Mia nipote 1
di
sottomesseame
genere
dominazione
Salve a tutti cari amici,sono sempre sottomesseame@libero.it, ringrazio tutti per i commenti, notavo che siete molto pignoli con gli errori grammaticali, va bene rileggerò attentamente quello che scrivo normalmente scrivo di getto e non rileggo mai il racconto adesso lo farò.
Sono in contatto con una persona via mail con la quale ci stiamo scambiando informazioni molto interessanti, a tal proposito, colgo l'occasione per raccontare a tutti Voi questo racconto dove il personaggio principale è sempre la maiala di mia nipote.
Dopo quella prima esperienza,che alcuni lettori credono una mia fantasia,e dopo averla affinata nell'arte della sottomissione e dell'obbedienza, un giorno giocavamo su un sito di internet, cercando uomini sottomessi e schiavi. Federica, stuzzicata dalla situazione cominciò a chiedermi se poteva avere uno schiavo per una sera.
La sua idea mi piacque molto, vi erano diversi annunci senza foto, a noi non interessava poi molto l'aspetto, e dopo varie mail, dove tenni a precisare che la sua parte era esclusivamente quella dello schiavo obbediente e che non avrebbe neppure sfiorato mia nipote, un fine settimana che decisi di portare Federica in un agriturismo in provincia di Grosseto, presi accordi per incontrare lo schiavo la sera.
Partimmo la mattina, Federica era euforica per quello che stava accadendo, durante il viaggio faceva mille ipotesi di cosa fare e di cosa far fare al nostro schiavo. Vedevo che era pensierosa e alla mia domanda: a che pensi? Mi rispose ,e se mi venisse voglia di fargli una sega o un pompino? Io di rimando, scordatelo,tu sei la mia schiava e sono io a decidere cosa farai e cosa non farai. Anzi tirami fuori il cazzo dai pantaloni e masturbalo senza farlo venire, devi solo tenermi a cazzo duro fino all'arrivo all'agriturismo.
Tirai fuori il cazzo e lei iniziò a masturbarlo, vedevo che i suoi pensieri vagavano chissà dove ma non aggiunsi altro mi bastava che mi tenesse il cazzo in caldo.
Arrivati in camera, decidemmo di lasciare i bagagli, scendere a pranzo per poi tornare in camera per una doccia e un riposino...
Dopo una bistecca e un insalata eravamo soddisfatti, salimmo in camera e Federica mi chiese: chi va prima sotto la doccia? Le lasciai la precedenza sentii l'acqua scrosciare, mi ero spogliato e aspettavo che mia nipote finisse, ma l'idea di entrare in bagno e di pisciarle addosso era forte, decisi di entrare, lei era insaponata, le dissi di accovacciarsi nella vasca che volevo pisciare. Federica prima disse :dai zio fammi finire! Poi quando vide che le stavo puntando il cazzo barzotto e le ripetei di accovacciarsi obbedì subito io iniziai a orinare e lei che ormai sa perfettamente cosa fare aprì la bocca per farla entrare tutta. Mentre le pisciavo in gola le ripetei per l'ennesima volta che non volevo essere chiamato zio, e perciò per punizione l'avrei sculacciata.
La lasciai in bagno aspettai che avesse finito quando uscì si sdraiò sul letto io andai a fare la doccia e uscito mi sedetti sul letto e le dissi di distendersi sopra le mie gambe per ricevere la punizione. Lei obbedì ma prima che cominciassi a sculacciarla mi disse e se ti facessi un pompino? oppure preferisci incularmi, dai sbattimelo nel culo. Quando fa così mi smonta ma se mi faccio vedere ridere è finita deve capire che non deve permettersi di disobbedire. Partii con la prima sculacciata molto forte e decisa, vidi il suo sedere arrossarsi e la natica ondeggiare sotto quel colpo, mi eccitai e continuai con le sculacciate su entrambe le chiappe. A un tratto disse per favore smetti mi hai fatto il culo rosso. La lasciai sul letto presi un grosso vibratore che avevamo portato per l'occasione e dopo averle leccato per bene il buchetto del culo vi appoggiai la punta del giocattolo e le dissi di infilarselo dentro. Lei sfrontata mi disse : Questo mi piace grazie , in un attimo vidi sparire quel vibratore di quasi 30 cm. nel suo culo, le dissi di continuare fino a venire, mentre in poltrona mi godevo lo spettacolo. Venne dopo una lunga masturbazione, il dildo in culo e la mano frenetica sul clitoride. Poi dopo aver finito provò a chiedermi se volessi schizzare.Le risposi di no preferivo aspettare la sera ma se voleva spompinarmi senza farmi venire poteva farlo. Si avvicinò al cazzo ci giocò con la mano e prima di prenderlo in gola mi disse: come pensi che sia questo Andrea ,il nome del nostro schiavo, le risposi di non avere la più pallida idea, tanto la sua presenza serve solo per farci divertire. Avrai anche tu uno schiavo per qualche ora, mentre mi spompini puoi pensare a cosa fargli fare. Iniziò un pompino appassionato che per poco non mi faceva venire fui costretto a darle una sberla in faccia e un grosso schiaffo sulla mia cappella per fermare il quasi orgasmo.Ripresasi dallo schiaffo disse: ho pensato per prima cosa voglio pisciargli in faccia. Approvai la cosa e decidemmo di uscire per un aperitivo.
