Studenti universitari
di
uni93
genere
etero
24enne etero studente universitario fuori sede, in un monolocale di famiglia in zona periferica ma ben collegata all'università. Rientro a casa dopo un esame, giornata nuvolosa, in giro un cazzo di nessuno, per il fine settimana decido restare in città, gli amici sono tutti fuori con le tipe e con la mia ci siamo lasciati da un po' di tempo. È giovedì sera, non so che fare, mi metto davanti al pc e inizio a guardarmi qualche video porno, poi passo a una chat, niente di erotico; tutti parlano di tutto anche se il sesso ovviamente non manca. Contatto una tipa con un nick che mi fa capire essere della zona. Iniziamo a chattare, ci presentiamo, scopriamo di vivere in parti opposte della città, ma i mezzi pubblici aiutano notevolmente. Studiamo nella stessa università, anche se in facoltà diverse, ma abbiamo alcuni professori in comune... la cosa ci incuriosisce, ci avvicina parecchio e ci fa elettrizzare. Le dico "magari ci siamo già incontrati in università!", lei ci sta al gioco, mi fa domande un po' personali, vuole sapere di più, io cerco di restare sulle mie, non sapendo chi c'è dall'altra parte e se davvero è la ragazza che dice di essere. Diciamo che ci fidiamo entrambi, le dico che non sono della zona ma ci vivo per studio, lei invece è originaria del posto, figlia unica, 22 anni, vive coi suoi che le rompono il cazzo da mattina a sera, è senza fidanzato e frequenta solo amiche. Da come scrive capisco che è anche abbastanza volgare... cazzo, figa, minchia, troia nella sua chat non mancano mai... Rispondo nello stesso modo anche perché sono anch'io volgare, quindi ci piacciamo subito. Ci descriviamo, fisicamente non sembra niente male, alta, magra, dice terza di tette, da l'idea di avere un bel corpo. Veste bene e sa essere provocante: jeans attillati, magliette non troppo aderenti, perizomi. La provoco, le chiedo cosa ci fa in chat e mi dice che è a casa e si sta scazzando, "allora siamo in due" le rispondo, io poi sono sul letto a mangiarmi una pizza. "Non ci entro spesso in questa chat, però mi diverte, magari salta fuori pure qualche incontro" le dico. Mi chiede se ho già incontrato e dico di no, anche se non mi dispiacerebbe visto che non sono fidanzato, se capita non sarebbe niente male, "magari con una ragazza un po' volgare" aggiungo. Mi dice che le piace essere volgare e le piacciono i ragazzi volgari. In effetti le dico che non mi faccio problemi a parlare spinto con ragazze. A lei sta cosa piace parecchio, mi dice che alla fine i suoi la controllano da vicino e quando esce con le sue amiche si lasciano andare... insomma fanno un po' le troiette. Si trovano a casa di una, cambiano vestiti, si mettono cose più provocanti, mi confida che a volte esce senza perizoma. La cosa mi eccita di brutto e anche lei si arrapa quando le dico che di solito non uso i boxer, che sono sdraiato sul letto e ho il cazzo in tiro. Mi risponde “minchia fai venire voglia”. Decido di spingermi più in là, voglio vedere cosa dice, l'avviso che non cerco niente di serio, se capita solo incontri occasionali. Lei aspetta un attimo e poi mi scrive "beh ovvio". "Cioè ti piacerebbe incontrare?" le chiedo, lei mi dice che non ha mai incontrato nessuno delle persone con cui ha chattato, però dipende dal tipo. "E quale sarebbe il tuo tipo?" insisto, lei mi fa la stessa domanda sulla ragazza ideale, le dico che mi sono lasciato da un po' e non ho voglia di storie serie. Anche lei è single, aggiungendo che "al momento non sono molto interessata a relazioni". Gliela butto giù, mi faccio più provocante, "allora cerchiamo tutti e due una bella scopata". Mi scrive che ha voglia di divertirsi, le dico che vivo da solo e che ci si può frequentare anche solo per trombare. È sera, lei è in camera da sola, mi dice in reggiseno e perizoma, i genitori stanno già dormendo, io invece le dico che sono sul letto col cazzo in tiro che me lo sto scappellando, lei mi risponde che così la provoco e la eccito. Prendo la palla al balzo e insisto, dicendole che in realtà il perizoma lo usa, visto che prima aveva detto il contrario. Sono