In sauna a fare la Troia
di
angi
genere
gay
Mi lasciai con Mario lo scorso novembre per svariati problemi di coppia. Sono sempre stato molto caldo e voglioso, soprattutto voglioso di più uomini contemporaneamente sul mio corpo, ma Mario non accettò mai questo mio essere. Dopo un primo periodo di clausura passato a piangere sulla relazione infranta ricercarai vecchi "amici" che frequentavo nelle mie pazze notti ormonali pre-relazione. Ritrovai il contatto di Gianfranco, un ragazzo poco più grande di me (credo che avesse 35 anni), tipico ragazzo del sud Italia moro, con la pelle scura e un bel cazzo a tronchetto che avevo preso più volte dentro il mio culettino affamato. Era un gran porco che amava sottomettermi e farmi di tutto. Dopo i soliti saluti di rito gli proposi un incontro, mi disse che nel weekend sarebbe salito a Milano a fare un giro in sauna e poi per vedere degli amici e che se avessi voluto sarei potuto andare con lui ma senza fare domande o troppe storie. Mi feci subito mille viaggi mentali e decisi di non perdere quella occasione per uscire dalla routine.
Ci vedemmo sabato pomeriggio e partimmo subito per il paese dei balocchi del sesso gay. In autogrill Gianfranco mi fece subito fare un pompino al suo tronchetto succulento nei bagni senza dileguarci troppo me lo mise in bocca mezzo duro e venne il prima possibile nella mia bocca sussurrandomi nell'orecchio: brava troia questo è il sapore che devi avere e che desideravi. Glielo ripulii per bene e ancora barzotto lo mise dentro i jeans e ritornò in macchina. Io mi diedi una sistemata (divento subito rosso come forzano per farlo entrare fino in gola) e ritornai soddisfatto in macchina. Arrivammo in sauna, io ero preso da un misto di eccitazione e spavento, andammo a cambiarci in una camerino e mi fece rimanere completamente nudo con solo un asciugamano molto corto che a tratti non mi copriva nemmeno le chiappe. Lui invece solito asciugamano che faceva intravedere il bozzo della sua virilità. Nella sauna c'erano diverse stanze, una delle quali aveva delle luci soffuse e non c era nessuno. Lui si sedette su una panca nell'angolo e mi ordinò di leccargli le palle in attesa (non mi disse di cosa o di chi). Esitai un attimo, provai una vergogna incredibile poi mi misi a pecora con il culo rivolto verso l'entrata Dovetti obbedire e iniziai a gustarmi quelle gonfie palle ricoperte da una leggera peluria scura. Avevo completamente il culo per aria rivolto verso il resto della sauna ma i miei pensieri erano tutti su quel profumo di uomo misto a sudure che mi facevano sentire veramente una troia. Il suo cazzo ciondolava moscio, con la cappella leggermente scoperta (non era circonciso ma lasciava sempre intravedere la punta della cappella e il suo orifizio) e lo passava fra i miei capelli e sulla mia fronte come se volesse impregnarci l'odore. Dopo alcuni minuti sentii delle mani toccarmi le chiappe, rimasi immobile, Gianfranco mi tranquillizzò dicendomi: "tranquilla troietta devi solo farti usare e godere". Mi resi conto guardando in basso che il tipo dietro di me non dovesse essere molto giovane, penso sulla cinquantina. Questa cosa di non poter vedere o decidere mi fece uscire fuori di testa dall'eccitazione. Chissà come era fisicamente questo tipo? E il suo cazzo? sentirne almeno l'odore, ma niente! Potevo solo aspettare e soddisfare il mio caro amico. Inarcai il culo cercando di sentire tutto quell'uomo che voleva violarmi, di risposta avvicinò il pube per farmi sentire la presenza sotto l'asciugamano. Ebbi subito sentore che fosse un bell'attrezzo e la conferma non tardo ad arrivare. Il tipo si tolse l asciugamano e appoggiò la cappella sul mio buchetto vogliosissimo di divorare quell'arnese. Sputò sulla mia schiena e sentii la bava scivolare fino al buchetto e al cazzo del tipo che lo prese in mano e