La piccola Ashley
di
WhitePatch
genere
prime esperienze
La piccola Ashley non sapeva proprio spiegarsi cosa le stesse succedendo.
Quel giorno Matteo era venuto a casa sua per aiutarla in una ricerca. Era molto bravo a scuola, e le appariva molto affascinante con i suoi diciassette anni, che le sembravano enormemente maggiori dei suoi. In realtà, si trattava solo di quattro anni di differenza.
Lui invece non le era mai sembrato particolarmente interessato a lei, se non come amica… Fino ad allora.
Ashley aveva infatti subìto grandi cambiamenti dall’ultima volta che Matteo l’aveva vista… Aveva sostituito ai soliti occhiali spessi le lenti a contatto, aveva iniziato truccarsi e a… Valorizzare le proprie forme. Non appena lei gli aprì la porta infatti, dovette passare qualche secondo prima che lui si riprendesse: i capelli corvini le scivolavano lisci fino al seno, un seno della giusta grandezza, forse eccessiva per l’età della piccola, sodo e generosamente messo in mostra dall’ampia scollatura. Anche le lunghe gambe non l’avevano lasciato indifferente, e ringraziò il cielo che il caldo dell’estate avesse costretto la ragazzina a donargli quell’appagante visione.
Lei lo salutò con un grande sorriso e uno sguardo felice, azzurro come il cielo quel giorno.
- Ciao piccola!
- Smettilaa, sai che odio essere chiamata così!
- Ciao vecchiaccia. Allora, vogliamo iniziare subito?
- Ciao simpaticone, sì, vieni, il computer è da questa parte.
Matteo non riuscì a togliere gli occhi dal suo sedere, mentre la seguiva.
La ricerca per lui era una sciocchezza, avrebbe potuto finire in una mezzoretta, ma voleva prendersela con comodo. Ashley aveva notato, arrossendo, il modo in cui la guardava e soprattutto dove la guardava, ma non immaginava quanto lui davvero la desiderasse.
- Che sito stai aprendo?
- Aspetta, ora ti faccio vedere.
- Ma cosa c’entra con- ODDIO! CHIUDILO, SCEMO!!
Matteo non riusciva a smettere di ridere, nel vedere la faccia spaventata e confusa della piccola.
Lei invece era rimasta di stucco, aveva chiuso subito l’immagine di quella donna, completamente nuda, che si toccava… Dappertutto.
- Hahaha… Dai non fare così, non lo faccio più, promesso.
La ragazzina avrebbe voluto replicare qualcosa, ma lui nel dirlo le aveva accarezzato i capelli e baciato la fronte, e lei adorava quel genere di cose, specie se erano da parte del suo amato Teo.
Per il resto della giornata andò tutto bene, lui continuava a scherzare e lei a ridere come una bambinetta. Completamente cotta.
Finita la ricerca, decisero di mettere su un film… Per fortuna i genitori di lei lavoravano entrambi tutto il giorno e si fidavano molto di Matteo, così lui ebbe tutto il tempo che voleva per contemplare quelle forme non ancora ben delineate di quel corpicino che lo eccitava tanto.
Durante il film, Ashley si era raggomitolata su di lui, con il seno molto vicino alla sua faccia. Ad un certo punto si girò verso di lui e si accorse che lui le stava ancora guardando la scollatura.
- Perché continui a guardarmi lì?
- Beh, piccola, ti è cresciuto proprio un bel davanzale, sai? Come faccio a non guardarlo se lo metti così in mostra, scusa?
- Daii scemo, finiscila di prendermi in giro…
- No, guarda che questa volta sono serissimo…
E nel dire questo baciò le labbra tremanti ed emozionate della sua preda.
Ashley rimase di sasso. Aveva sognato tutto ciò per così tanto tempo… Non riusciva a credere che lui la volesse davvero, era abituata a vederlo come una specie di dio, qualcosa di tanto superiore a ciò che era lei… E invece la stava baciando, toccando, sembrava davvero preso da lei.
Era la prima volta, per lei. I suoi coetanei erano ancora troppo timidi ed impacciati, mentre lei aveva sempre avuto occhi solo per Matteo. Aveva preso qualche cotta ogni tanto, ma niente di serio, niente paragonabile a quello che provava per Lui.
