Piacere di seconda mano
di
MenteOscura
genere
etero
Alla fine, hai visto? Stai succhiando. E ti dai anche un bel da fare.
Penso a come mi hai respinto non più di una settimana fa, a come mi sono sentito impotente e imbarazzato di fronte alla tua reticenza.
Ed ora ti guardo mentre a quattro zampe sul letto ingorda e languida muovi la testa su e giù, con un movimento che tradisce tutta la tua voglia.
La verità è che non hai trovato altro. Si sente dalla commistione di distacco e desiderio. Da come sembri vivere una fantasia nella tua testa, per poi a momenti ricascare nella realtà, tentando di fuggire ancora immediatamente.
Cercando di ineseguire una voglia che nascondi fingendone un'altra.
Quella in effetti, è la parte davvero interessante: sentire la voglia attraverso i tuoi movimenti. Sentire la cedevolezza consapevole, percepire la disponibiltà ad accogliere: gustare fino all'ultimo respiro la dolce arrendevolezza del tuo corpo.
E sapere che tutto questo è semplicemente un fortunato incidente di percorso.
Vuoi scopare. Ed io tremo all'idea, alla certezza irresistibile che, oltrepassato un certo punto, il mio sesso o quello di un altro in fondo non farebbe poi tanta differenza.
Quel punto è probabilmente passato da molto prima che ci spogliassimo, in realtà.
Il mio cazzo diventa ancora più duro ora, e tu continui a succhiare, ripeti movimenti e ritmi che hai sperimentato e ripetuto altrove, cose che altri ti hanno insegnato perché tu gli dessi piacere.
Ti tengo la testa, ovviamente. So che l'hanno fatto altri.
Immaginare come ti sei probabilmente concessa facilmente in passato a qualche avventura e così difficilmente ad un ragazzo magari innamorato non fa che accrescere lo sperma caldo che sento aumentare inesorabilmente. Adoro sentire le idee sgretolarsi di fronte alla stupefacente schiettezza della realtà.
Ti verrò dentro dopo avere fatto sesso con te. Probabilmente esploderò troppo presto, di sicuro senza averti fatto godere quanto vorresti.
Non hai chiesto nulla, non userò il preservativo e so che molto probabilmente non mi fermerai.
Non sono il primo e non sarò l'ultimo.
Ti immagino mentre ti fai prendere con forza da uno sconosciuto, mentre lo cavalchi senza nessun pudore, libera da ogni imbarazzo. Deve essere successo, almeno una volta. E sappiamo entrambi che mentiresti se te lo chiedessi.
Adoro immaginarti mentre ti fai sbattere, e adoro che tu quello che mi passa per la testa non possa neanche sospettarlo.
So che volevi farti una gran bella cavalcata, e anche che rimarrai delusa.
Lo adoro.
Ti giro, ti stringo i fianchi. Ti prepari con naturalezza a farti prendere da dietro, mi stupisco della tua dolce rilassatezza per un attimo.
È quello che voglio. Percepire quanto tu sia a tuo agio, percepire come sia successo molte volte prima. Sentire chiaramente quello che speri stia per travolgerti.
Comincio a spingere, pompare. Ti stringo le natiche e ti sbatto, faccio del mio meglio.
Dopo qualche minuto, posso sentire la tua eccitazione affievolirsi.
Ti giri e mi stringi ora tra le tue gambe. Ti sento agitarti cercando il piacere.
Godo nel sentire come cerchi di mascherare la realtà fingendo. Ti stai praticamente masturbando con il mio cazzo, ma mi guardi come se ti stessi soddisfacendo.
Almeno riprendi a muoverti, sempre più veloce.
Ti tengo il culo tra le mani, aumento il ritmo, forse anche troppo, di proposito.
Esplodo. La sensazione è meravigliosa. Riverso mesi di desiderio accumulato dentro di te, che ora gemi fingendo l'estasi.
Il piacere mi travolge e ad ogni pulsazione, che corrisponde a uno schizzo di liquido caldo, penso che la stessa cosa succederà mentre dirai parole d'amore a qualcuno.
Mi prendo un momento per sentire a fondo quella sensazione di mancanza di qualcosa.
Come previsto, pare che riempirti di sperma non sia un problema, prendi le tue precauzioni ma ti concedi certe sensazioni, intanto che aspetti il momento in cui griderai amore a qualcuno.
Lo faremo una seconda volta, verrò nella tua mano, o sul tuo seno, oppure sul tuo viso. Cercherò la soluzione per te più squallida e mi godrò il tuo imbarazzo, mascherato da piacere, mentre finirò di svuotarmi sul tuo corpo.