un paio d’ore che stiamo chattando, quindi un po’ di cose ce le siamo dette, però la risposta mi lascia di stucco. “Se vuoi lo tolgo” mi risponde, dicendomi di essersi già un po' bagnata e che le sto facendo venire una voglia tremenda. Mi scappa un “porca troia” e lei mi da dello scemo aggiungendo una faccina sorridente. C’è feeling. La cosa mi fa arrapare di brutto ma voglio una sua foto. Glielo propongo, all'inizio non vuole, le offro uno scambio di fotografie, poi se ci si piace si può organizzare un incontro. Mi fa "solo uno?". "Beh allora hai proprio voglia di cazzo" mi spingo a dirle, ricordandole che vivo da solo, per cui tutte le volte che vuole può venire da me. Ho casa libera, i vicini sono via da mattina a sera, spesso rimango in casa a studiare, le propongo di passare le giornate da me invece che andare in università. Le domando da quanto non scopa, non mi risponde, ma mi chiede se scambiamo le nostre foto. Accetto, le mando la mia e subito dopo mi arriva la sua. L'immagine corrisponde alla descrizione, è una gran bella figa, da l'idea di voler trombare, belle labbra carnose, viso molto carino, a lei piaccio, mi dice che l'arrapo di brutto e che ci starebbe alla mia proposta. Mi manda anche foto delle tette e io contraccambio con l'uccello. Sono almeno tre ore che chattiamo, è giovedì sera, il tempo mi sembra volato via senza accorgermene e così anche per lei. Mi dice di sentirsi troppo in sintonia, abbiamo gli stessi desideri, ci piace godere, la faccio arrapare. Le dico che in casa ho un vasetto di nutella, mi risponde "e allora?". "Beh ci infilerei dentro il cazzo e te lo darei in bocca da leccare" le rispondo. Lei si scioglie, non vede l'ora, mi dice "mi hai fatto bagnare". Le dico "a questo punto sarebbe un peccato non incontrarci". Lei non risponde, fa passare un po' di tempo, io la sollecito, a un certo punto mi chiede se sono serio. "Pensavo che anche tu lo fossi" le scrivo. Dopo avermi detto di essersi bagnata credevo che ci stesse, ma iniziavo quasi a ricredermi, quando a un certo punto mi fa "è da un po' che non scopo". Mi dice che stava cercando qualcuno, si era fatta solo un tipo e spompato un altro nei cessi dell'università, ma come me aveva voglia di andare oltre. "Interessa uno scopamico?" le domando e mi risponde dicendo che non cerca relazioni. Le chiedo se è davvero convinta, ma dopo alcune ore in chat a parlare di sesso si era eccitata mica male e la voglia di fottere ce l'aveva anche lei. Mi ha parlato dei suoi, gran rompicazzo, che non la lasciavano mai uscire da sola e le stavano addosso con qualunque ragazzo. Alla fine andava avanti a ditalini e qualche pompino a un amico gay. Capisco che vuole trombare, alla fine glielo chiedo "quando ci vediamo"? Sabato deve partire per un fine settimana con un gruppetto di amiche, le propongo di venire da me. A tre condizioni. Sento che è eccitata e gliele butto giù: 1. appena entra in casa via i vestiti e si passano due giorni completamente nudi, 2. un fine settimana di sesso sfrenato e 3. la mia perversione, pisciarci addosso. Non me l'aspettavo, accetta immediatamente, deve solo mettersi d'accordo con le sue amiche. Devono andare in montagna a casa di una, per un compleanno. Sono compagne di università, i genitori non le conoscono, ma il gioco è facile. Dovrebbero partire due giorni dopo, sabato mattina, si trovano alla stazione degli autobus, lei accompagnata dalla madre. È giovedì sera, venerdì ne avrebbe parlato con le altre, racconta la palla di essersi risentita con l'ex che la vuole rivedere per rimettersi insieme. Dovrebbe riuscirci, il problema, come mi dice, "è quella cagacazzo di mia madre". È lei ad accompagnarla in stazione e conoscere le sue quattro amiche, poi se ne sarebbe andata fuori dalle palle lasciandola con le altre. A quel punto sarebbe stata libera. Doveva solo organizzare bene la cosa. Rimaniamo che ci saremmo sentiti venerdì sera. Stacchiamo la conversazione, con la promessa di scambiarci il giorno dopo facebook per vedere altre nostre foto. Intanto ce ne siamo mandate un paio, io una del mio cazzo in tiro. Lei delle sue mutandine [...]
