Ironia
di
Mr.X
genere
sentimentali
Lei no.
Lei no, non si scandalizza. Lei sorride. Sorride con quel mezzo inarcare la sua bellissima bocca, quel sorriso che non capisci se sorrida perchè solidale, o sorrida perchè ti sta prendendo in giro. Più probabilmente, tutte e due le cose. Non per niente le abbiamo affibbiato il soprannome di Ironia.
Ironia è alta, snella, ha quel nonsochè che la rende affascinante. Capitò un pomeriggio tardi fuori con amici, era al tavolo a fianco, qualche sacchetto di alcuni negozi, e un libro. Lo sfogliava, si vedeva che il nuovo acquisto la lincuriosiva, e leggiucchiava di qua e di là. Qualche commento del gruppo le fece capire che aveva colpito alcuni di noi, specialmente Marco, il più incline a rimanere sedotto da qualsivoglia donna.
Detto chiaramente, Marco subiva il fascino di qualsiasi essere femminile, cosa che lo aveva fatto conoscere da molte ragazze... E anche prendere parecchie delusioni. Ma lui, carico di ego e di ormoni, non demordeva.
Fu lui ad approcciare Ironia dal nostro tavolo, come se la conoscesse da sempre. Lei sorrise di sbieco, ci guardò... E ci prese bellamente per il culo.
Nel giro di dieci minuti di battute e stilettate, aveva messo KO tutti, persino Marco. Che ovviamente si prese una cotta fulminea per lei.
Ironia si unì così al nostro gruppo, finendo con l'essere oggetto di cotte a turno di ognuno di noi, ovviamente.
Ironia sfuggiva, semplicemente. Nessuno riusciva a capire se avesse legami, famiglia, amori, fidanzati, o meno. Evitava gli argomenti con facilità, e rimase per noi un mistero.
Un anno andammo al sud italia in campeggio, con amici ed amiche. La notte una nostra conoscente che doveva dividere la tenda con lei arrivò da noi lamentandosi di essere senza un tetto: Ironia era chiusa dentro, in sicura compagnia.
Curiosi, buttammo un occhio alla tenda. Nel lieve chiarore delle lampade del campeggio, come in uno spettacolo di ombre cinesi, vedevamo la schiena di Ironia contorcersi, e gemiti sommessi. Non scoprimmo mai chi riuscì a possedere Ironia per quella sera, uomo o donna che fosse.
Ironia sorride, quando porto alla mente quel ricordo.
"Vuoi sapere chi era?" chiede alzando lo sguardo.
Normalmente direi di no, ma stasera è una sera speciale. Sì, Ironia, dimmelo. Ironia si guarda attorno di sottecchi, come se qualcuno nel bar ci stesse ascoltando, poi sussurra:
"nessuno."
"Nessuno?" alzo le sopracciglia.
"Nessuno. La verità è che Mara non solo non si lava mai i piedi, ma scoreggia come un maiale. In quella tenda si soffocava. E per una notte volevo dormire. E poi tutti voi speravate che io mi facessi qualcuno, non potevo deludere le vostre aspettative!"
Bevo un sorso dal bicchiere.
"Stai dicendo che hai finto deliberatamente di fare sesso con qualcuno solo per prenderci per il culo?"
Ride. "Ironico, no?"
Ovviamente.
Ironia guarda l'ora. Il suo aereo aspetta, e il bar dell'aeroporto non è tutto questo granchè in cui rimanere.
La accompagno fin dove posso. Sembra metaforico. L'abbiamo trovata ed accompagnata fin dove potevamo, ed ora lei va via. Il cancello d'imbarco segna il limite che non posso superare.
Ironia si sistema i capelli con un gesto.
Una parte di me vorrebbe prenderla e baciarla, dirle di non andare via, che non può farmi, e farci, questo.
"non puoi fermarmi." sorride, come leggendomi nel pensiero.
"Lo so." sorrido anche io. E chi è mai riuscito a fermarla?
Ci abbracciamo, e cerco di imprimere quell'abbraccio nella testa, perchè mi mancherà, Ironia, e almeno ricorderò di averla potuta abbracciare per ultimo.
Per quel che conti, s'intende.
Ironia mi guarda e sorride, sorride davvero.
Poi si gira e se ne va oltre il gate, di colpo.
"Ironia!" urlo, senza sapere il perchè.
Si volta e sembra una scena da film, in cui la lei amata dal protagonista capisce di amarlo, ritorna indietro, non prende l'aereo e finiscono tutti felici e contenti.
Lo penso e glielo dico. Sorride ironicamente.
"Nei film finiscono felici e contenti fino all'inizio del sequel, dove la coppia si rompe, altrimenti non c'è trama. Lo sai che a me piacciono i film in cui si legge per bene, bianca sul nero, la parola FINE."
Mi fa un occhiolino e se ne va.
Addio, Ironia.
