Serata buca ma non buchino
di
Borsa rosss
genere
masturbazione
Non era la prima volta, e con il senno di poi, non sarà l'ultima!
magari la prossima volta andrà diversamente ma anche questa volta non posso dire sia andata male.
si, come dicevo, non era la prima volta che Fabio e la bimba andassero via il giovedì pomeriggio per andare in campeggio in Croazia e poi io la sera del giorno dopo mi facevo accompagnare dai nostri amici. Pur non amando troppo la vita del campeggio il fatto che la bimba potesse vivere tranquilla al mare tutto il giorno mi aveva fatto cambiare idea, e poi l'effetto FKK sul corpo lo ritenevo un motivo in più per andarci.
comunque oggi non voglio dilungarmi tanto sul campeggio ma su quello che è successo prima di andarci!
durante la cena, quando Fabio mi annuncia che sarebbero andati via il giovedì pomeriggio e che aveva già sentito il nostro amico e non c'era nessun problema per loro darmi un passaggio, la prima cosa che avevo pensato era che il venerdì avrei dovuto far la colazione da sola ed è una roba che non mi piace affatto. in ogni caso ero d'accordo e quella non era assolutamente una motivazione.
poi, la sera, prima di addormentarmi ho realizzato che quel giovedì sera avrei potuto nuovamente vestire i panni della escort che frequenta gli hotel di lusso ed incontrare un uomo che mi facesse sentire nuovamente l'emozione di esser un'altra persona! Quando il sonno arrivò avevo già programmato tutti i particolari.
il mio orario il giovedì finisce alle 18.00 per cui salutai Fabio durante la pausa pranzo mangiando un insalata in un bar che si affaccia alla piazza Verdi e, come al solito mi raccomandai la protezione solare, la cena, e tutte quelle cose che le mamme dicono prima di lasciare i figli ai padri.
alle 18.00 passo il badge e vado a casa
mentre son sotto la doccia la mamma, la moglie, la brava ragazza, l'amica sempre disponibile se ne stanno andando come la stanchezza e, quando esco dalla doccia a prender l'accappatoio nello specchio vedo il corpo di una bella escort che si sta preparando ad una serata di sesso.
Come avevo immaginato la sera prima dopo essermi spalmata la crema alla mandorla sul corpo, indossato un intimo blu notte con la parte dietro della brasiliana in organza vesto l'abito verde petrolio con la gonna un po' sopra il ginocchio e la scollatura a cappuccio che sapevo permettere allo sguardo del mio interlocutore di insinuarsi tra i miei seni.
scarpe blu e.... la mia Borsa Rossa. Mai e poi mai avrei abbinato la borsa a quel outfit ma per me la borsa rappresentava qualcosa di più ed era condizione sine qua non per il mio gioco di ruolo, e quella sera volevo giocare!!!!
mancava l'ultimo particolare così mi fermai al distributore di una farmacia a prendere dei preservativi; questa volta non avrei deluso il mio cliente.
arrivata all'hotel entro e mi siedo al tavolo vicino a quello dell'altra volta e cerco con lo sguardo per vedere se ci fosse qualcuno che possa conoscere. Il bar dell'albergo non è un locale frequentato dai miei concittadini, noi triestini frequentiamo molto i locali ma non il bar di quell'albergo. nessuno! luce verde, posso iniziare a far la miggnotta e come tale inizio ad atteggiarmi.
ordino da bere e aspetto d'esser avvicinata. c'è meno gente dell'altra volta ma son sicura che a breve qualcuno mi verrà vicino con una scusa qualunque e dopo pochi minuti mi troverò sul suo letto a farmi fottere per soldi! mi eccito solo al pensiero.
diversi uomini mi guardano passando al bar. i camerieri, è chiaro, stanno facendo pesanti apprezzamenti su di me. vuol dire che ho fatto centro ma ovviamente il target a cui ambisco non è quello. io voglio sentirmi fottere per soldi, magari da un uomo brutto. forse addirittura meglio per vivere in modo più profondo l'umiliazione della meretrice.
però.
però.
però, come diceva un allenatore di calcio che non ricordo "non dire gatto se non ce l'hai nel sacco" così dopo poco più di un'ora nessuno si era avvicinato e decisi di andarmene. Per dare un senso alla mia "fuga" finsi di fare una telefonata ad un interlocutore inesistente ed incazzata gli dissi di andarsi a farsi fottere e che non avrebbe più potuto darmi buca!