iniziò a pressare poiché entrasse. Non feci molta resistenza, era già tanto eccitato e ormai non aspettavo altro. Mi strinse un fianco ed entrò pian piano senza farmi del male. Iniziò a stantuffare su e giù con un buon ritmo animalesco il tutto inneggiato da versi di godimento miei e soprattutto del boy a cui leccavo le palle. Sentivo Gianfranco incitare il mio scopatore alternando frasi porche come "dai scopati questa vacca vogliosa", "falla godere come se fosse vergine", a lei piacciono i maschi che la trattano così" a calorose manate sul mio culo. Il vecchio in risposta a quell'incitamento mi morse il collo e portò una gamba in avanti per farmi sentire il suo membro fino alle palle. Aveva di sicuro un bel cazzo, credo fosse sui 18 cm non troppo largo ma con una cappella di tutto rispetto. Dopo alcuni minuti in quella posizione iniziavo a godere e ansimare, il vecchio se ne accorse, mi strinse le palle e mi ordinò di non venire. Aumentò la velocità e di colpo lo tolse venendomi sulla schiena e baciando caldamente Gianfranco. Sentii più schizzi colarmi fino al centro della schiena. Si accasciò un attimo su di me e mi sputò sul collo sussurrandomi ansimante: "brava cagna, mi hai fatto godere e meriteresti molto di più dal mio cazzo". Si allontanò di colpo e andò via, Gianfranco mi diede un bacio e mi asciugò la schiena con l asciugamano lasciandomi completamente nudo. Aveva il cazzo duro e mi disse di pomparlo facendomi però sedere al suo fianco (amo pompare i cazzi di lato e godermi lo sguardo del maschio dal lato). Entrò in sauna un ragazzo abbastanza giovane, io mi alzai subito dal mio lavoretto e abbassai lo sguardo vergognandomi assai, credo che avesse 20/22 anni bel fisico, leggermente palestrato e senza barba, classico ragazzetto con belle spalle e di bell'aspetto. Si sedette vicino a me e iniziò a farmi un pompino, io ero già bagnatissimo ma lo lasciai fare divertito e un po sorpreso. Gianfranco però voleva dominare la scena e mi prese per un braccio portandomi a se come se volesse rimpossessarsi del suo gioccatolo, e poi disse con sguardo di sfida: "dai scopati la mia troietta che è vogliosa di essere farcita da sconosciuti". Il ragazzo si tolse l asciugamno e mostrò un bel cazzo largo (aveva pochi peli e un cazzo grosso e largo leggermente più scuro con una forma dritta e una cappella schiacciata), mi alzò una gamba e cerco goffamente di farlo entrare, fortunatamente il vecchio mi aveva spalancato le membra e con pochi movimenti entrò tutto senza controllo emettendo un verso di puro godimento. Gianfranco mi ordinò di succhiare il suo uccello e mi mise una mano sulla testa per farmelo prendere sempre più in gola. Il ragazzo era evidentemente alle prime armi e ogni 10 colpi si doveva interrompere per non venire. Io però preso dal godimento iniziai a muovermi facendo scivolare quel grosso palo per sentirlo tutto stimolando i miei punti più caldi. Gianfranco disse che stava per venire, iniziò a segarsi sulle mie labbra finché non venne copiosamente ordinandomi: "lecca e ingoia troia che l'ospite deve godersi questa scena e ti deve farcire il culo" (Ricordavo le sue sborrate, mi piacevano, era tanta, aveva un buon sapore e amavo ripulirgli il cazzo che scendeva giù). Senza esitare io leccai e ripulii quel cazzo con una tale dedizione che il ragazzo vedendo la scena mi diede qualche colpo e venne dentro di me agitandosi tutto. Gianfranco lo bacio e gli disse che se avesse voluto io gli avrei ripulito l'uccello. Ma il ragazzo ancora preso dagli spasmi dell'orgasmo si accasciò e mi disse se potesse tenerlo dentro ancora un po! Io accettai e iniziai a limonarlo scambiandoci le nostre salive fino a che i cazzi non si ammosciarono un po. Il ragazzo poi ci salutò e andò via. Gianfranco mi disse: "troia non venire che ora inizia il bello".... Ve lo racconterò poi.
