Una nuova casa per Enrico

di
genere
trio

Dopo svariati click finalmente Enrico trovò l'annuncio che faceva per lui: ampia stanza singola con balcone in appartamento con 3 camere e 1 salone comune; diede un'ultima occhiata ai dettagli dell'annuncio e vide che anche il prezzo era perfetto.
Così chiamò e fissò per l'indomani un incontro con il proprietario.
Il giorno dopo intorno alle 14 si recò nel luogo stabilito per l'incontro, strinse la mano a Paolo, il proprietario della casa, e insieme salirono al quarto piano. Paolo suonò il campanello spiegando a Enrico che due stanze della casa erano già occupate da due studentesse; nel frattempo Laura, una delle due inquiline, aprì la porta e li accolse. Enrico si presentò e le strinse la mano, i due entrarono e Laura richiuse la porta, poi tornò in camera sua. Nel frattempo Paolo mostrò ad Enrico l'appartamento, gli spazi comuni, il bagno e quella che sarebbe stata la sua stanza.
Ad Enrico sembrava piacere sia la casa che la cordialità e disponibilità di Paolo, così chiese maggiori informazioni sui consumi e sul prezzo generale delle utenze.
Dopo le dovute delucidazioni, Enrico decise di firmare il contratto ed iniziare il trasferimento.

Tornato nella vecchia casa preparò le valigie e gli scatoloni e iniziò a fare la spola da una casa all'altra.
Completò il trasloco in un solo giorno; intorno alle 20:30 portò in camera l'ultimo scatolone.
Decise quindi di ordinare una pizza in modo da non perdere tempo e iniziare a mettere in ordine le prime cose, quelle più urgenti ed essenziali.
Dieci minuti dopo suonò il citofono, rispose; erano le due coinquiline.
Aprì anche la porta di casa e tornò in camera e, mentre aspettava che salissero le due ragazze, sistemò gli ultimi libri, tirati fuori da un trolley.
Arrivate sulla soglia si presentarono; Laura, studentessa di ingegneria civile, incrociata l'altro giorno, era alta quasi quanto lui, aveva un caschetto corto castano-scuro, occhi marroni e labbra carnose; Sandra, invece, studentessa di biologia, era più bassa, aveva lunghi capelli castani, occhi verdi e anche lei delle belle labbra carnose.
Enrico chiese loro se volessero cenare con lui, le due ragazze accettarono, così richiamò la pizzeria e modificò il suo ordine.
I tre si accomodarono in cucina e le due ragazze, tolti i giubbotti, mostrarono attraverso i jeans e i maglioncini attillati le loro forme generose. Enrico fissò per un attimo le due, ma distolse subito lo sguardo per non dare un'idea sbagliata di sé.
Poco dopo le pizze arrivarono, i tre cenando parlarono del più e del meno e arrivati a mezzanotte rientrarono nelle rispettive stanze.

L'indomani mattina Enrico si alzò, andò in cucina per farsi un caffè e trovò lì Laura, seduta, che leggeva dallo smartphone e sorseggiava un tè. Rimase per un attimo interdetto, Laura indossava una t-shirt bianca trasparente senza reggiseno, che lasciava intravedere tutto, e dei pantaloncini molto corti. Enrico, dopo averla salutata, si girò e prese il caffè, ma mentre preparava la moka lanciò qualche occhiata a Laura; accese il gas e mise su la moka a fuoco lento, mentre Laura continuava a leggere dallo smartphone.
Dalla sua posizione riusciva a vedere perfettamente il suo seno prosperoso in ogni sua parte, riusciva persino a distinguere attraverso la t-shirt le areole e i capezzoli. Si accorse della sua evidente erezione e senza destare sospetto si incamminò per andare in bagno, ma in quel momento Laura si alzò e si girò verso di lui.
Enrico rimase immobile pietrificato e mise una mano sul pube per nascondere l'erezione, lei lo guardò e disse: "guarda che non c'è bisogno di vergognarsi, l'erezione mattutina è più che normale".
Lui un po' imbarazzato rispose: "sì lo so, è che non volevo dare una brutta impressione". Lei sorrise, poi uscì dalla cucina e tornò in camera sua per prepararsi e andare a lezione.

Quel pomeriggio a lezione Enrico era distratto, non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine di Laura, semi-nuda davanti a lui.
La sera, rientrato a casa, vide le luci accese e salutò dicendo: "ciao ragazze", poi si chiuse in camera e si cambiò. Quando uscì vide nel salone le due ragazze davanti alla tv; si preparò un pasto veloce e le raggiunse.
I tre iniziarono a chiacchierare, raccontandosi la rispettiva giornata, ma Enrico era distratto ancora una volta da Laura che indossava un top che lasciava ben poco all'immaginazione. Sandra invece indossava un comodo pigiama grigio, ma anche Sandra non passava inosservata, le sue forme non si nascondevano così facilmente e le sue labbra carnose e i suoi occhi verde brillante facevano impazzire Enrico.
Questi, comunque, dopo un po' si congedò e dopo una doccia si mise a letto.