Venerdì sera: riaccendo il pc, entro nella stessa chat, lei non è ancora collegata, aspetto, a un certo punto vedo comparire il nick, sono straeccitato. È lei a contattarmi per prima. "Ciao amore" mi dice, aggiungendo "ieri sera mi sono bagnata troppo a guardare la foto del tuo uccello. Mi hai fatto venire una voglia assurda". Io le dico invece che mi sono segato pensando di sborrare sul suo perizoma. Le chiedo com'è rimasta d'accordo con le amiche. "È fatta" mi risponde. Sanno che si vedrà con l'ex; la mamma l'accompagnerà in stazione, conoscerà le altre ragazze che stanno ovviamente al gioco, poi sta qui se ne andrà fuori dal cazzo e lei è libera. Le amiche prenderanno l'autobus e lei invece verrà da me. I genitori manco li caga, una volta che la madre la vede con le altre ragazze sarà tranquilla e la lascerà in pace. Sa che la figlia passerà il fine settimana con le amiche di università, per cui non immagina niente. Neanche le ragazze, che la crederanno insieme all'ex fidanzato. Si faranno i cazzi loro. Sono tutte d'accordo.
Sono le 7 di sera e chattiamo fino a mezzanotte. Cinque ore in cui parliamo solo di sesso, ci mandiamo altre foto, io del mio cazzo, lei della figa, mi manda foto del viso con la lingua sulle labbra, non vediamo l'ora di trovarci. Non scambiamo facebook, alla fine decidiamo di chattare con la cam accesa. Una bella sorpresa, siamo tutti e due distesi sul letto, lei sotto le coperte, il viso che tradisce l’aria di una zoccoletta, e ci metto poco a capirlo. Pochi minuti in cam abbassa lo schermo, si tira un po’ fuori dalle lenzuola e mi fa intravvedere il seno. Un sogno. Le dico “hai delle tette meravigliose e non vedo l’ora di metterci sopra la faccia”. Lei si morde le labbra, accenna un sorriso e mi tira fuori la lingua. Ha voglia, si capisce. Mi chiede di farglielo vedere, io mi avvicino alla cam col cazzo in tiro, è di marmo e vedo che lei lo fissa con gli occhi sgranati. Me lo scappello un po’, poi rialzo la cam e rivedo il suo volto. Mi guarda passandosi ancora la lingua sulle labbra, ride, mi dice che vuole il cazzo e che si sta togliendo il perizoma. Non ci credo, ma dopo un attimo me lo fa vedere in cam insieme al reggiseno. Si è tolto pure quello, anche lei è completamente nuda a letto. Mi arrapa troppo, abbiamo una voglia assurda, le dico di aver comprato due confezioni di preservativi e che le farò anche un regalo. Vuole sapere cos'è, la cosa la eccita di brutto, insiste, dice che non viene a casa mia se non glielo dico... L'ho stuzzicata abbastanza, alla fine cedo, le dico che è un vibratore. Lei non ci crede, dice che non li ha mai usati, le mando la foto, la forma è strana, a cactus, non l'ha mai visto. Le spiego che è un triplo vibratore, serve per la doppia penetrazione di figa e culo e la stimolazione del clitoride. Lei non ci sta più nella pelle e la cosa la fa impazzire. Le dico di presentarsi da me in tuta e senza mutandine. La sento troppo eccitata, ci diamo appuntamento a casa mia alle 10 del mattino. Vuole sapere com'è la casa, se c'è in giro gente, se qualcuno può sentirci. È una piccola palazzina, pochi appartamenti, tutti single in città per lavoro, il fine settimana rientrano nei propri paesi. Sono da solo. Lei è convinta da tempo, lo siamo entrambi, mi confida che è la prima volta che le capita una cosa del genere, e lo è anche per me. Non vuole che si sappia in giro, ci vuole poco per rassicurarla. In fondo cerchiamo tutti e due la stessa cosa. Sesso. Abbiamo bisogno di sfogarci e godere, vogliamo scopare alla grande, lasciarci andare. Lei è la tipa volgare che cercavo, nelle chat ce ne siamo dette di tutto e di più, e io mi adeguo molto facilmente. L'appuntamento è sabato mattina a casa mia.[...]
