Lo zimbello della scuola (Inferno) continuo

di
genere
pulp

Come detto nel racconto precedente mi ero accorto di aver esagerato e che per la mia rabbia erano morte altre persone che non centravano niente come gli altri compagni, così infatti avendo sbagliato mi ritrovai all'inferno. Prima di liberarmi dei corpi di Roberta e Martina però volevo sverginarmi e abusai di quei corpi ormai senza vita spogliandole e penetrandole, anche quella sensazione mi era nuova e finalmente non mi potevano giudicare più, le guardavo aprendole gli occhi e dicendole le peggio cose, poi le gettai nel camino.

Dopo la morte mi ricordo che prima dell'inferno stetti in un'altra dimensione in cui
due angeli donna e bionde mi apparvero e, mi guardarono fissandomi negli occhi, e mi sputarono in faccia. Mi gridavano peccatore e che sarei stato punito non tanto per ciò che avevo fatto a Roberta, Martina, Mattia e Giorgio ma ai compagni innocenti, io provai a dirle che avevano ragione e non volevo ma mi arrivarono due schiaffi sul volto e altri sputi in faccia.

Poi si sedettero su una collina o così sembrava e mi ordinarono di sfilarle i sandali e di annusare la loro puzza di piedi sia nei sandali leccandoli anche sia sotto che dentro, e sia annusando le loro piante dei piedi.

Ricordo che per la prima volta annusare era molto doloroso e mi disgustava ma mi eccitava ancora, loro mi dissero di avermi lasciato un po di eccitazione perché comunque avevo anche fatto alcune opere di bene.

Poi ad una di loro spuntò un fallo, non era proprio un pene ma non so che cosa era e mi sbattè a terra scopandomi il culo, e mettendomi un piede in testa mentre l'altra mi schiacciava sotto i suoi piedi.

Dopo ancora una di loro mi frustò con una corda e mi spedirono all'inferno, da lì molti demoni donne si divertivano a dirmi quanto mi piacesse il sadomaso e cominciarono a torturarmi con delle strane verghe.

Mi costrinsero a chiedere perdono e poi risero perché sapevano era inutile in uquel caso e continuarono così, qualche volta venivano anche le angiolette e ogni volta piangevo chiedendole perdono ma mi inculavano sempre.
scritto il
2018-10-18
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