Vertigini / fotografiche
di
Peter Back
genere
dominazione
VERTIGINI / Fotografiche
Volevo vedere Debora sottomessa al sesso, un giorno chiedo a Max se se la sente di uscire solo con lei e di farla scopare da un'altro e fare qualche foto in modo che io potessi poi vedere. Lui accetta di buon grado ci si organizza per una cena fuori e io all'ultimo minuto mi sottraggo con una scusa di lavoro che non riuscivo a rientrare per cena e casomai li avrei raggiunti.
Due ore dopo sono a casa e penso a loro, passano altre due ore mentre guardo la tv ma penso sempre a loro e sono eccitatissimo a mezzanotte arriva un messaggio di Max con un'allegato fotografico che ritrae lei mentre a quattro zampe sul letto lo sta succhiando a un uomo di colore e da dietro un bianco la sta montando.
Altro messaggio altra foto lei sdraiata sul bianco mentre il nero sta dietro ne ha dentro due.
Altra foto lei succhia due grossi cazzi. Altra foto lei impalata dal negro l'altro in piedi la scopa in bocca.
Altra foto il nero le viene in bocca e la riempie di sperma tanto sperma.
Altra foto l'altro le viene in bocca altro sperma.
Altra foto il nero ce l'ha ancora duro e ancora la incula la sfonda da davanti, lei è su un tavolo Max si stà masturbando sopra la sua faccia. Altre due foto in una Max le riempie la bocca di sperma nel secondo il nero le viene sulla pancia. Ultima foto lei fotografata da dietro che esibisce figa e culo dilatatissimi. Sono eccitatissimo e sono a letto verso le due lei rientra le chiedo di venire a letto e si addormenta profondamente. Finalmente mi faccio una sega e le vengo addosso mentre dorme.
VERTIGINI / Telefoniche
La nostra vita proseguiva tra gioie e godimenti. Parlando dei nostri desideri erotici le chiesi se ne avesse alcuni che voleva mettere in pratica. Mi disse che le sarebbe piaciuto farsi scopare senza che io potessi vedere ma solo sentire e che avrebbe scelto lei con chi, dove e quando, io volentieri accettai.
La settimana successiva come capitava spesso va a cena con la sua migliore amica io resto a casa a godermi la solitudine .
Verso le undici mi chiama io rispondo ma all'altro capo silenzio, ascolto e sento dei fruscii degli schiocchi, rumore di auto, mugolii rumore di saliva e di bocche, succhia cosi dai, sai che ti sborro in bocca dai cosi si dai succhia, mugugni rumore di saliva e di bocche, rumore di auto, dai sborrami in bocca riempimi, rantolo, saliva, bocca, dai troia tira, rantolo bestiale, bevi troia prendila tutta, mugolio, bocca, brava cosi brava non fermarti succhia tutto cosi brava la troia. Trè minuti ed entra in casa e mi infila la lingua in bocca cha sapeva di sperma. L'aveva fatto in macchina sotto casa.
Le piaceva essere trattata come una troia, godeva e soffriva, le piaceva essere insultata, l'attirava il trucido e la volgarità in nettissimo contrasto con il suo carattere, con il suo essere a modo sempre. Una trasformista. Vedevo questo atteggiamento crescere in lei e in me eravamo sempre più curiosi, vogliosi ed eccitati, con tanta voglia di trasgressione, eravamo finalmente complici.
Ci sentivamo sempre a credito, dopo una notte di sesso non vedevamo l'ora di ricominciare.Il rischio c'era spesso e ci eccitava fuori misura, ma ci sentivamo capaci di reagire.
Avevo cominciato anche io ad essere volgare con lei e ad insultarla, qualche volta anche duro e a trattarla come si trattano le troie, già come si trattano le troie? Con il bastone la carota ed i guanti di velluto. Avevo in verità anche l'obbiettivo di sottometterla, per potermi sentire ogni tanto il suo padrone e disporne a mio piacimento. Cosa che le sarebbe probabilmente piaciuta. Io avevo sempre meno interesse a scoparla, mi piaceva partecipare, vedere, ordinare, organizzare e non ultimo sentire. Sentire era stato eccitantissimo.