Entrammo in un bar a Pitigliano ordinammo due aperitivi e in attesa della telefonata di Andrea le dissi che la volevo vestita da troia come piace a me, che l'avrei lasciata in camera a prepararsi e io sarei andato a prendere il nostro schiavo. Lei mi disse timidamente: posso domandarti di non umiliarmi almeno per questa sera? Voglio fare io la padrona, quando poi se ne sarà andato i ruoli torneranno come sempre, ci stai? Quasi, diciamo che farai la mia assistente e ti permetterò di decidere qualche cosa. Mi salto al collo e in un orecchio mi disse grazie zio. Federica lo sai che mi fai incazzare. Si ,così ti ho dato il pretesto per farmi il culo rosso.
La portai in camera prese dalla borsa tutto il necessario per farmi vedere cosa avrebbe indossato, calze, reggicalze, reggiseno a balconcino e scarpe alte.Va bene? Si ma dovresti perdere almeno tre chili, e lei di risposta: se vuoi il seno grosso e il culo da vacca non puoi pretendere che sia anoressica. Nel mezzo del diverbio squillò il mio cellulare, era Andrea che si era perso e non sapeva dove andare. Gli dissi di arrivare in piazza a Pitigliano io sarei andato a prenderlo: Dimmi il tipo di macchina, e ti trovo io.
Uscii dalla camera palpando il culo di Federica e prima di uscire dissi: hai il culo troppo grosso. Mi sentii arrivare un oggetto non identificato ma feci in tempo a chiudere la porta.
Finalmente trovai Andrea, circa 27. 30 anni fisico normalissimo,non palestrato, molto in imbarazzo per la mia età(ricordo che ho 50 anni), gli dissi che la mia amica ci stava aspettando e con un sorriso tirato mi disse che mi avrebbe seguito.
Arrivati davanti alla camera bussai e sentii dall'interno :entra pure.
Entrai facendo strada ad Andrea che appena dentro restò fermo come uno scemo vedendo la giovane età di Federica e io rimasi come un cretino a vederla così vestita da troia in poltrona con un trucco eccessivo che non le avevo mai visto, rasentava la prostituta da strada.
Molto rilassata porse la mano ad Andrea per farsela baciare e poi gli disse: spogliati voglio vedere che dimensioni ha il tuo cazzo.