Lei no, non si scandalizza. Lei sorride. Sorride con quel mezzo inarcare la sua bellissima bocca, quel sorriso che non capisci se sorrida perchè solidale, o sorrida perchè ti sta prendendo in giro. Più probabilmente, tutte e due le cose. Non per niente le abbiamo affibbiato il soprannome di Ironia.
Ironia è alta, snella, ha quel nonsochè che la rende affascinante. Capitò un pomeriggio tardi fuori con amici, era al tavolo a fianco, qualche sacchetto di alcuni negozi, e un libro. Lo sfogliava, si vedeva che il nuovo acquisto la lincuriosiva, e leggiucchiava di qua e di là. Qualche commento del gruppo le fece capire che aveva colpito alcuni di noi, specialmente Marco, il più incline a rimanere sedotto da qualsivoglia donna.
Detto chiaramente, Marco subiva il fascino di qualsiasi essere femminile, cosa che lo aveva fatto conoscere da molte ragazze... E anche prendere parecchie delusioni. Ma lui, carico di ego e di ormoni, non demordeva.
Fu lui ad approcciare Ironia dal nostro tavolo, come se la conoscesse da sempre. Lei sorrise di sbieco, ci guardò... E ci prese bellamente per il culo.
Nel giro di dieci minuti di battute e stilettate, aveva messo KO tutti, persino Marco. Che ovviamente si prese una cotta fulminea per lei.
Ironia si unì così al nostro gruppo, finendo con l'essere oggetto di cotte a turno di ognuno di noi, ovviamente.
Ironia sfuggiva, semplicemente. Nessuno riusciva a capire se avesse legami, famiglia, amori, fidanzati, o meno. Evitava gli argomenti con facilità, e rimase per noi un mistero.
Un anno andammo al sud italia in campeggio, con amici ed amiche. La notte una nostra conoscente che doveva dividere la tenda con lei arrivò da noi lamentandosi di essere senza un tetto: Ironia era chiusa dentro, in sicura compagnia.
Curiosi, buttammo un occhio alla tenda. Nel lieve chiarore delle lampade del campeggio, come in uno spettacolo di ombre cinesi, vedevamo la schiena di Ironia contorcersi, e gemiti sommessi. Non scoprimmo mai chi riuscì a possedere Ironia per quella sera, uomo o donna che fosse.
Ironia sorride, quando porto alla mente quel ricordo.
"Vuoi sapere chi era?" chiede alzando lo sguardo.
Normalmente direi di no, ma stasera è una sera speciale. Sì, Ironia, dimmelo. Ironia si guarda attorno di sottecchi, come se qualcuno nel bar ci stesse ascoltando, poi sussurra:
"nessuno."
"Nessuno?" alzo le sopracciglia.
"Nessuno. La verità è che Mara non solo non si lava mai i piedi, ma scoreggia come un maiale. In quella tenda si soffocava. E per una notte volevo dormire. E poi tutti voi speravate che io mi facessi qualcuno, non potevo deludere le vostre aspettative!"
Bevo un sorso dal bicchiere.
"Stai dicendo che hai finto deliberatamente di fare sesso con qualcuno solo per prenderci per il culo?"
Ride. "Ironico, no?"
Ovviamente.
Ironia guarda l'ora. Il suo aereo aspetta, e il bar dell'aeroporto non è tutto questo granchè in cui rimanere.
La accompagno fin dove posso. Sembra metaforico. L'abbiamo trovata ed accompagnata fin dove potevamo, ed ora lei va via. Il cancello d'imbarco segna il limite che non posso superare.
Ironia si sistema i capelli con un gesto.
Una parte di me vorrebbe prenderla e baciarla, dirle di non andare via, che non può farmi, e farci, questo.
"non puoi fermarmi." sorride, come leggendomi nel pensiero.
"Lo so." sorrido anche io. E chi è mai riuscito a fermarla?
Ci abbracciamo, e cerco di imprimere quell'abbraccio nella testa, perchè mi mancherà, Ironia, e almeno ricorderò di averla potuta abbracciare per ultimo.
Per quel che conti, s'intende.
Ironia mi guarda e sorride, sorride davvero.
Poi si gira e se ne va oltre il gate, di colpo.
"Ironia!" urlo, senza sapere il perchè.
Si volta e sembra una scena da film, in cui la lei amata dal protagonista capisce di amarlo, ritorna indietro, non prende l'aereo e finiscono tutti felici e contenti.
Lo penso e glielo dico. Sorride ironicamente.
"Nei film finiscono felici e contenti fino all'inizio del sequel, dove la coppia si rompe, altrimenti non c'è trama. Lo sai che a me piacciono i film in cui si legge per bene, bianca sul nero, la parola FINE."
Mi fa un occhiolino e se ne va.
Addio, Ironia.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Non sono racconti erotici.
Commenti dei lettori al racconto erotico