Porcellini in gita scolastica

di
genere
etero

Quinta liceo classico, ultimo anno. Gita scolastica a Parigi.

Nella distribuzione delle stanze, io capitai con il mio amico Elia e con Simone, il ripetente della classe, quasi ventenne. Simpatico, sempre allegro, un po’ sfrontato: uno che ci provava con molte e, a quanto pare, spesso gli andava anche bene.

Dopo una lunghissima giornata di visite guidate alla città, finalmente in albergo.
Furono distribuite le chiavi delle stanze, tutti confusamente salimmo ai piani e finalmente arrivò la tanto desiderata doccia rinfrancante.
Prima Elia, poi io, poi Simone: un quarto d’ora sotto la doccia, finché finalmente esce, ancora mezzo bagnato: “Ragazzi, mi è diventato di marmo sotto la doccia calda. Meno male che stasera ho organizzato una seratina ! Ho invitato Angelica e Sara della 3^ D qui da noi in camera. Sapete che quelle ci stanno eh !? Spero che non vi dispiaccia. Oh, potete sempre andare a dormire nella stanza degli altri due … Non mi offendo se non approvate”.
“No, no” disse Elia.
“Bene, io vado a fumare sul terrazzo” disse Simone.
“Che dici, Luca?” mi chiese Elia.
“Sai che, anche se ho 18 anni, non sono mai stato con nessuna … e poi se scoprono tutto i prof ?”
“I prof dormono e se passano e bussano, noi ci affacciamo appena, dicendo che è tutto a posto. Vediamo che succede, al limite ci tiriamo indietro” concluse.
“Ok. Intanto prima si va a cena. Poi ci pensiamo meglio” risposi.

Finita la cena, dopo una lunga passeggiata in centro dato che la serata era tiepida, rientrammo in albergo tutti quanti nelle nostre stanze. Era ormai circa mezzanotte.
Appena in camera, Simone inviò un messaggino alle due ragazze dell’altra quinta che, dopo 5 minuti, velocissime arrivarono, bellissime nel fiore dei loro 18 anni. Simone aveva lasciato la porta socchiusa in modo che le due ragazze non dovessero bussare.

Eccole, Angelica e Sara. Non si erano cambiante: entrambe avevano un paio di jeans piuttosto attillati e mentre Sara aveva una maglia di cotone rosa, Angelica aveva una camicetta con un pullover.
“Salve, ragazze – disse Simone – mettetevi a vostro agio. Ho qui una cosetta … “
Dalla borsa estrasse una bottiglia di wisky e ne distribuì alle ragazze e a noi.
Tutti bevemmo.
Poi le ragazze si alzarono e Simone si mise tra loro facendo un po’ lo sbruffone: mise le mani sulle loro chiappe, facendo commenti e apprezzamenti.
“ Mmmm, che culetti sodi, ragazze! I miei amici vorrebbero toccare …”
Le ragazze si avvicinarono a me e ad Elia, ancheggiando un po’. Elia era più esperto di me e fece sedere Agelica sulle sue gambe; io ero più impacciato, mentre Angelica si strofinava sulle mie gambe con il suo sedere.
Simone ci incoraggiava a non essere timidi e intanto massaggiava il seno ad entrambe.
“Ma che caldo c’è”, disse ad un certo punto Simone, che cominciò a spogliarsi. Da sportivo quale era, mostrò il suo torace tonico, con un’abbondante peluria al centro e sui capezzoli.
Anche le ragazze, ormai un po’ eccitate, cominciarono a partecipare e si spogliarono restando solo in jeans.
Per me era la prima volta che vedevo una ragazza nuda così da vicino: avevo le tette di Sara davanti agli occhi e lei prese le mie mani e le pose sui capezzoli.
Con la coda dell’occhio vedevo Elia che massaggiava le tette di Angelica e cominciai ad imitarlo: sentivo che i capezzoli di Sara si drizzavano, mentre si mordeva le labbra.
“Bravo, Luca, mmmm continua così, dai!”
Nei pantaloni il cazzo mi era diventato durissimo. Vidi Elia che si stava spogliando mentre Agelica gli toccava il pacco commentando la durezza del suo pisello.
Simone, spenta una sigaretta che aveva fumato alla finestra, commentò: “ Ancora così vestite, ragazze ? Qui ci sono due sedicenni e un diciottenne eccitati e voi mostrate solo le tette? Culo e figa, culo e figa … forza! Vero, ragazzi ?”
Ridacchiando un po’, le due ragazze fecero uno strip-tease mozzafiato: tolsero le mutandine insieme, stando di spalle. Due bellissimi culi, sodi, rosei, quello di Angelica un po’ più paffuto.
Mi sentivo eccitatissimo: il rigonfiamento credo che si notasse nei jeans, tanto che Simone disse:
“Ti piace ehh, Luca. Vedo che sei bello gonfio lì sotto !!”

