La madre della mia ex

di
genere
etero

Una cosa che mi è successa

Mi chiamo Denis , sono single, anzi a dichiarare la verità lo sono da quasi un anno.
Forse per voglia nel senso adesso non mi sento di intraprendere una relazione seria con una donna. O meglio sono a disposizione di tutte voi donne. Non dite il solito egocentrico che si vanta no io nella mia vita ho avuto tre storie importanti e sono sempre stato fedele cercando di poter assecondare i desideri della mia patner il più possibile. Non uno zerbino ma una persona che vuole far star bene chi gli sta accanto. Come dicevo da un anno sono single ho chiuso la mia storia con p. la chiamo così per privacy non era bella anzi forse un po’ bruttina esteticamente ma io questa cosa la guardo relativamente visto che anche io non mi reputo un figo ma un uomo esteticamente normale. Insomma dopo tre anni insieme io e p. stavamo vivendo un momento di stallo sì il sesso andava bene ma non mi sentivo più quel desiderio quella voglia di stare con lei. Andavo a prenderla a casa e tutte le volte non so come mai o forse si restavo incantato dalla mamma p. ha 24 anni e la mamma 42.
Una donna con un fisico mozzafiato mora capelli neri occhi verdi un seno sodo e compatto una terza piena e un sedere che mi faceva girare la testa. Ho quasi trentatré anni e nella mia vita ho avuto tre relazioni serie tutte farcite da buon sesso e amore ma sempre nella massima fedeltà. Ma quando vedevo c. la mamma della mia fidanzata mi chiedevo come fosse farlo con lei.
A volte mi sono masturbato pensando a lei. Una sera ero con p. stavamo facendo l'amore ed io chiusi gli occhi non so perché immaginai che ci fosse la mamma con me e non la mia ragazza. Venni e fu un fiume p. si complimentò dicendomi che non le avevo mai fatto quell'effetto io pensai che dovevo chiudere non era giusto illuderla e la riportai a casa.
Il giorno dopo decisi di parlarle lei abitava a quasi 100 km da casa mia io ho sempre girato l'italia per lavoro e quindi i kilometri non mi spaventano. Cosi scesi da lei e le dissi che non lo amavo pi e che era meglio lasciarci lei scoppiò a piangere e andò a casa io un po’ dispiaciuto ma libero me ne tornai a casa.
Un giorno ero per uffici nella città di p. tutta la mattina scartoffie di qua e di là verso le undici vidi in lontananza una persona familiare capì che era c. la salutai lei si diresse verso di me e le chiesi se veniva al bar a bere qualcosa lei accettò parlammo un po’
chiesi di p. lei mi disse che era partita per la stagione estiva come accompagnatrice in colonia lei mi disse che da una parte era un po’ arrabbiata perché avevo fatto soffrire la figlia ma dall'altra ammirava la mia sincerità nel averle parlato e detto tutto.
Non avevo storie con altre donne ma solo non avevo più il sentimento per lei. C. era bellissima in un abitino leggero ma molto bello sexi e che metteva in evidenza tutte le forme del suo splendido corpo. Le feci dei complimenti lei arrossì un pò
dicendo potrei essere tua madre le dissi signora impossibile abbiamo solo 9 anni di differenza ma sulla carta a vederla lei mi sembra più giovane di me.
Lei arrossì ancora ma era molto felice dei miei complimenti non avevo intenzione di sedurla era la verità era in gran forma e dimostrava 10 anni in meno della sua età. finimmo di bere pagai il conto e lei mi chiese una cortesia se potevo andare a casa sua un attimo.
Ci penso avevo finito le mie commissioni era quasi mezzogiorno
le dissi di si tanto avevo ancora tutta la strada da fare e la giornata da dedicare alle scartoffie. sali in macchina e la seguì.arrivammo alla casa una bella casa in collina isolata scesi e chiesi cosa dovevo fare lei mi portò in giardino e mi mostrò il gazebo che il vento aveva danneggiato in modo abbastanza grave.
Presi il blok degli appunti, il metro e la matita dalla macchina (deformazione professionale li ho sempre con me) e cominciai a vedere cosa dovevo fare e quanto era il costo della sistemazione. Fini di scrivere feci due conti e le diedi il preventivo spese
lei mi guardò e mi disse quando puoi iniziare.
Le dissi devo vedere a casa come sono con i lavori sull'agenda se mi lascia il suo numero la chiamo stasera e le faccio sapere. Lei non esitò aspettò una tua telefonata ok ci salutammo e mi diressi in ufficio a casa.
