Ilaria, la segretaria
di
CB79
genere
etero
Buongiorno a tutti.
Sono sempre io, Paolo, ragazzo di 30 anni - oggi sposato con Francesca - alto 1,85 cm, di corporatura robusta, capelli castani ed occhi azzurri. Oggi, come già ho avuto modo di dire, sono un libero professionista ma anche io, negli anni universitari, ho fatto la mia gavetta in qualche Studio.
Ebbene, oggi con questo racconto ritorno indietro di qualche anno.
Avevo compiuto da poco i 21 anni e da qualche mese lavoravo in questo Studio (contabile) poco lontano da casa; il titolare era un amico di famiglia che mi aveva dato questa opportunità, appunto, per fare gavetta.
Ovviamente, essendo l'ultimo arrivato, i compiti "meno comodi" spettavano a me e tra questi c'era l'archiviazione dei documenti. E se già di per sé l'archiviazione non è una cosa piacevole, figuriamoci se lo Studio si trova al 3° piano di un edificio e l'archivio nel seminterrato; scale e scale con scatoloni in mano e tante carte da riordinare.
La cosa bella, tuttavia, è che a condividere questo lavoro con me c'era Ilaria, segretaria dello Studio. Una ragazza semplice: alta circa 1,70 m, castana chiara, con due occhi scuri e profondi. Un fisico normale: abbastanza magra, circa una seconda (abbondante di seno) ed un culo da paura! Mamma se aveva un bel culo! Aveva 10 anni più di me ed un matrimonio alle spalle durato molto poco (gli spettegolamenti delle colleghe mi avevano dato indizi importanti...).
Ma torniamo a noi... per circa una settimana io e lei saremmo andati su e giù per quelle scale e avremmo passato il nostro tempo in quel seminterrato (sembravano 2 garage) a riordinare la carte.
Passando quel tempo insieme avemmo l'occasione di "conoscerci" meglio... io le parlavo delle mie scappatelle (di buon ventenne...), lei mi raccontava di uno "sbaglio" che le aveva portato via qualche anno di gioventù.
E se il primo giorno passò liscio, il secondo giorno ebbi modo di notare che il suo abbigliamento era cambiato; il jeans del giorno prima era diventato un leggins e la classica maglietta era diventata qualcosa di più aderente. Ecco... in un seminterrato e a stretto contatto, fu impossibile non guardarla a più riprese.
Tra le cose che mi piacevano di più c'era lei quando saliva la scala per raggiungere gli scaffali... mio Dio se mi piaceva...
Continuavamo a parlare e ogni occasione era buona per lanciare qualche segnale; "Sai... non sono mai stata con un uomo più piccolo di me. In realtà, se devo essere sincera, la cosa da una parte proprio non riesco ad immaginarmela... ma quando sento parlare voi ragazzi, si parla di MILF, di donne mature...". "Ma Ilaria, tu mica sei una MILF. Non hai figli (e in realtà non sei nemmeno più sposata...); però, sì... saresti sempre più vecchia di me, in questo caso...". "Ma dai... a cosa pensi?! Sei un ragazzino in fondo...". "Si beh, ok. Ma non è che tu sia poi così vecchia... mica parlo di una storia fissa. Se andassi con una donna più vecchia di me di 10-15 anni, lo farei solo per un piacere personale. Nulla di serio...". "Dai dai... Pensa a lavorare, va là!".
Frasi di circostanza, o forse no... Certo che mi resi conto che due colpi glieli avrei dati specialmente il giorno dopo quando si presentò a lavoro con un vestito tutto colorato. Il vestito le arrivava all'altezza del ginocchio; assomigliava quasi ad un tubino in quanto le cadeva abbastanza aderente lungo il corpo.
A quel punto, da buon ragazzo di vent'anni, cercai ogni modo per intravedere sotto a quel vestito... Così - mentre lei era seduta alla scrivania - mi misi a riordinare dei documenti a terra. La poca luce, purtroppo, non mi permise di vedere molto ma ero eccitatissimo alla sola idea di intravedere il suo intimo.
E sebbene non vidi nulla quel giorno, la mia eccitazione deve avermi reso meno cauto nei confronti di Ilaria che qualcosa deve aver notato... Dico questo perché il giorno dopo venne a lavoro con uno di quei vestiti più larghi... i classici vestiti estivi che si indossano per stare freschi.
Fin qui nessuna cosa particolare almeno fino a quando non salì sulla scala... Salì e mi chiese come al solito i documenti solo che quando glieli passai mi accorsi (o meglio, mi fece accorgere) che Ilaria quel giorno non indossava nulla sotto al vestito.
