Avventura in un Motel
di
FinCatBummBumm
genere
etero
E’ una giornata calda e afosa. Sto guidando il mio camion in autostrada. Devo consegnare un carico di generi alimentari non reperibili ad un supermercato che si trova ancora a molti chilometri di distanza. Accelero l’andatura e mi trovo un auto, che viaggia lentamente, davanti a me. Sto per suonare il clacson quando, dall’alto della mia postazione, vedo una ragazza abbassare il finestrino dell’ auto e allargare la scollatura della sua camicetta. E’ proprio una bella ragazza. Ha capelli lunghi e ricci che le scendono sulle spalle. Ha occhi verdi, viso rotondo, labbra sottili di color rosso brillante. Indossa una minigonna di jeans e sandali con zeppa. Ha delle belle gambe tornite e affusolate. Quando accavalla le gambe, la minigonna si alza e lascia scoperta la coscia. La vista della sua coscia nuda, mi eccita. Sento il membro dentro i miei pantaloni che si irrigidisce. Quando lei bacia sulla guancia l’uomo che sta guidando l’auto, io metto in funzione le luci abbaglianti. L’uomo guarda nello specchietto retrovisore e subito dopo accelera. L’auto si allontana velocemente e la strada torna ad essere completamente libera. Incomincio a sentire un pò di stanchezza. Decido di fermarmi a riposare al primo Motel dell’autostrada. Per fortuna, c’è un Motel a pochi chilometri di distanza. Dopo una decina di minuti entro nell’ area parcheggio riservata ai camion. Dopo aver parcheggiato il mio automezzo, mi dirigo verso la reception del motel. Quando entro sono sorpreso di vedere ancora al check-in la bella ragazza con i lunghi e ricci capelli castani e l’uomo di fianco a lei. Mi avvicino alla coppia. Faccio cadere alcune monete per terra e mi abbasso a prenderle. Mi chino per afferrare una moneta sul pavimento e, contemporaneamente, alzo lo sguardo per vedere sotto la minigonna della bella. Riesco appena ad intravedere il perizoma che indossa la ragazza, quando l’addetto alla reception consegna la chiave della stanza all’uomo. Lei sta per incamminarsi fuori dall’ ufficio insieme al suo compagno, ma io, con la scusa di prendere altre monete da terra, riesco ad accarezzarle una caviglia. Lei sembra non essersi accorta di niente. Mi faccio coraggio e appoggio velocemente la mia mano sulla coscia di lei. Questa volta, lei si volta verso di me e sta per urlarmi qualcosa contro, ma io mi rialzo subito dal pavimento e corro rapidamente verso il parcheggio. Nessuno mi ha seguito. Prima di ritornare nella reception, rifletto un attimo. Forse, posso divertirmi ancora. Ovviamente, in maniera discreta, senza esagerare. L’addetto alla reception, quando ha consegnato la chiave all’uomo, ha detto anche dove si trovava la loro stanza. Con calma, mi avvio verso quella stanza. La loro camera è al piano terra, con la finestra che è aperta verso il parcheggio delle auto. Mi nascondo dietro ad un auto e aspetto che faccia buio. Come immaginavo, l’uomo che è con lei, esce dalla stanza, forse, per comprare qualcosa da mangiare. Senza essere visto da nessuno, mi avvicino lentamente alla finestra. Da un angolo, riesco a vedere la ragazza che apre i bottoni della sua camicetta e fa cadere per terra la sua minigonna. Poi, si siede sul bordo del letto e si toglie anche la camicetta. Non porta il reggiseno ed ha due seni piccoli e turgidi. La vista di quei seni nudi, mi eccita ma cerco di restare calmo.
Lei, con indosso ancora i sandali e il perizoma, si dirige verso il bagno. E’ il momento giusto. Con un balzo, scavalco la finestra ed entro nella camera. Spengo subito la luce e aspetto. Dopo alcuni interminabili minuti, la ragazza esce dal bagno. E’ buio nella stanza, ma riesco a vedere qualcosina. Lei ha indosso l’accapattoio e si è seduta sul letto. Non si è accorta della mia presenza. Si toglie l’accappatoio e sta per infilarsi dentro le lenzuola, quando io la afferro per un braccio. “Caro, sei tu? Non ti ho sentito entrare” dice la ragazza. Evidentemente, pensa che sono il suo compagno. Io rimango in silenzio e faccio scorrere la mia mano sulla sua coscia nuda. Ha una pelle delicata e morbida. E’ un vero piacere per me, massaggiare le sue cosce. E, intanto, aumenta il rigonfiamento dei miei pantaloni. “Caro, hai portato qualcosa da mangiare?” domanda la ragazza. Io rimango in silenzio. Dopo qualche secondo, infilo una mano in mezzo alle sue cosce e poi dentro al suo perizoma. Lei geme e respira con affanno. “Caro, così mi fai eccitare” mi sussurra all’orecchio. Mi fermo per alcuni secondi poi riprendo ad accarezzare le cosce di lei. Mi faccio coraggio e infilo le mie dita dentro al suo perizoma. Lei mi abbraccia e avvicina le sue labbra alle mie. Le mie dita strofinano il suo clitoride e lei urla per la eccitazione. Ne approfitto per infilare la mia lingua dentro la sua bocca. Subito lei intreccia la sua lingua con la mia, mentre la sua mano stringe il rigonfiamento dei miei pantaloni. La faccio sdraiare sul letto e mi metto delicatamente sopra di lei. La ragazza mi bacia sulle labbra e allarga le sue gambe. “Caro, entra dentro di me. Sono pronta” mi sussurra ancora all’ orecchio. Sono talmente eccitato che faccio fatica ad aprire la cerniera dei miei pantaloni. Quando libero il mio membro, sento un rumore di passi in avvicinamento.