Era una sensazione strana. Si sentiva bollire, friggere per l’emozione, per l’imbarazzo e per la felicità. Sentiva anche qualcosa di strano, di insolito… Il suo sesso aveva iniziato a pulsare lievemente, si sentiva eccitata come mai prima d’allora, ma non ci fece troppo caso, non sapendo esattamente cosa stesse a significare. Quello che non poté fare a meno di notare fu il cazzo eretto del suo amato che spingeva insistente sulla sua coscia.
Quello, sebbene fosse ancora piccola, lo sapeva bene cosa significasse.
Matteo baciava veramente bene, almeno, così sembrava a lei.
Stava scoppiando di voglia, non si era mai sentito così arrapato… La piccola non sapeva baciare, si vedeva, ma anche questo lo stimolava, lui la guidava con la lingua. Sapeva che, essendo per lei la prima volta, le sue sensazioni erano moltiplicate al massimo e si era accorto che lei aveva iniziato a tremare lievemente dall’eccitazione.
Ashley aveva iniziato a prendere il ritmo del bacio, ora guidava lei, continuava a muovere la lingua con sempre più passione, si era messa a cavalcioni su di lui. Non sapeva bene cosa stesse facendo e perché, ma l’istinto le ordinava severamente di farlo.
Ora sentiva il membro di Matteo spingere forte sulla sua fica, le sue mani palparle forte il sedere.
Lui non riuscì più a trattenersi… Portò una mano tra le gambe della piccola, moriva dalla voglia di penetrarla e di sbatterla violentemente.
Lei non sapeva come reagire, si staccò dalle labbra del porco per guardarlo, interdetta.
Matteo portò l’altra mano al suo viso, l’accarezzò dolcemente e la baciò sulle labbra, le morsicchiò per un attimo il labbro inferiore e tornò a guardare quegli occhi confusi e terribilmente belli.
- Scusami, sto andando troppo veloce, la verità è che mi piaci tanto, piccola mia… Forse è meglio che io torni a casa. Tu sei ancora una bambina in fondo.
- Non è vero, te lo posso dimostrare! Farò tutto quello che vuoi, ma non andartene!
- Sei sicura? Non voglio obbligarti a fare niente.
- Sicurissima! Mettimi alla prova!
Avrebbe voluto ricacciarsi in bocca quell’ultima frase, ma cosa le era preso?
La verità era che aveva paura di sembrargli una pivellina, ma in realtà non si sentiva assolutamente pronta a quello che stava succedendo.
Matteo sorrise.
- Va bene, ti metto alla prova allora. Hai detto che farai tutto ciò che voglio, giusto?
Ashley deglutì.
- Giusto.
- Spogliati.
- Cosa??
- Ti prego piccola, fallo. Sei così bella…
La ragazzina si alzò e iniziò a spogliarsi. Si sentiva terribilmente in imbarazzo, ma doveva farlo, e poi si stava iniziando ad eccitare parecchio.
Si tolse prima la maglietta, mostrando uno splendido seno stretto in un reggiseno semplice, azzurro come i suoi occhi. Tolse anche quello, mostrando due capezzoli chiari e durissimi a Matteo, che ormai non riusciva quasi più a trattenersi… Si portò una mano al pacco, stretto nei jeans, che aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli. In realtà non aveva un pene eccessivamente grande, ma, a detta delle sue ex, molto piacevole e ben fatto.
Ashley arrossì ancora di più nel vedere la sua reazione, ma era determinata a continuare. Iniziò ad abbassarsi i pantaloncini, quando Teo si alzò e si mise dietro di lei.
- Non ti muovere.
La piccola era piegata a quasi novanta gradi, immobile, con i pantaloncini alle ginocchia e le mutandine, azzurre anch’esse, molto, molto bagnate.
Non si mosse.
Matteo aveva iniziato a toccarla, facendo passare le dita sopra le mutandine. Poi le abbassò e cominciò a sfregare il suo membro, sempre dentro ai jeans, sulla fica della piccola.
- Hai proprio un bel culo piccola, lo sai?
Ashley era sempre stata una brava ragazzina, pulita ed educata, ma per lui avrebbe fatto qualsiasi cosa. Inoltre, dal momento in cui aveva iniziato a spogliarsi davanti a lui che si toccava compiaciuto, aveva iniziato a sentirsi… Sporca. E questa sensazione le piaceva più di quanto avesse mai immaginato.
- Piccola, me lo fai un favore?
- Dimmi…
- Ti va di toccarti come hai visto prima fare quella donna su internet? O ti scandalizza ancora?