Ci vedemmo sabato pomeriggio e partimmo subito per il paese dei balocchi del sesso gay. In autogrill Gianfranco mi fece subito fare un pompino al suo tronchetto succulento nei bagni senza dileguarci troppo me lo mise in bocca mezzo duro e venne il prima possibile nella mia bocca sussurrandomi nell'orecchio: brava troia questo è il sapore che devi avere e che desideravi. Glielo ripulii per bene e ancora barzotto lo mise dentro i jeans e ritornò in macchina. Io mi diedi una sistemata (divento subito rosso come forzano per farlo entrare fino in gola) e ritornai soddisfatto in macchina. Arrivammo in sauna, io ero preso da un misto di eccitazione e spavento, andammo a cambiarci in una camerino e mi fece rimanere completamente nudo con solo un asciugamano molto corto che a tratti non mi copriva nemmeno le chiappe. Lui invece solito asciugamano che faceva intravedere il bozzo della sua virilità. Nella sauna c'erano diverse stanze, una delle quali aveva delle luci soffuse e non c era nessuno. Lui si sedette su una panca nell'angolo e mi ordinò di leccargli le palle in attesa (non mi disse di cosa o di chi). Esitai un attimo, provai una vergogna incredibile poi mi misi a pecora con il culo rivolto verso l'entrata Dovetti obbedire e iniziai a gustarmi quelle gonfie palle ricoperte da una leggera peluria scura. Avevo completamente il culo per aria rivolto verso il resto della sauna ma i miei pensieri erano tutti su quel profumo di uomo misto a sudure che mi facevano sentire veramente una troia. Il suo cazzo ciondolava moscio, con la cappella leggermente scoperta (non era circonciso ma lasciava sempre intravedere la punta della cappella e il suo orifizio) e lo passava fra i miei capelli e sulla mia fronte come se volesse impregnarci l'odore. Dopo alcuni minuti sentii delle mani toccarmi le chiappe, rimasi immobile, Gianfranco mi tranquillizzò dicendomi: "tranquilla troietta devi solo farti usare e godere". Mi resi conto guardando in basso che il tipo dietro di me non dovesse essere molto giovane, penso sulla cinquantina. Questa cosa di non poter vedere o decidere mi fece uscire fuori di testa dall'eccitazione. Chissà come era fisicamente questo tipo? E il suo cazzo? sentirne almeno l'odore, ma niente! Potevo solo aspettare e soddisfare il mio caro amico. Inarcai il culo cercando di sentire tutto quell'uomo che voleva violarmi, di risposta avvicinò il pube per farmi sentire la presenza sotto l'asciugamano. Ebbi subito sentore che fosse un bell'attrezzo e la conferma non tardo ad arrivare. Il tipo si tolse l asciugamano e appoggiò la cappella sul mio buchetto vogliosissimo di divorare quell'arnese. Sputò sulla mia schiena e sentii la bava scivolare fino al buchetto e al cazzo del tipo che lo prese in mano e iniziò a pressare poiché entrasse. Non feci molta resistenza, era già tanto eccitato e ormai non aspettavo altro. Mi strinse un fianco ed entrò pian piano senza farmi del male. Iniziò a stantuffare su e giù con un buon ritmo animalesco il tutto inneggiato da versi di godimento miei e soprattutto del boy a cui leccavo le palle. Sentivo Gianfranco incitare il mio scopatore alternando frasi porche come "dai scopati questa vacca vogliosa", "falla godere come se fosse vergine", a lei piacciono i maschi che la trattano così" a calorose manate sul mio culo. Il vecchio in risposta a