Il Caldo Tocco della Neve
di
Coppiandiamo
genere
tradimenti
Io e mia moglie siamo colleghi. Anzi eravamo colleghi prima ancora di essere prima amanti e poi coniugi.
Possiamo dire che il nostro rapporto sia nato con la complicità di Skype. Fiumi e fiumi di messaggi che ci scambiavamo durante le frenetiche giornate lavorative.
Con il tempo tante nostre abitudini sono cambiate ma non quella di scriverci.
Ci confrontiamo su tutto. Ma il nostro tema preferito è e rimarrà sempre il sesso.
L'azienda per la quale lavoriamo ha circa 20 dipendenti e una recente ristrutturazione ai vertici ha portato quale cambiamento principale un nuovo amministratore delegato.
48 anni, sposato, sportivo sempre molto attento al suo aspetto e curatissimo. Insomma, tutte le colleghe, mia moglie inclusa, apprezzavano molto il cambiamento. Inoltre non era affatto trascurabile che il suo arrivo, con le sue idee intraprendenti portarono a un aumento di lavoro e quindi degli utili.
Un giorno in cui lui non era presente in ufficio, davanti alla macchinetta del caffè, le colleghe al gran completo iniziarono a fare riferimento alla suo fascino, al suo carisma, al suo stile...è ancora.. al suo profumo... Insomma si scoprì che le più avevano fantasticato più volte su di lui... E non dubitavo nemmeno per un istante che anche le più taciturne non si stavano pronunciando solo per pudore.
Fu inevitabile, tornati alle rispettive postazioni, la domanda diretta a mia moglie:"Tu te lo faresti?"
Ed ecco che una nuova fantasia prese a condire il nostro già ampio repertorio.
Tra le varie situazioni che ci eravamo immaginate più di frequente ciò che più che ci eccitava era l' idea che lei avesse un amante : un giovane amante, bello e dotato. Ci immaginavamo le situazioni più disparate, in cui io come complice consenziente la vedevo immancabilmente godere della prorompente virilità di questo fantomatico maschio.
Eccitava entrambi immaginare e perderci in queste fantasie. Il nostro passato di amanti e complici ci aveva reso immuni dal tarlo della gelosia e anzi l'infedeltà era per tanti versi ciò che più ci "accendeva".
Per questo non mi stupì affatto la sua candida risposta "se proprio vuoi saperlo mi sono masturbata più volte pensando a lui".
La conoscevo così bene che l'eccitazione salì ancor prima di leggere la sua risposta.
"Anche oggi sono dovuta andare in bagno pensando a lui" aggiunse.
"Sei proprio una troia" fu la mia compiaciuta risposta "è per questo che ti amo incondizionatamente".
"Grazie amore, sai che mi fa sempre piacere questo complimento"... " E oggi sono venuta proprio mentre ho immaginato di leccarglielo mentre lui non smetteva di ripetere come un mantra ... Troia... Troia.... Troia"
Fu il mio turno di andare al bagno, e tornai dopo pochissimo tempo. Il rovescio della medaglia di questi giochi è che mi eccitano a tal punto che sono velocissimo a venire. "A cosa hai pensato porco?" Mi chiese lei al mio ritorno.
"All'idea di baciarti dopo che lui ti ha goduto in bocca...assaporare il gusto del suo cazzo su di te... Sentirti eccitata nell'essere stata utilizzata da lui come una Troia"
"Smettila maiale altrimenti devo tornare a toccarmi. Sono già abbastanza fradicia senza che ti ci metti anche tu." Ma in realtà non voleva smettere "Secondo te è anche porco oltre a essere così...maschio?"
"Beh quando capita di fare battute tra maschi lui riesce a cogliere sempre il lato malizioso, il che lascia ben sperare."
E lei "Ma avrà pure un difetto."
" Sì cara, è spostato!"
Dopo un attimo di pausa proseguì "magari non è un problema per lui. Guarda noi. Ci amiamo ma per questo non ci priviamo delle cose belle della vita"
"Tu stai solo sperando che lui abbia qualche cosa di bello sotto la sua di vita"
"Cretino!" " Comunque si.... Mi immagino abbia una gran sorpresa lì sotto".
Con lei, grazie alla confidenza e alla nostra complicità, ero riuscito a far emergere il mio lato bisex. E ci trovammo entrambi a immaginarlo in piedi, vestito elegante, con la zip abbassata e con il suo cazzo svettante, duro. Entrambi scrivemmo "bagno" e nuovamente tornammo a masturbarsi per la seconda volta durante la giornata.
Tornammo a casa e continuammo a parlare di lui. Facemmo sesso (sempre troppo velocemente a causa mia), ci toccammo. La guardai masturbarsi mentre pensava a lui e insieme immaginavamo la prendesse in ogni buco, con forza e passionalità, irruento. Ovviamente la leccai ovunque immaginando di leccare il gusto di lui. A notte inoltrata, ci rendemmo conto di esserci dimenticati persino la cena. Ma stanchi e appagati ci addormentammo l'uno tra le braccia dell'altro.
La mattina ci svegliammo affamati più che mai e dopo aver consumato un'abbondante colazione ci dirigendo verso l'ufficio.
Il fatto di lavorare insieme aveva giocato un ruolo fondamentale nella ricerca della casa e fu una scelta comune optare per un appartamento a pochi passi dal centralissimo ufficio.
Usciti dal portone, un vento freddo ci invitò a accelerare il passo e dopo pochi minuti anche una leggera pioggerellina si aggiunse alla tipica giornata invernale.
Giunti in ufficio, fummo subito convocati dal capo nel suo ufficio, dove lo trovammo intento a scrivere al computer, impeccabile come sempre.
Invitati a sederci, prendemmo posto vicino senza poter immaginare il motivo della convocazione.