- No, ti prego, non chiedermi questo…
- Ti prego io, amore… Mi piacerebbe moltissimo…
Oddio, l’aveva chiamata amore! Come faceva a dirgli di no?
- Va bene, ci provo…
Era terribilmente imbarazzata, sopra ogni limite. Le sue guancie erano in fiamme e due grandi lacrime spingevano insistentemente da sotto le sue palpebre.
Le trattenne.
Matteo la fece sedere di nuovo sul divano, lui di fianco.
Era completamente nuda ormai.
Le fece allargare le gambe, in una posizione oscena, e aspettò.
La piccola avvicinò la mano. Non sapeva come fare, si toccò le grandi labbra: non si era mai toccata lì, se non per lavarsi. Le trovò sorprendentemente bagnate, il che le facilitò i movimenti. Fece scorrere la mano in su e poi in giù, la stava studiando.
Il porco era in estasi. Ashley praticamente non aveva peli, era uno spettacolo. Il fatto che la stesse osservando violare per la prima volta il proprio corpo e la propria innocenza ipnotizzava i suoi sensi. Voleva farla sua.
Lei lo guardò negli occhi per vedere la sua reazione, fermandosi.
- Continua piccola, ti prego, sei uno spettacolo.
Lo disse in un sussurro, aveva la voce rotta dall’emozione, stava facendo uno sforzo enorme per non scoparla all’istante.
La sua voce, alle orecchie della cucciola, aveva un’incredibile carica erotica. Sentì di nuovo pulsare la fica e questa volta si toccò proprio nel luogo da cui proveniva quella piacevole sensazione. Appena ebbe sfiorato il clitoride, percepì un brivido. Lo fece più forte, cosa che le strappò un gemito soffocato. Di nuovo, di nuovo, su e giù, così. Ora stava proprio gemendo, si era dimenticata di tutto il resto. Un pensiero veloce la riportò alla realtà, si ricordò della presenza di Matteo e vide che si era slacciato i pantaloni e che si toccava da sopra i boxer.
Per fortuna, era già troppo rossa per arrossire ancora.
- Va… Va bene così?
- Dio, sei stata fantastica. Ti è piaciuto alla fine, eh?
- Mi.. Mi è piaciuto tanto. Ti va di farmelo tu?
Ma come le era venuto in mente di chiederglielo? Penserà che è una poco di buono ora… Cosa stava facendo??
- Mi fai impazzire… Certo che mi va! Sei proprio una bella porcellina amore mio, sai?
La guardò di nuovo tutta. Il fatto che lei fosse tutta nuda e lui potesse decidere cosa fare di tanta bellezza lo esaltava da impazzire. La baciò di nuovo,
avvicinando la mano alla sua fica bagnatissima. Iniziò a torturarle dolcemente il clitoride, stringendolo ogni tanto per il piacere di vederla sussultare. Lei si era lasciata andare completamente, si sarebbe lasciata fare qualunque cosa. Si sentiva una puttana, ma il suo amore per Teo giustificava tutto.
Lui iniziò a scendere con le labbra fino al collo, poi al seno. La piccola emise un lungo sospiro. Le leccò un capezzolo, poi l’altro, con movimenti circolari, glieli succhiò, glieli morse: i sospiri si moltiplicarono e diventarono sempre più forti. Continuò a scendere. Raggiunse l’ombelico, poi la propria mano, ancora impegnata nel suo intento. Non le chiese niente, lo fece e basta: iniziò a leccarle il clitoride, scese e risalì con la lingua, lo succhiò, poi fece entrare la lingua nel pertugio della ragazzina, facendola roteare.
Ashley avrebbe voluto fermarlo, ma era fuori di sè: stava urlando dal piacere ormai.
- Mmmmmh sìììì.. Ancora, ancora, continua!
Lui non resistette più, si tolse jeans e boxer e avvicinò il suo cazzo duro e turgido alla fessura della piccola, lo premette sul clitoride e le massaggiò con la cappella tutta la fica, poi lo strofinò per tutta la sua lunghezza tra le grandi labbra, piano, per un momento interminabile. Gemette anche lui.
Questa cosa la fece impazzire. Gli tolse la maglietta e gli baciò i pettorali, contemporaneamente iniziò a toccargli il cazzo. La sua manina lo ispezionò tutto, gli massaggiò le palle, guidata soprattutto dalla curiosità. Matteo le guidò la mano, e dopo poco la piccola si ritrovò a fargli una sega. Aveva trasformato una ragazzina per bene in una vera porca.
