Cugini incestuosi - 3 A casa con mio cugino

di
genere
gay

Ciao ragazzi! Rieccomi qua a raccontare ancora una volta di un avventura sessuale avvenuta tra me e mio cugino. Oggi, torno un po’ indietro coi tempi, esattamente torno all’anno 2006 circa, periodo fine agosto inizio settembre. Il racconto che leggerete è in parte vero e in parte di fantasia.

Quell’anno i miei genitori decisero di partire in vacanza per una settimana, e mi lasciarono solo a casa. Quando seppi di questa vacanza ero molto contento perché nella mia mente mi ero già fatto parecchi film su ciò che potevo fare da solo a casa con mio cugino per una settimana, ma purtroppo non è andata proprio così, o almeno in parte.

Arriva il giorno della partenza dei miei genitori, e finalmente ho casa libera tutta per me. Non perdo tempo e contatto mio cugino per chiedergli se aveva da fare invitandolo a casa mia. Lui purtroppo prima con una scusa poi con un’altra rifiuta sempre i miei inviti e la settimana libera stava così pian piano volgendo al termine. Due giorni prima dell’arrivo dei miei genitori, senza perdermi d’animo chiamo mio cugino al telefono e cerco di convincerlo a venire a casa mia almeno un pomeriggio, ricordandogli che finalmente avevamo l’occasione di fare l’amore su un letto tranquilli senza nasconderci da nessuno e senza limiti di tempo. Alla fine accetta il mio invito e il pomeriggio si presenta a casa mia.

Appena arrivato lo invito a salire e, eccitato come non mai, non perdo occasione per saltargli addosso e strofinarmi a lui. In cucina iniziamo a spogliarci dei nostri indumenti fino a rimanere in mutande e ci dirigiamo nella mia stanza da letto. Appena giunti in camera ci stendiamo sul letto e cominciamo a toccarci a vicenda. Dato che di fronte a noi abita una signora che proprio su quel balcone stendeva i panni, per evitare di essere visti (anche se credo fosse impossibile vederci) mio cugino mi chiede di chiudere le persiane completamente. Purtroppo la finestra è difettata e se le ante vengono chiuse completamente c’è il rischio che non si aprano più, però non voglio perdere tempo in chiacchiere perché finalmente l’ho convinto a venire a casa, perciò eseguo l’ordine e chiudo del tutto (chi se ne frega se poi dovrò spiegare perché ho chiuso completamente).

Torno sul letto con lui e mi distendo accanto prendendo il suo uccello in mano e così lui fa con me. Cominciamo a segarci a vicenda mentre le nostre bocche si erano unite e le nostre lingue creavano un vortice di passione. Fui io il primo a prendere l’iniziativa, mi staccai dalla sua bocca e mi infilai sotto il lenzuolo dedicandomi meglio al suo uccello e cominciando a segarlo come si deve mentre con l’altra mano gli massaggiavo i testicoli. Iniziai dapprima a dare dei leggeri colpetti di lingua sulla cappella e a baciargli l’asta, poi lentamente aprii la bocca e feci sparire la cappella e con la lingua ci ruotavo attorno. Mio cugino era in estasi, le sue mani si poggiarono sulla mia testa e mi spingeva sempre più a fondo mentre inarcava il bacino. Continuai il pompino per un bel po’, poi mi staccai e mi distesi sopra di lui sfregando i nostri uccelli. Ci baciammo ancora per un po’ con la lingua, poi fu il mio turno e mi distesi sul letto mentre lui scese sotto il lenzuolo e cominciò a leccarmi l’asta e la cappella inumidendo con un po’ di saliva per favorire meglio la penetrazione.

Finito il pompino da parte sua passammo all’azione, lo feci distendere sul letto a pancia in giù e gli dissi di aprire le chiappe con le mani sennò la penetrazione sarebbe stata un vero problema dato che amiamo far l’amore senza preservativo così possiamo sentire meglio il calore e le sensazioni della penetrazione.
Lo ammetto, la penetrazione non fu per niente facile, il suo culo non era molto lubrificato, ma era fantastico lo stesso, sentire il cazzo entrare a fatica dentro quel buco mentre mio cugino sotto di me ansimava per il dolore. Ci misi un po’ ad entrare per non fargli tanto male, quando fui dentro completamente, restai fermo per un po’ per farlo abituare a questo corpo estraneo dentro di sé, poi fu lui a dirmi di muovermi lentamente. Sdraiato sopra di lui mi muovevo avanti e dietro a poco a poco mentre con la testa appoggiata sul cuscino ci scambiavamo piccoli baci con la lingua.