uscita all'aria delle rive, andando verso il parcheggio, mille pensieri mi affollarono la testa. Forse, anzi sicuramente, non ero una mignotta e non poteva essere che una borsa rossa, un bel vestito ed un trucco perfetto mi facessero diventare quello che non ero.
andando verso la macchina scrivo a Fabio la buonanotte e che l'avrei visto l'indomani sera.
prima di aprire la portiera butto in un cestino il pacchetto di preservativi che avevo comperato.
ero affranta, disillusa. Nervosa. in me combatteva il desiderio di trasgredire e quello di ritornare alla normalità.
arrivata a casa, chiusa la porta mi guardai allo specchio e mi resi conto di esser decisamente eccitante. non c'era nulla che non andava. davanti lo specchio sfilai il vestito e restai con le gambe dritte e divaricate con solo l'intimo e la mano entrò negli slip.
in piedi guardandomi negli occhi continuai ad accarezzare il poco pelo che avevo fatto lasciare all'estetista. guardavo la mano ed il bacino inavvertitamente inizio ad oscillare avanti ed indietro.
avanti ed indietro al ritmo delle dita.
così com'ero andai nel cassetto a prendere DOC e mi ritrovai di nuovo eccitata. non avevo più dubbi. volevo vivere di nuovo le emozioni che quel ometto di mezza età mi aveva fatto provare. volevo esser troia ancora e ancora e ancora!
andai nella borsetta a ricercar il rossetto che avevo messo e lo rinfrescai. sempre davanti lo specchio iniziai a leccare quel cazzo mentre con l'altra mano mi toccavo. vedere il rosso del rossetto sull'asta di quel cazzo mi eccitava terribilmente!!!
facendo quattro passi indietro mi sono seduta sul divano e allargato le gambe ho spostato lo slip e strofinato DOC sulle labbra. dopo pochissimi istanti ero già venuta, senza neppure iniziare la penetrazione. quando iniziai a spingerlo dentro mi eccitai a tal punto che mi sarei scopata il primo che vedevo, anche il porta pizza che ogni tanto passava a consegnarci le pizze. un ragazzino sui 20 anni alto e magro che mai avevo considerato e non so come mi fosse venuto in mente.
dopo esser venuta avevo ancora voglia di trasgressione così decisi di sverginarmi il culo! da ragazza avevo avuto un moroso fissato con il buchino e non mi ero mai concessa. Anche Fabio all'inizio me lo aveva chiesto ma poi, alla fine ha desistito perché aveva capito che non c'era nulla da fare. in quel momento però, per il gusto di trasgredire volevo sentirmi quel coso di gomma nel culo!
andata in bagno, ancora con il tacco 12 che ticchettava sul pavimento e presa la boccetta di olio di cocco ritornai sul divano e, sdraiatami sopra con le dita ho iniziato a massaggiarmi il buchino. occhi chiusi e respiro profondo. rilasso i muscoli, massaggio con l'olio e con un po' di resistenza il medio entra dentro. dalla prima falange a trovarmi due dita nel culo è un attimo. la sensazione è diversa. piacevole. la credevo fastidiosa ma invece credo mi piaccia. sicuramente non mi da fastidio e non mi fa male.
complice l'olio le dita hanno conquistato e allargato il buchino. a quel punto prendo DOC, lo accarezzo con l'olio di cocco e lo appoggio. pian pino lo spingo ma fa difficoltà ad entrare. provo ancora. nulla. fa male.
non desisto, tolgo gli slip, metto DOC sul pavimento, il tacco 12 mi impedisce di accovacciarmici sopra. tolgo le scarpe. adesso si, adesso pian piano abbandono il mio peso su quella cappella di gomma. la sento entrare un pochino ma fa ancora male.
ci riprovo ma nulla. forse il mio DOC non è fatto per un buchino ancora chiuso!
basta poco per cambiare posizione e mi ritrovo con le ginocchia a terra la schiena arcuata e la mano che spinge DOC nella figa per l'ennesimo orgasmo della serata.
l'ultimo per oggi.
anche se all'inizio della serata non era andata come speravo anche oggi ho goduto. e goduto per bene e ho anche deciso che non ha nessun senso avere il buchino e non usarlo.
si, voglio farmi inculare. sentire un cazzo dentro che mi faccia godere.