- Mmmh… Sei bravissima…
- Ti piace? E’ proprio bello il tuo… Coso!
- E cos’è il mio “coso”, piccola? Ti vergogni a dirlo?
- No.. No. Il tuo… Cazzo. E’ bellissimo, mi piace tanto!
- Sei proprio una porca!
- Lo so… Mi dispiace, non pensavo di essere così! Hai ragione a disprezzarmi.
- Macché piccola, mi piace che tu lo sia! Mi fai eccitare tanto, sai?
- Hehe, me ne sono accorta! Anche tu comunque…
- Dio mio ho troppa voglia di fotterti…
Mentre lo diceva, Matteo aveva fatto entrare parte del suo dito medio nella vagina di Ashley, che aveva mugolato di piacere.
- Oh sìì… Lo voglio anch’ioo…
-E allora apri ancora un po’ le gambe e mostrami la fichetta da troia che ti ritrovi… Brava, così, puttanella.
Ashley era convinta di meritarseli tutti, quegli insulti, inoltre iniziavano ad eccitarla parecchio.
Lui la guardò negli occhi, la baciò e poi la penetrò in un colpo solo, forte e deciso. Lei cacciò un urlo con la sua vocina, ma lui non si fermò: continuò a darle colpi, sempre più forti e veloci, mentre si godeva lo spettacolo del suo viso che passava da espressioni di dolore ad altre, di intenso piacere. Non le era uscito molto sangue e quel poco che era fuoriuscito per la rottura dell’imene era stato lavato via dai suoi umori.
- Aaaaahh, sì, sìì… Scopami, sono la tua puttana!! E’ bellissimo…
- Girati amore mio, voglio scoparti da zoccola che sei!
La mise a pecora e ricominciò a sbatterla, ora più lentamente, inserendo e togliendo tutto il suo membro ogni volta. Lei, ormai smaniosa di cazzo, iniziò a muovere il bacino per averne sempre di più, per non farlo uscire…
- Più veloce, ti prego… Ho voglia del tuo cazzo!
Matteo tornò allora a scoparla forte, finché non sentì che la troietta stava venendo. La piccola ebbe il suo primo orgasmo, violento e inaspettato, e lui la lasciò sdraiarsi sul divano e riposare un attimo. Lei era stravolta dal piacere, ma molto confusa: una lacrima cominciò a scorrerle sul viso.
- Piccola, cosa c’è?
- Sono una puttana…
- Ma no cucciola, non piangere, non c’è nulla di male… Hai solo fatto l’amore con il ragazzo che ami… O forse non è così?
- Certo che è così! Scusami, sono la solita bambina…
- Non ti preoccupare, è tutto a posto. Ma forse una cosa che puoi fare per scusarti c’è…
- Cosa?
- Beh, io non sono ancora venuto… Non ti sembra crudele lasciarmi così?
- Cosa vuoi che faccia?
- Voglio che provi a farmi un pompino… Lo faresti per me, piccola?
- Certamente! Avevo proprio voglia di assaggiarlo…
- Muoviti allora, porcellina!
Nel dire questo le spinse in giù la testa.
- Come devo fare?
- Leccami la punta del cazzo… Leccamelo tutto, come un gelato. Anche le palle, mi raccomando!
- Così?
- Mmmmmh sìì… Esatto, bravissima. Continua…
Ashley intanto continuava a tenere fissi gli occhi su di lui, per vedere le sue reazioni. Ci stava davvero prendendo gusto, i suoi gemiti la gratificavano.
- Ooohh sì… Prendilo in bocca ora… e con le mani fai quello che ti facevo fare io prima, ti ricordi? Ti prego fallo amore…
La piccola faceva tutto quello che lui le chiedeva, e si dimostrò anche piuttosto portata. La sua bocca era fresca e gli donava una nuova sensazione, molto piacevole. Lui le teneva la testa e la spingeva sempre più in fondo, non aveva mai provato nulla di simile, non aveva nulla a che vedere con le sue ex.
Venne di colpo, senza avvisarla, perciò parte della sborra le finì in gola e parte sulla faccia. Era uno spettacolo, sporca così.
La lasciò andare a lavarsi mentre riprendeva fiato, poi si alzò, prese il cellulare appoggiato al mobile TV di fronte al divano e spense la telecamera. Chissà le facce dei suoi amici, quando avrebbero visto la registrazione!
