La vasca da bagno

di
genere
incesti

Discorso: M=io, F=Fratello

Faccio parte di una famiglia in cui il sesso fa parte della nostra routine. Sono Matilde, la più piccola della famiglia, 18 anni, con un fratello di 20 e una sorella di 21. Sono alta 148 cm, castana ed occhi azzurri e le mie misure sono 78, 54, 77.

Faceva abbastanza freddo quel giorno che si congelava. Decisi di fare un bagno caldo giusto per riscaldarmi. Riempii la vasca con acqua abbastanza calda ed andai a prendermi il pigiama e la mutandina da mettere per dopo.
Ritornata in bagno con solo l'asciugamano a coprirmi, trovai mio fratello dentro la vasca...

M: Ma cavolo mi ero riempita io la vasca, chi ti ha detto di poterti fare il bagno?

F: Massì, c'erà freddo e con una vasca piena calda, devo morire dal freddo? Vieni a fartelo con me.

Senza dire nulla, un po arrabbiata, tolgo l'asciugamano ed entro un piede nella vasca e poi l'altro per poi cercare di sedermi in mezzo alle sue gambe. All'improvviso mi sento afferrare i fianchi e tirare verso di lui ma riuscii a tenermi alzata con le braccia. Sentivo il suo pene che mi toccava la figa.

M: Ma cosa stai cercando di fare?

F: Nulla, stavo solo aiutando a farti sedere...

M: Non mentire, stavi cercando di farmi sedere mettendomelo dentro. Non ti è bastato oggi?

F: Siediti!

Detto questo, spinse con più forza riuscendo a farmi perdere la presa. Ho sentito il suo pene che mi apriva la figa ed andava fino in fondo alla cervice e spingere ancora. Quei 19cm me li ha spinti tutti dentro facendomi un male allucinante. Iniziò a dare qualche colpetto mentre con una mano mi toccava il seno e i capezzoli e con l'altra era sceso giù suo mio clitoride muovendo la mano più veloce che poteva. Lo sentivo entrare ed uscire e con quella mano, ci stava dando dentro prima che mi riprendessi dal dolore di prima. In realtà mi piaceva ed il dolore a poco a poco andava via lasciando posto al piacere. Mi stava sbattendo con piacere e con piacere lo stavo lasciando fare senza dire nulla finchè non arrivò al limite e venne dentro di me.

Mi alzai giusto quello che bastava per uscirmi il suo pene da dentro e mi appoggiai con le braccia nel lato opposto della vasca.

M: Sei un idiota, mi hai fatta malissimo. Come ti è venuto in mente? Sei un verme.

F: A quanto pare non ti è bastato, hai bisogno di una pulita...

Senza che me ne accorsi, prese il doccino e lo svitò lasciando solo il tubo e me lo poggiò sull'ano. Mi blocco le mani e me lo spinse dentro per poi aprire un pochino l'acqua. Sentivo tutto il mio interno riempirsi di acqua, pregavo di fermarsi ma piuttosto apriva ancora di più per far uscire più acqua.

F: È quello che ti meriti per avermi dato del verme

Si prese il pene tra le mani e guardando la mia figa che ancora colava di sperma, inizio a masturbarsi un pochino per poi masturbare me infilandomi 2 dita dentro. Aveva le dita piene del suo stesso sperma e me le mise in bocca per farsele leccare ma tanto ero stanca, non ci riuscivo nemmeno.
Decise allora di rimettermi il pene dentro e sbattermi come prima mentre avevo il doccino che mi riempiva. Avevo la pancia un pochino gonfia, piena d'acqua ma invece di smettere, aprì al massimo il getto.
Mi stava fottendo con colpi forti e profondi mentre ero bloccata e per di più muoveva dentro e fuori il doccino senza farlo uscire del tutto. Sembravo incinta. Non capivo più nulla, avevo la mente completamente bianca, non avevo la forza per oppormi infatti non mi teneva più le mani. Chiuse l'acqua e smise di fottermi, pensando mi lasciasse riposare finalmente ma si mise di fronte a me con il pene ancora duro, mi aprì la bocca e iniziò a scoparmi da li spingendo il suo pene fino in gola per poi venire. Lasciò il suo pene ancora dentro anche se meno duro ma abbastanza lungo ed iniziò ad urinare nella mia bocca e senza aver scelta ho mandato tutto giù.

Finalmente si era stancato e mi lasciò in ginocchio poggiata sul bordo della vasca con la bocca e la figa pieni di sperma e l'ano con il doccino anche se chiuso e la pancia piena d'acqua...
scritto il
2019-02-23
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