Dopo pochi istanti di indugi ci guardò e prese parola:
"Come ben sapete la direzione non era affatto soddisfatta della gestione precedente, motivo che ha portato me a ricoprire questo ruolo.
Verificando i dati contabili e incrociandoli con le statistiche che mi avevano mandato, ho avuto modo di rendermi conto, prima ancora della mia nomina, che le perdite non potevano solo essere attribuite a una cattiva gestione da parte del precedente direttore ma molto più probabilmente erano da ricercare in una fuga di notizie verso la concorrenza da parte di qualche impiegato infedele. Ho presentato un rapporto a supporto di questa tesi e il consiglio di amministrazione non solo ha trovato i miei dati verosimili, ma ha anche ritenuto che la mia indagine dovesse proseguire ed é principalmente per questa ragione che oggi mi trovo seduto su questa poltrona."
"Non penserà certo che noi..."
"La prego, mi lasci terminare. Come dicevo, il mio ruolo allo stato attuale é più quello di un investigatore e nonostante trovi riscontro ogni giorno circa i miei sospetti la fase di indagine non è stata per nulla semplice e sono stato autorizzato dal consiglio a utilizzare ogni mezzo." Fece una pausa.
"Ciò che mi ha permesso di essere vicinissimo a identificare chi passa informazioni alla concorrenza è l'aver installato in ogni computer dell'azienda un programma spia che memorizza ogni singolo dato immesso. Ogni tasto digitato, ogni schermata, ogni file inviato, viene intercettato da questo programma è inviato al sottoscritto."
Mia moglie mi guardo con aria atterrita.
"La persona che sta offrendo o vendendo informazioni è un pericolo per tutta l'azienda e per ogni singolo posto di lavoro. Une pericolo per voi, per i vostri colleghi e per me ma a voler trovato un lato positivo, questo controllo non ha rivelato solamente le mele marce ma anche chi ha sempre lavorato con zelo e dedizione, So quindi di potermi fidare di voi e non è da escludere che potrei aver bisogno della vostra complicità e riservatezza nel proseguire questa indagine."
Lui parlava ma io continuavo a pensare a quel programma.
Conoscevo l'esistenza di applicazioni simili usate principalmente da genitori apprensivi di adolescenti alle prime esperienze sul web. Era un ottimo modo per tenere sotto controllo chat, utilizzo di webcam e tutto. Cazzo quei programmi registravano tutto.
Cercai lo sguardo di mia moglie ma con mia grande sorpresa sembrava ne imbarazzata ne contrariare ne impaurita. Direi che piuttosto era ammaliata dal carisma del nostro interlocutore. Non si rendeva conto che quell'uomo conosceva praticamente tutto di noi, delle nostre conversazioni e della nostra chat del giorno precedente... O forse se ne era proprio resa conto.
Come se mi avesse letto nel pensiero lui aggiunse "non preoccupatevi per i vostri segreti, con me sono al sicuro. Del resto ora voi conoscete un mio segreto e il fatto che i computer dell'ufficio siano sotto controllo e io conserverò solo per me il contenuto delle vostre conversazioni."
A quelle parole vidi mia moglie mordersi il labbro inferiore e serrare le gambe. Lui si alzò per congedarsi ma lo scatto di lei sorprese entrambi.
"Scusate devo andare al bagno" e uscì come se l'ufficio stesse andando a fuoco.
Anche io mi congedai raggiunto sulla porta dalle parole "ha veramente una moglie stupenda".
Raggiunsi la mia scrivania sconvolto da una marea di pensieri e sensazioni. Trovai il mio cellulare che squillava : era mia Moglie.
Risposi e subito lei "fammi capire, ha letto tutte le nostre conversazioni?"
"Sì"
"Tutte?" Lo chiese con tono concitato, trafelato.
"Non so da quanto tempo, ma direi che le chat dell'ultimo periodo si, tutte!"
"Anche quella di ieri sera?"
"Sì amore, anche quella di ieri sera. Ma.... Ti stai masturbando?"
Ignorò la mia domanda
"Quindi ha letto che voglio succhiarglielo mentre mi dice che sono una troia?"
Il mio "Si!" Fu coperto da un profondo sospiro, seguito da un altro e da un altro ancora. Chiuse la chiamata.
Pensai tra me e me "direi che l'ha presa bene!" E sorrisi di questo pensiero.
Andai a farmi un caffè. Doppio. Ne presi anche un secondo.
Tornammo quasi contemporaneamente alle nostre scrivanie e non appena accesi il computer notai una notifica su Skype. Alla luce di quanto ci eravamo stato appena comunicato mi metteva un certo disagio anche solo leggere il messaggio, figuriamoci scrivere.
Era una richiesta di chat di gruppo indirizzata a me e a mia moglie … dal capo. Accettai, seguito pochi istanti dopo anche dall'account di mia moglie: " volevo precisare che ho segnalato alla direzione la vostra fedeltà e lealtà. Il programma spia è stato rimosso questa notte e potete scrivere senza timori, ve lo garantisco. Nessuno tranne me conosce il contenuto delle vostre conversazioni e spero vogliate fidarvi di me quanto io ho fatto oggi con voi".
Ci scriveva come avrebbe fatto una amico e la cosa mi tranquillizzò e non poco. Stava cominciando a farsi intrigante la situazione. Lui conosceva dettagli di noi inconfessabili. Mia moglie era chiaramente attratta da lui tanto da doversi masturbare al solo pensiero che lui la considerasse una Troia. Lui aveva bisogno del nostro silenzio quanto noi del suo. Insomma dovevamo trovare tutti e tre il lato positivo della faccenda e io avevo dalla mia parte ... Una moglie stupenda.