Mi guardai l'agenda era mercoledì e fino il lunedì non c'erano lavori urgenti quindi telefonai alla signora dicendole che preparavo il materiale e domani nella giornata sarei stato da lei. Felice mi ringraziò e mi fissò appuntamento per il giorno successivo. Andai in capannone e mi caricai il materiale sul furgone per poi partire.
Arrivai che era quasi mezzogiorno mi misi subito a lavoro e di buona lena cominciai la sostituzione e la restaurazione del gazebo. Erano circa le due era una giornata limpida e il sole batteva mi tolsi la maglietta e con i pantaloncini corti e a petto nudo continuai il lavoro.
D'un tratto mi girai e vidi la signora che usciva di casa in pareo e con un bikini quasi troppo piccolo per coprire a pieno le sue parti intime. restai folgorato e la mia parte nascosta si svegliò e di brutto ero eccitato e cominciava e farsi notare la cosa cercai di lavorare girato di spalle per non far notare il rigonfiamento dai pantaloncini ma a volte dovevo girarmi verso di lei che sdraiata sul lettino prendeva il sole senza curarsi di me in quel momento sentì cominciare a calmarsi le acque forse perchè non avevo notato interesse da parte della signora che pochi minuti dopo girò il lettino verso il gazebo e stando sdraiata era rivolta verso di me scavallò le gambe le piegò allargandole leggermente io non capivo più nulla subito sentì un erezione immensa che a stento tenevo nei pantaoncini lei con gli occhiali da sole sembrava non esserne accorta anche se passò la mano in modo molto leggero sulle sue gambe e sul suo corpo ero eccitato e voglioso cercai di concentrarmi sul lavoro ma la mia parte intima era troppo dura e certi movimenti mi riuscivano a fatica.
A un certo punto mi accorsi che non riuscivo a finire il lavoro e chiesi alla signora se c'era a buon prezzo un agritur o un affitta camere dove dormire la notte perchè dovevo caricare il furgone con i pezzi avanzati e quelli rotti ma fin che non finivo non potevo farlo e fare su e giu con un furgone a vuoto era buttare il mio guadagno sul lavoro.
Lei ci pensò su e poi disse che stupida fermati qui.
Mi disse p. è in colonia puoi dormire nella sua stanza tanto la conosci.
Io risposi pensando un pò ma suo marito è d'accordo lei ribatté non ti preoccupare lui non c'è fino il sabato sera è fuori per lavoro.
Ci pensai ancora e alla fine accettai. Fini la giornata sistemai i miei attrezza da lavoro e mi recai in casa. Ero affamato era senza pranzo e il lavoro era stato duro
la signora mi disse ti va bene se ci facciamo due spaghetti?
Risposi grazie mille signora avrei proprio fame.
Posso chiederle ancora una cosa aggiunsi potrei farmi una doccia?
Lei disse subito si che non era un problema e mi chiese se avevo il cambio,
le risposi di no mi portò delle magliette una tuta e un paio di mutande di suo marito ti andrà un pò stretto ma tanto non devi uscire stasera!
Io la ringraziai di cuore e mi diressi in camera di p. lasciai lì la tuta e portai in bagno maglietta e mutande.
Aprii l'acqua e mi rilassai richiusi l'acqua per insaponarmi perchè la doccia era nella vasca da bagno e quindi per non sprecare acqua e per poter insaponarmi bene dovetti chiuderla mi insaponai per bene arrivai al mio cazzo che era ancora abbastanza teso me lo insaponai chiusi gli occhi e la mia immaginazione andò dritta con il pensiero di avere c. nella doccia con me che si prendeva cura del mio corpo e del mio uccello. mi stavo masturbando sentivo drizzarsi e ingrossarsi il mio pene
d'un tratto senti un urlo apri gli occhi
c. era entrata in bagno
scusami pensavo avessi finito non sentivo l'acqua e sono entro la porta non era chiusa a chiave
io le risposi si mi stavo insaponando quindi avevo chiuso l'acqua lei era imbarazzata e io avevo ancora la mano sul mio grosso cazzo che stava per sborrare se non mi fossi fermato
lei lo stava guardando per un paio di secondi poi mi disse
Scusa della mia intrusione ma la prossima volta chiude la porta a chiave.
Mi lavai via il sapone mi asciugai mi vesti e andai a tavola.
Mangiammo ed io continuavo a pensare cosa passasse per la testa di c dopo avermi visto che mi masturbavo, non riuscivo a pensare ad altro.
Lei mi guardava e cominciammo a parlare di p. mi chiese il motivo della rottura se non mi piaceva più se non ero attratto io, risposi no sua figlia è bella mentì un pochino e come rapporto sessuale andavamo d'accordo anzi, era bello con lei ma non sentivo più di esserne innamorato.
