Il vecchio cinema

di
genere
prime esperienze

Carte... agenda...



Ci sono giorni in cui la mente vaga, vaga...

E quel giorno, eccola tornare a quella chiacchierata con Laura.

Laura e Giacomo sono due buoni amici, colleghi sul lavoro e impegnati con i rispettivi compagni.

Entrambi piacenti, di quella bellezza naturale che puoi incontrare nella bella passante, nel distinto professionista sul metró.

Laura e Giacomo scherzano su tutto, sanno di attrarsi e a volte il discorso scivola per gioco...

...come quella volta in cui, parlando di bizzarrie adolescenziali, venne il discorso sui vecchi cinema a luci rosse:

“...chissà cosa accade là dentro?”

Roba d’altri tempi, per molti aspetti più fantozziana che erotica.

Ma Laura li conosceva:



La curiosità aveva scavato, con domande che indagavano chi fosse quella amica, per intuire se fosse reale o... immaginaria:



....e com’era?

Ovvio:

pieno di uomini che si fanno le seghe, c’era da aspettarsela quella risposta.

E certamente non era quello l’aspetto di quella conversazione, che più distoglieva Giacomo dalle sue incombenze in agenda.

Ma semmai il dopo, che più o meno suonava così:

.

Un’allusione a cui Laura aveva risposto con un “boh?”, che lasciava intendere eccitata curiosità.

Non tanto per veder uomini, per lo più vecchi, intenti a pratiche masturbatorie “vintage”; quanto per la trasgressione di immaginarsi donna, bella, giovane e insospettabile, in un simile luogo.

Un’idea che infrangeva un tabú.

E Giacomo si ritrova nel suo ufficio, a trascurare l’agenda e a curiosare su google in cerca degli ultimi cinema porno della città:

immagina Laura, sua complice, in minigonna e tacchi, tra l’impaurita e l’eccitata a farsi accompagnare da lui in quel luogo carico di suoni e odori.



La fantasia galoppa e Giacomo chiama il cinema: è aperto.

Non che Laura ne sappia qualcosa, ma lui chiama.

Non gli basta: ci passa davanti.

Puro squallore, con infissi vecchi, un pavimento di piastrellacce.... bleah!

Vediamo l’altro!

L’altro quantomeno da fuori ha un aspetto decoroso e pare anche pulito!

Giacomo sale sulla sua macchina e va verso casa.

La giornata è finita e la fantasia si delinea:

Laura... e Giacomo sotto casa di lei, che sa dove andranno...

Lei che si siede sul sedile della macchina di lui, il vestito corto scopre coscia e pizzo dell’autoreggente...

Imbarazzo e complicità.

E una domanda:



...a te, lettrice e lettore, lascio la conclusione del racconto.........


scritto il
2018-12-27
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