Sono le 9, mi sono alzato da poco, ho dormito nudo e ho pure sborrato nel letto. Lenzuola sporche, le avevo cambiate la sera prima, cazzo. Fuori piove, una giornata di merda se non fosse per quello che mi sta aspettando. Mi vesto velocemente, esco sulle scale per controllare se c'è in giro qualcuno. Nessuno, come immaginavo. Sapevo che nella palazzina ci sono solo lavoratori single in città per la settimana, sabato e domenica quasi sempre vuota. Come questa volta. Lascio solo una tapparella un po' alzata con luce accesa verso la strada, il segnale che avevo concordato con la tipa. Suona il citofono e non sono ancora le dieci. Mi avvicino alla finestra e vedo una tipa con borsa al cancello. È lei. Le apro, due rampe di scale e bussa alla porta. Rispondo, mi dice il nome, le dico che sono nudo, le mi dice "tra poco anch'io". Apro la porta, me la trovo davanti, una gran figa, due tette da sballo, mi fissa il cazzo e non riesce più a levare lo sguardo. La fisso anch'io passandomi la lingua sulle labbra, mi spinge in casa, chiude la porta e mi si appiccica addosso. Butta per terra il borsone con dentro le cose per il fine settimana con le amiche. Iniziamo a slinguazzarci, mi prende in mano il cazzo, io infilo la mano nei suoi leggins, non ha le mutandine, sento la figa già umida, sto impazzendo.
Andiamo in camera da letto, iniziamo a ridere pensando a tutto quello che ci siamo detti in chat e alle palle che lei ha raccontato ad amiche e genitori. Mi fa "levami i vestiti che per due giorni non mi servono più a un cazzo". Glieli levo e li lancio nel corridoio, mi sbatte sul letto, si siede sulla mia faccia e inizia a strusciarsi su di me la figa bagnata. È sabato mattina, e mi fa "sai che rientro dalla vacanza con le mie amiche domani sera?". Ridiamo come coglioni, siamo assatanati di sesso. Per mezz'ora si struscia sulla mia faccia, è troppo eccitata, dice che la faccio sentire una puttana e la cosa le piace un casino. Ho la lingua nella figa e un dito nel suo culo, sento che sta godendo, freme, mi dice che sta per venire e che si bagna parecchio. Lo capisco subito, squirta come non ho mai visto fare, mi inonda la faccia, la prendo e la sbatto di pancia sul letto, le lecco il culo, infilo un preservativo e la penetro violentemente. Le do della troia e lei impazzisce, è una valanga di minchie, puttane, cazzi e fighe. Siamo volgari di brutto e ci eccitiamo a vicenda. Mi dice che vuole farsi fottere come una cagna. Mi fa arrapare in modo assurdo, ha due tette che sono una terza abbondante, capezzoli fantastici, ci promettiamo di trombare insieme tutte le volte che vogliamo. Non ci sembra vero, abbiamo quello che vogliamo, lei è incredibile: ha solo 22 anni ma è troppo puttana, mentre le sto venendo dentro mi chiede qual era la terza condizione che le avevo imposto. Mi fa "sai che ogni volta che godo, dopo mi viene sempre da pisciare?". Le faccio "mi vuoi pisciare addosso?" Sborro, sono schizzate che non finiscono più, ci mettiamo per terra, levo il tappeto, scosto il letto con un calcio, sono disteso supino, lei si mette in piedi sopra di me, gambe divaricate, vedo il piscio che le scende sulle gambe, le metto le mani sulla figa, lo sento caldo che mi cola addosso, sul pavimento c'è un lago, mi alzo, andiamo in bagno, ci facciamo una doccia calda, la masturbo col getto dell'acqua, la vedo venire, capisco che con lei posso farci di tutto. Ha solo voglia di fottere.
Adora strusciarsela sulla mia faccia, continua a un ritmo forsennato e io adoro metterle la lingua in figa. Le chiedo "ma i tuoi sanno di avere una figlia così tanto troia?" Mi risponde di no, pensano alla classica brava ragazzina che non ha mai fatto niente a parte qualche bacio. Torniamo in camera ancora bagnati, ci mettiamo sul letto, tiro fuori il vibratore, vedo che si mette a novanta e si allarga il buco del culo. Glielo infilo, gode come una cagna, mi siedo sulla sua faccia, mi prende in bocca i coglioni e mi sega l'uccello, io sto guardando la sua figa gonfia, rossa, mentre le spingo dentro culo e figa il vibratore. La sento venire, squirta ancora ma non come prima, è bagnata fradicia, levo il vibratore, passo la lingua sulla figa e poi sul buco del culo. Lei ha in bocca tutto il mio cazzo. Sborro. Siamo completamente bagnati di sudore, sperma, delle sue voglia e di piscio. È fantastico. Ci fermiamo un attimo, abbiamo dimenticato lo scorrere del tempo. Fuori è buio, è già sera, e abbiamo ancora tutta la notte e il giorno dopo.
Andiamo in cucina a mangiarci un panino, nudi, ci sediamo, lei su di me... sentiamo il suo cell suonare, è sua mamma... lei risponde vuole sapere come va a casa con le amiche.
Le dice che si sta divertendo un casino, le racconta palle su palle, delle amiche, della cena che sta preparando, che fa freddo... mentre le sgrilletto la figa.
