Biografia zoofila 1

di
genere
zoofilia

Quello che vi vado a raccontare è un episodio realmente accadutomi quando avevo 14 anni e che da allora ha segnato la mia vita e la mia passione per questo genere di cose.

Stavo tornando a casa dal mare col mio nuovo motorino, quando entrando sulla strada che porta a casa mia vidi un cane senza guinzaglio ne padroni camminare tranquillo per i cortili.
Abito in una quartiere di condomini e ormai conoscevo bene la zona e i cani che la frequentavano, ma questo non lo avevo mai visto.
Dopo qualche metro arrivai a casa: parcheggiato il motorino, posai il casco e correndo mi diressi verso l'ultima posizione dove avevo visto il cane, ma arrivato al giardino il cagnone non c'era più.
Cominciai allora a cercarlo fra i complessi residenziali, ma niente era come sparito, forse era tornato a casa.
“Fa niente” mi dissi guardando l'orologio e cominciai ad incamminarmi verso casa visto che ormai avevo perso ogni speranza.
Arrivato a poche decine di metri dal mio condominio però vedo il cane che svolta all'angolo davanti a me e si intana in una via traversa, subito mi precipito e facendo capolino dal muro vedo che il cane si stava dirigendo verso dei bambini con i loro genitori, al che scatto verso di lui per cercare di fermare eventuali reazioni cattive della bestia, ma vedendo che comincia a giocare con loro e si lascia accarezzare dai loro genitori mi rilasso e raggiungo il gruppo camminando.
Uno degli adulti vedendomi arrivare mi domanda se il cane fosse mio, io faccio cenno di no dicendogli che non l'avevo mai visto e che lo stavo cercando per chiamare i padroni.
Detto fatto mi avvicino al collare del cane ( un giovane e vigoroso bastardone di un bel colore nero brillante) per cercare la targhetta sul collare.
Sopra vi è riportato il nome, Roger e il numero dei proprietari che subito mi appresto a chiamare col cellulare, mi accordai per trovarci fra novanta minuti davanti ad un gazebo al centro di un parco nella mia zona e così mi diressi alla zona del ritrovo col cane che spontaneamente mi seguiva.
Ormai si era fatta ora di cena e mi fermai ad un bar per prendere un panino al prosciutto da mangiare durante il tragitto, cosi morsicando la cena ripresi la strada, il cane ovviamente piagnucolava forse per la fame, così presi una bella fetta dal mio panino e la detti al cane che contento la prese al volo, da quel momento cominciò ad essere più giocoso e a cercare di leccarmi il viso saltando.
Arrivai al gazebo che mancavano ancora 75 minuti, così vista la giornata faticosa mi misi a sedere sulle scale, subito il cane mi si mise affianco rivolto con la testa nella mia stessa direzione, io girai la testa per guardarlo e lo sguardo mi scivolò sulla guaina del suo pene illuminata dalla fioca luce di un lampione, distolsi lo sguardo ed il cane sembrò notarlo mi dette una leccata sulla guancia con la lingua ruvida.
“dai fermo” gli dissi “vuoi giocare?!”domandai prendendo e lanciando un ramoscello accanto a me, il cane subito parti e dopo una velocissima corsa tornò fiero col bastone fra i denti e si rimise nella stessa posizione che aveva prima di scattare.
Io presi il bastone dalle sue zanne e cominciai a carezzarlo sulla schiena e sulla pancia, finché con la mia mano non sentii qualcosa di umido sotto la sua pancia, curioso portai la faccia sotto la pancia del cane e vidi la punta del suo pene uscire dalla guaina.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo, nella testa non so come balenarono mille idee o pensieri e in petto il cuore mi batteva all'impazzata, non sapevo cosa fare ma la mia mente mi diceva di toccarlo, e così feci portando la mia mano timidamente a palpare la guaina del cane che girò la testa perplesso guardandomi.
Era morbida al tatto ma si sentiva qualcosa di duro al suo interno, come se il suo pene fosse nascosto come una spada, così continuai a palparlo stuzzicando con le dita la puntina uscente.
In quel momento un caldo improvviso mi pervase e penso che mi si fossero anche arrossate le guance per l'imbarazzo, sentivo il mio pene gonfiarsi e pulsare nelle mutande mentre una sensazione di umido si faceva largo dalla punta, mi stavo bagnando.
Non sapevo come ma ero eccitatissimo, nella mia mente balenarono immagini di porno scaricati da internet o filmati visti alla televisione e la cosa mi intrigava, volevo di più volevo vederlo tutto, così cominciai a menarglielo piano per non fargli male, lo muovevo alla stessa maniera di come avrei fatto col mio quando mi masturbavo, ma senza grande successo, così provai a fare presa alla base del pene stavolta ottenendo il risultato sperato, difatti il cane inarco leggermente le zampe e cominciò a spingere compulsivamente facendo uscire dalla guaina sempre più pene mostrando un bel pene di un rosa intenso.
Io rimasi li fermo a guardarlo mentre sentivo che mi stavo bagnando sempre di più e macchiavo le mutande, era la prima volta che vedevo il pene di un cane e nonostante non mi sembrasse questo granché mi faceva eccitare da morire.