Simone si mise fra loro e si fece spogliare: gli abbassarono i pantaloni e passarono le mani sui suoi boxer, dove si notava un’evidente erezione. Tolti anche quelli, Simone era nudo fra loro, con il cazzo durissimo. Anche loro si girarono e così potei vedere le due fighette: Angelica era tutta rasata mentre Sara aveva un triangolino di pelo scuro.
Elia era rimasto solo in slip, si sfiorava leggermente e la punta dell’uccello gli sporgeva tanto era in erezione; alla fine, per non essere da meno, anch’io decisi di spogliarmi, un po’ titubante. Mi aiutò Sara che continuava a passare la sua mano delicata sul mio pacco: anch’io ero rimasto in boxer.
Non sapevo fin dove volessero spingersi: quello era già tantissimo per me.
Ecco però che Sara si abbassò verso il cazzo di Simone e cominciò a leccarglierlo, mentre Angelica alle spalle gli massaggiava il petto, passando la mano tra il pelo e sfiorandogli i capezzoli. Simone sospirava lentamente. Poi avvicinò la mano alla vagina di Angelica e cominciò a stimolarla, prima con uno, poi con due dita e lei gemeva piano piano.
Fu allora che Elia si alzò, si tolse gli slip e si avvicinò agli altri facendomi cenno con la testa di partecipare. Si posizionò alle spalle di Angelica, strusciando il pene duro sulle chiappe morbide della ragazza e massaggiandole le tette. Io li osservavo: avevo visto qualche scena del genere nei porno ed ora mi ci trovavo coinvolto.
“Non fare il timido – mi disse Simone – tira fuori l’uccello e unisciti a noi!”
Mi tolsi i boxer e con un’erezione assurda mi avvicinai: Sara non tolse la bocca dall’uccello di Simone ma avvicinò la mano al mio, lo strinse delicatamente e mi fece una sega lentissima.
Fu una sensazione splendida: la mano delicata ma esperta di Sara faceva scorrere la pelle su e giù, fino ad accarezzarmi poi le palle. Dovetti fermarle un attimo la mano per non schizzare subito e lei capì, concedendomi una breve tregua.
Si alzò, prese la mia mano e la portò sulla sua fighetta: mi accorsi che era bagnata. Guidò la mia mano, la stavo strofinando e sentivo i suoi umori sul palmo.
“Senti, Luca, che effetto mi fate voi tre ragazzi ?” disse ridendo.
Simone disse: “Visto che sei così eccitata, occupati di lui, senza farlo morire … E’ un po’ inesperto … e Elia gli dà un aiutino. Angelica, invece, resta con me”
Simone si era seduto tenendo Angelica sulle gambe e appoggiandole il cazzo tra le chiappe, mentre due dita la masturbavano.
Io e Elia li guardavamo, seduti sulla sponda del letto: Sara, inginocchiata fra noi due, riprese in mano il mio uccello mentre cominciò a succhiare Elia che ansimava, stringeva i denti e chiudeva gli occhi.
Fu lui a dirle: “ Succhialo un po’ anche a Luca”.
Se la prese sulle gambe, come Simone, e io in piedi: Sara cominciò a leccarmi la cappella, era bravissima! Poi su e giù sui lati (mi sembrava di impazzire, sentivo le gambe cedere), mi leccava le palle e poi ancora su
Era troppo per uno che lo faceva per la prima volta e dopo poco sussurrai: “Sto per venire …”
Lei pose il mio cazzo sulle tette, lo stimolò con la mano qualche secondo e schizzai tutto il mio sperma. Fu un piacere da svenimento.
Poi prese il cazzo di Elia e lo inumidì con la bocca. Lo faceva entrare tutto … La lingua che spuntava dalle labbra, su e giù più volte.
Simone intanto aveva messo il profilattico e stava scopando Angelica seduta sopra di lui: li vedevo. Lui era sudatissimo e lei gemeva, facendo ballare le sue belle tette mentre lo cavalcava.
“Sì, così, dai!! Mmmmm, brava, muoviti” e intanto le palpava le tette.
Fu allora che Elia chiese a Simone un profilattico.
“Nella valigia … “ sussurrò lui, tra un sospiro e l’altro.
Pochi istanti e Elia li trovò, lo indossò e cominciò a penetrare Sara, che era seduta sul letto. Lui in piedi, lei con le cosce attorno ai fianchi del ragazzo. Era evidentemente molto eccitato. La scopava veloce … Non durò molto nemmeno il mio amico: “Ahhhh, ahhha, vengooo …”.
Solo Simone stava ancora resistendo.
Sara ci guardò, ci baciò sulle labbra e poi andò ad aiutare Angelica: mentre Angelica si dimenava tutta, Sara leccava il petto di Simone e poi gli sussurrò all’orecchio: “Vuoi la mia amica a pecorina ?”
Simone annuì e Angelica si reclinò: lo stava prendendo da dietro mentre Sara si faceva masturbare da Simone e gli massaggiava le palle. A questo punto anche lui dovette cedere: “Ahhhh, non resisto! Devo venire ….”
Entrambe si misero con la bocca sotto l’uccello di Simone che, tolto il profilattico, le innaffiò di sperma.
La scena fu talmente eccitante che io e Elia avevamo ripreso a segarci.
Le ragazze se ne accorsero e dissero: “Ma qui c’è ancora bisogno di aiuto!”
Ce lo succhiarono ancora e, eccitati come eravamo, in pochi istanti arrivò un’altra eiaculazione, molto meno abbondante di prima, ma piacevole.
Simone disse: “Anche a me la leccata della staffa !!”
Entrambe ripresero a succhiare Simone: gli era tornato durissimo, una gli leccava la cappella, l’altra le palle. Lui era resistente, un po’ lento a venire ma quelle due … avrebbero resuscitato i morti! Erano espertissime, anche se avevano solo 18 e 19 anni. Quindi, cominciarono a toccarlo sotto alle palle, gli sfiorarono anche il buco del sedere (io non credevo ai miei occhi), finché Simone fece un gemito strozzato e spruzzò il suo liquido in faccia a Sara …
In stanza c’era un odore acre di sudore.
Dopo essersi lavate e aver bevuto un po’, le due ragazze se ne andarono salutandoci con una strizzatina d’occhio.

Simone ci disse: “Acqua in bocca con tutti ehhh. Intesi ?”
Ovviamente la cosa restò un segreto tra noi tre.
scritto il
2019-02-02
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