Immaginandoci

di
genere
etero

La prima volta che t’ho visto in foto ero rimasta senza parole. Quel corpo magro e scolpito, leggermente muscoloso. I capelli ricci che ti cadono un po’ sulla fronte. Hai un viso spigoloso e due occhi penetranti, che se solo li immagino davanti a me sento le gambe tremare.
E va sempre a finire così: quando ti penso intensamente, quando cerco di esplorare con la mente ogni angolo del tuo corpo, sento un brivido salire lungo la mia schiena. E la fica inizia a pulsare.
Sento le tue mani percorrere i miei seni, mi stringi i capezzoli tra il pollice e l’indice. Poi fai scivolare una mano sul mio culo, lo stringi forte ed io vorrei urlarti di non tirarla troppo per le lunghe. “Fammi tua. Voglio sentirmi completamente tua.” ti sussurro piano, mentre stringo le mie gambe per domare la mia eccitazione.
Mi afferri in modo deciso e mi giri davanti a te, piegandosi sulla lavatrice. Lo so che ti piace mettermi a pecora. Ti piace scoparmi da dietro, me lo dici sempre.
Mi abbassi leggermente la culotte, la fai scivolare fino alle caviglie e mi apri leggermente le gambe.
Sento la punta della tua lingua accarezzarmi il clitoride e poi salire in alto, fino a farsi spazio dentro le mie grandi labbra. La mia fica inizia a colare dall’eccitazione e tu stai impazzendo a guardarmi e leccarmi, mentre io continuo a bagnarmi come una porca.
Infili due dita dentro me, poi le tiri fuori e te le succhi. Vuoi assaggiarmi ancora, non ne hai mai abbastanza.
Io inizio ad agitarmi, voglio sentirti dentro. Voglio essere scopata in ogni angolo della casa: sul letto, sul comò, sul tavolo, sul divano, dentro la doccia.
Voglio essere riempita ovunque e dovunque. Ti trascino sotto la doccia, ormai l’acqua calda stava scorrendo da un po’. Mi giri con la faccia contro al vetro, che è già appannato. Mi passi una mano in mezzo al culo, mentre con le dita mi allarghi la fica e ci fai scivolare dentro la cappella, in modo lento ma deciso. Inizi a muoverti dentro di me ed iniziamo a godere insieme. Ti sento ansimare dietro il mio orecchio, appoggio la testa tra l’incavo della tua spalla, appoggiando la mia guancia sul tuo collo. Cerco la tua lingua e tu cerchi la mia. Ci lecchiamo le labbra, i denti, ci cerchiamo e ci incrociamo come se dovessimo perderci da un momento all’altro.
Esci da me, mentre io borbotto qualcosa.
“Non è il momento, piccola. Aspetta ancora un po’.” mi dici piano all’orecchio. Chiudi l’acqua ed esci dalla doccia, tirandomi con te. Siamo tutti bagnati e stiamo gocciolando per tutta casa, ma a nessuno dei due frega un cazzo. Mi spingi sul letto e ti avvicini a me piano piano, facendomi impazzire. Mi stringi le caviglie con le mani, mentre mi spalanchi le gambe. Ti tuffi dentro. Affondi la tua faccia nella mia fica e inizi a leccarla come solo tu sai fare. Dalla mia bocca escono piccoli gemiti imbarazzati... mentre tu raccogli ogni mia goccia, io ti accarezzo i capelli e ti tengo vicino. Sto per venire. Sto per esplodere. Godo nella tua bocca, mi lascio andare. Il tuo cazzo è ancora duro, davanti a me. Ti metti in ginocchio sul letto, prendi le mie mani e me le appoggi sulla tua cappella ingrossata. Inizio a baciare e a leccare ogni centimetro di te, sento le tue vene possenti scorrere sotto la mia lingua e con delicatezza stringo le labbra per risucchiarti meglio, per sentirti meglio. Tu mi guardi, io alzo gli occhi e li punto dentro ai tuoi. Ho gli occhi da gatta troia, come piace a te. Ti senti sfidato, sei indeciso perché non sai se venirmi sulla faccia o sul culo. Ad un certo punto mi capovolgi di nuovo. Sei molto più grande di me e ci metti un attimo a girarmi come preferisci. Sono di nuovo a novanta, al bordo del letto. Allungo una mano, percorrendo la mia pancia ed il mio monte di venere. Gioco col mio clitoride ormai turgido e fradicio, mentre aspetto di sentire il tuo calore addosso. Ti sento godere forte ed io faccio fatica a trattenermi.
Mi entri dentro. Vuoi riempirmi la fica e vuoi scoparmi in profondità per sentire le mie gambe tremare.
Rimani dentro col cazzo duro e grosso, immobile. Me lo hai spinto fino in fondo, mentre mi dici che vuoi farmi sentire cosa significa davvero sentirsi riempita.
Sono piena di te. Continuo a bagnarti tutto, mentre l’eccitazione sale sempre di più e diventa impossibile da gestire, da fermare.
Veniamo insieme, godendo e gemendo come animali. Come bestie.
Io mi accascio sul letto e tu scivoli lentamente sopra di me, mi baci una spalla mentre mi scansi i capelli bagnati dal viso.
“Quanto sei bella, amore mio.”
Io sorrido. Finalmente mi sento amata. Finalmente mi sento bella per qualcuno.
scritto il
2019-04-22
1 . 6 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.