Chiude la conversazione, le chiedo se sua madre non ha intuito o immaginato qualcosa, mi fa "no, e poi non gliene fotte un cazzo di quello che faccio". È seduta sulla mie gambe, ho l'uccello che spinge sul suo culo, a un certo punto fa una cosa che non mi aspettavo... allarga le gambe e inizia a pisciare per terra. Non ha più inibizioni. Il piscio va sul pavimento, inonda il mio cazzo, sembra che non finisca più, rimane sulla sedia, ci mettiamo a ridere.
Non ci sembra vero quello che stiamo facendo e vivendo, ma ci piace da impazzire. Si alza, mi chiede dov'è la nutella, apre un armadietto e prende il vasetto. Lo apre e lo infila sul cazzo in tiro. Ho la cappella che mi sta scoppiando, sento la crema della nutella che mi avvolge l'uccello, lo tiro fuori dal barattolo, è completamente ricoperto di cioccolata che mi scende anche sui coglioni.
Mi fa alzare e sedere sul tavolo, mentre lei si siede sulla sedia bagnata del suo piscio. Prende in bocca l'uccello e inizia a gustarselo, io mi abbandono sul tavolo col barattolo della nutella in mano. Mi spalma la nutella sulla pancia, succhia con una foga assurda fino a farmi venire. Ho la sborra impastata di cioccolato, il barattolo ancora mezzo pieno, lo prendo, metto dentro la mano e ne tiro fuori un po' e glielo spalmo sulle tette e la sua schiena. Dò un'occhiata all'orologio in cucina, è mezzanotte.
Ci abbandoniamo per terra tra il suo piscio, la mia sborra e sporchi di nutella che le passo sulla schiena e il culo dove ci infilo due dita. Scopiamo, la penetro, godiamo tutti e due. Lei è per terra tutt’altro che sfinita, mi dice di alzarmi, apre la bocca chiedendomi di pisciarle dentro. Intanto con le allargo le gambe e col piede le masturbo la figa. La vedo godere, io inizio a segarmi l'uccello, si alza anche lei, si struscia su di me, siamo completamente sporchi e arrapati... andiamo ancora in doccia.
Siamo sul corridoio, lei è davanti a me che mi tiene la mano, vedo il suo culo sporco di nutella, è irresistibile. Ci passo dentro una mano e cerco di ficcarle nel culo un dito. Lei mi dice di smetterla e non farla godere così tanto, altrimenti... "Altrimenti cosa?" le dico... Mi fa sdraiare per terra, siamo ancora sporchi di nutella e piscio, si siede col culo sulla mia faccia. Lo rivedo ancora quel momento. Mentre si avvicina, il buco che si apre e lei che si appoggia sulla mia faccia, riesco a penetrarla con due dita, una nel culo, l’altra nella figa, lei non resiste, la sento gemere, si struscia sulla mia faccia, poi si solleva leggermente, la vedo bagnarsi, due schizzi, sta squirtando, si abbassa ancora, scende con la bocca sul mio cazzo, lo scappella e mi piscia in faccia. Io resisto pochi secondi e sborro... Ci alziamo, mi guardo attorno e vedo il pavimento della cucina e il corridoio sporchi di nutella, delle pisciate che ci siamo fatti e dei preservativi usati. Ci infiliamo in doccia, lei con in mano il vibratore che mi implora di metterglielo in culo. Ci laviamo, più la guardo e più mi arrapa, mi chiede quanti preservativi ho ancora in casa. Avevo comprato due confezioni, sono quasi finite... Mi sussurra nell'orecchio che anche lei li aveva portati, in borsa aveva altre due confezioni. Le dico che è una puttana, le mi risponde "la tua". Abbiamo scopato tutta notte, la mattina, sfiniti abbiamo dormito, lei col mio cazzo in bocca, io con la faccia sulla sua figa. Mi sveglio verso mezzogiorno, lei dorme ancora, ho il cazzo duro, mi infilo un preservativo e inizio a incularla. Lei non dice niente, ma geme, gode, mi sussurra di non fermarmi, io prendo un ritmo più violento, sento che sto per venire, lei lo capisce e in quel momento mi dice che non finirebbe più di scopare con me. Ai genitori ha raccontato che le sue amiche hanno piacere ad ospitarla più spesso da loro per altri fine settimana. Contenti, le lasciano il permesso di andare tutte le volte che vuole.
