Domenica mattina

di
genere
etero


Domenica mattina e la tua mano sul culo, ormai è il tuo marchio di fabbrica.
Capisco subito quello che vuoi fare e mi avvicino a te, mi appoggio a te mentre ancora siamo mezzi addormentati nel letto.
So che in questo modo non faccio altro che accenderti, ed è quello che voglio.
Mi metti una mano sul seno e cominci a tirare il capezzolo, l'altra è ancora sul mio culo che gioca, prende, schiaffeggia.
La stacchi un momento solo per metterla sull'altro seno, ancora libero, e comincia la danza.
Tiri i capezzoli con le dita, mi provochi degli spasmi che mi fanno chiudere le gambe dal piacere, mentre mi fai sentire la tua prepotente erezione sul culo. Ti voglio.
Mi stacco dalla tua presa e prendo il cazzo con le mani, inizio una lenta sega, preludio di qualcosa di più.
Mi avvicino con la bocca e, appena socchiusa, tiro fuori la punta della lingua e gioco con la tua cappella, ti manda fuori di testa.
Con la mano mi spingi verso il tuo sesso, ed io non faccio altro che assecondare i tuoi desideri, che coincidono perfettamente con i miei.
Ti succhio, avida, finché tu mi spingi in avanti, sollevi una gamba sulla tua spalla e mi sei dentro. Inizi a fottermi, sempre più forte, sento arrivare l'orgasmo e non resisto, vengo.
Sai come farmi impazzire e decidi che è il momento giusto per farlo.
Mi giri con il seno contro il materasso ma il culo è più in alto, a tua completa disposizione.
Mi prendi così, la nostra posizione preferita.
Ti sento dentro di me, sempre più a fondo, e non hai nessuna intenzione di fermarti, per fortuna.
Ad un tratto, quasi completamente sopraffatta dal piacere, ecco una tua mano sul mio clitoride, sai come muovere le dita attorno a lui facendomi gemere come non avrei mai pensato di fare.
Sento che anche tu sei vicino al limite, assecondo i tuoi movimenti fino a che non sento il tuo cazzo irrigidirsi, ora posso venire anche io.
Vengo gridando il tuo nome, mentre tu ti abbandoni al piacere appoggiando la testa nell'incavo tra spalla e collo. Restiamo così, sazi di noi, ma ancora per poco.
di
scritto il
2019-04-28
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