La penetrazione ormai non era più un problema, il cazzo scivolava dentro di lui senza problemi grazie al liquido precoitale e al sudore dei nostri corpi avvinghiati. Cambiammo posizione, io mi distesi sotto e lui venne sopra di me, presi il cazzo e lo indirizzai al suo buco e lasciai che fosse a lui a impalarsi. Una volta dentro si distese su di me e cominciò ad andare avanti e dietro, mentre io lo aiutavo a muoversi con le mani poggiate sulle sue chiappe. Le nostre bocche ormai erano un tutt’uno e le nostre lingue quando si incontravano sembravano danzare. Lo feci fermare un attimo e puntai i piedi sul letto inarcando il bacino e cominciando a spingere su e giù il più forte possibile, mentre mio cugino quasi urlava dal piacere che gli procuravo. Anche se eravamo soli in casa, dovetti comunque unire le nostre bocche per non farlo urlare troppo, perché qualcuno nel palazzo avrebbe potuto sentire.

Quando fui stanco ci girammo e ci mettemmo appoggiati lateralmente sul letto, ripresi a scoparlo da dietro mentre con l’altra mano gli segavo l’uccello. Non restammo molto in questa posizione, cambiammo subito e lo feci mettere di nuovo sopra di me, questa volta però dandomi le spalle. Si mise con le mani e le gambe puntate sul letto e io da sotto cominciai di nuovo forte ad andare su e giù dentro al suo culo, una goduria incredibile, non potete immaginare quanto era bello scoparlo in quel modo.

Ormai ero stanco e non riuscivo più a fare quei movimenti a lungo, così decidemmo di passare alla posizione a pecora. Una volta sistematosi sul letto, mi posizionai dietro di lui e poggiai la cappella sul buco che fu come inghiottita, e cominciai ancora una volta a pistonarlo da dietro mentre da sotto con l’altra mano gli masturbavo il cazzo, oppure poggiando le mie mani sulla sua schiena lo tiravo verso di me per far si che il cazzo entrasse più a fondo. Ormai ero quasi vicino allo sfinimento, sentivo che dovevo venire, ma ogni volta rallentavo fino a fermarmi per far si che la scopata durasse il più a lungo possibile.

Ero esausto, non avevo più forze, perciò decisi che era il momento di venire e passammo alla classica posizione del missionario. Lui si stese sotto a pancia in su e io mi posizionai sopra di lui, entrai come se niente fosse e lui strinse le sue gambe dietro la mia schiena. Ci baciavamo come due assatanati, mentre continuavo a spingere e lui mi sussurrava nell’orecchio di non smettere, mentre con le gambe mi stringeva e spingeva dentro di se. Purtroppo non ce la facevo più, mi misi in ginocchio e lui sollevò il bacino, lo presi dai fianchi e lo tiravo verso di me più forte che potevo. Quando non ce la feci più, mi spinsi il più possibile dentro di lui mentre lo tiravo a me dai fianchi e mi lasciai andare in una sborrata memorabile dentro il suo culo.

Sfinito, mi sdraiai sopra di lui e mi strinse a se, mentre restai col cazzo ancora dentro il suo culo finchè non fu completamente moscio e uscì fuori da solo. Lo baciai e lo ringraziai, era stata per me una scopata davvero memorabile.

Ora però toccava anche a lui venire, ma non ci volle molto. Mi inginocchiai sotto di lui e lo presi in bocca per qualche minuto, dopodiché sentii che il suo cazzo iniziava a pulsare e mio cugino si irrigidiva. Non sapevo che cosa fare, non avevo mai preso dello sperma in bocca, però mi feci coraggio e volli ringraziarlo in questo modo, non mi staccai e lasciai che venisse dentro la mia bocca mentre lui con le mani mi teneva bloccata la testa sul suo cazzo. Uscì una quantità di sperma incredibile, non riuscivo a tenerla tutta in bocca, in parte dovetti ingoiarla, in parte mi colava dai lati della bocca sul suo cazzo. Quando lasciò la mia testa, mi staccai dal suo cazzo, non avevo preso nemmeno un fazzoletto e non sapendo dove sputare dovetti ingoiare.

Ci sdraiammo uno accanto all’altro mentre ci accarezzavamo i sessi e ci scambiammo ancora gli ultimi baci. Dopodiché, ci alzammo e andammo in bagno a sciacquarci e a rivestirci. Uscimmo e lo riaccompagnai alla casa, entrammo nel suo portone e per ringraziarlo del magnifico pomeriggio passato insieme, ci scambiammo un bacio con la lingua, appena sentimmo il portone aprirsi ci staccammo di colpo, speriamo non ci abbiano visto o non abbiano capito nulla.

Sono graditi commenti. Grazie e alla prossima!
scritto il
2011-06-18
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