Quel giorno Matteo era venuto a casa sua per aiutarla in una ricerca. Era molto bravo a scuola, e le appariva molto affascinante con i suoi diciassette anni, che le sembravano enormemente maggiori dei suoi. In realtà, si trattava solo di quattro anni di differenza.
Lui invece non le era mai sembrato particolarmente interessato a lei, se non come amica… Fino ad allora.
Ashley aveva infatti subìto grandi cambiamenti dall’ultima volta che Matteo l’aveva vista… Aveva sostituito ai soliti occhiali spessi le lenti a contatto, aveva iniziato truccarsi e a… Valorizzare le proprie forme. Non appena lei gli aprì la porta infatti, dovette passare qualche secondo prima che lui si riprendesse: i capelli corvini le scivolavano lisci fino al seno, un seno della giusta grandezza, forse eccessiva per l’età della piccola, sodo e generosamente messo in mostra dall’ampia scollatura. Anche le lunghe gambe non l’avevano lasciato indifferente, e ringraziò il cielo che il caldo dell’estate avesse costretto la ragazzina a donargli quell’appagante visione.
Lei lo salutò con un grande sorriso e uno sguardo felice, azzurro come il cielo quel giorno.
- Ciao piccola!
- Smettilaa, sai che odio essere chiamata così!
- Ciao vecchiaccia. Allora, vogliamo iniziare subito?
- Ciao simpaticone, sì, vieni, il computer è da questa parte.
Matteo non riuscì a togliere gli occhi dal suo sedere, mentre la seguiva.
La ricerca per lui era una sciocchezza, avrebbe potuto finire in una mezzoretta, ma voleva prendersela con comodo. Ashley aveva notato, arrossendo, il modo in cui la guardava e soprattutto dove la guardava, ma non immaginava quanto lui davvero la desiderasse.
- Che sito stai aprendo?
- Aspetta, ora ti faccio vedere.
- Ma cosa c’entra con- ODDIO! CHIUDILO, SCEMO!!
Matteo non riusciva a smettere di ridere, nel vedere la faccia spaventata e confusa della piccola.
Lei invece era rimasta di stucco, aveva chiuso subito l’immagine di quella donna, completamente nuda, che si toccava… Dappertutto.
- Hahaha… Dai non fare così, non lo faccio più, promesso.
La ragazzina avrebbe voluto replicare qualcosa, ma lui nel dirlo le aveva accarezzato i capelli e baciato la fronte, e lei adorava quel genere di cose, specie se erano da parte del suo amato Teo.
Per il resto della giornata andò tutto bene, lui continuava a scherzare e lei a ridere come una bambinetta. Completamente cotta.
Finita la ricerca, decisero di mettere su un film… Per fortuna i genitori di lei lavoravano entrambi tutto il giorno e si fidavano molto di Matteo, così lui ebbe tutto il tempo che voleva per contemplare quelle forme non ancora ben delineate di quel corpicino che lo eccitava tanto.
Durante il film, Ashley si era raggomitolata su di lui, con il seno molto vicino alla sua faccia. Ad un certo punto si girò verso di lui e si accorse che lui le stava ancora guardando la scollatura.
- Perché continui a guardarmi lì?
- Beh, piccola, ti è cresciuto proprio un bel davanzale, sai? Come faccio a non guardarlo se lo metti così in mostra, scusa?
- Daii scemo, finiscila di prendermi in giro…
- No, guarda che questa volta sono serissimo…
E nel dire questo baciò le labbra tremanti ed emozionate della sua preda.
Ashley rimase di sasso. Aveva sognato tutto ciò per così tanto tempo… Non riusciva a credere che lui la volesse davvero, era abituata a vederlo come una specie di dio, qualcosa di tanto superiore a ciò che era lei… E invece la stava baciando, toccando, sembrava davvero preso da lei.
Era la prima volta, per lei. I suoi coetanei erano ancora troppo timidi ed impacciati, mentre lei aveva sempre avuto occhi solo per Matteo. Aveva preso qualche cotta ogni tanto, ma niente di serio, niente paragonabile a quello che provava per Lui.