Il povero ragazzo iniziò a togliersi tutto io andai alle spalle di Federica posandole le mani sulle spalle, sentivo che era tesa o eccitata non saprei dire ma controllava perfettamente la situazione. Io iniziai a tirare fuori le tette di mia nipote dal reggiseno e lei fissa con lo sguardo su Andrea che si stava togliendo gli slip. Rimase immobile in mezzo alla stanza con il cazzo mezzo duro che dimostrava delle dimensioni discrete. Federica aprì le cosce inizio un lento ditalino mentre disse: fatti una sega, voglio vedere quanto grosso diventa. Andrea sembrava ipnotizzato non parlava prese il membro in mano e inizio a masturbarsi, Federica intanto continuava il suo ditalino io alle sue spalle le torturavo i capezzoli, non avevo mai visto in mia nipote uno sguardo così intenso l'avevo vista sempre la ragazzina troia e maiala, quella sera aveva lo sguardo di una donna in calore. Andrea aveva intanto raggiunto il massimo dell'erezione e aspettava cosa doveva fare. Federica si alzo lentamente dalla poltrona era veramente provocante girò lentamente dietro al ragazzo e guardandomi in faccia con un gesto velocissimo prese con una mano i testicoli di Andrea e li strizzo fino a farlo urlare. Io ero contrariato non volevo che lo toccasse le avevo detto che non doveva farci nulla solo umiliarlo, ormai era autonoma anche se pensai che quello che stava facendo lo avrebbe ripagato con gli interessi. Andrea sbigottito aveva perso ogni speranza e non sapeva cosa aspettarsi, il cazzo tornò moscio e lei tornò a dirgli: masturbati ancora mentre faccio un pompino al mio amico. Mi misi in poltrona tirai fuori il cazzo lei inizio a pomparmi ma non in ginocchio, aveva allargato le gambe si era chinata sul mio cazzo una mano dentro la fica e offriva ad Andrea lo spettacolo di quel suo culo e delle cosce avvolte dalle calze. Mentre sentivo le labbra di Federica sulla mia cappella guardavo Andrea che si menava il cazzo e infine disse: che culo stupendo. A quelle parole Federica mi guardò in faccia si girò verso il ragazzo e disse vai nella vasca da bagno vogliamo pisciarti addosso e poi ti farai una doccia .Senza dire una parola sparì in bagno io infilai le dita nella fica di Federica era fradicia penso che fosse già venuta lei mi prese per il cazzo e mi accompagnò in bagno. Andrea si era sdraiato nella vasca il cazzo semi duro Federica si tolse le scarpe allargò le gambe poggiandosi ai bordi della vasca,io mi misi al lato del viso del ragazzo e prima lei e poi io iniziammo a pisciare, una lunga pisciata che io diressi sul viso e lei sul cazzo di Andrea. Finito le disse di lavarsi Mia nipote, normalmente timida, si fece un bidè davanti a tutti e mi disse di avvicinarmi per lavarmi il cazzo con la lingua. Ero arrapato al massimo il cazzo mi faceva male dalla voglia di schizzare, dopo tutto il giorno che Federica mi aveva segato e spompinato senza schizzare.Tornammo in camera, lei si distese sul letto a pancia in giù in attesa di Andrea io mi misi sopra di lei appoggiando la cappella al buco del culo ma senza penetrarla.
Quando arrivò Andrea Federica prese da sotto il cuscino il vibratore lo porse al giovane e gli disse:adesso voglio vedere come ti inculi poi si mise a quattro zampe pronta a farsi inculare da me. Io spinsi il cazzo e senza sforzo entrò dentro come risucchiato. Andrea alzò le gambe si leccò il cazzo di gomma come se facesse un pompino e mentre guardava le tette di Federica che oscillavano sotto i miei colpi si infilo il vibratore in culo. Restai stupito come entrò bene e pensai che doveva essere un gioco che faceva spesso. Federica disse: forza più veloce stronzo che hai il culo sfondato peggio di me, più veloce altrimenti vengo li e ti ci infilo la mia mano, il ragazzo aumento il ritmo e io il mio dentro il culo di Federica.
Mia nipote raggiunse un sonoro orgasmo, io la stavo seguendo ma mi disse:aspetta un attimo non schizzare. Mi trattenni il cazzo in mano stringendolo al massimo Federica corse a prendere una tazza da te venne da me e con una sega veloce mi fece venire nella tazza. Le palle mi facevano male non avevo schizzato come volevo e avevo rovinato una bella schizzata per causa di Federica. Si rivolse verso il ragazzo intento ancora ad aprirsi il culo e gli ordinò di farsi una sega. Iniziò subito io ero sul letto che guardavo Federica ipnotizzata dalla mano che scorreva sul cazzo poi disse: dimmi quando stai per schizzare, si sedette accanto a me e mi chiese: pensi che farà un lungo schizzo di sperma o no? Io risposi penso che schizzerà tanto e a lungo. Andrea a un tratto con voce spezzata dall'orgasmo disse che stava per venire. Mia nipote corse con la tazza in mano verso Andrea e disse di schizzarci dentro. Andrea continuò sotto lo sguardo attento di Federica che lo incitava: dai segaiolo fammi vedere quanta sborra mi regali forza schizza. In quel momento il cazzo di Andrea si scaricò di tutto lo sperma accumulato nelle palle e rimase come un fantoccio svuotato con la tazza in mano piena del mio e del suo sperma. Federica gli ruotò intorno prese la tazza dalle mani di Andrea, io rimasi paralizzato pensavo che volesse bere lo sperma. Mi sarei incazzato a bestia lei doveva ingoiare solo il mio. Portò la tazza a portata di bocca ci sputò dentro porse la tazza ad Andrea e disse con semplicità Bevi tutto dentro c'è un poco di tutti noi. Il ragazzo senza parlare bevve si leccò la tazza e disse:buono, siete stati bravi a non maltrattarmi, in genere oltre che a pisciarmi addosso mi inculano mi tirano le palle e mi legano come un salame, se volete farlo anche voi basta prendere accordi mi siete piaciuti e ancora grazie.