È proprio quelle tre parole mi aiutarono a trovare la chiave giusta. Scrissi un messaggio destinato solo a lei comunicandole che mi aveva detto questo. Lei volle sapere le parole esatte usate da lui e io non feci altro che ripete "complimenti, ha una moglie stupenda".
...Il vaso di Pandora si aprì, o più probabilmente ad aprirsi in quel momento furono le cosce di mia moglie perché iniziò proprio lei a parlare della chat del giorno precedente.
"Non le nascondo che sapere che ha letto le nostre conversazioni e in particolare quella di ieri mi crea un certo imbarazzo, sono state parole che troverei complesso dire di persona.... si figuri a sapere che il diretto interessato ne è venuto a conoscenza così"
Segui un lungo silenzio. E fummo distratti dal fatto che fuori iniziò a nevicare. Prima timidamente poi con intensità sempre crescente.
"Sarò sincero non avevo letto quanto avevate scritto, non era mia intenzione farlo e non lo avrei fatto, non fosse altro che sapere di essere oggetto di una conversazione mi ha incuriosito. Cedere alle tentazioni è uno dei miei peggiori difetti."
Mi inserii nella conversazione “ci sono meravigliose tentazioni a cui sarebbe un peccato non cedere”.
Continuammo a conversare con crescente malizia mentre la nevicata fuori non accennava ad attenuarsi. Le strade cominciavano a essere bianche e l'euforia dei colleghi si trasformò presto in apprensione per gli inevitabili problemi del rientro a casa.
Tutto questo era intorno a noi, ma noi come in una bolla, respiravamo sesso. Era nell'aria....
"Lasciate che vi dica che invidio molto la vostra complicità. Trovo molto intrigante la vostra volglia di giocare e di trasgredire. Avere l'opportunità di affacciarmi al vostro mondo è veramente intrigante"
"Il merito è tutto di mio marito. Ha capito ancora prima di me quanto mi piaccia il sesso e dopo avermi aiutata a scoprirne tutti i piaceri non ha mai messo paletti o argini alla mia esuberanza anzi mi spinge ogni volta a mettermi in gioco. La gelosia non è contemplata nel nostro rapporto (anche se a dirla tutta io sono molto gelosa di lui). Oggi posso dire che non potrei mai vivere accanto a una persona gelosa. Lo amo sopra ogni cosa perché sono libera. E' questo essere libera mi lega a lui più di qualunque catena"
Seguì un mio messaggio "ti amo".
Lui capì che quel momento era solo nostro e rallentò il ritmo del messaggi.
In effetti era veramente intrigante che lui conoscesse i nostri segreti e le nostre voglie. Avere come complice quell'uomo così carismatico eccitava non poco me, figuriamoci mia moglie. In quel momento avrei voluto controllare il perizoma di mia moglie. Sicuramente era zuppo.
Continuammo a chattare per tutto il pranzo, ignari della fame, dei colleghi, della neve.
Quando fu l'orario di riprendere il lavoro notammo una certa confusione in ufficio.
La situazione metereologica preoccupava i più e capimmo poco dopo il perché di tanta agitazione.
"Ho inviato una circolare a tutti invitando chi lo desideri a anticipare l'uscita. Tra non molto le strade saranno impraticabili e non dubito che rimaremmo a breve solo in tre"
In effetti iniziarono a uscire alla spicciolata....
Mandai un messaggio solo a lei "credo voglia approfittare della situazione per realizzare la tua fantasia di ieri"
"Lascia stare..... Non sto pensando ad altro e temo di bagnare anche la seggiola. Di certo i miei slip sono da strizzare"
"Toglili, tanto se tutto va come deve andare.... Non ti serviranno... Te li posso custodire io se vuoi"
"Mmmm porco... Se vado da lui mi sembra il minimo della cortesia presentarmi senza mutande... E lasciartele da annusare in attesa"
Lui ci scrisse nuovamente "comunque a ben pensarci non siete stati molto garbati nei miei confronti..."
Rispondendo entrambi "in che senso?"
" Non è per nulla educato parlare del cazzo del capo alle sue spalle.!"
Tombola! Lui voleva alzare il tiro della conversazione
A un mio laconico e divertito " ha perfettamente ragione" fece eco un ben più diretto messaggio di mia moglie " deve aver letto male. Non ero alle sue spalle ma davanti a lei... In ginocchio."
"sexy, intrigante e sfacciata, viene anche con lei naturale chiedersi se esista un qualche difetto in questa splendida moglie.
Mi intromissione "sono anni che ne cerco almeno uno...e niente non sono ancora riuscito a trovarne. E ho cercato bene, in ogni anfratto ma niente.... Chissà, magari servono doti da investigatore più esperto"
Mia moglie mi scrisse in privato "ti amo".
Gli ultimi due colleghi ci salutarono uscendo e noi li salutammo con un certo entusiasmo.
"Difetti ne ho molti" riprese lei " ma tutti ben nascosti. Solo chi sa cercare nei posti giusti può sperare di scoprirli. Ma il mio difetto più grande l'ha scoperto ieri. Il voler essere chiamata è trattata da ......."
So che non lo aveva scritto non per pudore ma per farlo dire a lui.
"Troia... Sì l'ho letto e ci continuo a pensare. Più che un difetto la definirei un'adorabile debolezza"
" Si meriterebbe un bacio solo per averlo scritto!"
"Mi creda ma non ho nessuna intenzione di scriverlo soltanto... Ma di ripeterlo più volte a voce . Con il consenso di suo marito si intende"
Voleva la conferma finale.
"Mia moglie è una donna libera e come tale decide lei. E se le ha offerto un bacio, sarebbe piuttosto scortese da parte sua rifiutarlo."
Immagino lui fosse eccitatissimo. Lei lo sapevo già e anche io non scherzavo.