Venerdì sera: riaccendo il pc, entro nella stessa chat, lei non è ancora collegata, aspetto, a un certo punto vedo comparire il nick, sono straeccitato. È lei a contattarmi per prima. "Ciao amore" mi dice, aggiungendo "ieri sera mi sono bagnata troppo a guardare la foto del tuo uccello. Mi hai fatto venire una voglia assurda". Io le dico invece che mi sono segato pensando di sborrare sul suo perizoma. Le chiedo com'è rimasta d'accordo con le amiche. "È fatta" mi risponde. Sanno che si vedrà con l'ex; la mamma l'accompagnerà in stazione, conoscerà le altre ragazze che stanno ovviamente al gioco, poi sta qui se ne andrà fuori dal cazzo e lei è libera. Le amiche prenderanno l'autobus e lei invece verrà da me. I genitori manco li caga, una volta che la madre la vede con le altre ragazze sarà tranquilla e la lascerà in pace. Sa che la figlia passerà il fine settimana con le amiche di università, per cui non immagina niente. Neanche le ragazze, che la crederanno insieme all'ex fidanzato. Si faranno i cazzi loro. Sono tutte d'accordo.
Sono le 7 di sera e chattiamo fino a mezzanotte. Cinque ore in cui parliamo solo di sesso, ci mandiamo altre foto, io del mio cazzo, lei della figa, mi manda foto del viso con la lingua sulle labbra, non vediamo l'ora di trovarci. Non scambiamo facebook, alla fine decidiamo di chattare con la cam accesa. Una bella sorpresa, siamo tutti e due distesi sul letto, lei sotto le coperte, il viso che tradisce l’aria di una zoccoletta, e ci metto poco a capirlo. Pochi minuti in cam abbassa lo schermo, si tira un po’ fuori dalle lenzuola e mi fa intravvedere il seno. Un sogno. Le dico “hai delle tette meravigliose e non vedo l’ora di metterci sopra la faccia”. Lei si morde le labbra, accenna un sorriso e mi tira fuori la lingua. Ha voglia, si capisce. Mi chiede di farglielo vedere, io mi avvicino alla cam col cazzo in tiro, è di marmo e vedo che lei lo fissa con gli occhi sgranati. Me lo scappello un po’, poi rialzo la cam e rivedo il suo volto. Mi guarda passandosi ancora la lingua sulle labbra, ride, mi dice che vuole il cazzo e che si sta togliendo il perizoma. Non ci credo, ma dopo un attimo me lo fa vedere in cam insieme al reggiseno. Si è tolto pure quello, anche lei è completamente nuda a letto. Mi arrapa troppo, abbiamo una voglia assurda, le dico di aver comprato due confezioni di preservativi e che le farò anche un regalo. Vuole sapere cos'è, la cosa la eccita di brutto, insiste, dice che non viene a casa mia se non glielo dico... L'ho stuzzicata abbastanza, alla fine cedo, le dico che è un vibratore. Lei non ci crede, dice che non li ha mai usati, le mando la foto, la forma è strana, a cactus, non l'ha mai visto. Le spiego che è un triplo vibratore, serve per la doppia penetrazione di figa e culo e la stimolazione del clitoride. Lei non ci sta più nella pelle e la cosa la fa impazzire. Le dico di presentarsi da me in tuta e senza mutandine. La sento troppo eccitata, ci diamo appuntamento a casa mia alle 10 del mattino. Vuole sapere com'è la casa, se c'è in giro gente, se qualcuno può sentirci. È una piccola palazzina, pochi appartamenti, tutti single in città per lavoro, il fine settimana rientrano nei propri paesi. Sono da solo. Lei è convinta da tempo, lo siamo entrambi, mi confida che è la prima volta che le capita una cosa del genere, e lo è anche per me. Non vuole che si sappia in giro, ci vuole poco per rassicurarla. In fondo cerchiamo tutti e due la stessa cosa. Sesso. Abbiamo bisogno di sfogarci e godere, vogliamo scopare alla grande, lasciarci andare. Lei è la tipa volgare che cercavo, nelle chat ce ne siamo dette di tutto e di più, e io mi adeguo molto facilmente. L'appuntamento è sabato mattina a casa mia.[...]
