Una mattina fredda ma calda
di
Amante Silenzioso
genere
etero
I due protagonisti di questa bellissima vicenda sono Marco, 22 anni, alto 1.75 con una folta chioma e la barba marrone e con una bella stecca da 17cm, e Maria, anch'essa 22 anni, alta 1.70 con dei capelli lunghi lisci e castani, una seconda di seno e un corpo da far impazzire chiunque; sono due ragazzi che dopo essersi conosciuti all'università avevano deciso di celebrare il loro amore e di trasferirsi a vivere insieme.
Era una bella mattinata di marzo. Fuori era ancora fresco seppur il sole già era alto e con i suoi lucenti raggi entrava dalla finestra del soggiorno.
Avevano appena finito di fare colazione ed erano intenti a parlare quando tutto accade.
Si erano alzati dalla sedia quando Marco la prese e la spinse al muro, si appoggiò a lei ed iniziò a baciarle il collo, mentre con le mani la palpava come se fosse un gendarme intento a fare una perquisizione. I due corpi nudi coperti solo dalla biancheria intima erano così vicini che subito la stecca di Marco si sollevo andando a toccare il bellissimo corpo di Maria, seppur da dentro i boxer scuri.
Continuarono così per un bel po’ prima che Marco decise di spogliarla e di portarla in camera dove la scaraventò con un pizzico di violenza sul letto ancora disfatto dalla notte appena trascorsa.
Continuarono a baciarsi mentre lui le faceva con una mano un massaggio a quelle stupende tette i cui capezzoli erano divenuti ormai duri come la roccia, mentre con l’altra mano direzionava la punta del suo cazzo sulla bellissima figa depilata di lei. Lei continuava a mormorare mentre il suo respiro si faceva sempre più forte e sensuale.
Durò così per qualche minuto, prima che lui infilò il suo cazzo dentro la figa di lei che emanò un flebile suono di piacere. Continuò a baciarle il corpo dalla cima al fondo, soffermandosi sui capezzoli di lei mentre con colpi decisi martellava il suo utero.
Una contrazione, poi un’altra ancora e lei urlando di piacere venne. Il suo cuore batteva a mille, i suoi occhi erano chiusi dal piacere. Lui vedendo questa scena velocizzò i colpi e in pochi minuti inarcò la schiena, chiuse gli occhi e venne copiosamente dentro di lei che gemette un’altra volta.
Tirò fuori il cazzo che ancora era duro e lei presa dall'eccitazione decise di finire il tutto con un bel pompino che fece talmente bene da fare godere e venire Marco di nuovo.
Ingoio il tutto e si ritirò nel bagno per una doccia rinfrescante, insieme al suo lui che tante emozioni le aveva regalato già in quella splendida mattinata.
Era una bella mattinata di marzo. Fuori era ancora fresco seppur il sole già era alto e con i suoi lucenti raggi entrava dalla finestra del soggiorno.
Avevano appena finito di fare colazione ed erano intenti a parlare quando tutto accade.
Si erano alzati dalla sedia quando Marco la prese e la spinse al muro, si appoggiò a lei ed iniziò a baciarle il collo, mentre con le mani la palpava come se fosse un gendarme intento a fare una perquisizione. I due corpi nudi coperti solo dalla biancheria intima erano così vicini che subito la stecca di Marco si sollevo andando a toccare il bellissimo corpo di Maria, seppur da dentro i boxer scuri.
Continuarono così per un bel po’ prima che Marco decise di spogliarla e di portarla in camera dove la scaraventò con un pizzico di violenza sul letto ancora disfatto dalla notte appena trascorsa.
Continuarono a baciarsi mentre lui le faceva con una mano un massaggio a quelle stupende tette i cui capezzoli erano divenuti ormai duri come la roccia, mentre con l’altra mano direzionava la punta del suo cazzo sulla bellissima figa depilata di lei. Lei continuava a mormorare mentre il suo respiro si faceva sempre più forte e sensuale.
Durò così per qualche minuto, prima che lui infilò il suo cazzo dentro la figa di lei che emanò un flebile suono di piacere. Continuò a baciarle il corpo dalla cima al fondo, soffermandosi sui capezzoli di lei mentre con colpi decisi martellava il suo utero.
Una contrazione, poi un’altra ancora e lei urlando di piacere venne. Il suo cuore batteva a mille, i suoi occhi erano chiusi dal piacere. Lui vedendo questa scena velocizzò i colpi e in pochi minuti inarcò la schiena, chiuse gli occhi e venne copiosamente dentro di lei che gemette un’altra volta.
Tirò fuori il cazzo che ancora era duro e lei presa dall'eccitazione decise di finire il tutto con un bel pompino che fece talmente bene da fare godere e venire Marco di nuovo.
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