Quando Andrea andò via Federica era ancora vistosamente eccitata,io avevo voglia di farmi una bella sborrata, decidemmo di farci portare la cena in camera e mentre mangiavamo del salmone affumicato, insalata il tutto innaffiato da un primitivo, Federica mi confessò che avrebbe voluto prendere il cazzo in bocca, mentre io le facevo il culo e poi magari avere due cazzi a riempile culo e fica e con una smorfiettina disse innocentemente non mi sono mai fatta due cazzi insieme.
La tirai a me la feci sedere sul mio cazzo aprendole il culo e le dissi: sei davvero una grande porca, mi piaci e adesso come promesso ti punirò per riavermi chiamato zio e per la troia che sei .Federica si mise a ridere e scappò in bagno io la rincorsi e le ordinai di uscire subito. Uscì immediatamente era tornata nella sua parte di schiavetta, si mise in ginocchio iniziando a miagolare come una gattina e a leccarmi il cazzo che subito tornò duro tra un miagolio e una leccata.
La feci mettere a pecorina le infilai il cazzo nella figa e il vibratore con un preservativo nel culo iniziai a sculacciarla dicendole che per ora doveva accontentarsi di un cazzo vero e di uno finto e continuai a picchiarla e a offenderla come mai avevo fatto prima le dissi le cose più spregevoli che si potessero dire ,aveva il culo rosso e sentivo che aveva degli orgasmi continuati. Mi disse basta sono distrutta sono venuta tre volte. Mi fermai la voltai e le dissi di svuotarmi le palle lei prese il cazzo in bocca iniziò a pompare con foga e in pochi secondi mi scaricai nella sua bocca. Che bel fine settimana.
Potete anche non crederci ma io mi diverto veramente.
Sono in contatto con una persona via mail con la quale ci stiamo scambiando informazioni molto interessanti, a tal proposito, colgo l'occasione per raccontare a tutti Voi questo racconto dove il personaggio principale è sempre la maiala di mia nipote.
Dopo quella prima esperienza,che alcuni lettori credono una mia fantasia,e dopo averla affinata nell'arte della sottomissione e dell'obbedienza, un giorno giocavamo su un sito di internet, cercando uomini sottomessi e schiavi. Federica, stuzzicata dalla situazione cominciò a chiedermi se poteva avere uno schiavo per una sera.
La sua idea mi piacque molto, vi erano diversi annunci senza foto, a noi non interessava poi molto l'aspetto, e dopo varie mail, dove tenni a precisare che la sua parte era esclusivamente quella dello schiavo obbediente e che non avrebbe neppure sfiorato mia nipote, un fine settimana che decisi di portare Federica in un agriturismo in provincia di Grosseto, presi accordi per incontrare lo schiavo la sera.
Partimmo la mattina, Federica era euforica per quello che stava accadendo, durante il viaggio faceva mille ipotesi di cosa fare e di cosa far fare al nostro schiavo. Vedevo che era pensierosa e alla mia domanda: a che pensi? Mi rispose ,e se mi venisse voglia di fargli una sega o un pompino? Io di rimando, scordatelo,tu sei la mia schiava e sono io a decidere cosa farai e cosa non farai. Anzi tirami fuori il cazzo dai pantaloni e masturbalo senza farlo venire, devi solo tenermi a cazzo duro fino all'arrivo all'agriturismo.
Tirai fuori il cazzo e lei iniziò a masturbarlo, vedevo che i suoi pensieri vagavano chissà dove ma non aggiunsi altro mi bastava che mi tenesse il cazzo in caldo.
Arrivati in camera, decidemmo di lasciare i bagagli, scendere a pranzo per poi tornare in camera per una doccia e un riposino...