Lei incalzò ma facevate l'amore
si signora ribatti io
E quante volte chiese lei
tutte le sere che ci vedevamo anche più volte nella stessa.
Lei allora cominciò a ridere di piacere insomma scopavate come i ricci risi anch'io e dissi si come i ricci.
Lei allora continuò e disse sai mia figlia mi parlava di cosa facevate e mi chiedeva se era giusto.
In che senso dissi io ormai eravamo nel discorso e volevo sapere cosa p. avesse detto alla madre.
Si insomma ... arrossì mi vergogno un pò che ti faceva i pompini è vero?
Ormai sciolto e rilassato dissi si signora e dei gran pompini e mi mettei a sorridere lei accennò un sorriso e mi disse ma poi cosa faceva mandava giù ed io no signora andava in bagno a sputare.
Ah senti un sospiro di sollievo da parte della madre nei riguardi della figlia
io le dissi perchè sospira perchè insomma
lei disse io allora incalzai io le ho sempre lecceto tutto anche i suoi umori senza sputare anzi gustandomeli
allora lei mi chiese: davvero e come erano buoni mi piaceva.
La sua voce cominciava a cambiare e diventare più flebile e sensuale mi cadde l'occhio e vidi i capezzoli impuntare il vestito che aveva addosso si stava eccitando allora continuai si mi piaceva assaporare il suo godimento baciarla dappertutto e farla godere.
Alle mie parole vidi scivolare la sua mano sotto il tavolo e immaginai cosa stesse facendo come vorrei avere la mia lingua al posto della sua mano pensai.
A cosa pensi mi disse perchè non parlavo più
io le risposi a quanto lei sia bella e sexy
ma dai mi prendi in giro replicò lei
no signora anzi questo pomeriggio era divina e quel costume metteva le sue forme perfette a risalto
lei mi disse adulatore
signora posso giurarle che volevo spalmarle io la crema da tanto era bella mi sono eccitato.
Lei sgranò gli occhi e disse ti sei eccitato allora ti piaccio è tutta la sera che le dico che lei è sexy e mi eccita davvero
e adesso sei eccitato mi chiese
risposi si lo sono e lei?
vedo i suoi capezzoli spingere il vestito non porta il reggiseno no ho preso troppo sole e di dava fastidio sai il bikini è più piccolo e allora mi sono un pò arrossata
ormai in confidenza le dissi sa in doccia prima mi stavo masturbando lei sorrise e mi disse me ne ero accorta.
Si ma stavo pensando a lei.
Ma cosa dici davvero signora non resistevo più ma non hai finito ti ho interrotto
non so se sono io con la fantasia ma la domanda sembrava avere un doppio senso uno di scuse per avermi rovinato la sega e l'altro di speranza di non aver sprecato una sborrata
le risposi non signora non avevo finito.
Mah mi usci cosi quella parola
lei disse ma vorresti avermi fare sesso con me non è vero?
Eccomi qua senza uscita su un bivio o dicevo di si e vedevo cosa succedeva o negavo e tutto sarebbe finito li non riuscivo a controllarmi il mio cazzo pulsava nelle mutande spingendo nei pantaloni della tuta ero arrapato e voglioso dopo un piccolo silenzio
dissi si la voglio e per tuta la notte
lei si alzò e mi disse anch'io è dieci minuti che mi sto masturbando con la mano
prendimi
i vestiti saltarono restammo nudi e ci dirigemmo in camera da letto si inginocchiò e mi fece un pompino splendido che il mio cazzo gustava diventando grosso e duro e allungandosi come mai
ti piace sono brava mi disse lei
è fantastica dammi del tu siamo in confidenza ormai mi disse
io allora ok sei fantastica una bomba
alle mie parole lei ricominciò con un ritmo dolce bellissimo gustando il mio pene in tutte le sue parti le mie palle e tra le palle e il culo punto che mi fa impazzire
la sua lingua sembrava conoscere le parti del mio corpo che mi fanno impazzire torno a pompare con la sua bocca quando sentì di non trattenere più la sborra venni le riempì la bocca facendole colare il mio seme sulle spalle lei mandò giù
mi disse non pensare di cavartela così la presi in braccio e la portai sul letto la poggiai dolcemente sul materasso baciandole e leccandole il suo corpo sodo e voglioso in tutte le parti dai lobi delle orecchie scendendo sul collo giocando con i suoi alveoli e i suoi capezzoli con la mia lingua le labbra e i denti la punta della mia lingua seguiva il suo corpo passò in mezzo ai suoi seni scese verso l'ombelico lo lavorai un attimo mentre le mie mani che mentre scendevo giocavano coi capezzoli si posizionarono sui fianchi e la mia lingua arrivò sulla sua figa anticipata da un minuscolo triangolino di pelo che salutai con la mia lingua mi aprì un varco tra le grandi labbra girando minuziosamente intorno con la lingua e stando attento a dare tutta la mia saliva in tutte la sue parti entrai con la lingua e senti un gemito accompagnato dall'arrivo delle sue mani sula mia testa leccavo e penetravo la sua lingua entrando giravo la contorcevo per toccarle tutti i punti che le dessero piacere si bagnava e io leccavo di più intanto un una mano curava i suoi seni e l'altra il suo sedere con le dita ogni tanto stuzzicavo il suo buco posteriore senza entrarci si inarcava sui fianchi si muoveva vorticosamente stava per venire portai le mie mani sul suo sedere e lo strinsi mentre la mia lingua alzava ancora il ritmo e la mia bocca aspettava bramosa di essere dissetata dal suo sapore venne e io bevvi tutto ripulì per bene e poi mi sdraiai accanto a lei che posò la testa sul mio petto.