quell'incitamento mi morse il collo e portò una gamba in avanti per farmi sentire il suo membro fino alle palle. Aveva di sicuro un bel cazzo, credo fosse sui 18 cm non troppo largo ma con una cappella di tutto rispetto. Dopo alcuni minuti in quella posizione iniziavo a godere e ansimare, il vecchio se ne accorse, mi strinse le palle e mi ordinò di non venire. Aumentò la velocità e di colpo lo tolse venendomi sulla schiena e baciando caldamente Gianfranco. Sentii più schizzi colarmi fino al centro della schiena. Si accasciò un attimo su di me e mi sputò sul collo sussurrandomi ansimante: "brava cagna, mi hai fatto godere e meriteresti molto di più dal mio cazzo". Si allontanò di colpo e andò via, Gianfranco mi diede un bacio e mi asciugò la schiena con l asciugamano lasciandomi completamente nudo. Aveva il cazzo duro e mi disse di pomparlo facendomi però sedere al suo fianco (amo pompare i cazzi di lato e godermi lo sguardo del maschio dal lato). Entrò in sauna un ragazzo abbastanza giovane, io mi alzai subito dal mio lavoretto e abbassai lo sguardo vergognandomi assai, credo che avesse 20/22 anni bel fisico, leggermente palestrato e senza barba, classico ragazzetto con belle spalle e di bell'aspetto. Si sedette vicino a me e iniziò a farmi un pompino, io ero già bagnatissimo ma lo lasciai fare divertito e un po sorpreso. Gianfranco però voleva dominare la scena e mi prese per un braccio portandomi a se come se volesse rimpossessarsi del suo gioccatolo, e poi disse con sguardo di sfida: "dai scopati la mia troietta che è vogliosa di essere farcita da sconosciuti". Il ragazzo si tolse l asciugamno e mostrò un bel cazzo largo (aveva pochi peli e un cazzo grosso e largo leggermente più scuro con una forma dritta e una cappella schiacciata), mi alzò una gamba e cerco goffamente di farlo entrare, fortunatamente il vecchio mi aveva spalancato le membra e con pochi movimenti entrò tutto senza controllo emettendo un verso di puro godimento. Gianfranco mi ordinò di succhiare il suo uccello e mi mise una mano sulla testa per farmelo prendere sempre più in gola. Il ragazzo era evidentemente alle prime armi e ogni 10 colpi si doveva interrompere per non venire. Io però preso dal godimento iniziai a muovermi facendo scivolare quel grosso palo per sentirlo tutto stimolando i miei punti più caldi. Gianfranco disse che stava per venire, iniziò a segarsi sulle mie labbra finché non venne copiosamente ordinandomi: "lecca e ingoia troia che l'ospite deve godersi questa scena e ti deve farcire il culo" (Ricordavo le sue sborrate, mi piacevano, era tanta, aveva un buon sapore e amavo ripulirgli il cazzo che scendeva giù). Senza esitare io leccai e ripulii quel cazzo con una tale dedizione che il ragazzo vedendo la scena mi diede qualche colpo e venne dentro di me agitandosi tutto. Gianfranco lo bacio e gli disse che se avesse voluto io gli avrei ripulito l'uccello. Ma il ragazzo ancora preso dagli spasmi dell'orgasmo si accasciò e mi disse se potesse tenerlo dentro ancora un po! Io accettai e iniziai a limonarlo scambiandoci le nostre salive fino a che i cazzi non si ammosciarono un po. Il ragazzo poi ci salutò e andò via. Gianfranco mi disse: "troia non venire che ora inizia il bello".... Ve lo racconterò poi.
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Commenti dei lettori al racconto erotico