Era una sensazione strana. Si sentiva bollire, friggere per l’emozione, per l’imbarazzo e per la felicità. Sentiva anche qualcosa di strano, di insolito… Il suo sesso aveva iniziato a pulsare lievemente, si sentiva eccitata come mai prima d’allora, ma non ci fece troppo caso, non sapendo esattamente cosa stesse a significare. Quello che non poté fare a meno di notare fu il cazzo eretto del suo amato che spingeva insistente sulla sua coscia.
Quello, sebbene fosse ancora piccola, lo sapeva bene cosa significasse.
Matteo baciava veramente bene, almeno, così sembrava a lei.
Stava scoppiando di voglia, non si era mai sentito così arrapato… La piccola non sapeva baciare, si vedeva, ma anche questo lo stimolava, lui la guidava con la lingua. Sapeva che, essendo per lei la prima volta, le sue sensazioni erano moltiplicate al massimo e si era accorto che lei aveva iniziato a tremare lievemente dall’eccitazione.
Ashley aveva iniziato a prendere il ritmo del bacio, ora guidava lei, continuava a muovere la lingua con sempre più passione, si era messa a cavalcioni su di lui. Non sapeva bene cosa stesse facendo e perché, ma l’istinto le ordinava severamente di farlo.
Ora sentiva il membro di Matteo spingere forte sulla sua fica, le sue mani palparle forte il sedere.
Lui non riuscì più a trattenersi… Portò una mano tra le gambe della piccola, moriva dalla voglia di penetrarla e di sbatterla violentemente.
Lei non sapeva come reagire, si staccò dalle labbra del porco per guardarlo, interdetta.
Matteo portò l’altra mano al suo viso, l’accarezzò dolcemente e la baciò sulle labbra, le morsicchiò per un attimo il labbro inferiore e tornò a guardare quegli occhi confusi e terribilmente belli.
- Scusami, sto andando troppo veloce, la verità è che mi piaci tanto, piccola mia… Forse è meglio che io torni a casa. Tu sei ancora una bambina in fondo.
- Non è vero, te lo posso dimostrare! Farò tutto quello che vuoi, ma non andartene!
- Sei sicura? Non voglio obbligarti a fare niente.
- Sicurissima! Mettimi alla prova!
Avrebbe voluto ricacciarsi in bocca quell’ultima frase, ma cosa le era preso?
La verità era che aveva paura di sembrargli una pivellina, ma in realtà non si sentiva assolutamente pronta a quello che stava succedendo.
Matteo sorrise.
- Va bene, ti metto alla prova allora. Hai detto che farai tutto ciò che voglio, giusto?
Ashley deglutì.
- Giusto.
- Spogliati.
- Cosa??
- Ti prego piccola, fallo. Sei così bella…
La ragazzina si alzò e iniziò a spogliarsi. Si sentiva terribilmente in imbarazzo, ma doveva farlo, e poi si stava iniziando ad eccitare parecchio.
Si tolse prima la maglietta, mostrando uno splendido seno stretto in un reggiseno semplice, azzurro come i suoi occhi. Tolse anche quello, mostrando due capezzoli chiari e durissimi a Matteo, che ormai non riusciva quasi più a trattenersi… Si portò una mano al pacco, stretto nei jeans, che aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli. In realtà non aveva un pene eccessivamente grande, ma, a detta delle sue ex, molto piacevole e ben fatto.
Ashley arrossì ancora di più nel vedere la sua reazione, ma era determinata a continuare. Iniziò ad abbassarsi i pantaloncini, quando Teo si alzò e si mise dietro di lei.
- Non ti muovere.
La piccola era piegata a quasi novanta gradi, immobile, con i pantaloncini alle ginocchia e le mutandine, azzurre anch’esse, molto, molto bagnate.
Non si mosse.
Matteo aveva iniziato a toccarla, facendo passare le dita sopra le mutandine. Poi le abbassò e cominciò a sfregare il suo membro, sempre dentro ai jeans, sulla fica della piccola.
- Hai proprio un bel culo piccola, lo sai?
Ashley era sempre stata una brava ragazzina, pulita ed educata, ma per lui avrebbe fatto qualsiasi cosa. Inoltre, dal momento in cui aveva iniziato a spogliarsi davanti a lui che si toccava compiaciuto, aveva iniziato a sentirsi… Sporca. E questa sensazione le piaceva più di quanto avesse mai immaginato.
- Piccola, me lo fai un favore?
- Dimmi…
- Ti va di toccarti come hai visto prima fare quella donna su internet? O ti scandalizza ancora?