Sono le 9, mi sono alzato da poco, ho dormito nudo e ho pure sborrato nel letto. Lenzuola sporche, le avevo cambiate la sera prima, cazzo. Fuori piove, una giornata di merda se non fosse per quello che mi sta aspettando. Mi vesto velocemente, esco sulle scale per controllare se c'è in giro qualcuno. Nessuno, come immaginavo. Sapevo che nella palazzina ci sono solo lavoratori single in città per la settimana, sabato e domenica quasi sempre vuota. Come questa volta. Lascio solo una tapparella un po' alzata con luce accesa verso la strada, il segnale che avevo concordato con la tipa. Suona il citofono e non sono ancora le dieci. Mi avvicino alla finestra e vedo una tipa con borsa al cancello. È lei. Le apro, due rampe di scale e bussa alla porta. Rispondo, mi dice il nome, le dico che sono nudo, le mi dice "tra poco anch'io". Apro la porta, me la trovo davanti, una gran figa, due tette da sballo, mi fissa il cazzo e non riesce più a levare lo sguardo. La fisso anch'io passandomi la lingua sulle labbra, mi spinge in casa, chiude la porta e mi si appiccica addosso. Butta per terra il borsone con dentro le cose per il fine settimana con le amiche. Iniziamo a slinguazzarci, mi prende in mano il cazzo, io infilo la mano nei suoi leggins, non ha le mutandine, sento la figa già umida, sto impazzendo.
Andiamo in camera da letto, iniziamo a ridere pensando a tutto quello che ci siamo detti in chat e alle palle che lei ha raccontato ad amiche e genitori. Mi fa "levami i vestiti che per due giorni non mi servono più a un cazzo". Glieli levo e li lancio nel corridoio, mi sbatte sul letto, si siede sulla mia faccia e inizia a strusciarsi su di me la figa bagnata. È sabato mattina, e mi fa "sai che rientro dalla vacanza con le mie amiche domani sera?". Ridiamo come coglioni, siamo assatanati di sesso. Per mezz'ora si struscia sulla mia faccia, è troppo eccitata, dice che la faccio sentire una puttana e la cosa le piace un casino. Ho la lingua nella figa e un dito nel suo culo, sento che sta godendo, freme, mi dice che sta per venire e che si bagna parecchio. Lo capisco subito, squirta come non ho mai visto fare, mi inonda la faccia, la prendo e la sbatto di pancia sul letto, le lecco il culo, infilo un preservativo e la penetro violentemente. Le do della troia e lei impazzisce, è una valanga di minchie, puttane, cazzi e fighe. Siamo volgari di brutto e ci eccitiamo a vicenda. Mi dice che vuole farsi fottere come una cagna. Mi fa arrapare in modo assurdo, ha due tette che sono una terza abbondante, capezzoli fantastici, ci promettiamo di trombare insieme tutte le volte che vogliamo. Non ci sembra vero, abbiamo quello che vogliamo, lei è incredibile: ha solo 22 anni ma è troppo puttana, mentre le sto venendo dentro mi chiede qual era la terza condizione che le avevo imposto. Mi fa "sai che ogni volta che godo, dopo mi viene sempre da pisciare?". Le faccio "mi vuoi pisciare addosso?" Sborro, sono schizzate che non finiscono più, ci mettiamo per terra, levo il tappeto, scosto il letto con un calcio, sono disteso supino, lei si mette in piedi sopra di me, gambe divaricate, vedo il piscio che le scende sulle gambe, le metto le mani sulla figa, lo sento caldo che mi cola addosso, sul pavimento c'è un lago, mi alzo, andiamo in bagno, ci facciamo una doccia calda, la masturbo col getto dell'acqua, la vedo venire, capisco che con lei posso farci di tutto. Ha solo voglia di fottere.
Adora strusciarsela sulla mia faccia, continua a un ritmo forsennato e io adoro metterle la lingua in figa. Le chiedo "ma i tuoi sanno di avere una figlia così tanto troia?" Mi risponde di no, pensano alla classica brava ragazzina che non ha mai fatto niente a parte qualche bacio. Torniamo in camera ancora bagnati, ci mettiamo sul letto, tiro fuori il vibratore, vedo che si mette a novanta e si allarga il buco del culo. Glielo infilo, gode come una cagna, mi siedo sulla sua faccia, mi prende in bocca i coglioni e mi sega l'uccello, io sto guardando la sua figa gonfia, rossa, mentre le spingo dentro culo e figa il vibratore. La sento venire, squirta ancora ma non come prima, è bagnata fradicia, levo il vibratore, passo la lingua sulla figa e poi sul buco del culo. Lei ha in bocca tutto il mio cazzo. Sborro. Siamo completamente bagnati di sudore, sperma, delle sue voglia e di piscio. È fantastico. Ci fermiamo un attimo, abbiamo dimenticato lo scorrere del tempo. Fuori è buio, è già sera, e abbiamo ancora tutta la notte e il giorno dopo.
Andiamo in cucina a mangiarci un panino, nudi, ci sediamo, lei su di me... sentiamo il suo cell suonare, è sua mamma... lei risponde vuole sapere come va a casa con le amiche.