Fuori infuriava una vera bufera di neve, più poche macchine si avventuravano per strada.
"La aspetto nel mio ufficio, non mi merito forse un bacio? Ne approfitto per offrirle anche un caffè" scrisse rivolto a lei e invece a persone me aggiunse " ho trasferito le mie chiamate sulla sua linea. Sua moglie merita tutte le mie attenzione e non vorrei essere disturbato da nessuno"
Mia moglie comparve in un battibaleno alla mia scrivania, mi baciò guardandomi negli occhi con uno sguardo carico di fuoco e passione e posò sul tavolo i suoi collant e il suo perizoma. Si avviò sculettando con passo deciso verso l'ufficio del capo.
Rimasi lì a osservare lo schermo del computer, le sue mutande strette in mano, rileggevo lo scambio di battute relessi persino le pause non scritte.
Era veramente fradicio il suo slip... Appiccicoso, sporco di bianco.... Buonissimo come sempre....
Avevo il cazzo in mano... Durissimo. Gli occhi fissi sul passaggio in cui lui ripeteva troia.... Con la mano sinistra stringevo e spremevo il suo piacere e con le dita per sentirlo meglio nelle narici.
Il telefono mi riportò alla realtà. Mi ricomposi come se l'interlocutore mi potesse scoprire e risposi richiudendo i bottoni del jeans.
Era la moglie del capo.
La cosa mi fece pensare a quanto stava accadendo.
Mia moglie e suo marito erano chiusi nel suo ufficio. Più che probabilmente lei si stava gustando il suo cazzo è ancora più probabilmente lui la stava chiamando troia.
Io ero al telefono con la moglie di lui mentre stringevo ancora l'intimo di mia moglie.
Se non l'avessi vissuta realmente e me la raccontassero avrei dovuto farmi ripetere il tutto per non correre il rischio di fare confusione.
"Buonasera Signora, al momento è impegnato in una riunione e ha chiesto di non essere disturbato"
La moglie mi chiese di comunicare che al momento le strade nei pressi della loro abitazione non erano praticabili e che lui avrebbe fatto meglio a fermarsi in centro magari in albergo per evitare di correre inutili rischi.
"Sarà un piacere per me e mia moglie avere suo marito ospite da noi. Abitiamo a pochi passi dall'ufficio"
Lei mi ringraziò e io la salutai con la promessa di farla richiamare non appena si fosse liberato. Pensai... "Non appena mia moglie lo avrà fatto godere"
Questo pensiero riportò la mia mano sinistra a cercare di tenere sotto controllo l'erezione... Ma niente, ripresi a masturbarmi. Ero ormai prossimo all'orgasmo quando sentii dei passi nel corridoio.
Era mia moglie che si avvicinò scalza alla mia sedia. Il viso arrossato, i capelli scompigliati la gonna ancora parzialmente alzata.
Si mise cavalcioni su di me. Sedendosi sul mio cazzo. La sua fica era oscenamente bagnata e sentii immediatamente il suo piacere scendere fino a bagnarmi le palle.
Prese a baciarmi con foga per chiedermi insistentemente "dimmi che si sente.. dimmi che lo senti"
Sapeva di cazzo, era un odore inconfondibile, buono. Annusati il contorno della sua bocca, le sue guance, il suo collo.
Potevo quasi immaginarmela mentre passava la sua cappella su tutto il suo viso per imprimere il suo odore sulla sua pelle.
E il gusto che trovai nella sua bocca fu ancora più chiaro. Leccai e succhiai la sua lingua e lei capii immediatamente che mi ero reso conto che lui le era venuto in bocca... E mi passo tutta la sua saliva.
Si muoveva freneticamente ed io ormai non potevo più trattenermi... Presi le sue natiche con le mani e le venni copiosamente dentro mentre mi descriveva il suo cazzo "mmmm è grosso" e ancora "mmmm è buono"
Continuammo a baciarci e a annusarci senza renderci conto che non eravamo più soli. Il capo sulla porta sembrava divertito dalla scena del suo culo in bella vista.
Rimanemmo in questa posizione, non avevamo intenzione di muoverci. Lei trovava eccitante essere guardata e il contatto con il mio cazzo, anche se ormai mollo le provocava comunque piacere.
“Ha chiamato sua moglie” esordì senza guardare il capo.
Mia moglie mi guardò quasi con rimprovero, come se avessi rotto l'incantesimo, ma io strizzando l'occhio prosegui: ” suggeriva di rimanere in centro e di non avventurarsi verso casa, rischierebbe di trovarsi bloccato prima di arrivare”.
“Le ho detto che l'avrebbe richiamata non appena fosse terminata la riunione e che sarebbe stato nostro ospite”
La reazione di mia moglie non mi sorprese, era entusiasta, come una donna che riceve la borsa preferita per il proprio compleanno.
Prese a baciarmi con foga, probabilmente pensando e immaginando che avrebbe potuto proseguire la serata tra le braccia del suo amante.
Lui prese il cellulare e fu presto in comunicazione con sua moglie.
“Si amore, mi hanno appena comunicato il tuo messaggio”
Il fatto che lui fosse lì davanti a noi … che ci stesse guardando mentre parlava con lei accese ancora di piu' la mia dolce (e porca) metà.
Iniziò a sussurrarmi all'orecchio “facciamogli vedere meglio il mio culo”, io ben felice, serrando ancora di più le mie mani sulle sue natiche feci in modo che lui potesse vedere ancora meglio... “toccami con un dito....”
Nonostante fossero passati pochi minuti dal mio orgasmo, il mio cazzo riprese vigore.. e il contatto con la sua fica si fece piu' prepotente...
Mia moglie si strusciava, e lui parlava ancora al cellulare, e con una mano prese a massaggiarsi l'inguine, chiaro segno di apprezzamento.