Ti alzerai e uscirai dalla stanza, dopo esserti vestita.
Penso a come mi hai respinto non più di una settimana fa, a come mi sono sentito impotente e imbarazzato di fronte alla tua reticenza.
Ed ora ti guardo mentre a quattro zampe sul letto ingorda e languida muovi la testa su e giù, con un movimento che tradisce tutta la tua voglia.
La verità è che non hai trovato altro. Si sente dalla commistione di distacco e desiderio. Da come sembri vivere una fantasia nella tua testa, per poi a momenti ricascare nella realtà, tentando di fuggire ancora immediatamente.
Cercando di ineseguire una voglia che nascondi fingendone un'altra.
Quella in effetti, è la parte davvero interessante: sentire la voglia attraverso i tuoi movimenti. Sentire la cedevolezza consapevole, percepire la disponibiltà ad accogliere: gustare fino all'ultimo respiro la dolce arrendevolezza del tuo corpo.
E sapere che tutto questo è semplicemente un fortunato incidente di percorso.
Vuoi scopare. Ed io tremo all'idea, alla certezza irresistibile che, oltrepassato un certo punto, il mio sesso o quello di un altro in fondo non farebbe poi tanta differenza.
Quel punto è probabilmente passato da molto prima che ci spogliassimo, in realtà.
Il mio cazzo diventa ancora più duro ora, e tu continui a succhiare, ripeti movimenti e ritmi che hai sperimentato e ripetuto altrove, cose che altri ti hanno insegnato perché tu gli dessi piacere.
Ti tengo la testa, ovviamente. So che l'hanno fatto altri.
Immaginare come ti sei probabilmente concessa facilmente in passato a qualche avventura e così difficilmente ad un ragazzo magari innamorato non fa che accrescere lo sperma caldo che sento aumentare inesorabilmente. Adoro sentire le idee sgretolarsi di fronte alla stupefacente schiettezza della realtà.
Ti verrò dentro dopo avere fatto sesso con te. Probabilmente esploderò troppo presto, di sicuro senza averti fatto godere quanto vorresti.
Non hai chiesto nulla, non userò il preservativo e so che molto probabilmente non mi fermerai.
Non sono il primo e non sarò l'ultimo.
Ti immagino mentre ti fai prendere con forza da uno sconosciuto, mentre lo cavalchi senza nessun pudore, libera da ogni imbarazzo. Deve essere successo, almeno una volta. E sappiamo entrambi che mentiresti se te lo chiedessi.
Adoro immaginarti mentre ti fai sbattere, e adoro che tu quello che mi passa per la testa non possa neanche sospettarlo.
So che volevi farti una gran bella cavalcata, e anche che rimarrai delusa.
Lo adoro.
Ti giro, ti stringo i fianchi. Ti prepari con naturalezza a farti prendere da dietro, mi stupisco della tua dolce rilassatezza per un attimo.
È quello che voglio. Percepire quanto tu sia a tuo agio, percepire come sia successo molte volte prima. Sentire chiaramente quello che speri stia per travolgerti.
Comincio a spingere, pompare. Ti stringo le natiche e ti sbatto, faccio del mio meglio.
Dopo qualche minuto, posso sentire la tua eccitazione affievolirsi.
Ti giri e mi stringi ora tra le tue gambe. Ti sento agitarti cercando il piacere.
Godo nel sentire come cerchi di mascherare la realtà fingendo. Ti stai praticamente masturbando con il mio cazzo, ma mi guardi come se ti stessi soddisfacendo.
Almeno riprendi a muoverti, sempre più veloce.
Ti tengo il culo tra le mani, aumento il ritmo, forse anche troppo, di proposito.
Esplodo. La sensazione è meravigliosa. Riverso mesi di desiderio accumulato dentro di te, che ora gemi fingendo l'estasi.
Il piacere mi travolge e ad ogni pulsazione, che corrisponde a uno schizzo di liquido caldo, penso che la stessa cosa succederà mentre dirai parole d'amore a qualcuno.
Mi prendo un momento per sentire a fondo quella sensazione di mancanza di qualcosa.
Come previsto, pare che riempirti di sperma non sia un problema, prendi le tue precauzioni ma ti concedi certe sensazioni, intanto che aspetti il momento in cui griderai amore a qualcuno.
Lo faremo una seconda volta, verrò nella tua mano, o sul tuo seno, oppure sul tuo viso. Cercherò la soluzione per te più squallida e mi godrò il tuo imbarazzo, mascherato da piacere, mentre finirò di svuotarmi sul tuo corpo.
Ti alzerai e uscirai dalla stanza, dopo esserti vestita.
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