Volevo vedere Debora sottomessa al sesso, un giorno chiedo a Max se se la sente di uscire solo con lei e di farla scopare da un'altro e fare qualche foto in modo che io potessi poi vedere. Lui accetta di buon grado ci si organizza per una cena fuori e io all'ultimo minuto mi sottraggo con una scusa di lavoro che non riuscivo a rientrare per cena e casomai li avrei raggiunti.
Due ore dopo sono a casa e penso a loro, passano altre due ore mentre guardo la tv ma penso sempre a loro e sono eccitatissimo a mezzanotte arriva un messaggio di Max con un'allegato fotografico che ritrae lei mentre a quattro zampe sul letto lo sta succhiando a un uomo di colore e da dietro un bianco la sta montando.
Altro messaggio altra foto lei sdraiata sul bianco mentre il nero sta dietro ne ha dentro due.
Altra foto lei succhia due grossi cazzi. Altra foto lei impalata dal negro l'altro in piedi la scopa in bocca.
Altra foto il nero le viene in bocca e la riempie di sperma tanto sperma.
Altra foto l'altro le viene in bocca altro sperma.
Altra foto il nero ce l'ha ancora duro e ancora la incula la sfonda da davanti, lei è su un tavolo Max si stà masturbando sopra la sua faccia. Altre due foto in una Max le riempie la bocca di sperma nel secondo il nero le viene sulla pancia. Ultima foto lei fotografata da dietro che esibisce figa e culo dilatatissimi. Sono eccitatissimo e sono a letto verso le due lei rientra le chiedo di venire a letto e si addormenta profondamente. Finalmente mi faccio una sega e le vengo addosso mentre dorme.
VERTIGINI / Telefoniche
La nostra vita proseguiva tra gioie e godimenti. Parlando dei nostri desideri erotici le chiesi se ne avesse alcuni che voleva mettere in pratica. Mi disse che le sarebbe piaciuto farsi scopare senza che io potessi vedere ma solo sentire e che avrebbe scelto lei con chi, dove e quando, io volentieri accettai.
La settimana successiva come capitava spesso va a cena con la sua migliore amica io resto a casa a godermi la solitudine .
Verso le undici mi chiama io rispondo ma all'altro capo silenzio, ascolto e sento dei fruscii degli schiocchi, rumore di auto, mugolii rumore di saliva e di bocche, succhia cosi dai, sai che ti sborro in bocca dai cosi si dai succhia, mugugni rumore di saliva e di bocche, rumore di auto, dai sborrami in bocca riempimi, rantolo, saliva, bocca, dai troia tira, rantolo bestiale, bevi troia prendila tutta, mugolio, bocca, brava cosi brava non fermarti succhia tutto cosi brava la troia. Trè minuti ed entra in casa e mi infila la lingua in bocca cha sapeva di sperma. L'aveva fatto in macchina sotto casa.
Le piaceva essere trattata come una troia, godeva e soffriva, le piaceva essere insultata, l'attirava il trucido e la volgarità in nettissimo contrasto con il suo carattere, con il suo essere a modo sempre. Una trasformista. Vedevo questo atteggiamento crescere in lei e in me eravamo sempre più curiosi, vogliosi ed eccitati, con tanta voglia di trasgressione, eravamo finalmente complici.
Ci sentivamo sempre a credito, dopo una notte di sesso non vedevamo l'ora di ricominciare.Il rischio c'era spesso e ci eccitava fuori misura, ma ci sentivamo capaci di reagire.
Avevo cominciato anche io ad essere volgare con lei e ad insultarla, qualche volta anche duro e a trattarla come si trattano le troie, già come si trattano le troie? Con il bastone la carota ed i guanti di velluto. Avevo in verità anche l'obbiettivo di sottometterla, per potermi sentire ogni tanto il suo padrone e disporne a mio piacimento. Cosa che le sarebbe probabilmente piaciuta. Io avevo sempre meno interesse a scoparla, mi piaceva partecipare, vedere, ordinare, organizzare e non ultimo sentire. Sentire era stato eccitantissimo.
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