Non so bene che faccia feci ma di certo reagì immediatamente il mio cazzo che in un millesimo di secondo si irrigidì. Mi si seccò la bocca... non sapevo cosa dire mentre l'atteggiamento di lei era dei più normali.
Ogni volta che saliva la guardavo. Ogni volta che saliva restavo lì quanti più secondi possibili ad osservare quella meraviglia: sembrava tutta depilata, e dopo il quarto gradino lasciava spazio alla visione di un culo fantasmagorico.
All'ultimo scatolone, scese, mi guardò e: "Parlate parlate di sognare quelle più grandi ma poi quando ce le avete davanti andate in tilt..." - "Cosa intendi Ilaria?" - "Secondo te non mi sono accorta di come mi guardavi ieri? Hai fatto di tutto per guardarmi sotto la gonna ed ogni volta che ti alzavi da terra il tuo pacco avrebbe voluto esplodere... Non oso immaginare ora!" - "Sto impazzendo, Ilaria... letteralmente!" - "E cosa aspetti allora??!!"
A quelle parole cominciai a baciarla. Lei ovviamente non oppose resistenza e mi portò verso il tavolo. La misi sopra al tavolo, seduta, le alzai il vestito e mi fiondai con il viso verso le sue cosce. Lei alzò un po' le gambe e mi mise davanti ad una bellezza unica: era completamente depilata ed aveva un sapore fantastico. Non riuscivo a contenermi, stavo impazzendo. Dopo qualche minuto mi prese per i capelli e mi alzò. Le tolsi il vestito, continuai a baciarla e mi sfilai i pantaloni. Lei si girò, dandomi le spalle, divaricò le gambe e infilò il mio c***o dritto tra le sue cosce. Quel giorno, in raltà, durò relativamente poco perché la mia eccitazione era a livelli mai raggiunti ma durò abbastanza da soddisfare entrambi.
Finimmo con diversi baci, ci rivestimmo e da lì passammo dei bellissimi mesi insieme. Almeno fino a quando restai lì a lavorare. Poi, per evitare fraintendimenti o altre cose, decisi di tagliare i rapporti ma di certo quei mesi furono semplicemente incredibili.
Sono sempre io, Paolo, ragazzo di 30 anni - oggi sposato con Francesca - alto 1,85 cm, di corporatura robusta, capelli castani ed occhi azzurri. Oggi, come già ho avuto modo di dire, sono un libero professionista ma anche io, negli anni universitari, ho fatto la mia gavetta in qualche Studio.
Ebbene, oggi con questo racconto ritorno indietro di qualche anno.
Avevo compiuto da poco i 21 anni e da qualche mese lavoravo in questo Studio (contabile) poco lontano da casa; il titolare era un amico di famiglia che mi aveva dato questa opportunità, appunto, per fare gavetta.
Ovviamente, essendo l'ultimo arrivato, i compiti "meno comodi" spettavano a me e tra questi c'era l'archiviazione dei documenti. E se già di per sé l'archiviazione non è una cosa piacevole, figuriamoci se lo Studio si trova al 3° piano di un edificio e l'archivio nel seminterrato; scale e scale con scatoloni in mano e tante carte da riordinare.
La cosa bella, tuttavia, è che a condividere questo lavoro con me c'era Ilaria, segretaria dello Studio. Una ragazza semplice: alta circa 1,70 m, castana chiara, con due occhi scuri e profondi. Un fisico normale: abbastanza magra, circa una seconda (abbondante di seno) ed un culo da paura! Mamma se aveva un bel culo! Aveva 10 anni più di me ed un matrimonio alle spalle durato molto poco (gli spettegolamenti delle colleghe mi avevano dato indizi importanti...).
Ma torniamo a noi... per circa una settimana io e lei saremmo andati su e giù per quelle scale e avremmo passato il nostro tempo in quel seminterrato (sembravano 2 garage) a riordinare la carte.
Passando quel tempo insieme avemmo l'occasione di "conoscerci" meglio... io le parlavo delle mie scappatelle (di buon ventenne...), lei mi raccontava di uno "sbaglio" che le aveva portato via qualche anno di gioventù.
E se il primo giorno passò liscio, il secondo giorno ebbi modo di notare che il suo abbigliamento era cambiato; il jeans del giorno prima era diventato un leggins e la classica maglietta era diventata qualcosa di più aderente. Ecco... in un seminterrato e a stretto contatto, fu impossibile non guardarla a più riprese.