L'indomani mattina Enrico si svegliò e come di consueto andò in cucina; trovò seduta nuovamente Laura che leggeva e che esordì distrattamente con un "buongiorno". Lui rispose mentre le fissava i capezzoli messi in bella mostra sotto l'aderentissima maglietta grigia.
Con uno scatto fulmineo si girò verso il piano cottura per nascondere la sua erezione.
Mentre preparava la moka però, Laura si alzò e avvicinandosi a lui, sussurrò all'orecchio: "guarda che non occorre nascondersi, è tutto normale e naturale, anche le tue erezioni". Lui rimase quasi impietrito da quella confessione; subito dopo Laura andò in camera sua e dopo pochi minuti uscì.

Dopo quella mattina Enrico tastò pian piano il terreno, dapprima non nascondendo più le sue erezioni e nei giorni successivi andando in cucina, con il solo pantalone del pigiama, senza slip o boxer sotto.
Fra i due nacque una specie di gioco di esibizionismo, il tutto attentamente nascosto a Sandra, che si rivelava sempre molto timida e introversa.
I due iniziarono a fare la doccia insieme, fino a spingersi a masturbarsi l'uno davanti all'altra sotto la doccia o nel salone sul divano davanti ad un film porno.
Nessuno dei due toccava però l'altro, era per lo più un gioco di vedo - non vedo e di esibizionismo.
Una sera però successe una cosa inaspettata.

Laura, Enrico e Sandra stavano guardando un film horror in tv, tutti e tre sul grande divano ad angolo.
Ad un tratto Sandra si alzò dicendo: "torno subito"; quindi sparì chiudendosi in camera sua.
Laura allora, rimasta sola con Enrico, guardandolo con malizia, scoprì il seno e iniziò a massaggiarsi i capezzoli che divennero subito turgidi.
Enrico non seppe resistere a quella visione ed ebbe subito un'erezione; in quel momento si sentì la porta della camera di Sandra aprirsi e subito si coprirono.
Quando Sandra entrò nel salone i due rimasero sbigottiti; la timida Sandra non stava indossando come suo solito un pigiamone gigante, in quel momento indossava solo una lunga maglietta bianca, nient'altro.
Dalla maglietta era ben visibile l'enorme seno di Sandra, ben più grande di quello di Laura, e si vedevano chiaramente i suoi solidi e alti glutei e la sua vulva completamente depilata.
L'erezione di Enrico crebbe a dismisura e mentre Laura rimase sul divano a guardare Sandra, questa si mise di fianco lui e guardandolo negli occhi tirò fuori il suo pene ormai completamente eretto.
Iniziò pian piano a masturbarlo, poi, sempre rimanendo al suo fianco, si chinò su di esso e lo prese in bocca, iniziando un lungo pompino che mandò in estasi Enrico.
Laura rimase ferma sul divano a guardarli, quando Enrico le fece cenno di avvicinarsi; lei si alzò e andò da lui che le disse di mettersi in piedi sul divano e di sedersi sul suo viso.
Lei obbedì e lui iniziò a farle sesso orale, mentre con una mano le stuzzicava i capezzoli e con l'altra penetrava Sandra, messa in ginocchio sul divano di fianco a lui e china sul suo membro.
Arrivata quasi al culmine, Sandra si alzò, si mise su Enrico e iniziò a farsi penetrare; pochi minuti dopo ebbe un lungo orgasmo e si stese sul divano.
Enrico quindi smise di fare sesso orale a Laura, si alzò, si mise dietro di lei e prendendola per i fianchi iniziò a penetrarla, mentre lei continuava a massaggiarsi il clitoride. Bastarono pochi istanti e anche lei raggiunse l'orgasmo.
Enrico però non aveva ancora finito, quindi andò su Sandra e la penetrò nuovamente nella posizione del missionario, mentre guardava il suo seno oscillare ad ogni movimento; quindi si chinò su di lei e dapprima iniziò a baciarle il collo, poi iniziò a leccarle il seno, infine a succhiarle e mordicchiarle i capezzoli turgidi.
Lei urlò di piacere e lo intimò ad aumentare il ritmo; lui eseguì, mentre Laura vicino a loro riprese a masturbarsi; pochi secondi dopo Sandra raggiunse il secondo orgasmo.
Anche Enrico era vicino al culmine; le due quindi lo spinsero sul divano e si misero in ginocchio davanti a lui e alternamente fecero delle brevi spagnole a Enrico che ormai non poté più trattenersi; intimò le due ragazze a mettersi l'una di fianco all'altra, dopodiché esplose sui loro seni ed esausto si accasciò sul divano, seguito dalle due ragazze che si addormentarono al suo fianco.
di
scritto il
2019-02-23
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