“Si credo che accettero' il loro invito, sono persone veramente ospitali.”
Possiamo dire che il nostro rapporto sia nato con la complicità di Skype. Fiumi e fiumi di messaggi che ci scambiavamo durante le frenetiche giornate lavorative.
Con il tempo tante nostre abitudini sono cambiate ma non quella di scriverci.
Ci confrontiamo su tutto. Ma il nostro tema preferito è e rimarrà sempre il sesso.
L'azienda per la quale lavoriamo ha circa 20 dipendenti e una recente ristrutturazione ai vertici ha portato quale cambiamento principale un nuovo amministratore delegato.
48 anni, sposato, sportivo sempre molto attento al suo aspetto e curatissimo. Insomma, tutte le colleghe, mia moglie inclusa, apprezzavano molto il cambiamento. Inoltre non era affatto trascurabile che il suo arrivo, con le sue idee intraprendenti portarono a un aumento di lavoro e quindi degli utili.
Un giorno in cui lui non era presente in ufficio, davanti alla macchinetta del caffè, le colleghe al gran completo iniziarono a fare riferimento alla suo fascino, al suo carisma, al suo stile...è ancora.. al suo profumo... Insomma si scoprì che le più avevano fantasticato più volte su di lui... E non dubitavo nemmeno per un istante che anche le più taciturne non si stavano pronunciando solo per pudore.
Fu inevitabile, tornati alle rispettive postazioni, la domanda diretta a mia moglie:"Tu te lo faresti?"
Ed ecco che una nuova fantasia prese a condire il nostro già ampio repertorio.
Tra le varie situazioni che ci eravamo immaginate più di frequente ciò che più che ci eccitava era l' idea che lei avesse un amante : un giovane amante, bello e dotato. Ci immaginavamo le situazioni più disparate, in cui io come complice consenziente la vedevo immancabilmente godere della prorompente virilità di questo fantomatico maschio.
Eccitava entrambi immaginare e perderci in queste fantasie. Il nostro passato di amanti e complici ci aveva reso immuni dal tarlo della gelosia e anzi l'infedeltà era per tanti versi ciò che più ci "accendeva".
Per questo non mi stupì affatto la sua candida risposta "se proprio vuoi saperlo mi sono masturbata più volte pensando a lui".
La conoscevo così bene che l'eccitazione salì ancor prima di leggere la sua risposta.
"Anche oggi sono dovuta andare in bagno pensando a lui" aggiunse.
"Sei proprio una troia" fu la mia compiaciuta risposta "è per questo che ti amo incondizionatamente".
"Grazie amore, sai che mi fa sempre piacere questo complimento"... " E oggi sono venuta proprio mentre ho immaginato di leccarglielo mentre lui non smetteva di ripetere come un mantra ... Troia... Troia.... Troia"
Fu il mio turno di andare al bagno, e tornai dopo pochissimo tempo. Il rovescio della medaglia di questi giochi è che mi eccitano a tal punto che sono velocissimo a venire. "A cosa hai pensato porco?" Mi chiese lei al mio ritorno.
"All'idea di baciarti dopo che lui ti ha goduto in bocca...assaporare il gusto del suo cazzo su di te... Sentirti eccitata nell'essere stata utilizzata da lui come una Troia"
"Smettila maiale altrimenti devo tornare a toccarmi. Sono già abbastanza fradicia senza che ti ci metti anche tu." Ma in realtà non voleva smettere "Secondo te è anche porco oltre a essere così...maschio?"
"Beh quando capita di fare battute tra maschi lui riesce a cogliere sempre il lato malizioso, il che lascia ben sperare."
E lei "Ma avrà pure un difetto."
" Sì cara, è spostato!"
Dopo un attimo di pausa proseguì "magari non è un problema per lui. Guarda noi. Ci amiamo ma per questo non ci priviamo delle cose belle della vita"
"Tu stai solo sperando che lui abbia qualche cosa di bello sotto la sua di vita"
"Cretino!" " Comunque si.... Mi immagino abbia una gran sorpresa lì sotto".
Con lei, grazie alla confidenza e alla nostra complicità, ero riuscito a far emergere il mio lato bisex. E ci trovammo entrambi a immaginarlo in piedi, vestito elegante, con la zip abbassata e con il suo cazzo svettante, duro. Entrambi scrivemmo "bagno" e nuovamente tornammo a masturbarsi per la seconda volta durante la giornata.
Tornammo a casa e continuammo a parlare di lui. Facemmo sesso (sempre troppo velocemente a causa mia), ci toccammo. La guardai masturbarsi mentre pensava a lui e insieme immaginavamo la prendesse in ogni buco, con forza e passionalità, irruento. Ovviamente la leccai ovunque immaginando di leccare il gusto di lui. A notte inoltrata, ci rendemmo conto di esserci dimenticati persino la cena. Ma stanchi e appagati ci addormentammo l'uno tra le braccia dell'altro.
La mattina ci svegliammo affamati più che mai e dopo aver consumato un'abbondante colazione ci dirigendo verso l'ufficio.
Il fatto di lavorare insieme aveva giocato un ruolo fondamentale nella ricerca della casa e fu una scelta comune optare per un appartamento a pochi passi dal centralissimo ufficio.
Usciti dal portone, un vento freddo ci invitò a accelerare il passo e dopo pochi minuti anche una leggera pioggerellina si aggiunse alla tipica giornata invernale.
Giunti in ufficio, fummo subito convocati dal capo nel suo ufficio, dove lo trovammo intento a scrivere al computer, impeccabile come sempre.
Invitati a sederci, prendemmo posto vicino senza poter immaginare il motivo della convocazione.
