Seguimi
di
yari
genere
tradimenti
"seguimi"
"dove?"
"dove deciderò di portarti. Dammi la mano, adesso"
alcuni istanti di assenza.....
"eccola"
ho conosciuto Lulu (questo il nome con cui solo io la chiamo) vagando in chat, in una stanza che portava il nome della città nella quale entrambe abitiamo.
Lulu, hai suonato alla mia porta, alla casa di uno sconosciuto. Hai sconfitto la paura, ha prevalso la voglia, l'eccitazione alimentata e consumata in parole fino ad oggi lette o udite al telefono.
Quante volte hai controllato che nessuno ti seguisse; hai temuto di incrociare occhi conosciuti; non hai mai tradito.
Hai suonato e ti sei girata, come ti avevo chiesto. Il rumore della chiave che gira all'interno della serratura, puoi ancora decidere di andartene.
Non ti muovi.
Apro la porta, avverti la mia presenza dietro di te, le mie mani accarezzano i tuoi capelli, sai che ti è proibito girarti. Afferro la sciarpa di seta nera che indossi e cingo i tuoi occhi: non vedrai il mio viso.
prendo la tua mano, ti conduco all'interno, il tuo respiro è carico d'ansia, ti aiuto a salire su un piccolo tavolino, avverti di essere al centro della stanza. mi siedo davanti a te, tu sei il mio spettacolo. ti sei vestita come ti ho chiesto, un tailleur nero, la gonna stretta al ginocchio una giacca aderente, sandali con tacco vertiginoso e sottile, i capelli raccolti, un trucco lieve, hai caviglie sottili, dita affusolate.
d'un tratto, la musica.
"balla, balla per me"
è una richiesta inaspettata, rimani immobile.
"balla, balla per me" ripeto.
ti muovi lentamente, le mani sfiorano il tuo corpo, il viso, ti abbandoni alla musica, sei meravigliosa, porti un dito alla bocca, lo lecchi. ti giri. togli la giacca. non indossi nulla sotto, avverti i miei occhi sulla tua schiena, li senti addosso. non hai più timore. ti muovi e dentro di te cresce il desiderio che venga a prenderti, che faccia cessare questa meravigliosa attesa, ma sai che sono io a decidere.
mi alzo, mi avvicino a te, scendi dal tavolino.
appoggio le tue mani al muro, io in piedi dietro di te; ti guardo: lo senti.
il mio dito sulle tue caviglie, risale lentamente, sfiora i tuoi polpacci tesi, incontra la tua gonna, la trascina con sè, ora le coscie, brividi, il palmo della mano, premo, ti sfilo la gonna.
Non indossi intimo, come ti avevo chiesto.
sei nuda, vestita solo dei sandali. mi inginocchio dietro di te, le mie labbra leggere sulle tue coscie, poi la lingua, il palmo della mie mani sul tuo sedere, sai cosa voglio:
"dillo!!"
silenzio
"dillo!!",
"leccami", "leccami la fica"
la mia lingua sulle tue labbra, piano, in maniera inesorabile
"metti la lingua nella mia fica"
"l'ho depilata per te, completamente" dovrai dare spiegazioni.
infilo un dito dentro, inizi a muovere il bacino, ora due dita, si muovono veloci.
"girati!" ti ordino
ti siedi sul bordo del tavolo, io in ginocchio davanti a te, appoggi le gambe sulle mie spalle
"leccami ancora la fica"
"tu sei la mia.."
silenzio
"la mia..."
"porca"
"dillo"
"sono la tua porca"
"di più"
"sono la tua troia"
"ancora"
"sono la tua porca"
"cosa vuoi ora"
"voglio te"
"non così, cosa vuoi"
"voglio il tuo cazzo"
"ancora"
"voglio il tuo cazzo"
mi alzo
mi slacci i pantaloni, lo prendi in mano, lo baci
"non resisto, scopami, ti prego"
....
"dove?"
"dove deciderò di portarti. Dammi la mano, adesso"
alcuni istanti di assenza.....
"eccola"
ho conosciuto Lulu (questo il nome con cui solo io la chiamo) vagando in chat, in una stanza che portava il nome della città nella quale entrambe abitiamo.
Lulu, hai suonato alla mia porta, alla casa di uno sconosciuto. Hai sconfitto la paura, ha prevalso la voglia, l'eccitazione alimentata e consumata in parole fino ad oggi lette o udite al telefono.
Quante volte hai controllato che nessuno ti seguisse; hai temuto di incrociare occhi conosciuti; non hai mai tradito.
Hai suonato e ti sei girata, come ti avevo chiesto. Il rumore della chiave che gira all'interno della serratura, puoi ancora decidere di andartene.
Non ti muovi.
Apro la porta, avverti la mia presenza dietro di te, le mie mani accarezzano i tuoi capelli, sai che ti è proibito girarti. Afferro la sciarpa di seta nera che indossi e cingo i tuoi occhi: non vedrai il mio viso.
prendo la tua mano, ti conduco all'interno, il tuo respiro è carico d'ansia, ti aiuto a salire su un piccolo tavolino, avverti di essere al centro della stanza. mi siedo davanti a te, tu sei il mio spettacolo. ti sei vestita come ti ho chiesto, un tailleur nero, la gonna stretta al ginocchio una giacca aderente, sandali con tacco vertiginoso e sottile, i capelli raccolti, un trucco lieve, hai caviglie sottili, dita affusolate.
d'un tratto, la musica.
"balla, balla per me"
è una richiesta inaspettata, rimani immobile.
"balla, balla per me" ripeto.
ti muovi lentamente, le mani sfiorano il tuo corpo, il viso, ti abbandoni alla musica, sei meravigliosa, porti un dito alla bocca, lo lecchi. ti giri. togli la giacca. non indossi nulla sotto, avverti i miei occhi sulla tua schiena, li senti addosso. non hai più timore. ti muovi e dentro di te cresce il desiderio che venga a prenderti, che faccia cessare questa meravigliosa attesa, ma sai che sono io a decidere.
mi alzo, mi avvicino a te, scendi dal tavolino.
appoggio le tue mani al muro, io in piedi dietro di te; ti guardo: lo senti.
il mio dito sulle tue caviglie, risale lentamente, sfiora i tuoi polpacci tesi, incontra la tua gonna, la trascina con sè, ora le coscie, brividi, il palmo della mano, premo, ti sfilo la gonna.
Non indossi intimo, come ti avevo chiesto.
sei nuda, vestita solo dei sandali. mi inginocchio dietro di te, le mie labbra leggere sulle tue coscie, poi la lingua, il palmo della mie mani sul tuo sedere, sai cosa voglio:
"dillo!!"
silenzio
"dillo!!",
"leccami", "leccami la fica"
la mia lingua sulle tue labbra, piano, in maniera inesorabile
"metti la lingua nella mia fica"
"l'ho depilata per te, completamente" dovrai dare spiegazioni.
infilo un dito dentro, inizi a muovere il bacino, ora due dita, si muovono veloci.
"girati!" ti ordino
ti siedi sul bordo del tavolo, io in ginocchio davanti a te, appoggi le gambe sulle mie spalle
"leccami ancora la fica"
"tu sei la mia.."
silenzio
"la mia..."
"porca"
"dillo"
"sono la tua porca"
"di più"
"sono la tua troia"
"ancora"
"sono la tua porca"
"cosa vuoi ora"
"voglio te"
"non così, cosa vuoi"
"voglio il tuo cazzo"
"ancora"
"voglio il tuo cazzo"
mi alzo
mi slacci i pantaloni, lo prendi in mano, lo baci
"non resisto, scopami, ti prego"
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