- No, ti prego, non chiedermi questo…
- Ti prego io, amore… Mi piacerebbe moltissimo…
Oddio, l’aveva chiamata amore! Come faceva a dirgli di no?
- Va bene, ci provo…
Era terribilmente imbarazzata, sopra ogni limite. Le sue guancie erano in fiamme e due grandi lacrime spingevano insistentemente da sotto le sue palpebre.
Le trattenne.
Matteo la fece sedere di nuovo sul divano, lui di fianco.
Era completamente nuda ormai.
Le fece allargare le gambe, in una posizione oscena, e aspettò.
La piccola avvicinò la mano. Non sapeva come fare, si toccò le grandi labbra: non si era mai toccata lì, se non per lavarsi. Le trovò sorprendentemente bagnate, il che le facilitò i movimenti. Fece scorrere la mano in su e poi in giù, la stava studiando.
Il porco era in estasi. Ashley praticamente non aveva peli, era uno spettacolo. Il fatto che la stesse osservando violare per la prima volta il proprio corpo e la propria innocenza ipnotizzava i suoi sensi. Voleva farla sua.
Lei lo guardò negli occhi per vedere la sua reazione, fermandosi.
- Continua piccola, ti prego, sei uno spettacolo.
Lo disse in un sussurro, aveva la voce rotta dall’emozione, stava facendo uno sforzo enorme per non scoparla all’istante.
La sua voce, alle orecchie della cucciola, aveva un’incredibile carica erotica. Sentì di nuovo pulsare la fica e questa volta si toccò proprio nel luogo da cui proveniva quella piacevole sensazione. Appena ebbe sfiorato il clitoride, percepì un brivido. Lo fece più forte, cosa che le strappò un gemito soffocato. Di nuovo, di nuovo, su e giù, così. Ora stava proprio gemendo, si era dimenticata di tutto il resto. Un pensiero veloce la riportò alla realtà, si ricordò della presenza di Matteo e vide che si era slacciato i pantaloni e che si toccava da sopra i boxer.
Per fortuna, era già troppo rossa per arrossire ancora.
- Va… Va bene così?
- Dio, sei stata fantastica. Ti è piaciuto alla fine, eh?
- Mi.. Mi è piaciuto tanto. Ti va di farmelo tu?
Ma come le era venuto in mente di chiederglielo? Penserà che è una poco di buono ora… Cosa stava facendo??
- Mi fai impazzire… Certo che mi va! Sei proprio una bella porcellina amore mio, sai?
La guardò di nuovo tutta. Il fatto che lei fosse tutta nuda e lui potesse decidere cosa fare di tanta bellezza lo esaltava da impazzire. La baciò di nuovo,
avvicinando la mano alla sua fica bagnatissima. Iniziò a torturarle dolcemente il clitoride, stringendolo ogni tanto per il piacere di vederla sussultare. Lei si era lasciata andare completamente, si sarebbe lasciata fare qualunque cosa. Si sentiva una puttana, ma il suo amore per Teo giustificava tutto.
Lui iniziò a scendere con le labbra fino al collo, poi al seno. La piccola emise un lungo sospiro. Le leccò un capezzolo, poi l’altro, con movimenti circolari, glieli succhiò, glieli morse: i sospiri si moltiplicarono e diventarono sempre più forti. Continuò a scendere. Raggiunse l’ombelico, poi la propria mano, ancora impegnata nel suo intento. Non le chiese niente, lo fece e basta: iniziò a leccarle il clitoride, scese e risalì con la lingua, lo succhiò, poi fece entrare la lingua nel pertugio della ragazzina, facendola roteare.
Ashley avrebbe voluto fermarlo, ma era fuori di sè: stava urlando dal piacere ormai.
- Mmmmmh sìììì.. Ancora, ancora, continua!
Lui non resistette più, si tolse jeans e boxer e avvicinò il suo cazzo duro e turgido alla fessura della piccola, lo premette sul clitoride e le massaggiò con la cappella tutta la fica, poi lo strofinò per tutta la sua lunghezza tra le grandi labbra, piano, per un momento interminabile. Gemette anche lui.
Questa cosa la fece impazzire. Gli tolse la maglietta e gli baciò i pettorali, contemporaneamente iniziò a toccargli il cazzo. La sua manina lo ispezionò tutto, gli massaggiò le palle, guidata soprattutto dalla curiosità. Matteo le guidò la mano, e dopo poco la piccola si ritrovò a fargli una sega. Aveva trasformato una ragazzina per bene in una vera porca.