Dopo una bistecca e un insalata eravamo soddisfatti, salimmo in camera e Federica mi chiese: chi va prima sotto la doccia? Le lasciai la precedenza sentii l'acqua scrosciare, mi ero spogliato e aspettavo che mia nipote finisse, ma l'idea di entrare in bagno e di pisciarle addosso era forte, decisi di entrare, lei era insaponata, le dissi di accovacciarsi nella vasca che volevo pisciare. Federica prima disse :dai zio fammi finire! Poi quando vide che le stavo puntando il cazzo barzotto e le ripetei di accovacciarsi obbedì subito io iniziai a orinare e lei che ormai sa perfettamente cosa fare aprì la bocca per farla entrare tutta. Mentre le pisciavo in gola le ripetei per l'ennesima volta che non volevo essere chiamato zio, e perciò per punizione l'avrei sculacciata.
La lasciai in bagno aspettai che avesse finito quando uscì si sdraiò sul letto io andai a fare la doccia e uscito mi sedetti sul letto e le dissi di distendersi sopra le mie gambe per ricevere la punizione. Lei obbedì ma prima che cominciassi a sculacciarla mi disse e se ti facessi un pompino? oppure preferisci incularmi, dai sbattimelo nel culo. Quando fa così mi smonta ma se mi faccio vedere ridere è finita deve capire che non deve permettersi di disobbedire. Partii con la prima sculacciata molto forte e decisa, vidi il suo sedere arrossarsi e la natica ondeggiare sotto quel colpo, mi eccitai e continuai con le sculacciate su entrambe le chiappe. A un tratto disse per favore smetti mi hai fatto il culo rosso. La lasciai sul letto presi un grosso vibratore che avevamo portato per l'occasione e dopo averle leccato per bene il buchetto del culo vi appoggiai la punta del giocattolo e le dissi di infilarselo dentro. Lei sfrontata mi disse : Questo mi piace grazie , in un attimo vidi sparire quel vibratore di quasi 30 cm. nel suo culo, le dissi di continuare fino a venire, mentre in poltrona mi godevo lo spettacolo. Venne dopo una lunga masturbazione, il dildo in culo e la mano frenetica sul clitoride. Poi dopo aver finito provò a chiedermi se volessi schizzare.Le risposi di no preferivo aspettare la sera ma se voleva spompinarmi senza farmi venire poteva farlo. Si avvicinò al cazzo ci giocò con la mano e prima di prenderlo in gola mi disse: come pensi che sia questo Andrea ,il nome del nostro schiavo, le risposi di non avere la più pallida idea, tanto la sua presenza serve solo per farci divertire. Avrai anche tu uno schiavo per qualche ora, mentre mi spompini puoi pensare a cosa fargli fare. Iniziò un pompino appassionato che per poco non mi faceva venire fui costretto a darle una sberla in faccia e un grosso schiaffo sulla mia cappella per fermare il quasi orgasmo.Ripresasi dallo schiaffo disse: ho pensato per prima cosa voglio pisciargli in faccia. Approvai la cosa e decidemmo di uscire per un aperitivo.
Entrammo in un bar a Pitigliano ordinammo due aperitivi e in attesa della telefonata di Andrea le dissi che la volevo vestita da troia come piace a me, che l'avrei lasciata in camera a prepararsi e io sarei andato a prendere il nostro schiavo. Lei mi disse timidamente: posso domandarti di non umiliarmi almeno per questa sera? Voglio fare io la padrona, quando poi se ne sarà andato i ruoli torneranno come sempre, ci stai? Quasi, diciamo che farai la mia assistente e ti permetterò di decidere qualche cosa. Mi salto al collo e in un orecchio mi disse grazie zio. Federica lo sai che mi fai incazzare. Si ,così ti ho dato il pretesto per farmi il culo rosso.
La portai in camera prese dalla borsa tutto il necessario per farmi vedere cosa avrebbe indossato, calze, reggicalze, reggiseno a balconcino e scarpe alte.Va bene? Si ma dovresti perdere almeno tre chili, e lei di risposta: se vuoi il seno grosso e il culo da vacca non puoi pretendere che sia anoressica. Nel mezzo del diverbio squillò il mio cellulare, era Andrea che si era perso e non sapeva dove andare. Gli dissi di arrivare in piazza a Pitigliano io sarei andato a prenderlo: Dimmi il tipo di macchina, e ti trovo io.