mi disse non ho mai goduto nella bocca di un uomo e mai così è stato fantastico le risposi anch'io sono venuto e posso assicurarti mai quanto con te sei una favola
lei massaggiò il mio petto dicendomi come sei peloso
le risposi tu no
ridemmo e lei ricominciò a passare la sua mano su di me andando poi sul mio cazzo e facendolo tornare duro e grosso in un attimo ci baciammo le nostre lingue attorcigliate sembravano volere annodarsi per non separarsi più la mia mano scese e cominciò a far bagnare ancora la sua figa lei la scostò interruppe il bacio e si alzò sedendosi sulla mia pancia piatta
vedo che ci teniamo in forma disse
e io anche tu non scherzi sorriso
e lei introdusse il mio cazzo nella sua figa lo stava facendo scendere dolcemente e io intanto toccavo tutto il suo corpo massaggiavo ogni sua parte con le mie mani seni spalle schiena gambe cosce niente scappava alla cura delle mie mani mentre scendeva
mi disse certo che hai un attrezzo notevole è proprio grosso
ancora più voglioso dalle sue parole
dissi prendilo tutto è tutto per te
lei ribatté allora ti ascolto sei mio
si le dissi fammi impazzire
va bene tu lo stai già facendo mi replicò.
Scopammo venimmo insieme varie volte in figa sulle tette in bocca e lei sul mio cazzo nella mia bocca sulle mie dita. A un certo punto ci addormentammo non so che ora fosse, ma ero vuoto e soddisfatto la donna dei miei sogni che mi fa impazzire.
Erano le otto la sveglia suonò e io avevo paura ad aprire gli occhi perchè non mi fossi sognato tutto non volevo aprirli la sveglia suonava e poi si interruppe sentì il mio cazzo gonfio e bagnato ecco mi sono sognato tutto e sono anche venuto addosso pensai quando sentì del calore unito a delle piacevoli sensazioni sul mio uccello apri gli occhi e c mi stava sponpinando era vero era successo tutto e lo facemmo ancora una volta
lei andò a lavarsi e io a finire il lavoro nel primo pomeriggio avevo finito tutto era pronto per partire tutto in ordine ma chiesi ancora a c se potevo farmi un'altra doccia prima di partire accomodati mi disse mi spogliai mi diressi verso la doccia e la trovai nuda che mi aspettava
penso che ci stiamo nella vasca che dici
non risposi nemmeno la presi e la misi in doccia scopammo e poi dopo avere goduto assiemeù
le dissi ho ancora una voglia sai
e quale mi rispose
mi piacerebbe il tuo sedere la vidi indecisa poi si accovacciò ci giocò con la lingua e la bocca e
mi disse anch'io lo voglio
uscimmo dalla doccia la presi le misi le mani sul tavolo appoggiai la mia cappella dolcemente sul suo culo e con dolcezza e amore la penetrai piano paino mi muovevo lentamente per farsi che quel dolore che sentisse fosse superato dal piacere e mentre la scopavo da dietro le mie mani erano sui suoi seni scopammo e venni dentro di lei nel suo culo ci abbracciammo parlammo un pò e poi mi rivesti e la salutai. Tornai a casa senza più una goccia di sperma in corpo fu incredibile quel numero mi cerca ancora. Baci Denis aspettando altre situazioni con voi miei tesori donne che date la felicità a noi maschi.
di
scritto il
2011-07-06
1 2 . 7 K
visite
1
voti
valutazione
9
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.