il dubbio che ho? se farlo fare a Fabio oppure ad un cliente della Escort con la Borsa Rossa
magari la prossima volta andrà diversamente ma anche questa volta non posso dire sia andata male.
si, come dicevo, non era la prima volta che Fabio e la bimba andassero via il giovedì pomeriggio per andare in campeggio in Croazia e poi io la sera del giorno dopo mi facevo accompagnare dai nostri amici. Pur non amando troppo la vita del campeggio il fatto che la bimba potesse vivere tranquilla al mare tutto il giorno mi aveva fatto cambiare idea, e poi l'effetto FKK sul corpo lo ritenevo un motivo in più per andarci.
comunque oggi non voglio dilungarmi tanto sul campeggio ma su quello che è successo prima di andarci!
durante la cena, quando Fabio mi annuncia che sarebbero andati via il giovedì pomeriggio e che aveva già sentito il nostro amico e non c'era nessun problema per loro darmi un passaggio, la prima cosa che avevo pensato era che il venerdì avrei dovuto far la colazione da sola ed è una roba che non mi piace affatto. in ogni caso ero d'accordo e quella non era assolutamente una motivazione.
poi, la sera, prima di addormentarmi ho realizzato che quel giovedì sera avrei potuto nuovamente vestire i panni della escort che frequenta gli hotel di lusso ed incontrare un uomo che mi facesse sentire nuovamente l'emozione di esser un'altra persona! Quando il sonno arrivò avevo già programmato tutti i particolari.
il mio orario il giovedì finisce alle 18.00 per cui salutai Fabio durante la pausa pranzo mangiando un insalata in un bar che si affaccia alla piazza Verdi e, come al solito mi raccomandai la protezione solare, la cena, e tutte quelle cose che le mamme dicono prima di lasciare i figli ai padri.
alle 18.00 passo il badge e vado a casa
mentre son sotto la doccia la mamma, la moglie, la brava ragazza, l'amica sempre disponibile se ne stanno andando come la stanchezza e, quando esco dalla doccia a prender l'accappatoio nello specchio vedo il corpo di una bella escort che si sta preparando ad una serata di sesso.
Come avevo immaginato la sera prima dopo essermi spalmata la crema alla mandorla sul corpo, indossato un intimo blu notte con la parte dietro della brasiliana in organza vesto l'abito verde petrolio con la gonna un po' sopra il ginocchio e la scollatura a cappuccio che sapevo permettere allo sguardo del mio interlocutore di insinuarsi tra i miei seni.
scarpe blu e.... la mia Borsa Rossa. Mai e poi mai avrei abbinato la borsa a quel outfit ma per me la borsa rappresentava qualcosa di più ed era condizione sine qua non per il mio gioco di ruolo, e quella sera volevo giocare!!!!
mancava l'ultimo particolare così mi fermai al distributore di una farmacia a prendere dei preservativi; questa volta non avrei deluso il mio cliente.
arrivata all'hotel entro e mi siedo al tavolo vicino a quello dell'altra volta e cerco con lo sguardo per vedere se ci fosse qualcuno che possa conoscere. Il bar dell'albergo non è un locale frequentato dai miei concittadini, noi triestini frequentiamo molto i locali ma non il bar di quell'albergo. nessuno! luce verde, posso iniziare a far la miggnotta e come tale inizio ad atteggiarmi.
ordino da bere e aspetto d'esser avvicinata. c'è meno gente dell'altra volta ma son sicura che a breve qualcuno mi verrà vicino con una scusa qualunque e dopo pochi minuti mi troverò sul suo letto a farmi fottere per soldi! mi eccito solo al pensiero.
diversi uomini mi guardano passando al bar. i camerieri, è chiaro, stanno facendo pesanti apprezzamenti su di me. vuol dire che ho fatto centro ma ovviamente il target a cui ambisco non è quello. io voglio sentirmi fottere per soldi, magari da un uomo brutto. forse addirittura meglio per vivere in modo più profondo l'umiliazione della meretrice.
però.
però.
però, come diceva un allenatore di calcio che non ricordo "non dire gatto se non ce l'hai nel sacco" così dopo poco più di un'ora nessuno si era avvicinato e decisi di andarmene. Per dare un senso alla mia "fuga" finsi di fare una telefonata ad un interlocutore inesistente ed incazzata gli dissi di andarsi a farsi fottere e che non avrebbe più potuto darmi buca!