Uscii dalla camera palpando il culo di Federica e prima di uscire dissi: hai il culo troppo grosso. Mi sentii arrivare un oggetto non identificato ma feci in tempo a chiudere la porta.
Finalmente trovai Andrea, circa 27. 30 anni fisico normalissimo,non palestrato, molto in imbarazzo per la mia età(ricordo che ho 50 anni), gli dissi che la mia amica ci stava aspettando e con un sorriso tirato mi disse che mi avrebbe seguito.
Arrivati davanti alla camera bussai e sentii dall'interno :entra pure.
Entrai facendo strada ad Andrea che appena dentro restò fermo come uno scemo vedendo la giovane età di Federica e io rimasi come un cretino a vederla così vestita da troia in poltrona con un trucco eccessivo che non le avevo mai visto, rasentava la prostituta da strada.
Molto rilassata porse la mano ad Andrea per farsela baciare e poi gli disse: spogliati voglio vedere che dimensioni ha il tuo cazzo.
Il povero ragazzo iniziò a togliersi tutto io andai alle spalle di Federica posandole le mani sulle spalle, sentivo che era tesa o eccitata non saprei dire ma controllava perfettamente la situazione. Io iniziai a tirare fuori le tette di mia nipote dal reggiseno e lei fissa con lo sguardo su Andrea che si stava togliendo gli slip. Rimase immobile in mezzo alla stanza con il cazzo mezzo duro che dimostrava delle dimensioni discrete. Federica aprì le cosce inizio un lento ditalino mentre disse: fatti una sega, voglio vedere quanto grosso diventa. Andrea sembrava ipnotizzato non parlava prese il membro in mano e inizio a masturbarsi, Federica intanto continuava il suo ditalino io alle sue spalle le torturavo i capezzoli, non avevo mai visto in mia nipote uno sguardo così intenso l'avevo vista sempre la ragazzina troia e maiala, quella sera aveva lo sguardo di una donna in calore. Andrea aveva intanto raggiunto il massimo dell'erezione e aspettava cosa doveva fare. Federica si alzo lentamente dalla poltrona era veramente provocante girò lentamente dietro al ragazzo e guardandomi in faccia con un gesto velocissimo prese con una mano i testicoli di Andrea e li strizzo fino a farlo urlare. Io ero contrariato non volevo che lo toccasse le avevo detto che non doveva farci nulla solo umiliarlo, ormai era autonoma anche se pensai che quello che stava facendo lo avrebbe ripagato con gli interessi. Andrea sbigottito aveva perso ogni speranza e non sapeva cosa aspettarsi, il cazzo tornò moscio e lei tornò a dirgli: masturbati ancora mentre faccio un pompino al mio amico. Mi misi in poltrona tirai fuori il cazzo lei inizio a pomparmi ma non in ginocchio, aveva allargato le gambe si era chinata sul mio cazzo una mano dentro la fica e offriva ad Andrea lo spettacolo di quel suo culo e delle cosce avvolte dalle calze. Mentre sentivo le labbra di Federica sulla mia cappella guardavo Andrea che si menava il cazzo e infine disse: che culo stupendo. A quelle parole Federica mi guardò in faccia si girò verso il ragazzo e disse vai nella vasca da bagno vogliamo pisciarti addosso e poi ti farai una doccia .Senza dire una parola sparì in bagno io infilai le dita nella fica di Federica era fradicia penso che fosse già venuta lei mi prese per il cazzo e mi accompagnò in bagno. Andrea si era sdraiato nella vasca il cazzo semi duro Federica si tolse le scarpe allargò le gambe poggiandosi ai bordi della vasca,io mi misi al lato del viso del ragazzo e prima lei e poi io iniziammo a pisciare, una lunga pisciata che io diressi sul viso e lei sul cazzo di Andrea. Finito le disse di lavarsi Mia nipote, normalmente timida, si fece un bidè davanti a tutti e mi disse di avvicinarmi per lavarmi il cazzo con la lingua. Ero arrapato al massimo il cazzo mi faceva male dalla voglia di schizzare, dopo tutto il giorno che Federica mi aveva segato e spompinato senza schizzare.Tornammo in camera, lei si distese sul letto a pancia in giù in attesa di Andrea io mi misi sopra di lei appoggiando la cappella al buco del culo ma senza penetrarla.
