Perche no?
di
Andromeda89
genere
trans
Ovviamente ci tengo a sottolineare che questo mio breve saggio sia il frutto di una mia fantasia mai doma.
Capitolo primo, incipit.
Probabilmente, ne mio padre e ne il tuo, leggeranno quanto scrivo.
Probabilmente, non avranno neanche avuto il sentore di stimolare quella curiosità che la mia ma anche tua generazione, nata e cresciuta nel boom informatico, hanno imparato a conoscere, a scoprire ed infine anche ad assecondare; non per forza in questo ordine razionale.
Ed è proprio la razionalità ad azionare quel circuito frenante che permette alla nostra mente di scindere realtà da finzione, giusto da sbagliato, uomo da donna, vero da falso.
E quale se non il nostro di paese, è quello in cui il pragmatismo ortodosso clericale ha intriso più di tutte la propria dottrina, limitando il più possibile la nostra intimità sessuale? Forse Orwell non esagerava nel descrivere quel Grande Fratello che tutto vede e tutta sa, onnivegente, giusto e che rendeva l’uomo schiavo e libero contemporaneamente.
Ma è prendendo spunto da 1984 che possiamo e dobbiamo rompere le nostre catene e liberare la nostra mente, espandendo il più il possibile il termine razionale.
Ed è vivere la nostra sessualità a 360 gradi può non essere il frutto di una tentazione maligna ma bensì l’emancipazione finale del più insignificante ammasso di carbonio della Via Lattea.
Capitolo secondo, inqiuetudine.
Non ricordo neanche a che età navigando in quella selva oscura che è l’internet, scoprii a mio malgrado(?) l’esistenza di queste creature.
Sapevo che potevano essere uomo XY o donna XX con tutti gli annessi è connessi, ma scoprire questi ‘’esseri’’ XXX con parte degli annessi di XY e dei connessi di XX mi inquietò non poco.
Capitolo terzo, accettazione.
L’inquietudine mano a mano lasciò spazio alla presa di coscienza. Iniziavo ad accettare che queste XXX chiamate Trans, Shemale o Ladyboy o dio solo sa in quanti altri modi, in fondo provocavano la mia sessualità come se non più di un XX.
Capitolo quarto, convivenza.
Ed è la sconfitta di ogni forma di razionalità, la vittoria totale del cuore sulla mente. Accettare e convivere con questa nuova forma di sessualità ha reso me e te persone migliori di quanto crediamo. Provare nuove forme di piacere, assecondare nuovi sensi e guardare il tutto con occhi smaliziati è tutto tranne che un male.
Capitolo cinque, trincea.
Inquietudine, accettazione, convivenza.
Quando tutte queste fasi sono state abbondantemente assimilate, la consacrazione di ogni percorso è la messa i pratica di quanto imparato. Un esame appunto.
Ho imparato a conoscermi anche grazie a loro, quindi vado diretto, so quello che cerco.
Dopo anni di gavetta sono finalmente in trincea, voglio combattere e farmi largo nella giungla.
Lineamenti morbidi, femminile, slanciata, seno prosperoso, glutei sodi. La voglio cosi.
Per il Capitolo sei, esperienza, pubblicherò a stretto giro. Spero vi sia piaciuto il mio breve saggio. Buon fine e buon inizio anno a tutti.
Capitolo primo, incipit.
Probabilmente, ne mio padre e ne il tuo, leggeranno quanto scrivo.
Probabilmente, non avranno neanche avuto il sentore di stimolare quella curiosità che la mia ma anche tua generazione, nata e cresciuta nel boom informatico, hanno imparato a conoscere, a scoprire ed infine anche ad assecondare; non per forza in questo ordine razionale.
Ed è proprio la razionalità ad azionare quel circuito frenante che permette alla nostra mente di scindere realtà da finzione, giusto da sbagliato, uomo da donna, vero da falso.
E quale se non il nostro di paese, è quello in cui il pragmatismo ortodosso clericale ha intriso più di tutte la propria dottrina, limitando il più possibile la nostra intimità sessuale? Forse Orwell non esagerava nel descrivere quel Grande Fratello che tutto vede e tutta sa, onnivegente, giusto e che rendeva l’uomo schiavo e libero contemporaneamente.
Ma è prendendo spunto da 1984 che possiamo e dobbiamo rompere le nostre catene e liberare la nostra mente, espandendo il più il possibile il termine razionale.
Ed è vivere la nostra sessualità a 360 gradi può non essere il frutto di una tentazione maligna ma bensì l’emancipazione finale del più insignificante ammasso di carbonio della Via Lattea.
Capitolo secondo, inqiuetudine.
Non ricordo neanche a che età navigando in quella selva oscura che è l’internet, scoprii a mio malgrado(?) l’esistenza di queste creature.
Sapevo che potevano essere uomo XY o donna XX con tutti gli annessi è connessi, ma scoprire questi ‘’esseri’’ XXX con parte degli annessi di XY e dei connessi di XX mi inquietò non poco.
Capitolo terzo, accettazione.
L’inquietudine mano a mano lasciò spazio alla presa di coscienza. Iniziavo ad accettare che queste XXX chiamate Trans, Shemale o Ladyboy o dio solo sa in quanti altri modi, in fondo provocavano la mia sessualità come se non più di un XX.
Capitolo quarto, convivenza.
Ed è la sconfitta di ogni forma di razionalità, la vittoria totale del cuore sulla mente. Accettare e convivere con questa nuova forma di sessualità ha reso me e te persone migliori di quanto crediamo. Provare nuove forme di piacere, assecondare nuovi sensi e guardare il tutto con occhi smaliziati è tutto tranne che un male.
Capitolo cinque, trincea.
Inquietudine, accettazione, convivenza.
Quando tutte queste fasi sono state abbondantemente assimilate, la consacrazione di ogni percorso è la messa i pratica di quanto imparato. Un esame appunto.
Ho imparato a conoscermi anche grazie a loro, quindi vado diretto, so quello che cerco.
Dopo anni di gavetta sono finalmente in trincea, voglio combattere e farmi largo nella giungla.
Lineamenti morbidi, femminile, slanciata, seno prosperoso, glutei sodi. La voglio cosi.
Per il Capitolo sei, esperienza, pubblicherò a stretto giro. Spero vi sia piaciuto il mio breve saggio. Buon fine e buon inizio anno a tutti.
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