Medioevo 1

di
genere
orge

Mi chiamo Alearda e sono,anzi ero, la badessa di questo convento imprigionata a vita per le nefandezze fatte nel convento per le torture e morti fatte alle educande che venivano a studiare o a convertirsi.
Dopo avermi torturata mi hanno sbattuta in questa cella nuda con solo dei fogli di carta e obbligata e scrivere la confessione completa da quando io e mio fratello abbiamo iniziato a comportarci come esseri anormali.
Sono la secondogenita del conte e mio fratello è cinque anni maggiore di me,dall’inizio ho avuto una educazione rigidissima per l’intenzione di mio padre di farmi sposare con uno vicino ai nostri possedimenti per aumentare la nostra potenza.
A dire il vero non mi applicavo e spesso fuggivo con mio fratello ,venivamo ripresi dai servi e io sculacciata a dovere oppure vergate sulla schiena,da quelle punizioni ho capito che il dolore mi piaceva,alla fine delle percosse mi toccavo in mezzo alle gambe e sentivo la mia passerina bagnata.
Una volta durante la nostra scappatella nei boschi per la prima volta vedo un cazzo,quello di mio fratello,lo tira fuori e si mette a pisciare,lo guardo attirata da quel palo e gli chiedo se posso toccarlo,non avrei mai dovuto fare quel passo.
Mio fratello accetta e così piglio in mano il cazzo,non sapevo nemmeno come lo chiamava ma mi insegnò subito tutto,e inizio a accarezzarlo,mentre lo massaggio mi dice di aprire la bocca e leccarlo e mi dice che tutte le donne lo fanno.
Spinta dalla curiosità inizio a leccarlo,lo trovo buono e il sapore mi eccita,sento un calore in mezzo alle gambe e il passo successivo è di sollevare la gonna e togliermi le mutande,mio fratello mi mette subito un dito dentro e io grido e dico di smettere pensando che mi sono pisciata addosso,erano i miei umori che sono esplosi.
Da quel giorno mio fratello ha chiesto tutto e io compiacente ho fatto tutto quello che mi chiedeva,ogni momento era buono per farmi menare il cazzo e prenderlo in bocca e bere tutto quello che usciva,mi fece metter su di lui con il suo cazzo in bocca mentre mi leccava la figa e io godevo da sbrodolarmi addosso.
Da questo a sfondarmi figa e culo passa poco tempo e io divento la sua amante depravata che gode se ci sono donne e uomini con noi per fare orge terribili dove provo di tutto.
Ovviamente le voci corrono e purtroppo nostro padre viene informato delle nostre nefandezze,così una mattina mentre Franco,mio fratello,in camera mia mi stà aprendo per l’ennesima volta il culo entra nostro padre con due guardie.
Succede di tutto e alla fine siamo legati e bloccati in camera in attesa delle decisioni di nostro padre che non tardano a venire.
Franco partirà immediatamente per la guerra e io verrò portata in un convento dove finirò i miei giorni,lacrime richieste di perdono non servono a niente e così mi ritrovo con un saio a pregare e lavorare.
“Hai capito che maiala si faceva il fratello , le serve e le guardie sarà stata bella? Non lo so ma dai cosa c’è uhhhhh hai il cazzo in fiamme aspetta è solo l’inizio il bello deve arrivare noooo dai e va bene anch’io sono eccitata”
Abbandono il libro e mi dono a Franco che come inizio mi liscia la figa poi mi dà una leccata da farmi sbrodolare e infine vuole anche il culo e io che sono bollente gli do il mio secondo canale che viene riempito di sei o sette getti di sborra che mi obbligano a volare in bagno con la mano sul culo altrimenti allago la casa.
Dopo una lavata ritorno e lui si stà ancora accarezzando il cazzo e così come premio di avermi fatto godere lo piglio in bocca e succhio con piacere.
Dopo questo intermezzo ricomincio a leggere con la mano di Franco che mi accarezza le tette e io che quando posso gli accarezzo il cazzo.
In convento è un tormento,niente uomini e di donne non parliamo tutte dedite alla preghiera e al lavoro,io di notte nella mia cella mi spoglio e quasi mi strappo le grandi labbra per godere,mi infilo tutto quello che trovo nel culo,candele,cetrioli insomma tutto quello che può assomigliare a un cazzo ma quello che mi strugge è il non sapere la fine di mio fratello,è morto?è ritornato?è prigioniero? Alle mie domande alla badessa c’è solo un silenzio e un non sappiamo
Passa un anno e io sono distrutta e la voglia aumenta sempre una notte sento bussare violentemente alla porta del convento,si apre la porta e entrano un gruppo di uomini armati con uno a cavallo che ordina di presentarci tutte in cortile,usciamo dalle nostre celle e siamo circondate da uomini in arme,il capo a cavallo si sfila l’elmo,meraviglia è mio fratello!!.che ci avvisa della morte del conte,mio padre, e da oggi lui è il padrone del feudo e verrà a fare una visita a breve.
Mentre parla uno mi si avvicina e mi mette in mano un sacchetto.
Dopo il discorso gli uomini escono e ci ritiriamo nelle nostre celle,io sono agitata e apro subito il pacchetto,dentro c’è una letterina e una fiala,apro la lettera
“cara si sono io che torno ti voglio allora fai bere questa fila alla badessa che morirà in due giorni,io ti nominerò badessa e allora faremo di questo convento un porcaio per donne e uomini pensa 10 donne e 10 uomini o forse anche di più a nostra disposizione con potere di vita e di morte”
Lo rileggo più volte per essere sicura e solo al pensiero mi gocciola la figa caccio le mani dentro e mi lecco i miei umori e faccio una cosa che non ho mai fatto,piglio il vaso da notte e piscio poi verso un po’ di piscia sulle tette che lecco,il sapore mi fa eccitare e così mi attacco al vaso e bevo la mia piscia,sono talmente carica che anche questo mi fa godere.
Ovviamente seguo le direttive di mio fratello e alla sera verso la fiala nel bicchiere della badessa che lo beve.
Come detto passati due giorni viene scoperta la morte della badessa dovuta alla vecchiaia o al cuore,la notizia diventa pubblica e devono nominare una nuova e la nomina viene fatta dal conte che è mio fratello;ovviamente come detto mi conferma badessa del convento con una pergamena debitamente siglata e cera laccata dal vescovo.
Come consuetudine devo far visita al conte per ringraziarlo e così ritorno al castello,mi fanno entrare nella sala delle conferenze e poco dopo entra mio fratello,non facciamo in tempo a guardarci che lui ha già fuori il cazzo e io mi butto a infilarlo tutto in gola,quasi ci strappiamo i vestiti da dosso e ci scateniamo,la figa poi il culo e poi ancora in gola mi morsica le tette e io godo a ripetizione,ha i coglioni super pieni e così mi riempie davanti e dietro e non contento mi fa fare una sega e mi spara in bocca gli ultimi getti,sono talmente calda che non resisto e in mezzo alla sala mi metto a pisciare,lui spalanca la bocca e si beve il mio getto per poi contraccambiare lavandomi tutta.
Scaricati i bollenti spiriti mi dice cosa devo fare per organizzare il convento come piace a noi,cioè essere circondati da troie da uomini e se ci riusciamo anche di froci,felice dell’ordine di obbedienza totale per quelli che ci sono o che entreranno in convento ritorno felice e dopo più di un anno soddisfatta.
scritto il
2018-11-26
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