Tra le cose che mi piacevano di più c'era lei quando saliva la scala per raggiungere gli scaffali... mio Dio se mi piaceva...
Continuavamo a parlare e ogni occasione era buona per lanciare qualche segnale; "Sai... non sono mai stata con un uomo più piccolo di me. In realtà, se devo essere sincera, la cosa da una parte proprio non riesco ad immaginarmela... ma quando sento parlare voi ragazzi, si parla di MILF, di donne mature...". "Ma Ilaria, tu mica sei una MILF. Non hai figli (e in realtà non sei nemmeno più sposata...); però, sì... saresti sempre più vecchia di me, in questo caso...". "Ma dai... a cosa pensi?! Sei un ragazzino in fondo...". "Si beh, ok. Ma non è che tu sia poi così vecchia... mica parlo di una storia fissa. Se andassi con una donna più vecchia di me di 10-15 anni, lo farei solo per un piacere personale. Nulla di serio...". "Dai dai... Pensa a lavorare, va là!".
Frasi di circostanza, o forse no... Certo che mi resi conto che due colpi glieli avrei dati specialmente il giorno dopo quando si presentò a lavoro con un vestito tutto colorato. Il vestito le arrivava all'altezza del ginocchio; assomigliava quasi ad un tubino in quanto le cadeva abbastanza aderente lungo il corpo.
A quel punto, da buon ragazzo di vent'anni, cercai ogni modo per intravedere sotto a quel vestito... Così - mentre lei era seduta alla scrivania - mi misi a riordinare dei documenti a terra. La poca luce, purtroppo, non mi permise di vedere molto ma ero eccitatissimo alla sola idea di intravedere il suo intimo.
E sebbene non vidi nulla quel giorno, la mia eccitazione deve avermi reso meno cauto nei confronti di Ilaria che qualcosa deve aver notato... Dico questo perché il giorno dopo venne a lavoro con uno di quei vestiti più larghi... i classici vestiti estivi che si indossano per stare freschi.
Fin qui nessuna cosa particolare almeno fino a quando non salì sulla scala... Salì e mi chiese come al solito i documenti solo che quando glieli passai mi accorsi (o meglio, mi fece accorgere) che Ilaria quel giorno non indossava nulla sotto al vestito.
Non so bene che faccia feci ma di certo reagì immediatamente il mio cazzo che in un millesimo di secondo si irrigidì. Mi si seccò la bocca... non sapevo cosa dire mentre l'atteggiamento di lei era dei più normali.
Ogni volta che saliva la guardavo. Ogni volta che saliva restavo lì quanti più secondi possibili ad osservare quella meraviglia: sembrava tutta depilata, e dopo il quarto gradino lasciava spazio alla visione di un culo fantasmagorico.
All'ultimo scatolone, scese, mi guardò e: "Parlate parlate di sognare quelle più grandi ma poi quando ce le avete davanti andate in tilt..." - "Cosa intendi Ilaria?" - "Secondo te non mi sono accorta di come mi guardavi ieri? Hai fatto di tutto per guardarmi sotto la gonna ed ogni volta che ti alzavi da terra il tuo pacco avrebbe voluto esplodere... Non oso immaginare ora!" - "Sto impazzendo, Ilaria... letteralmente!" - "E cosa aspetti allora??!!"
A quelle parole cominciai a baciarla. Lei ovviamente non oppose resistenza e mi portò verso il tavolo. La misi sopra al tavolo, seduta, le alzai il vestito e mi fiondai con il viso verso le sue cosce. Lei alzò un po' le gambe e mi mise davanti ad una bellezza unica: era completamente depilata ed aveva un sapore fantastico. Non riuscivo a contenermi, stavo impazzendo. Dopo qualche minuto mi prese per i capelli e mi alzò. Le tolsi il vestito, continuai a baciarla e mi sfilai i pantaloni. Lei si girò, dandomi le spalle, divaricò le gambe e infilò il mio c***o dritto tra le sue cosce. Quel giorno, in raltà, durò relativamente poco perché la mia eccitazione era a livelli mai raggiunti ma durò abbastanza da soddisfare entrambi.
Finimmo con diversi baci, ci rivestimmo e da lì passammo dei bellissimi mesi insieme. Almeno fino a quando restai lì a lavorare. Poi, per evitare fraintendimenti o altre cose, decisi di tagliare i rapporti ma di certo quei mesi furono semplicemente incredibili.
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