La vendetta. Capitolo 1

di
genere
dominazione

Ciao a tutti, mi chiamo Marco e questa è la mia storia.

Tutto ebbe inizio tre anni, quando nell'azienda in cui lavoro, una grossa azienda chimica del nord Italia, venne assunta una nuova segretaria: Camilla. Camilla allora era una giovane ragazza di 27 anni, laureata in economia, con un fisico stupendo: alta circa un metro e settantacinque, capelli mossi e biondi, occhi di un blu profondo, fisico atletico per via dell'assidua frequenza in palestra, con una terza di seno e un sedere da sogno; insomma era la classica ragazza da far girare la testa.
Io allora ero un importante dirigente, ricoprivo una posizione di spicco nella società, e tutti gli altri dipendenti mi portavano rispetto sperando di entrare nelle mie grazie; la mia posizione e quella di Camilla ci costringevano a lavorare quotidianamente a stretto contatto, e non passò molto tempo prima che fra me e Camilla si stringesse un rapporto molto intimo: nonostante io fossi sposato da 4 anni con mia moglie Melanie, io e Camilla diventammo amanti, e per sei mesi non perdemmo occasione per scopare. Il sesso tra me e Camilla era bollente, normalmente avveniva in ufficio quando gli alti dipendenti se ne erano andati o in hotel durante i viaggi aziendali, ma qualche volta ci siamo incontrati anche in motel nel weekend o durante le festività; tutt'oggi non so se Camilla, anche lei fidanzata con un ragazzo suo coetaneo, lo facesse per trasgressione, per garantirsi una carriera nell'azienda o perché gli piacessi veramente, sta di fatto che la nostra relazione durò per sei mesi, fino al 27 febbraio 2015. Ricordo distintamente questa data, in quanto é la data in cui la mia vita sessuale é cambiata totalmente, perché é il giorno in cui mia moglie Melanie ha scoperto la mia relazione clandestina; con il senno di poi mi rendo conto che la responsabilità é probabilmente mia, in quei sei mesi di relazione con Camilla ho sicuramente trascurato mia moglie, il sesso tra di noi era raro e scadente, di certo per il fatto che la mia fame sessuale era più che appagata da una ragazza 10 anni più giovane di mia moglie. Sta di fatto che dopo aver annusato il mio tradimento, mia moglie assunse un investigatore privato, il quale fornì a Melanie un dossier in cui non solo era presente nome e cognome, data di nascita e ogni altra informazione sulla mia amante, ma erano presenti foto e date di almeno otto incontri avvenuti tra me e Camilla.
Quel 27 febbraio 2015, una domenica, con la scusa di andare a vedere la partita al bar con gli amici, mi trovai in motel con Camilla e facemmo sesso per due volte; quando tornai a casa verso le 19.00, trovai il tavolo apparecchiato da cena romantica con candele e calici di vino, e trovai Melanie vestita in maniera così sexy da farmi tornare il cazzo duro nonostante avessi appena avuto due rapporti sessuali: vestitino nero attillato, senza spalline, completamente aperto sulla schiena e scollatura che non lasciava nulla all'immaginazione, visto che lo indossava senza reggiseno; la parte inferiore del vestito copriva a malapena il sedere, lasciando ben visibile l'elastico delle autoreggenti nere che fasciavano le lunghe gambe di mia moglie esaltate da un paio di decolté con tacco 12. Vedendola vestita in quel modo cercai immediatamente di infilarle una mano sotto il vestito, ma lei mi bloccò e mi sussurrò all'orecchio >. Senza scomporsi Ilaria mi disse: .
risposi, le urlai, e gettando a terra la borsa del lavoro andai verso la camera da letto trovando però la porta chiusa a chiave. Sentivo degli inconfondibili gemiti arrivare dall'interno e cominciai ad accaldarmi per la rabbia; mentre scuotevo la porta cercando di entrare sentii Ilaria che mi chiamava dalla sala da pranzo: .
Tornai in sala da pranzo incazzato come poche altre volte nella mia vita, e come entrai vidi Ilaria che sventolava una chiave; disse ridendo ed agitando la chiave della mia camera.
ribattei urlando.
, così dicendo mi porse un voglio A4 piegato a metà.
Gettai a terra il foglio senza nemmeno aprirlo ed urlai ad Ilaria: .
; rimasi di sasso, incapace di controbattere.
disse Ilaria, .
Non avevo scelta, presi il foglio e lessi, ricordo distintamente ogni singola parola di quel foglio:

Ciao Marco,

come ricorderai il mio perdono aveva una condizione: devo farti cornuto come tu hai fatto con me.
Però non mi basta scoparmi un altro, voglio che tu paghi per quello che mi hai fatto, voglio che tu capisca quanto mi hai ferita. Quindi tu mi guarderai mentre io mi scopo un altro! Mentre leggi queste righe io starò già scopando con Carlo, si Carlo, quello per cui tu non hai trovato un posto di lavoro.
Quando sono andata a casa di Ilaria, lei è Carlo mi hanno aiutata molto, e dopo un po' abbiamo deciso un modo per farti pagare il tuo comportamento: loro per non aver trovato un lavoro a Carlo ed io per esserti scopato una puttana qualunque.
Ora queste sono le regole:
Devi entrare in camera, sederti sulla sedia in fondo al letto, farti legare da Ilaria e guardarmi mentre scopo con Carlo, ti consiglio di arrivare in camera prima che io abbia finito di scopare, altrimenti le foto delle tue porcate saranno mandate a tutti quelli che conosci. Prima di entrare in camera però dovrai seguire altre regole, solo quando le avrai seguite Ilaria ti darà la chiave.
Vai in bagno e spogliati completamente nudo
In bagno troverai un collare, indossalo
In bagno troverai polsiere e cavigliere, indossale
In bagno troverai una cintura di castità, indossala. Se non sei in grado fatti aiutare da Ilaria.
Quando sarai pronto esci e fatti accompagnare da Ilaria in camera.

Baci, Melanie

P.s. Questa sera Ilaria sarà l'estensione della mia volontà, fai tutto ciò che ti dice o conosci le conseguenze.

Finito di leggere la lettera rimasi impietrito, non avrei mai pensato che mia moglie potesse arrivare a tanto, così come non avrei mai pensato che Ilaria e Carlo si sarebbero mai vendicati.
Vedendomi incapace di qualsiasi reazione Ilaria si alzò, mi venne vicino e mi disse: >, altro schiaffo, , ancora uno schiaffo, , mi mollò un altro schiaffo e si rimise carponi con il culo sulla mia faccia.
La mia resistenza era rotta, con la faccia dolorante per i quattro schiaffi consecutivi, mi tuffai tra le natiche di Ilaria e mi misi a leccare il suo culo, prima da fuori, sentendo l'acre sapore di culo misto a quello di detergente intimo, poi, dopo un paio di minuti, lei mi ordinò di infilare la lingua dentro al buco più a fondo possibile. Ormai ero in preda all'eccitazione, non pensavo che il venir umiliato in quel modo potesse eccitarmi così tanto, ma mi dovetti ricredere e spinsi la mia lingua il più possibile in fondo al suo culo. Sentivo Ilaria mugolare, le piaceva davvero che le venisse leccato il culo, e mentre ero intento a dare quello strano piacere a Ilaria sentii la voce di Melanie dirmi: ; quelle parole mi fecero capire che da mia moglie non potevo aspettarmi pietà, lei godeva di tutta questa situazione, ma in fondo cominciavo a goderne anche io.
Dopo quasi dieci minuti in cui non feci altro che leccare il culo di Ilaria, sentii la voce di Carlo che disse: , così dicendo girò mia moglie supina ed iniziò a scopra nella classica posizione del missionario, poi si rivolse ad Ilaria: .
rispose Ilaria, > disse Ilaria, .
Era evidente che Ilaria volesse ridicolizzarmi davanti a mia moglie, ma a mia moglie non importava, lei sembrava godere di tutto questo, quindi terrorizzato dalla nuova minaccia cercai di pensare al modo più umile per chiederle di poterle leccare i piedi.
furono le mie parole.
. È così cominciai a leccare il collo del piede destro di Ilaria poggiato a terra, poi passai alle dita, cercando di far passare la lingua in mezzo, e ogni volta che passavo tra due dita la mia lingua toccava il pavimento. Dopo che ebbi leccato entrambi i piedi, lei si sedette sulla sedia dicendo che dovevo pulirle anche la pianta del piede, così mi porse prima uno e poi l'altro piede ed io passai la mia lingua dal tallone alle dita. Leccare i piedi di Ilaria mi eccitò davvero tanto, forse quello era il mio ruolo, ai piedi di una donna dominante come Ilaria.
Dopo altri cinque minuti Ilaria mi disse di succhiarle le dita, ed io eseguii mentre lei rivolgendosi a Melanie disse: >. Così dicendo si tolse ridendo la chiave che era al suo collo da inizio serata e la porse a mia moglie.
disse Melanie, .
rispose Melanie, >. Fu così che scoprii che Ilaria faceva la mistress professionista.
implorai io, .
Ilaria non diede il tempo a mia moglie di rispondere e mi disse: .
Impotente mi avvicinai ai piedi di Melanie e dissi: .
intervenne Ilaria.
dissi di nuovo e baciai i piedi di mia moglie.
Mi spostai verso Ilaria, le baciai i piedi e dissi: .
rispose lei.
Mi spostai verso Carlo e baciandogli i piedi dissi: .
disse Ilaria, , così dicendo mi mollò uno schiaffo e se ne andarono tutti e tre di là lasciando solo è inquieto per le parole di Ilaria.

Continua...

Se la storia vi è piaciuta scrivetemi un commento a marcogallo1092@gmail.com.
Potete inviarmi anche delle critiche, per migliorare i miei prossimi racconti, delle idee o delle fantasie da trasformare in racconto o per chiedermi di realizzare delle storie personalizzare e riservate.
scritto il
2018-11-25
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