a succhiare le dita dei piedi di Marta, notai che avvicinò la sua bocca al pacco di Fabrizio che aveva dimensioni da porno attore, altra cosa ancora più umiliante. Ogni tanto lei mi frustava e osservavo come mentre le leccavo le dita e succhiavo lei ripeteva questi movimenti sul cazzo di Fabrizio, forse perché sentiva la soddisfazione ai suoi piedi e capiva che poteva essere piacevole anche su di un pene.
Rumori forti di risucchio si sentivano, ma veramente forti e anche mugolii di mia moglie che con me non era mai stata così, non l'avevo mai vista così sottomessa. Fabrizio la continuava a chiamare troia e puttana e la incitava a succhiare più forte e più in fondo, lei cominciava ad alternare succhiate lente e succhiate veloci e profonde soffocandosi anche con il cazzone di Fabrizio. Ricordo che le lacrimavano anche gli occhi. Ma tutto questo si vedeva che le piaceva, le piaceva finalmente sentirsi anche lei sottomessa e puttana per un uomo.
Poi ad un certo punto Fabrizio esclamo: leccami il culo puttana. Lei rispose: si padrone. Io risposi che questo era troppo e pensai che con me non le aveva mai fatte queste cose ma Fabrizio mi minacciò e stavolta mia moglie mi tirò due calci molto forti rigirandomi, così capii che non potevo fare niente, potevo solo guardare e sentire ciò che facevano.
Leccava quel culo di maschio superiore che notavo essere anche un po sporco e sudato ma a lei tutto questo piaceva. Continuava a gemere e anche Fabrizio emetteva dei gemiti da maschio alpha soddisfatto di dominare una donna. Di avere la sua puttana e un altro uomo al di sotto.
Poi mi ordinò di baciargli i piedi mentre mia moglie gli leccava il culo, io non volevo farlo non mi piacciono gli uomini ovviamente ma ero costretto e devo dire che in quel momento non è che ero diventato omosessuale ma mi piaceva solo il senso di umiliazione che tutta quella situazione mi generava così obbedii e baciai i piedi a Fabrizio da essere inferiore.
Poi mia moglie decise di fare il contrario. Già fu proprio lei a decidere e per Fabrizio non c'erano problemi così leccai anche il culo a Fabrizio mentre mia moglie oltre a baciare i piedi di Fabrizio cominciò anche a leccarli e succhiarne le dita, fissandolo negli occhi e guardandolo con uno sguardo impaurito come fanno le donne mentre spompinano come se fingono di avere paura della forza di quel maschio ma in realtà godono ad essere sottomesse. Insomma non conoscevo questo lato di mia moglie e tutto questo mi eccitava, ero schiavo di una schiava ed era tutto ancora più eccitante.
Fabrizio mi piace l'odore dei tuoi piedi così forte, così maschile rispose lei, però preferisco l'odore del tuo cazzo.
Chiamami padrone d'ora in poi capito troia? Disse lui e Marta rispose: si mio padrone.
Poi dopo che soffrii abbastanza a leccare quel culo da un odore forte che non sapevo come mia moglie poteva provarci piacere Fabrizio prese mia moglie e la sbattè sul letto, prima se la scopo di davanti in fica.
Ahhhh si mio Dio si mio padrone scopami tutta dai sono tutta tua mmmmmm che bravo ragazzo che sei. Fabrizio la schiaffeggiò sempre più forte per vedere una mia reazione ma io ormai lasciai fare, avevo capito chi comanda.
Dai si si bravo, ti ho succhiato per bene quel cazzo da troia ora scopami.
Poi la girò e la mise a pecorina e la scopo così forte che i colpi sembravano colpi di machete. Delle botte incredibili, vedevo quel pene entrare ed uscire sempre più rapidamente e più fortemente.
Dopo Fabrizio girò ancora mia moglie e si masturbò, mia moglie gli chiese se poteva venirle sui piedi e lui disse di si. così poi fui costretto a ripulire tutto lo sperma dai piedi di mia moglie che si baciò Fabrizio mentre mi fece il segno di cornuto con una mano e con l'altra puntò il dito ai suoi piedi in segno di ordine di ripulirli. Io mi abbandonai completamente a lei.
Dopo quella serata cambiò tutto, mia moglie fu ormai PADRONA di me completa, mi derideva, offendeva ero ormai il suo schiavo e sapeva che dipendevo da lei perché era lei che guadagnava di più perciò senza di lei non potevo stare.
Tutte le sere in vacanza si svolsero similmente come questa, alcune volte mia moglie leccò per più tempo il culo o i piedi di Fabrizio, altre si fece scopare più a lungo mentre io le leccavo i piedi e alla fine ogni volta dovevo ripulire tutto dai suoi piedi.
Tornati dalla vacanza Fabrizio si trasferì con noi perché era ormai innamorato di mia moglie e voleva avere una vita con lei.
OGGI SONO LO SCHIAVO DI MARTA E DI FABRIZIO, MARTA è COME SE NON FOSSE PIù MIA MOGLIE E IO STO BENISSIMO, VIVO QUESTA MIA STUPENDA SESSUALITà, GRAZIE PADRONE FABRIZIO E GRAZIE PADRONA MARTA.
3
voti
voti
valutazione
4.3
4.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Lo zimbello della scuola e la tortuta
Commenti dei lettori al racconto erotico