Dopo pochi istanti di indugi ci guardò e prese parola:
"Come ben sapete la direzione non era affatto soddisfatta della gestione precedente, motivo che ha portato me a ricoprire questo ruolo.
Verificando i dati contabili e incrociandoli con le statistiche che mi avevano mandato, ho avuto modo di rendermi conto, prima ancora della mia nomina, che le perdite non potevano solo essere attribuite a una cattiva gestione da parte del precedente direttore ma molto più probabilmente erano da ricercare in una fuga di notizie verso la concorrenza da parte di qualche impiegato infedele. Ho presentato un rapporto a supporto di questa tesi e il consiglio di amministrazione non solo ha trovato i miei dati verosimili, ma ha anche ritenuto che la mia indagine dovesse proseguire ed é principalmente per questa ragione che oggi mi trovo seduto su questa poltrona."
"Non penserà certo che noi..."
"La prego, mi lasci terminare. Come dicevo, il mio ruolo allo stato attuale é più quello di un investigatore e nonostante trovi riscontro ogni giorno circa i miei sospetti la fase di indagine non è stata per nulla semplice e sono stato autorizzato dal consiglio a utilizzare ogni mezzo." Fece una pausa.
"Ciò che mi ha permesso di essere vicinissimo a identificare chi passa informazioni alla concorrenza è l'aver installato in ogni computer dell'azienda un programma spia che memorizza ogni singolo dato immesso. Ogni tasto digitato, ogni schermata, ogni file inviato, viene intercettato da questo programma è inviato al sottoscritto."
Mia moglie mi guardo con aria atterrita.
"La persona che sta offrendo o vendendo informazioni è un pericolo per tutta l'azienda e per ogni singolo posto di lavoro. Une pericolo per voi, per i vostri colleghi e per me ma a voler trovato un lato positivo, questo controllo non ha rivelato solamente le mele marce ma anche chi ha sempre lavorato con zelo e dedizione, So quindi di potermi fidare di voi e non è da escludere che potrei aver bisogno della vostra complicità e riservatezza nel proseguire questa indagine."
Lui parlava ma io continuavo a pensare a quel programma.
Conoscevo l'esistenza di applicazioni simili usate principalmente da genitori apprensivi di adolescenti alle prime esperienze sul web. Era un ottimo modo per tenere sotto controllo chat, utilizzo di webcam e tutto. Cazzo quei programmi registravano tutto.
Cercai lo sguardo di mia moglie ma con mia grande sorpresa sembrava ne imbarazzata ne contrariare ne impaurita. Direi che piuttosto era ammaliata dal carisma del nostro interlocutore. Non si rendeva conto che quell'uomo conosceva praticamente tutto di noi, delle nostre conversazioni e della nostra chat del giorno precedente... O forse se ne era proprio resa conto.
Come se mi avesse letto nel pensiero lui aggiunse "non preoccupatevi per i vostri segreti, con me sono al sicuro. Del resto ora voi conoscete un mio segreto e il fatto che i computer dell'ufficio siano sotto controllo e io conserverò solo per me il contenuto delle vostre conversazioni."
A quelle parole vidi mia moglie mordersi il labbro inferiore e serrare le gambe. Lui si alzò per congedarsi ma lo scatto di lei sorprese entrambi.
"Scusate devo andare al bagno" e uscì come se l'ufficio stesse andando a fuoco.
Anche io mi congedai raggiunto sulla porta dalle parole "ha veramente una moglie stupenda".
Raggiunsi la mia scrivania sconvolto da una marea di pensieri e sensazioni. Trovai il mio cellulare che squillava : era mia Moglie.
Risposi e subito lei "fammi capire, ha letto tutte le nostre conversazioni?"
"Sì"
"Tutte?" Lo chiese con tono concitato, trafelato.
"Non so da quanto tempo, ma direi che le chat dell'ultimo periodo si, tutte!"
"Anche quella di ieri sera?"
"Sì amore, anche quella di ieri sera. Ma.... Ti stai masturbando?"
Ignorò la mia domanda
"Quindi ha letto che voglio succhiarglielo mentre mi dice che sono una troia?"
Il mio "Si!" Fu coperto da un profondo sospiro, seguito da un altro e da un altro ancora. Chiuse la chiamata.
Pensai tra me e me "direi che l'ha presa bene!" E sorrisi di questo pensiero.
Andai a farmi un caffè. Doppio. Ne presi anche un secondo.
Tornammo quasi contemporaneamente alle nostre scrivanie e non appena accesi il computer notai una notifica su Skype. Alla luce di quanto ci eravamo stato appena comunicato mi metteva un certo disagio anche solo leggere il messaggio, figuriamoci scrivere.
Era una richiesta di chat di gruppo indirizzata a me e a mia moglie … dal capo. Accettai, seguito pochi istanti dopo anche dall'account di mia moglie: " volevo precisare che ho segnalato alla direzione la vostra fedeltà e lealtà. Il programma spia è stato rimosso questa notte e potete scrivere senza timori, ve lo garantisco. Nessuno tranne me conosce il contenuto delle vostre conversazioni e spero vogliate fidarvi di me quanto io ho fatto oggi con voi".
Ci scriveva come avrebbe fatto una amico e la cosa mi tranquillizzò e non poco. Stava cominciando a farsi intrigante la situazione. Lui conosceva dettagli di noi inconfessabili. Mia moglie era chiaramente attratta da lui tanto da doversi masturbare al solo pensiero che lui la considerasse una Troia. Lui aveva bisogno del nostro silenzio quanto noi del suo. Insomma dovevamo trovare tutti e tre il lato positivo della faccenda e io avevo dalla mia parte ... Una moglie stupenda.
È proprio quelle tre parole mi aiutarono a trovare la chiave giusta. Scrissi un messaggio destinato solo a lei comunicandole che mi aveva detto questo. Lei volle sapere le parole esatte usate da lui e io non feci altro che ripete "complimenti, ha una moglie stupenda".
