Un pompino inaspettato

di
genere
etero

Maggio 2019.
A Lecce, per delle consegne consuete, dopo la pioggia di queste settimane finalmente il sole.
Evadere gli ordini non è il mio forte, di solito ci pensa il mio collaboratore. Tant'è che tocca a me. È venerdì, la città si è riempita di turisti. I pub, i ristoranti, le case vacanze, sono comunque affollate. Ho da consegnare la merce. Chiamo per avvertire della consegna. Dall'altra parte una voce di donna mi risponde: "- si ok va bene, sono in loco". Ecco. Il posto. È un palazzo barocco nel centro storico. Quinto piano. Suono. Mi apre una donna, sui sessanta, mora, mi sorride. Poggio lo scatolo. Lei, mi guarda, mi chiede se voglio il caffè. È una bella donna. Parliamo e al momento di pagare mi chiede se accetto assegni.
Mentre compila l'assegno, i miei occhi non possono non cadere oltre la camicetta bianca. Una bella quarta. Lei se ne accorge e, si piega di più. Alza lo sguardo mi porge l'assegno e mi dice: "- ho messo 100 euro in più il pompino costa".
Così, si inginocchia di fronte a me, mi tira fuori il cazzo e me lo spompina così tanto e con tanta ingordigia che al momento di sborsare, scopro di avere un idrante. Schizzo così tanto che oltre la sua gola, le sue fette, le gocce arrivano anche sul monitor del p.c.
Si rialza, mi dice:-" dobbiamo approfondire questa amicizia, verrò a trovarti nella tua azienda, così mi farai vedere la produzione ". Senza parlare, prendo l'assegno è vado via.
di
scritto il
2019-05-17
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