- Mmmh… Sei bravissima…
- Ti piace? E’ proprio bello il tuo… Coso!
- E cos’è il mio “coso”, piccola? Ti vergogni a dirlo?
- No.. No. Il tuo… Cazzo. E’ bellissimo, mi piace tanto!
- Sei proprio una porca!
- Lo so… Mi dispiace, non pensavo di essere così! Hai ragione a disprezzarmi.
- Macché piccola, mi piace che tu lo sia! Mi fai eccitare tanto, sai?
- Hehe, me ne sono accorta! Anche tu comunque…
- Dio mio ho troppa voglia di fotterti…
Mentre lo diceva, Matteo aveva fatto entrare parte del suo dito medio nella vagina di Ashley, che aveva mugolato di piacere.
- Oh sìì… Lo voglio anch’ioo…
-E allora apri ancora un po’ le gambe e mostrami la fichetta da troia che ti ritrovi… Brava, così, puttanella.
Ashley era convinta di meritarseli tutti, quegli insulti, inoltre iniziavano ad eccitarla parecchio.
Lui la guardò negli occhi, la baciò e poi la penetrò in un colpo solo, forte e deciso. Lei cacciò un urlo con la sua vocina, ma lui non si fermò: continuò a darle colpi, sempre più forti e veloci, mentre si godeva lo spettacolo del suo viso che passava da espressioni di dolore ad altre, di intenso piacere. Non le era uscito molto sangue e quel poco che era fuoriuscito per la rottura dell’imene era stato lavato via dai suoi umori.
- Aaaaahh, sì, sìì… Scopami, sono la tua puttana!! E’ bellissimo…
- Girati amore mio, voglio scoparti da zoccola che sei!
La mise a pecora e ricominciò a sbatterla, ora più lentamente, inserendo e togliendo tutto il suo membro ogni volta. Lei, ormai smaniosa di cazzo, iniziò a muovere il bacino per averne sempre di più, per non farlo uscire…
- Più veloce, ti prego… Ho voglia del tuo cazzo!
Matteo tornò allora a scoparla forte, finché non sentì che la troietta stava venendo. La piccola ebbe il suo primo orgasmo, violento e inaspettato, e lui la lasciò sdraiarsi sul divano e riposare un attimo. Lei era stravolta dal piacere, ma molto confusa: una lacrima cominciò a scorrerle sul viso.
- Piccola, cosa c’è?
- Sono una puttana…
- Ma no cucciola, non piangere, non c’è nulla di male… Hai solo fatto l’amore con il ragazzo che ami… O forse non è così?
- Certo che è così! Scusami, sono la solita bambina…
- Non ti preoccupare, è tutto a posto. Ma forse una cosa che puoi fare per scusarti c’è…
- Cosa?
- Beh, io non sono ancora venuto… Non ti sembra crudele lasciarmi così?
- Cosa vuoi che faccia?
- Voglio che provi a farmi un pompino… Lo faresti per me, piccola?
- Certamente! Avevo proprio voglia di assaggiarlo…
- Muoviti allora, porcellina!
Nel dire questo le spinse in giù la testa.
- Come devo fare?
- Leccami la punta del cazzo… Leccamelo tutto, come un gelato. Anche le palle, mi raccomando!
- Così?
- Mmmmmh sìì… Esatto, bravissima. Continua…
Ashley intanto continuava a tenere fissi gli occhi su di lui, per vedere le sue reazioni. Ci stava davvero prendendo gusto, i suoi gemiti la gratificavano.
- Ooohh sì… Prendilo in bocca ora… e con le mani fai quello che ti facevo fare io prima, ti ricordi? Ti prego fallo amore…
La piccola faceva tutto quello che lui le chiedeva, e si dimostrò anche piuttosto portata. La sua bocca era fresca e gli donava una nuova sensazione, molto piacevole. Lui le teneva la testa e la spingeva sempre più in fondo, non aveva mai provato nulla di simile, non aveva nulla a che vedere con le sue ex.
Venne di colpo, senza avvisarla, perciò parte della sborra le finì in gola e parte sulla faccia. Era uno spettacolo, sporca così.
La lasciò andare a lavarsi mentre riprendeva fiato, poi si alzò, prese il cellulare appoggiato al mobile TV di fronte al divano e spense la telecamera. Chissà le facce dei suoi amici, quando avrebbero visto la registrazione!
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