Quando arrivò Andrea Federica prese da sotto il cuscino il vibratore lo porse al giovane e gli disse:adesso voglio vedere come ti inculi poi si mise a quattro zampe pronta a farsi inculare da me. Io spinsi il cazzo e senza sforzo entrò dentro come risucchiato. Andrea alzò le gambe si leccò il cazzo di gomma come se facesse un pompino e mentre guardava le tette di Federica che oscillavano sotto i miei colpi si infilo il vibratore in culo. Restai stupito come entrò bene e pensai che doveva essere un gioco che faceva spesso. Federica disse: forza più veloce stronzo che hai il culo sfondato peggio di me, più veloce altrimenti vengo li e ti ci infilo la mia mano, il ragazzo aumento il ritmo e io il mio dentro il culo di Federica.
Mia nipote raggiunse un sonoro orgasmo, io la stavo seguendo ma mi disse:aspetta un attimo non schizzare. Mi trattenni il cazzo in mano stringendolo al massimo Federica corse a prendere una tazza da te venne da me e con una sega veloce mi fece venire nella tazza. Le palle mi facevano male non avevo schizzato come volevo e avevo rovinato una bella schizzata per causa di Federica. Si rivolse verso il ragazzo intento ancora ad aprirsi il culo e gli ordinò di farsi una sega. Iniziò subito io ero sul letto che guardavo Federica ipnotizzata dalla mano che scorreva sul cazzo poi disse: dimmi quando stai per schizzare, si sedette accanto a me e mi chiese: pensi che farà un lungo schizzo di sperma o no? Io risposi penso che schizzerà tanto e a lungo. Andrea a un tratto con voce spezzata dall'orgasmo disse che stava per venire. Mia nipote corse con la tazza in mano verso Andrea e disse di schizzarci dentro. Andrea continuò sotto lo sguardo attento di Federica che lo incitava: dai segaiolo fammi vedere quanta sborra mi regali forza schizza. In quel momento il cazzo di Andrea si scaricò di tutto lo sperma accumulato nelle palle e rimase come un fantoccio svuotato con la tazza in mano piena del mio e del suo sperma. Federica gli ruotò intorno prese la tazza dalle mani di Andrea, io rimasi paralizzato pensavo che volesse bere lo sperma. Mi sarei incazzato a bestia lei doveva ingoiare solo il mio. Portò la tazza a portata di bocca ci sputò dentro porse la tazza ad Andrea e disse con semplicità Bevi tutto dentro c'è un poco di tutti noi. Il ragazzo senza parlare bevve si leccò la tazza e disse:buono, siete stati bravi a non maltrattarmi, in genere oltre che a pisciarmi addosso mi inculano mi tirano le palle e mi legano come un salame, se volete farlo anche voi basta prendere accordi mi siete piaciuti e ancora grazie.
Quando Andrea andò via Federica era ancora vistosamente eccitata,io avevo voglia di farmi una bella sborrata, decidemmo di farci portare la cena in camera e mentre mangiavamo del salmone affumicato, insalata il tutto innaffiato da un primitivo, Federica mi confessò che avrebbe voluto prendere il cazzo in bocca, mentre io le facevo il culo e poi magari avere due cazzi a riempile culo e fica e con una smorfiettina disse innocentemente non mi sono mai fatta due cazzi insieme.
La tirai a me la feci sedere sul mio cazzo aprendole il culo e le dissi: sei davvero una grande porca, mi piaci e adesso come promesso ti punirò per riavermi chiamato zio e per la troia che sei .Federica si mise a ridere e scappò in bagno io la rincorsi e le ordinai di uscire subito. Uscì immediatamente era tornata nella sua parte di schiavetta, si mise in ginocchio iniziando a miagolare come una gattina e a leccarmi il cazzo che subito tornò duro tra un miagolio e una leccata.
La feci mettere a pecorina le infilai il cazzo nella figa e il vibratore con un preservativo nel culo iniziai a sculacciarla dicendole che per ora doveva accontentarsi di un cazzo vero e di uno finto e continuai a picchiarla e a offenderla come mai avevo fatto prima le dissi le cose più spregevoli che si potessero dire ,aveva il culo rosso e sentivo che aveva degli orgasmi continuati. Mi disse basta sono distrutta sono venuta tre volte. Mi fermai la voltai e le dissi di svuotarmi le palle lei prese il cazzo in bocca iniziò a pompare con foga e in pochi secondi mi scaricai nella sua bocca. Che bel fine settimana.
Potete anche non crederci ma io mi diverto veramente.
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