“amico mio mi aspettavo qualcosa di meglio, è più grosso il mio” gli dissi scherzando e lui subito so portò il muso fra le zampe ed inizio a leccarlo per farlo rientrare nel fodero.
Rimasi un pochino contrariato dalla cosa ma ormai non resistevo più, mi guardai attorno e visto che non c'era nessuno mi andai a sedere in un angolino coperto e slacciandomi il costume mi presi il pene in mano e cominciai a menarlo, il cane vista la scena si avvicinò e con aria incuriosita cominciò a leccarlo con la sua lingua ruvida.
Mi fece un po' male, ma mi piaceva un sacco tanto da farmi inarcarmi sulla schiena per il godimento, non capivo più niente ero in estasi totale, poi Roger si fermo e si mise accanto a me, guardai il suo cazzo e notai che era bello gonfio all'interno del fodero dove alla base si vedeva una parte più gonfia su tutti e due i lati, “saranno le palle” pensai e con foga cominciai a menarglielo.
Il cane sembrava approvare visto che a ogni colpo piegava le gambe e spingeva con i fianchi verso la mia mano mostrando un enorme cazzo viola e pulsante molto più grosso rispetto alla prima volta.
“Però sei attrezzato bene “ gli dissi allontanando la mia mano dal suo coso, era enorme e stranamente ai miei occhi aveva un aspetto invitante, avrei voluto fare qualcosa di più ma mi vergognavo molto e soprattutto non sapevo cosa fare, poi il cane cominciò a leccarsi con molta cura li sotto come per pulirsi, non so cosa mi balenò per il cervello, so solo che mi piegai sotto la sua pancia con l'intenzione di prenderglielo in bocca.
“fermati bello, lascia che ci pensi io a pulirtelo” gli dissi con tono basso e sensuale, poi avvicinandomi di più con la bocca ai suoi genitali lo leccai timidamente con la mia lingua, “che sapore strano “ mi dissi li per lì mentre lo leccavo con la punta della lingua, d'altro canto al cane sembrava piacere visto che aveva scostato la sua testa e iniziava ad inarcare nuovamente le zampe.
Mi feci forza e lo presi tutto in bocca (era enorme) cominciando a pomparlo e massaggiarlo con la lingua, lui subito comincia a fottermi la bocca e di li a poco sentii spararmi in bocca un fiotto di sperma caldo, io subito mi fermai sgranando gli occhi e buttai giù “non ha sapore” pensai e feci per lasciarlo andare, ma lui non sembrava d'accordo e zampettando in avanti mi rimise tutto il suo cazzo in bocca.
Continuai a spompinarlo, mentre con una mano gli massaggiavo la base del fodero, con l'altra mi segavo il mio cazzo ormai duro come la pietra per l'eccitazione, dopo poco un secondo fiotto di sperma e poco dopo ancora un altra e un altra ancora, “ ma quanto viene” pensai mentre sentivo che il suo cazzo continuava a gonfiarsi.
Sentii a quel punto qualcosa davanti alla bocca che mi impediva di prenderlo tutto, aprendo gli occhi notai che alla base del pene si era formato come un nocciolo enorme, allargai la bocca per provare ad ingoiarlo tutto ma poi sentii un rumore in lontananza e subito mi staccai da lui riallacciandomi il costume, in quel momento il cuore mi batteva all'impazzata, avevo paura che qualcuno mi vedere quindi cercai di allontanare il cane che con aria contrariata cercava di avvicinarsi alla mia testa affinché continuassi il servizietto.
Fortunatamente il rumore non era niente di vicino ma guardando l'orologio notai che i padroni del cane sarebbero potuti arrivare da un momento all'altro, quindi mi sedetti a guardare il pene del cane sperando che potesse rientrare nel fodero il prima possibile, era enorme, con la testa cominciai a fare strane fantasie in cui mi facevo montare da lui, ma dovevo cercare di non pensarci o se fossero arrivati i padroni avrebbero trovato me col pene eretto.
Fortunatamente i proprietari di Roger arrivarono dopo 5 minuti e ormai sia io che lui avevamo ormai smaltito l'effetto dell'eccitazione, li subito parti verso i suoi padroni che lo abbracciarono contenti, poi il signore si avvicinò a me ringraziandomi.
“grazie di tutto ragazzo scusa il disturbo ma questo birbante scappa spesso e noi non conosciamo ancora bene la zona, spero non ti abbia causato problemi.” “ ma no si figuri è stato buonissimo, comunque non si preoccupi io abito qui vicino e faccio questa strada un sacco di volte, quindi se scappa e lo trovo vi avviso io e anzi tenete il mio numero così almeno potete avvisarmi e se sono in giro vedo di cercarlo”
Mi ringraziarono nuovamente, poi si incamminarono verso casa col cane al seguito che sporadicamente si voltava a guardarmi, da allora ho rivisto il cane gironzolare per i quartieri, ma non ho mai avuto l'occasione di finire quello che avevo cominciato a causa della mia continua fretta, ma per anni ho ripensato a quel giorno e ai pensieri fatti mentre aspettavo i padroni e per gli anni a venire ho continuato a bagnarmi ed eccitarmi al pensiero perché già da quella sera avevo deciso, mi sarei fatto montare da un cane.

Scusatemi per la lunghezza del testo e correggetemi eventuali errori visto che vorrei continuare a narrare le mie storie al meglio.
scritto il
2011-07-01
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