Elisabetta la ninfomane tettona - seconda parte

di
genere
tradimenti

Il giorno dopo aver scopato, io ero ancora eccitato dall'avventura meravigliosa con Elisabetta la notte prima: è piena estate e l'aria del mare è bollente, come il telefono che mi squilla: è lei, e l'eccitazione risale a mille immediatamente. "Ciao amore" - mi dice con voce calda e vogliosa - "stanotte sei stato fantastico, mi hai eccitata da morire, torni da me? Ho ancora voglia di te e del tuo cazzo...". A quel punto, con il pisello che mi esplodeva nelle mutande e il ricordo di quanto abbiamo fatto la notte prima non potevo rifiutarmi: "Preparati, stasera ti voglio sorprendere! Ti vengo a prendere per cena" è stata la mia risposta.
All'ora dell'appuntamento mi presento alla porta di casa sua più eccitato che mai: improvvisamente lei mi appare tutta nuda! Impossibile non saltarle addosso e iniziare a scopare con estremo vigore e intensità: non mai visto una donna così affamata di sesso come Elisabetta, una vera ninfomane!
Ma questa è l'anteprima della serata: dopo averlo rifatto un'altra volta le dico di mettersi un bel vestitino elegante e sexy per uscire insieme: decide di mettersi un abito da sera ovviamente scollatissimo, da cui si evidenzia molto bene il suo abbondante decolletè che a fatica rimane coperto; di intimo niente reggiseno, solo un tanga molto sottile. Scarpe con tacco alto, elegantissime. Elisabetta è la regina della serata: a cena, in disco e poi in spiaggia; ovunque andiamo lei è la protagonista, tutti la vogliono, ma lei è solo per me, un sogno, una dea del sesso. Dopo aver ballato tutta la notte, ci fermiamo in macchina vicino a una spiaggia molto piccola e appartata, lontana da sguardi indiscreti: "E' un posto meraviglioso" - mi dice con gli occhi lucidi - "Lo so: è qui che desidero fare l'amore con te adesso". Via il vestitino, le scarpe e il tanga, ho un gran desiderio di giocare ancora con le sue tettone e la sua vagina che inizio a leccarla con intensità. Poi lei mi toglie i vestiti e vuole il mio cazzo dritto in bocca, subito inizia a ciucciarlo e iniziamo l'ennesima scopata indimenticabile in macchina. Poi, tutti nudi ce ne andiamo nella spiaggia e iniziamo a fare l'amore tra gli scogli, dove le onde ci danno una sensazione di freschezza incredibile. Andiamo poi in acqua e lo facciamo anche lì. Elisabetta era come una sirena malata di sesso sfrenato: i suoi durissimi capezzoli si riflettono sull'acqua e la luce della luna risplende sul suo seno da urlo. Torniamo poco dopo sulla spiaggia, continuando a fare l'amore con tutta la passione del mondo. Ho trovato la amante ideale.
scritto il
2018-11-28
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