L’uomo sta per aprire la porta. Devo allontanarmi subito da lì. Ma prima di scappare, premo con forza le mie labbra sopra le labbra della ragazza. Hanno un buon sapore di fragole. Lei mi vuole stringere tra le sue braccia, ma io mi sottraggo al suo abbraccio e con un salto alla cieca esco dalla finestra. L’atterraggio all’esterno della stanza è doloroso. Credo di essermi incrinato una costola. Dolorante, striscio per terra, lontano dalla finestra. Quando mi rialzo da terra, sento dei gemiti provenire da quella camera. Stringo gli occhi per vedere qualcosa nell’oscurità. Quello che vedo, mi indurisce ancora il pene. L’uomo è sopra di lei. Le labbra di lui sono incollate a quelle di lei. La mano di lui scorre sulle cosce di lei. Intravedo il pene dell'uomo uscire ed entrare ripetutamente nella figa della ragazza. Lei urla per la gioia. Poi il suo pene affonda violentemente dentro la figa di lei e la ragazza raggiunge l’orgasmo. Sto per venire dentro ai miei pantaloni, ma riesco a trattenermi. Ho visto abbastanza. La serata è stata piacevole per me. Mi ricompongo e mi avvio verso la reception.
Non so se riuscirò a dormire pensando ai baci e alle carezze della bella ragazza, ma devo comunque riposarmi per alcune ore. Damani mattina mi aspetta un altro lungo viaggio di lavoro alla guida del mio camion.
Lei, con indosso ancora i sandali e il perizoma, si dirige verso il bagno. E’ il momento giusto. Con un balzo, scavalco la finestra ed entro nella camera. Spengo subito la luce e aspetto. Dopo alcuni interminabili minuti, la ragazza esce dal bagno. E’ buio nella stanza, ma riesco a vedere qualcosina. Lei ha indosso l’accapattoio e si è seduta sul letto. Non si è accorta della mia presenza. Si toglie l’accappatoio e sta per infilarsi dentro le lenzuola, quando io la afferro per un braccio. “Caro, sei tu? Non ti ho sentito entrare” dice la ragazza. Evidentemente, pensa che sono il suo compagno. Io rimango in silenzio e faccio scorrere la mia mano sulla sua coscia nuda. Ha una pelle delicata e morbida. E’ un vero piacere per me, massaggiare le sue cosce. E, intanto, aumenta il rigonfiamento dei miei pantaloni. “Caro, hai portato qualcosa da mangiare?” domanda la ragazza. Io rimango in silenzio. Dopo qualche secondo, infilo una mano in mezzo alle sue cosce e poi dentro al suo perizoma. Lei geme e respira con affanno. “Caro, così mi fai eccitare” mi sussurra all’orecchio. Mi fermo per alcuni secondi poi riprendo ad accarezzare le cosce di lei. Mi faccio coraggio e infilo le mie dita dentro al suo perizoma. Lei mi abbraccia e avvicina le sue labbra alle mie. Le mie dita strofinano il suo clitoride e lei urla per la eccitazione. Ne approfitto per infilare la mia lingua dentro la sua bocca. Subito lei intreccia la sua lingua con la mia, mentre la sua mano stringe il rigonfiamento dei miei pantaloni. La faccio sdraiare sul letto e mi metto delicatamente sopra di lei. La ragazza mi bacia sulle labbra e allarga le sue gambe. “Caro, entra dentro di me. Sono pronta” mi sussurra ancora all’ orecchio. Sono talmente eccitato che faccio fatica ad aprire la cerniera dei miei pantaloni. Quando libero il mio membro, sento un rumore di passi in avvicinamento.
L’uomo sta per aprire la porta. Devo allontanarmi subito da lì. Ma prima di scappare, premo con forza le mie labbra sopra le labbra della ragazza. Hanno un buon sapore di fragole. Lei mi vuole stringere tra le sue braccia, ma io mi sottraggo al suo abbraccio e con un salto alla cieca esco dalla finestra. L’atterraggio all’esterno della stanza è doloroso. Credo di essermi incrinato una costola. Dolorante, striscio per terra, lontano dalla finestra. Quando mi rialzo da terra, sento dei gemiti provenire da quella camera. Stringo gli occhi per vedere qualcosa nell’oscurità. Quello che vedo, mi indurisce ancora il pene. L’uomo è sopra di lei. Le labbra di lui sono incollate a quelle di lei. La mano di lui scorre sulle cosce di lei. Intravedo il pene dell'uomo uscire ed entrare ripetutamente nella figa della ragazza. Lei urla per la gioia. Poi il suo pene affonda violentemente dentro la figa di lei e la ragazza raggiunge l’orgasmo. Sto per venire dentro ai miei pantaloni, ma riesco a trattenermi. Ho visto abbastanza. La serata è stata piacevole per me. Mi ricompongo e mi avvio verso la reception.
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