...Il vaso di Pandora si aprì, o più probabilmente ad aprirsi in quel momento furono le cosce di mia moglie perché iniziò proprio lei a parlare della chat del giorno precedente.
"Non le nascondo che sapere che ha letto le nostre conversazioni e in particolare quella di ieri mi crea un certo imbarazzo, sono state parole che troverei complesso dire di persona.... si figuri a sapere che il diretto interessato ne è venuto a conoscenza così"
Segui un lungo silenzio. E fummo distratti dal fatto che fuori iniziò a nevicare. Prima timidamente poi con intensità sempre crescente.
"Sarò sincero non avevo letto quanto avevate scritto, non era mia intenzione farlo e non lo avrei fatto, non fosse altro che sapere di essere oggetto di una conversazione mi ha incuriosito. Cedere alle tentazioni è uno dei miei peggiori difetti."
Mi inserii nella conversazione “ci sono meravigliose tentazioni a cui sarebbe un peccato non cedere”.
Continuammo a conversare con crescente malizia mentre la nevicata fuori non accennava ad attenuarsi. Le strade cominciavano a essere bianche e l'euforia dei colleghi si trasformò presto in apprensione per gli inevitabili problemi del rientro a casa.
Tutto questo era intorno a noi, ma noi come in una bolla, respiravamo sesso. Era nell'aria....
"Lasciate che vi dica che invidio molto la vostra complicità. Trovo molto intrigante la vostra volglia di giocare e di trasgredire. Avere l'opportunità di affacciarmi al vostro mondo è veramente intrigante"
"Il merito è tutto di mio marito. Ha capito ancora prima di me quanto mi piaccia il sesso e dopo avermi aiutata a scoprirne tutti i piaceri non ha mai messo paletti o argini alla mia esuberanza anzi mi spinge ogni volta a mettermi in gioco. La gelosia non è contemplata nel nostro rapporto (anche se a dirla tutta io sono molto gelosa di lui). Oggi posso dire che non potrei mai vivere accanto a una persona gelosa. Lo amo sopra ogni cosa perché sono libera. E' questo essere libera mi lega a lui più di qualunque catena"
Seguì un mio messaggio "ti amo".
Lui capì che quel momento era solo nostro e rallentò il ritmo del messaggi.
In effetti era veramente intrigante che lui conoscesse i nostri segreti e le nostre voglie. Avere come complice quell'uomo così carismatico eccitava non poco me, figuriamoci mia moglie. In quel momento avrei voluto controllare il perizoma di mia moglie. Sicuramente era zuppo.
Continuammo a chattare per tutto il pranzo, ignari della fame, dei colleghi, della neve.
Quando fu l'orario di riprendere il lavoro notammo una certa confusione in ufficio.
La situazione metereologica preoccupava i più e capimmo poco dopo il perché di tanta agitazione.
"Ho inviato una circolare a tutti invitando chi lo desideri a anticipare l'uscita. Tra non molto le strade saranno impraticabili e non dubito che rimaremmo a breve solo in tre"
In effetti iniziarono a uscire alla spicciolata....
Mandai un messaggio solo a lei "credo voglia approfittare della situazione per realizzare la tua fantasia di ieri"
"Lascia stare..... Non sto pensando ad altro e temo di bagnare anche la seggiola. Di certo i miei slip sono da strizzare"
"Toglili, tanto se tutto va come deve andare.... Non ti serviranno... Te li posso custodire io se vuoi"
"Mmmm porco... Se vado da lui mi sembra il minimo della cortesia presentarmi senza mutande... E lasciartele da annusare in attesa"
Lui ci scrisse nuovamente "comunque a ben pensarci non siete stati molto garbati nei miei confronti..."
Rispondendo entrambi "in che senso?"
" Non è per nulla educato parlare del cazzo del capo alle sue spalle.!"
Tombola! Lui voleva alzare il tiro della conversazione
A un mio laconico e divertito " ha perfettamente ragione" fece eco un ben più diretto messaggio di mia moglie " deve aver letto male. Non ero alle sue spalle ma davanti a lei... In ginocchio."
"sexy, intrigante e sfacciata, viene anche con lei naturale chiedersi se esista un qualche difetto in questa splendida moglie.
Mi intromissione "sono anni che ne cerco almeno uno...e niente non sono ancora riuscito a trovarne. E ho cercato bene, in ogni anfratto ma niente.... Chissà, magari servono doti da investigatore più esperto"
Mia moglie mi scrisse in privato "ti amo".
Gli ultimi due colleghi ci salutarono uscendo e noi li salutammo con un certo entusiasmo.
"Difetti ne ho molti" riprese lei " ma tutti ben nascosti. Solo chi sa cercare nei posti giusti può sperare di scoprirli. Ma il mio difetto più grande l'ha scoperto ieri. Il voler essere chiamata è trattata da ......."
So che non lo aveva scritto non per pudore ma per farlo dire a lui.
"Troia... Sì l'ho letto e ci continuo a pensare. Più che un difetto la definirei un'adorabile debolezza"
" Si meriterebbe un bacio solo per averlo scritto!"
"Mi creda ma non ho nessuna intenzione di scriverlo soltanto... Ma di ripeterlo più volte a voce . Con il consenso di suo marito si intende"
Voleva la conferma finale.
"Mia moglie è una donna libera e come tale decide lei. E se le ha offerto un bacio, sarebbe piuttosto scortese da parte sua rifiutarlo."
Immagino lui fosse eccitatissimo. Lei lo sapevo già e anche io non scherzavo.
Fuori infuriava una vera bufera di neve, più poche macchine si avventuravano per strada.