uscita all'aria delle rive, andando verso il parcheggio, mille pensieri mi affollarono la testa. Forse, anzi sicuramente, non ero una mignotta e non poteva essere che una borsa rossa, un bel vestito ed un trucco perfetto mi facessero diventare quello che non ero.
andando verso la macchina scrivo a Fabio la buonanotte e che l'avrei visto l'indomani sera.
prima di aprire la portiera butto in un cestino il pacchetto di preservativi che avevo comperato.
ero affranta, disillusa. Nervosa. in me combatteva il desiderio di trasgredire e quello di ritornare alla normalità.
arrivata a casa, chiusa la porta mi guardai allo specchio e mi resi conto di esser decisamente eccitante. non c'era nulla che non andava. davanti lo specchio sfilai il vestito e restai con le gambe dritte e divaricate con solo l'intimo e la mano entrò negli slip.
in piedi guardandomi negli occhi continuai ad accarezzare il poco pelo che avevo fatto lasciare all'estetista. guardavo la mano ed il bacino inavvertitamente inizio ad oscillare avanti ed indietro.
avanti ed indietro al ritmo delle dita.
così com'ero andai nel cassetto a prendere DOC e mi ritrovai di nuovo eccitata. non avevo più dubbi. volevo vivere di nuovo le emozioni che quel ometto di mezza età mi aveva fatto provare. volevo esser troia ancora e ancora e ancora!
andai nella borsetta a ricercar il rossetto che avevo messo e lo rinfrescai. sempre davanti lo specchio iniziai a leccare quel cazzo mentre con l'altra mano mi toccavo. vedere il rosso del rossetto sull'asta di quel cazzo mi eccitava terribilmente!!!
facendo quattro passi indietro mi sono seduta sul divano e allargato le gambe ho spostato lo slip e strofinato DOC sulle labbra. dopo pochissimi istanti ero già venuta, senza neppure iniziare la penetrazione. quando iniziai a spingerlo dentro mi eccitai a tal punto che mi sarei scopata il primo che vedevo, anche il porta pizza che ogni tanto passava a consegnarci le pizze. un ragazzino sui 20 anni alto e magro che mai avevo considerato e non so come mi fosse venuto in mente.
dopo esser venuta avevo ancora voglia di trasgressione così decisi di sverginarmi il culo! da ragazza avevo avuto un moroso fissato con il buchino e non mi ero mai concessa. Anche Fabio all'inizio me lo aveva chiesto ma poi, alla fine ha desistito perché aveva capito che non c'era nulla da fare. in quel momento però, per il gusto di trasgredire volevo sentirmi quel coso di gomma nel culo!
andata in bagno, ancora con il tacco 12 che ticchettava sul pavimento e presa la boccetta di olio di cocco ritornai sul divano e, sdraiatami sopra con le dita ho iniziato a massaggiarmi il buchino. occhi chiusi e respiro profondo. rilasso i muscoli, massaggio con l'olio e con un po' di resistenza il medio entra dentro. dalla prima falange a trovarmi due dita nel culo è un attimo. la sensazione è diversa. piacevole. la credevo fastidiosa ma invece credo mi piaccia. sicuramente non mi da fastidio e non mi fa male.
complice l'olio le dita hanno conquistato e allargato il buchino. a quel punto prendo DOC, lo accarezzo con l'olio di cocco e lo appoggio. pian pino lo spingo ma fa difficoltà ad entrare. provo ancora. nulla. fa male.
non desisto, tolgo gli slip, metto DOC sul pavimento, il tacco 12 mi impedisce di accovacciarmici sopra. tolgo le scarpe. adesso si, adesso pian piano abbandono il mio peso su quella cappella di gomma. la sento entrare un pochino ma fa ancora male.
ci riprovo ma nulla. forse il mio DOC non è fatto per un buchino ancora chiuso!
basta poco per cambiare posizione e mi ritrovo con le ginocchia a terra la schiena arcuata e la mano che spinge DOC nella figa per l'ennesimo orgasmo della serata.
l'ultimo per oggi.
anche se all'inizio della serata non era andata come speravo anche oggi ho goduto. e goduto per bene e ho anche deciso che non ha nessun senso avere il buchino e non usarlo.
si, voglio farmi inculare. sentire un cazzo dentro che mi faccia godere.
il dubbio che ho? se farlo fare a Fabio oppure ad un cliente della Escort con la Borsa Rossa
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