Le dice che si sta divertendo un casino, le racconta palle su palle, delle amiche, della cena che sta preparando, che fa freddo... mentre le sgrilletto la figa.
Chiude la conversazione, le chiedo se sua madre non ha intuito o immaginato qualcosa, mi fa "no, e poi non gliene fotte un cazzo di quello che faccio". È seduta sulla mie gambe, ho l'uccello che spinge sul suo culo, a un certo punto fa una cosa che non mi aspettavo... allarga le gambe e inizia a pisciare per terra. Non ha più inibizioni. Il piscio va sul pavimento, inonda il mio cazzo, sembra che non finisca più, rimane sulla sedia, ci mettiamo a ridere.
Non ci sembra vero quello che stiamo facendo e vivendo, ma ci piace da impazzire. Si alza, mi chiede dov'è la nutella, apre un armadietto e prende il vasetto. Lo apre e lo infila sul cazzo in tiro. Ho la cappella che mi sta scoppiando, sento la crema della nutella che mi avvolge l'uccello, lo tiro fuori dal barattolo, è completamente ricoperto di cioccolata che mi scende anche sui coglioni.
Mi fa alzare e sedere sul tavolo, mentre lei si siede sulla sedia bagnata del suo piscio. Prende in bocca l'uccello e inizia a gustarselo, io mi abbandono sul tavolo col barattolo della nutella in mano. Mi spalma la nutella sulla pancia, succhia con una foga assurda fino a farmi venire. Ho la sborra impastata di cioccolato, il barattolo ancora mezzo pieno, lo prendo, metto dentro la mano e ne tiro fuori un po' e glielo spalmo sulle tette e la sua schiena. Dò un'occhiata all'orologio in cucina, è mezzanotte.
Ci abbandoniamo per terra tra il suo piscio, la mia sborra e sporchi di nutella che le passo sulla schiena e il culo dove ci infilo due dita. Scopiamo, la penetro, godiamo tutti e due. Lei è per terra tutt’altro che sfinita, mi dice di alzarmi, apre la bocca chiedendomi di pisciarle dentro. Intanto con le allargo le gambe e col piede le masturbo la figa. La vedo godere, io inizio a segarmi l'uccello, si alza anche lei, si struscia su di me, siamo completamente sporchi e arrapati... andiamo ancora in doccia.
Siamo sul corridoio, lei è davanti a me che mi tiene la mano, vedo il suo culo sporco di nutella, è irresistibile. Ci passo dentro una mano e cerco di ficcarle nel culo un dito. Lei mi dice di smetterla e non farla godere così tanto, altrimenti... "Altrimenti cosa?" le dico... Mi fa sdraiare per terra, siamo ancora sporchi di nutella e piscio, si siede col culo sulla mia faccia. Lo rivedo ancora quel momento. Mentre si avvicina, il buco che si apre e lei che si appoggia sulla mia faccia, riesco a penetrarla con due dita, una nel culo, l’altra nella figa, lei non resiste, la sento gemere, si struscia sulla mia faccia, poi si solleva leggermente, la vedo bagnarsi, due schizzi, sta squirtando, si abbassa ancora, scende con la bocca sul mio cazzo, lo scappella e mi piscia in faccia. Io resisto pochi secondi e sborro... Ci alziamo, mi guardo attorno e vedo il pavimento della cucina e il corridoio sporchi di nutella, delle pisciate che ci siamo fatti e dei preservativi usati. Ci infiliamo in doccia, lei con in mano il vibratore che mi implora di metterglielo in culo. Ci laviamo, più la guardo e più mi arrapa, mi chiede quanti preservativi ho ancora in casa. Avevo comprato due confezioni, sono quasi finite... Mi sussurra nell'orecchio che anche lei li aveva portati, in borsa aveva altre due confezioni. Le dico che è una puttana, le mi risponde "la tua". Abbiamo scopato tutta notte, la mattina, sfiniti abbiamo dormito, lei col mio cazzo in bocca, io con la faccia sulla sua figa. Mi sveglio verso mezzogiorno, lei dorme ancora, ho il cazzo duro, mi infilo un preservativo e inizio a incularla. Lei non dice niente, ma geme, gode, mi sussurra di non fermarmi, io prendo un ritmo più violento, sento che sto per venire, lei lo capisce e in quel momento mi dice che non finirebbe più di scopare con me. Ai genitori ha raccontato che le sue amiche hanno piacere ad ospitarla più spesso da loro per altri fine settimana. Contenti, le lasciano il permesso di andare tutte le volte che vuole.
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