"La aspetto nel mio ufficio, non mi merito forse un bacio? Ne approfitto per offrirle anche un caffè" scrisse rivolto a lei e invece a persone me aggiunse " ho trasferito le mie chiamate sulla sua linea. Sua moglie merita tutte le mie attenzione e non vorrei essere disturbato da nessuno"
Mia moglie comparve in un battibaleno alla mia scrivania, mi baciò guardandomi negli occhi con uno sguardo carico di fuoco e passione e posò sul tavolo i suoi collant e il suo perizoma. Si avviò sculettando con passo deciso verso l'ufficio del capo.
Rimasi lì a osservare lo schermo del computer, le sue mutande strette in mano, rileggevo lo scambio di battute relessi persino le pause non scritte.
Era veramente fradicio il suo slip... Appiccicoso, sporco di bianco.... Buonissimo come sempre....
Avevo il cazzo in mano... Durissimo. Gli occhi fissi sul passaggio in cui lui ripeteva troia.... Con la mano sinistra stringevo e spremevo il suo piacere e con le dita per sentirlo meglio nelle narici.
Il telefono mi riportò alla realtà. Mi ricomposi come se l'interlocutore mi potesse scoprire e risposi richiudendo i bottoni del jeans.
Era la moglie del capo.
La cosa mi fece pensare a quanto stava accadendo.
Mia moglie e suo marito erano chiusi nel suo ufficio. Più che probabilmente lei si stava gustando il suo cazzo è ancora più probabilmente lui la stava chiamando troia.
Io ero al telefono con la moglie di lui mentre stringevo ancora l'intimo di mia moglie.
Se non l'avessi vissuta realmente e me la raccontassero avrei dovuto farmi ripetere il tutto per non correre il rischio di fare confusione.
"Buonasera Signora, al momento è impegnato in una riunione e ha chiesto di non essere disturbato"
La moglie mi chiese di comunicare che al momento le strade nei pressi della loro abitazione non erano praticabili e che lui avrebbe fatto meglio a fermarsi in centro magari in albergo per evitare di correre inutili rischi.
"Sarà un piacere per me e mia moglie avere suo marito ospite da noi. Abitiamo a pochi passi dall'ufficio"
Lei mi ringraziò e io la salutai con la promessa di farla richiamare non appena si fosse liberato. Pensai... "Non appena mia moglie lo avrà fatto godere"
Questo pensiero riportò la mia mano sinistra a cercare di tenere sotto controllo l'erezione... Ma niente, ripresi a masturbarmi. Ero ormai prossimo all'orgasmo quando sentii dei passi nel corridoio.
Era mia moglie che si avvicinò scalza alla mia sedia. Il viso arrossato, i capelli scompigliati la gonna ancora parzialmente alzata.
Si mise cavalcioni su di me. Sedendosi sul mio cazzo. La sua fica era oscenamente bagnata e sentii immediatamente il suo piacere scendere fino a bagnarmi le palle.
Prese a baciarmi con foga per chiedermi insistentemente "dimmi che si sente.. dimmi che lo senti"
Sapeva di cazzo, era un odore inconfondibile, buono. Annusati il contorno della sua bocca, le sue guance, il suo collo.
Potevo quasi immaginarmela mentre passava la sua cappella su tutto il suo viso per imprimere il suo odore sulla sua pelle.
E il gusto che trovai nella sua bocca fu ancora più chiaro. Leccai e succhiai la sua lingua e lei capii immediatamente che mi ero reso conto che lui le era venuto in bocca... E mi passo tutta la sua saliva.
Si muoveva freneticamente ed io ormai non potevo più trattenermi... Presi le sue natiche con le mani e le venni copiosamente dentro mentre mi descriveva il suo cazzo "mmmm è grosso" e ancora "mmmm è buono"
Continuammo a baciarci e a annusarci senza renderci conto che non eravamo più soli. Il capo sulla porta sembrava divertito dalla scena del suo culo in bella vista.
Rimanemmo in questa posizione, non avevamo intenzione di muoverci. Lei trovava eccitante essere guardata e il contatto con il mio cazzo, anche se ormai mollo le provocava comunque piacere.
“Ha chiamato sua moglie” esordì senza guardare il capo.
Mia moglie mi guardò quasi con rimprovero, come se avessi rotto l'incantesimo, ma io strizzando l'occhio prosegui: ” suggeriva di rimanere in centro e di non avventurarsi verso casa, rischierebbe di trovarsi bloccato prima di arrivare”.
“Le ho detto che l'avrebbe richiamata non appena fosse terminata la riunione e che sarebbe stato nostro ospite”
La reazione di mia moglie non mi sorprese, era entusiasta, come una donna che riceve la borsa preferita per il proprio compleanno.
Prese a baciarmi con foga, probabilmente pensando e immaginando che avrebbe potuto proseguire la serata tra le braccia del suo amante.
Lui prese il cellulare e fu presto in comunicazione con sua moglie.
“Si amore, mi hanno appena comunicato il tuo messaggio”
Il fatto che lui fosse lì davanti a noi … che ci stesse guardando mentre parlava con lei accese ancora di piu' la mia dolce (e porca) metà.
Iniziò a sussurrarmi all'orecchio “facciamogli vedere meglio il mio culo”, io ben felice, serrando ancora di più le mie mani sulle sue natiche feci in modo che lui potesse vedere ancora meglio... “toccami con un dito....”
Nonostante fossero passati pochi minuti dal mio orgasmo, il mio cazzo riprese vigore.. e il contatto con la sua fica si fece piu' prepotente...
Mia moglie si strusciava, e lui parlava ancora al cellulare, e con una mano prese a massaggiarsi l'inguine, chiaro segno di apprezzamento.
“Si credo che accettero' il loro invito, sono persone veramente ospitali.”
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