Io e mia madre 2 - Quella notte di piacere

di
genere
incesti

Poco dopo che Cristian se ne fu andato io e mia madre avemmo una lunga discussione. Mi disse che per una persona come lei che ama il sesso la continua assenza di papà la rendeva perennemente eccitata, così quando un giorno che non ero a casa Cristian venne per cercarmi non riuscì a resistere. Poi parlammo di quello che era appena successo
M: “Luca non possiamo farlo mai più”
L: “Ma come, ti è piaciuto no?”
M: “Sì mi è piaciuto, e anche parecchio non posso negarlo, hai un cazzo notevole… ma questo è sbagliato, poi se qualcuno lo scoprisse sarebbero guai”
L: “Come anche se venissero a sapere di te e Cristian”
M: “Sì ma è diverso! Questo è incesto Luca!”
L: “Senti mamma, a te serve qualcuno con cui scopare e io sono quasi sempre a casa. Pensaci, possiamo farlo quando e quanto vuoi, da mattina a sera”
Sembrò titubare per un attimo, ma poi
M: “No Luca, discorso chiuso, e ora vatti a fare una doccia mentre io mi cambio, poi andrò io”
Uscii dalla stanza contrariato e leggermente incazzato e andai a lavarmi.

Passò poco più di una settimana, senza che mia madre proferì parola di quello che era successo, tutto continuava come al solito. Cristian non si fece vedere a casa, ma continuavamo a parlare via messaggi e ad uscire; aveva deciso di non continuare il rapporto con mia madre per non darmi un dispiacere.
Poi però successe qualcosa che non mi sarei più aspettato potesse succedere, quella notte fui svegliato da mia mamma, che era completamente nuda di fianco a me
L: “Mamma che fai?”
M: “Senti Luca forse hai ragione, non riesco a smettere di pensarci, da quando lo abbiamo fatto non faccio altro che sognare noi due che scopiamo”
Infilò la mano sotto al pigiama e mi afferrò il cazzo
L: “E tutta la storia dell’incesto?”
M: “Quello rende la cosa ancora più eccitante”
La baciai e mi tolsi il pigiama
M: "Oooh sì, finalmente...guarda che bello che è... "
me lo prese in bocca mentre io le penetravo la figa già bagnatissima con un paio di dita. Staccò le labbra dalla mia cappella e mi salì sopra, io la penetrai e iniziammo finalmente a scopare, era passata una settimana da quella prima volta e il mio desiderio nei suoi confronti non aveva fatto altro che crescere, come anche quello di mia madre a giudicare da come saltava compulsivamente sul mio cazzo. Le misi un paio di dita nel culo, mentre con l’altro braccio la portai con il torace verso di me iniziandole a succhiarle le tette.
I suoi gemiti e il suo ansimare si fecero sempre più forti mentre la penetravo, fino al sopraggiungere dell’orgasmo.
M: “OH SÌ NON TI FERMARE, CONTINUA!!”
Continuai a spingere mentre lei continuava a gemere e a venire. Poi si tolse da sopra di me e si alzò
M: “Vieni, andiamo in camera da letto, staremo più comodi nel letto grande”
Le presi la mano e andammo.
Appena entrati nella stanza mi buttò sul letto e me lo riprese in bocca, concentrandosi a leccarmi e succhiarmi la cappella.
M: “Sono una stupida, avevo un cazzo del genere in casa e non me ne sono mai resa conto… dovevamo iniziare a scopare già anni fa”
L: “Abbiamo ancora tutto il tempo per recuperare”
Le presi la testa e le spinsi il cazzo giù per la gola, poi la feci mettere a pecora e iniziai a penetrarla di nuovo. Dopo un po’ cacciai il cazzo dalla sua figa e le penetrai il culo, ancora molto stretto ma sicuramente più viabile rispetto alla settimana prima, la afferrai per le tette e portai la sua schiena contro il mio torace. Lei girò la testa e ci baciammo, mentre io continuavo a scoparle il culo da dietro. Rimanemmo in quella posizione per parecchio tempo, poi lo cacciai e lei si mise stesa sul letto su di un fianco, io mi misi dietro di lei, le allargai una gamba e tornai a scoparle la figa.
Eravamo esattamente di fronte allo specchio del comò, che rifletteva perfettamente tutto ciò che stava accadendo. Si poteva vedere benissimo il mio cazzo entrare dentro di lei e notai che mia madre non riusciva a distogliere il suo sguardo da quella scena, mentre si masturbava furiosamente il clitoride. La sua faccia estasiata e i suoi gemiti mi caricarono ancora di più, le afferrai il seno e spinsi il mio cazzo ancora più in profondità, facendola urlare dal piacere. Lo facemmo in quella posizione finché non sentii che ero sul punto di venire, lo cacciai e mi diressi verso le sue fantastiche tette, che lei strinse attorno al mio cazzo in una spagnola, alla prima schizzata afferrò il cazzo con una mano e continuò a segarmi, direzionandolo verso la sua faccia, che fu completamente coperta dai miei fiotti di sperma.
M: “Wow… che sborrata”
Mi succhiò ripetutamente la cappella, si ripulì velocemente e poi andammo a farci una doccia. Si era fatta quasi mattina ed eravamo entrambi soddisfatti, ma anche esausti e assonnati, così una volta lavati andammo a letto e ci addormentammo.
di
scritto il
2019-03-13
1 7 . 6 K
visite
1
voti
valutazione
5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.